CAPITOLO I

-Deborah

"Bah guarda a dirti la verità Justin non hai mai avuto di questi problemi" dissi alla mia amica mentre sfilavo davanti allo specchio provandomi tutti i vestiti che consideravo più sexy "Oh seriamente?" Mi chiese Tiffany, la mia migliore amica. 

"Seriamente amica mia, a letto è una vera bomba.. non per vantarmi" 

"Dio Deb! Da quando stai con il cantante biondo non ti riconosco quasi più" 

"Smettila Tif, sono solo presa di lui; niente di che, sono sempre io"

"Ma non è vero! Guardati! Non ti sei mai preoccupata del tuo look.. e adesso di punto in bianco hai speso almeno 100 dollari in intimo.. Deb in intimo!!!"

"Oh dai non farmi ridere! Justin mi piace, è un cantante di successo, voglio solo essere abbastanza carina da meritarmi di stargli accanto"

"Adesso hai anche complessi di autostima?"

"Santo cielo Tiffany! Stai diventando pesante!"

-Justin

Mi stiracchiai nell'enorme letto dell'albergo in cui ero ospite. Allungando la mano percepii una presenza alla mia destra. Faticosamente aprii un occhio; una moretta in reggiseno riposava tranquillamente "Oddio" pensai "e questa chi è?" Mi stropicciai gli occhi cercando di ricordare "Sicuramente ho fatto tardi alla festa dopo il concerto.. e certamente c'è stato del vino".

Bussarono alla porta; cercando di fare meno rumore possibile andai ad aprire, il mio manager mi guardava insospettito.

"Di nuovo Justin? Hai di nuovo tradito Deborah?"

"Mmm Scooter ti prego ne parliamo più tardi"

"Veramente è quasi mezzogiorno. Tra 3 ore abbiamo l'aereo. Sbatti fuori di qua la moretta, vestiti e nel frattempo vergognati"

"Limitati a fare il manager. Grazie" chiusi la porta alle spalle e tornai verso il letto.

"Sarah" dissi sottovoce mentre la scuotevo dolcemente; dopo un paio di chiamate finalmente aprii gli occhi "Buongiorno principe" mi disse accarezzandomi il viso

"Sarah, dea di una bellezza mozzafiato, dobbiamo andare"

"Sarah? Chi diavolo è Sarah? Io mi chiamo Andreea"

"Quello che ho detto io Andreea.. bene dobbiamo andare"

"Ci sentiremo vero? Sei stato una specie di Dio del sesso stanotte"

"Oh ti prego! Mi fai arrossire.. lo so già.. ma grazie lo stesso.. Ora vai!"

L'accompagnai alla porta, poco prima che uscisse, velocemente si girò e letteralmente infilò la lingua in gola "Si sono proprio un Dio"

"Juss mi devi dare il tuo numero! Altrimenti come facciamo a sentirci?"

"Oh sai una cosa Andreea? Se sarà destino, sono sicuro che il numero lo indovinerai da sola" e chiusi la porta.