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Autore: DhaevetralWarrior    29/04/2017    1 recensioni
Cortex è un umano di certo poco normale. Ha una testa enorme, è di colore giallo, ma sopratutto... ha un cervello fuori dal comune per essere un bambino della sua età. Purtroppo, nascere con tanto cervello non serve a niente in un circo. Per di più, oltre ad essere un piccolo futuro genio incompreso, Cortex subisce anche atti di bullismo... e difatti, con il Cortex Commandos, vuole conquistare il mondo... ma di preciso, quale è la sua storia?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il Cortex Commandos'
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La storia di Cortex

Era una classica giornata al circo. La gente divertiva come al solito le persone, ma allo oscuro di tutti, era in procinto di venire fuori una nuova vita. Periwinkle Cortex nacque in una fredda notte di inverno, proprio nel bel mezzo di uno spettacolo. “ Oh, no! Cosa facciamo!? Devo andare in scena!” disse Mr.Periwinkle. “ Non lo so caro... io manterrò Cortex mentre tu vai a prendere parte allo spettacolo” disse Mrs.Periwinkle. Così, appena nato, Cortex ebbe già una certa distanza dal padre, ma non solo per via degli spettacoli. Presto l'avrebbero avuto anche di idee.

Gli anni passarono, e Cortex era diventato ormai un bambino di sei anni. Il suo aspetto era abbastanza insolito per quello di un clown. Indossava abiti di scienziato, non era truccato ed aveva una testa enorme. Era anche tutto giallo. Questo aspetto era tuttavia il motivo di tante frustrazioni. Anzi, l'aspetto era solo un componente del puzzle che completava il quadro degli atti di bullismo subiti. Fin da bambino ancora molto piccolo, non era mai stato portato per il circo. Cortex amava al contrario la scienza, la meccanica e gli animali. Era un vero e proprio cervellone, di come ne nascono pochi. Un genitore di solito sarebbe contento. Un bambino così intelligente già a 4 anni era da considerare un uomo che avrebbe fatto carriera, un uomo che avrebbe dato onore al nome della sua famiglia, facendola uscire da semplice nome di carriera. Eppure ciò non era così. I genitori di Cortex lo considerarono un fallimento, un errore che volevano risolvere; ciarpame, lurido ciarpame. Questo era Cortex per i suoi genitori. Ma anche per tutti gli altri clown il discorso non cambiava. In particolare, un episodio segnò profondamente la sua vita.

Mentre si trovava fra le strade della sua città natale, i suoi genitori gli compararono inaspettatamente un camice di scienziato. Era una cosa insolita da parte loro. Loro avevano sempre considerato la scienza come una cosa idiota, come una cosa da cui fuggire, come un lavoro troppo difficile da fare. Ma allora c'è da chiedersi: perché l'avevano fatto? Era stato uno dei pochi gesti di affetto apparente che avesse mai avuto. Eppure, tornato al circo, tutto era strano: era del tutto silenzioso, non c'erano le prove per gli spettacoli; il tendone era anche un po' sgonfio. L'oscurità era l'unica cosa visibile. E poi... di tutto. Una mandria di clown gli saltò addosso, gli disse parole provocatorie quali: “ Come va, testone!?” oppure: “ Scienziato dei miei stivali, che ne dici di fare il clown per una buona volta!!!?”. Il suo camice di scienziato fu sporcato del tutto, mentre calci e pugni sopprimevano le sue lacrime. All'ultimo, il giovane Cortex sanguinava da una ferita sul braccio, e il suo corpo era pieno di polvere; il suo bel camice, il desiderio di una vita... infranto distrutto. A quel punto Cortex svenne. Non prima però di sentire le ultime parole dei clown, e aver intuito che qualcosa di indelebile era stato passato sulla sua testa: “ N come “Nerd”. Cosa ne dici, genio!?”.
Dieci giorni dopo, tuttavia, il circo Periwinkle scomparve. Anzi, andò a fuoco. E con esso, tutti i clown. Era ormai diventato tutto cenere. Ma ciò non era eventualità. Il piccolo Cortex stava infatti provando a usare il fuoco su una tovaglia. E sfortuna vuole che nessuno riuscì a vederlo con l'accendino in mano. Cortex considerava quello come un esperimento innocente, come una cosa che avrebbe sviluppato la sua mente. L'ingenuità del bambino che era allora, tuttavia, non gli avrebbe provocato alcun dolore: anzi, l'avrebbe liberato da tutti i suoi tormenti. Cortex fu infatti l'unico sopravvissuto a quell'incidente. L'oscurità della notte, illuminata leggermente dalla luce provocata dalla fiamma, fece restare il bambino nella anonimato. Cortex in quel momento stava dando le spalle al suo passato, un passato di insulti, un passato di bullismo, un passato in cui era stato deriso dalla sua famiglia. Con la N in testa che non si voleva togliere, il bambino scomparve dalla circolazione. Di lui non si ebbero notizie. Cercarono in ogni angolo della città, in ogni angolo dei resti del circo per trovare almeno la sua polvere o almeno un qualcosa che lo avrebbe fatto rimanere nei ricordi delle persone della città, che non sapevano il suo triste passato.


Quaranta anni dopo:

Nella città c'era stata una notizia lampo. Una notizia sconvolgente. Il bambino di nome Periwinkle Cortex era tornato in città, ma facendosi chiamare Dottor Neo Cortex. Ma da dove era tornato quel bambino, ormai diventato un adulto?


Quaranta anni prima:


Cortex era giunto in un luogo molto macabro. Era un'accademia, ma la sua grandezza era paragonabile a quella di una città. Il cielo era sempre oscuro, e questa speciale scuola si trovava su un'isola volante. Come avrebbe mai potuto immaginare che l'arcipelago al suo disotto sarebbe stata la base dei suoi esperimenti? Comunque, l'accademia si chiamava: “ Accademia del male”. Il piccolo Cortex non sapeva cosa volesse significare male. Ah, per precisare, Cortex voleva bene a i suoi due pappagalli, che aveva rubato da un negozio senza essere visto. Il loro nomi erano Victor e Motiz.


Un po' di tempo dopo:


Cortex, ormai soprannominatosi Dr.Neo.Cortex, per cercare di nascondere la vergogna che provava per la sua N, trasformandola in Neo, era ormai un alunno della scuola. Al bambino non stavano simpatici i compagni, dato che erano dei mostri strani, e non essere umani come lui. L'unico con cui stringe amicizia fu un bambino umano, che aveva un aspetto vagamente simile a Frankenstein per colpa di due chiodi ai lati della sua lunga testa. E durante la ricreazione, i due discussero.

Cortex: “ Come ti chiami?” Bambino: “ Emh, perché? Comunque, mi chiamo Nitrus Brio, per gli amici Brio” Cortex: “ Bel nome! Ma a te non hanno tatuato una N sulla testa?” Brio: “ Cosa?” Cortex: “ Niente, niente, lascia stare. Piuttosto, che ne diresti di diventare mio amico? In questa scuola non c'è un umano!” Brio: “ Ceramente. Ah, mi sono dimenticato di chiederti una cosa: quale è il tuo nome?” Cortex: “ Dr.Neo.Cortex, e voglio diventare uno scienziato!” Brio: “ Oh, si che lo diventerai...”

Cortex non sapeva che colui con cui aveva a che fare fosse una persona maligna, che a poco a poco infetto la mente del ragazzo. Infatti, Cortex ormai stava crescendo, e acquisendo consapevolezza. Capì il significato della parola male, e ne resto stupefatto. Cortex divenne sempre più perfido, e il bambino innocente che c'era in lui si stava trasformando in una creatura orribile. L'unico lato che mantenne l'innocenza fu l'amore per Victor E Moriz, ma ben presto sarebbe andato scemando, fino al momento in cui Cortex li vide per l'ultima volta. Ma andiamo con ordine.
All'oscuro di tutti, i due stavano perfezionando l'evolvo raggio, una macchina che permetteva di mutare dei semplici animali in mostri terribili. Cortex era felice, pensava che in questo modo avrebbe distrutto il mondo e lo avrebbe sottomesso ai suoi piedi. Fino a quando, Cortex non ci lavoro più.

Una notte, difatti, per testarlo, fini per spedire i suoi due pappagalli in un luogo sconosciuto. Era successo così in fretta. Cortex cadde in un vortice di depressione, tanto da non accorgersi che i compagni lo prendevano in giro; non si accorgeva neanche di una cosa che gli era già successa tempo addietro. No, lui era triste per la scomparsa dei suoi due pappagalli. Non parlava, non studiava, non faceva il malvagio. Era diventato come un vegetale, ma la sua innocenza giovanile era tornata, finché...

Brio: “ Ti butti giù per un po' di bullismo? Hai ragione. Io non li sopporto! Vieni con me, ci vendicheremo di chi ci ha umiliato!” Cortex: “ … Bella come idea...”.

Lo spirito maligno era tornato nell'adolescenza, un po' di tempo dopo l'iniziativa di Brio.

Un po' di tempo dopo:


A guardare l'accademia del male, Cortex ebbe dei ricordi. Gli tornò alla mente il suo stesso circo, che tempo prima aveva fatto esplodere. Ora anche l'accademia era una semplice mero ricordo. Con N.Brio, lui si apprestava a tornare nella sua città natale un po' di tempo dopo, continuano a lavorare all'evolvo raggio. Senza Brio fra i piedi, tuttavia, Cortex tornò ad acquisire umanità.


Tornato nella sua città:


Cortex, dopo tanti studi, espose le sue nuove scoperte sul campo della mutagenesi ad una comunità scientifica. L'uomo, fiero di se stesso, mostro a quelli che credevano fosse una scoperta incredibile, il suo evolvo raggio. Spiegò tutto nei mini dettagli: come funzionava, di che materiale era fatto, a cosa serviva ecc. Alla fine della spiegazione, però, ci fu un silenzio tombale... seguito da risate e insulti. Come era possibile? Era stato deriso ancora? Come poteva essere? “ Voi non capite, i” “ Che idiozia, e tu ti appresti ad essere un genio! Ma fammi il piacere!”. Sacrificare i suoi due pappagalli, uccidere i suoi cari, e radere al suolo la sua scuola... Cortex rifletté molto sull'accaduto, e arrivo ad una conclusione: lui non era buono, lui era malvagio. Dopo tutto quello che aveva fatto, perché ostinava a nascondere la sua perfidia? No, era idiota nasconderla. D'ora in avanti, avrebbe sempre fatto tutto per il male di chiunque. Anzi, avrebbe trovato un modo ancora più semplice per farsi rispettare, dato che dopo aver saputo la notizia, tutti lo derisero in città: sottomettere il mondo ai suoi piedi.


Tempo dopo:


Cortex: “ Cosa ne pensi Brio? Il Cortex Commandos! Sapevo che quel tuo progetto del Cortex Vortex fosse una cosa geniale!” Brio: “ Ma Dr.Cortex, il Vortex non è pronto! Non abbiamo idea di cosa possa fare! Potremmo anche fallire!” Cortex: “ Neanche per sogno... ora, hai catturato tutti gli animali che ti avevo chiesto?” Brio: “ Si, e gli ho anche dato un nome, che ovviamente riguarda la loro razza: Koala Kong, Tiny Tiger, Komodo Bros, Ripper Roo, Pinstripe Potoroo, Tawna Bandicoot... e infine quello che sarà il nostro generale: Crash Bandicoot!” Cortex: “ Perfetto... prendi il koala e la tigre. Iniziamo gli esperimenti. Nessuna sarà capace di trovarci in questo castello, e finalmente la mia vendetta si avvererà!” Brio: “ Ok, dottore. Inizio subito! Animaletti, venite dal zio Brio...”


Angolo Autore: Salve! Come sapete, sto scrivendo una long in questo fandom, ma ho deciso di scrivere anche la prima di una serie di One Shot-Falsfic-Drabble sulla storia di Cortex e di tutti gli animali del Cortex Commandos, quindi Tiny, Kong, i Komodo, Roo, Pinstripe e forse N.Brio e N.Gin (ancora decidere). Beh, spero che questa storia vi sia piaciuta, noi ci vediamo con la storia di Kong!

   
 
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