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Autore: francyg6    29/04/2017    3 recensioni
Edward e Bella si conosco al liceo. All'inizio sono amici ma lui l'allontana a causa del suo aspetto fisico per raggiungere le vette della popolarità. Ma quando si incontreranno nuovamente all'università le cose saranno molto diverse.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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La facoltà di ingegneria era un’enorme struttura in mattoni rossi. Le lunghe finestre, disposte in tre file parallele, dividevano la facciata in tre piani.
L’edificio era circondato da un bellissimo prato verde ben curato, attraversato da diversi corridoi in ghiaia, che facilitavano l’accesso e che formavano un disegno geometrico.
Alberi, ormai gialli, circondavano l’area e nascondevano alla vista un’enorme fontana, collocata davanti all’entrata, dove campeggiava la scritta “Seattle University”.
Anche se era presto, l’università era già popolata di ragazzi; alcuni che passeggiavano sul viale acciottolato e altri che chiacchieravano sulle panchine.
Edward entrò nell’edifico, e percorse vari corridoi, dai soffitti alti, fino all’aula 1022. La grande stanza era illuminata dalla luce del sole che entrava dalle grandi finestre. Diverse file di banchi di legno erano disposte ordinatamente a formare tre larghi corridoi, uno centrale e due laterali, che permettevano il passaggio.
Il pavimento era leggermente inclinato, in modo da permettere una buona visuale della lavagna da qualsiasi punto della stanza.
Edward si sedette in quarta fila, la stanza era ancora vuota. Nell’attesa ripensò, come ormai faceva da due giorni, a quella ragazza che aveva incontrato nel pub.  Si era trasferito da poco a Seattle e non conosceva nessuno in città. Quella sera aveva deciso di cenare fuori, in modo da sentirsi meno solo e mischiarsi alla gente.
Quegli occhi color cioccolato lo avevano stregato e lo avevano fatto sentire a casa. Inizialmente aveva avuto l’impressione di conoscerla, ma difficilmente si sarebbe potuto scordare di una bellezza del genere.
Ripensò a come lei lo aveva rifiutato. Gli aveva riso in faccia. Non gli era mai capitato, e dopo un iniziale fastidio era venuta la curiosità. Avrebbe dovuto semplicemente scordarsene, eppure non riusciva a non pensarci.
Il professore entrò, ormai l’aula era piena, si avvio alla cattedra, vi posò i libri che aveva sottobraccio e si presentò. Fece anche una breve presentazione del suo corso, fisica 1, e iniziò la lezione.
Il primo argomento che avrebbe trattato era la cinematica; ad Edward era sempre piaciuta la fisica e non ebbe problemi a seguire la spiegazione.
A metà lezione il professore fece una piccola pausa. Fu allora che gli si avvicinò un ragazzo. Era molto alto, la carnagione ambrata risaltava i suoi occhi scuri, come i capelli.
“Scusami, potresti prestarmi gli appunti di questa prima ora di lezione?” aveva un grande sorriso contagioso “Faccio delle foto e li ricopio più tardi” disse indicando lo smartphone che aveva nell’altra mano.
“Certo, nessun problema”
L’altro gli si sedette vicino e gli porse la mano “Comunque piacere, io sono Jacob”
Edward la strinse “Edward”.
Fu così che nacque la loro amicizia. Scoprirono di avere diversi corsi in comune ed ogni mattina si sedevano vicini.
Capirono, inoltre, di avere molti interessi in comune, primo fra tutti il basket. Fu per quel motivo che, quando seppe che Edward, a causa del trasloco, ancora non aveva la tv e che non avrebbe potuto vedere la prima partita della NBA, quel venerdì, Jacob lo invitò a casa sua.
L’Oklaoma Thunder, la squadra di Seattle, avrebbe giocato contro i Rockets. Un evento imperdibile, così Edward accettò.
L’appartamento dell’amico era piccolo ma molto accogliente. Jacob accese la tv, invitò Edward a sedersi sul piccolo divano scuro e andò in cucina. Ritornò con due birre in una mano e una ciotola piena di popcorn nell’altra.
Fin dall’inizio la partita fu molto combattuta. I due incitavano i giocatori nello schermo e ad azioni particolarmente incisive, dell’una o dell’altra squadra, si alzavano in piedi e sbracciavano in direzione della televisione, gridando consigli ai giocatori, come se questi li potessero sentire.
Se l’azione finiva in favore dei Thunder, esultavano e si battevano il cinque, altrimenti si scambiavano pareri su quale sarebbe stata, a detta loro, l’azione vincente.
Alla fine della serata non avrebbe fatto differenza se l’Oklaoma avesse vinto o no, sarebbero usciti a festeggiare in ogni caso.
 
Il lunedì successivo Edward parcheggiò davanti la facoltà. Si stava per incamminare verso l’aula quando la sua attenzione fu catturata da una moto blu elettrico, una Yamaha sportbike 250 cc, dall’altra parte del cortile. I due passeggeri scesero dalla moto e si levarono i caschi.
I capelli mori di lei erano tenuti in una lunga coda di cavallo e sorrideva a Jacob. Gli era impossibile non riconoscerla, pensava a lei dal venerdì precedente. Jacob le mise un braccio sulle spalle e anche lei lo abbracciò sulla vita. Poi li vide incamminarsi verso le aule.
Che la ragazza del pub fosse la fidanzata di Jacob?
Lo stomaco gli si chiuse per il senso di colpa e anche a causa di un’altra emozione che non seppe identificare. Ci aveva provato, inconsapevolmente, con la ragazza del suo amico.
Si incamminò verso l’aula, pronto a spiegare il malinteso.
Edward trovò Jacob al solito banco, da solo.
L’altro appena lo vide lo salutò.
Edward non perse tempo e chiese subito: “Hey Jacob! Poco fa ti ho visto con una ragazza. È la tua fidanzata?” come risposta ottenne una risata.
“Assolutamente no! Siamo amici da quando eravamo piccoli, siamo cresciuti insieme” fece una pausa e lo guardò attentamente “Vuoi che te la presenti?” disse scuotendo le sopracciglia su e giù, un grosso sorriso sulle labbra.
Edward si passo una mano tra i capelli, nervoso. La preoccupazione di poco prima ormai svanita. Voleva rivederla? Assolutamente si, ma cosa le avrebbe detto?
Stava per rispondere a Jacob quando entrò il professore e per sua fortuna quella conversazione finì lì.
Per il momento.
   
 
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