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Autore: MeinfridBlackforest    30/04/2017    0 recensioni
[US]
Se avete letto la prima stagione sapete bene di che cosa si parla.
P.S:Se non l'avete letta vi consiglio di andare a leggere la serie US1.
L'ultima Volta che abbiamo visto Ulysses Solomon Archer, aveva appena completato la sua missione, ma al tempo stesso, aveva perso tutto, la famiglia, l'amore, il lavoro, il suo unico fratello e anche il suo amato Truck.
Ora che Ulysses non ha più nulla da perdere, cosa gli rimane da fare? Quale mezzo di trasporto lo accompagnerà? Quale sarà la strada che deciderà di percorre?
Per saperlo non vi rimane che leggere.
P.S.S: Nella precedente serie ho sbagliato alcuni nomi e sigle, cercherò di correggere il tiro.
P.S.S.S: Se le storie vi piacciono, lasciate un commento, grazie.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo quella tremenda scossa, mi risvegliai qualche tempo dopo e che dire, se al mio primo risveglio mi trovavo incatenato, questa volta ero praticamente paralizzato.
E ancora una volta mi guardai di lato e vidi i miei compagni nella mia stessa situazione, solo che stavolta anche US era insieme a noi.
“Ehi ragazzi, svegliatevi!”
“Strano, ho i postumi di una sbornia…”
“Guarda che questo lo hai già detto!”
“Tu hai le tue battute, io ho le mie”
“Cosa, o porca troia, è la quarta volta!”
“Ciao ragazzi, state bene?” chiese US
“Devo anche risponderti?” disse Jennifer.
“Siamo stati abbattuti tutti quanti, è preoccupante…ma anche strano?”
“Più che strano io direi sospetto” risposi.
“Scusate, mi sono appena svegliato, qualcuno potrebbe spiegare anche a me in parole povere?”
“Stavamo solo riflettendo che le armi che hanno usato contro di noi, erano state create su misura e hanno avuto un tempismo più che perfetto nel raggiungerci.”
“Qualcuno deve averli avvertiti della nostra presenza”
All’improvviso qualcuno da lontano iniziò a battere le mani per farci degli applausi.
“Davvero perspicaci signori, ma non vi salverà”
Colui che ci stava facendo gli applausi era il dittatore, Ramòn Espéranza.
“Mi avreste creato un mucchio di problemi, ma grazie alle informazioni di un collaboratore anonimo, sono riuscito a prepararmi e mi ha anche aiutato ulteriormente procurandomi le armi.”
“Ora arriviamo alla parte dove ci fai parli del tuo piano di conquista del mondo?”
“Conquista del mondo? Di che cavolo parli?”
“Sei un dittatore, pensavo che avessi questa ambizione”
“Per favore, non sono uno di quegli idioti che pensa di poter governare un pianeta, pensare di poterlo fare è stupido, con il numero di terre conquistate aumentano anche i traditori e i disastri che la divisione di un impero può portare sono addirittura peggio.”
“Io ho già conquistato il mio mondo, la mia terra natia, perciò non ho altre intenzioni.”
“Il tuo governo è comunque un sistema inumano”
“E cosa vorreste fare? Aiutare i ribelli? Pensate che sia il solo che ha imposto la dittatura a Val verde, c’è sempre stato un dittatore a Val Verde, sono riuscito a conquistare questa posizione e intendo godermela fino alla fine, se non lo faccio io, probabilmente lo farà qualcun altro”
“Che scusa patetica”
“La dittatura è l’unica maniera per controllare due tipi di persone, le amebe e i cani rognosi, e il mio popolo è composto prevalentemente da cani”
“Ok, grazie per la lezione di educazione civica, che intendi fare di noi?”
“Vorrei uccidervi, ma tutto ciò verrebbe a creare un incidente internazionale, perciò mi limiterò a consegnarvi al vostro governo in cambio di qualche armamento nucleare, penserà il vostro governo a spedirvi in prigione per aver tentato un attacco non autorizzato a un paese straniero”
“Wow, non male, sei più furbo di quello che credevo, e io che pensavo che fossi solo il tipico panzone messicano con un paio di baffi”
“Stai zitto tu con l’armatura!”
“Altrimenti che fai? Mi uccidi annoiandomi?”
“Ti ho detto di tacere!”
“Ok, ma avrei una domanda prima?”
“Sarebbe?”
“Perché dovrei tacere se ho appena vinto?”
“Cosa?”
“Perdonami She-Hulk”
In quel momento Jennifer urlò per un iniezione del macchinario, per quello che mi ricordavo, si era guastato durante lo scontro, ma capì che US lo stava manipolando mentalmente.
Le iniettò una dose eccessiva di adrenalina e poco dopo Jennifer si trasformò in una gigantessa grigia.
La sua forza fu sufficiente a liberarci dalla nostra prigionia, e appena fu libera, sferrò un pugno a Ramòn, ci lasciammo Jennifer alle spalle e cominciammo a correre.
“Ok ragazzi, inizia la fase tre del piano!”
“Pensavo ci fossero due fasi”
“Direi che se includiamo il fatto che ci hanno catturati, la fase tre è d’obbligo”
“Cioè, ci raduniamo ai ribelli e conquistiamo la città?”
“Esatto”
“P.S US, tu sei negato per i piani!”
Riuscimmo a fuggire dalla base militare, anche perché la nostra fuga fu facilitata da Jennifer, che si era messa a distruggere tutto.
Raggiungemmo i confini della città e ci riunimmo a Mike Gonzales e ai suoi ribelli, pronti per attaccare la città.
A ripensarci fu un operazione facile, grazie alle armi che avevano recuperato e anche grazie ai nostri talenti di distruzione e violenza gratuita.
La città era una campo di battaglia e le forze del dittatore erano sul punto di essere eliminate definitivamente, pensavamo di riuscire a vincere la battaglia senza troppi danni, fino a quando dal cielo non piombò Jennifer.
“Ragazzi state attenti”
“Proverò a ragionarci”
“Non fare l’idiota Wade!”
Wade si avvicinò a Shulk e le disse “Ciao Jenny, ti senti bene? Ti vedo un pochino…”
Prima che potesse concludere la frase, Shulk lo spedì dentro il campanile della città e gettò verso di me una macchina.
US riuscì a tagliare a metà la macchina e a portarmi in salvo, poi tirò fuori da uno degli scompartimenti dell’armatura due fiale e le inserì nei polsi.
“Che intendi fare?”
“Taryn pensava che non fosse necessario, ma sapendo che poteva succedere, mi sono fatto furbo, questo la metterà K.O” e aggiunse “Distraila”
E così feci, sparai qualche colpo per avvicinarla a me, poi US le iniettò il sedativo, in meno di un minuto Jennifer regredì al suo stato umano e si addormentò.
US la prese con sé e decise di portarla in un luogo sicuro, poco dopo tornò anche Deadpool.
“Perdonate la mia assenza ma la mia testa era incastrata dentro una campana, cosa mi sono perso?”
Oramai il pericolo era scampato, le forze di Ramòn erano state sconfitte e Mike ci raggiunse poco dopo.
“Ottimo lavoro Mike” disse US
“Muchas Gracias a voi amici, ma la battaglia non è ancora finita” e aggiunse “Dove è finito Espéranza?”
Si parlava del diavolo, arrivò sul posto poco dopo su di una Jeep, aveva gli abiti sgualciti ma nessuna ferita evidente, la cosa mi impressionò, non pensavo fosse possibile per un normale essere umano sopravvivere a un colpo di She-Hulk a quello stadio.
“I miei complimenti Mike, davvero un gran bel lavoro, alla fine ce l’hai fatta” gridò il dittatore
“Non è ancora finita Espéranza, adesso è il tuo turno, il tuo esercito è sconfitto, tu sei ferito e il tuo regno di terrore si concluderà o con la tua cattura o con la tua morte!”
“Ma quale regno, la città è distrutta, ti consideri un eroe, ma alla fine sei come me Mike, guardati intorno, guarda cosa hai combinato!”
“Ricostruiremo la città e lo faremo ancora meglio quando Val verde diventerà una repubblica”
Espéranza si mise a ridere e poi disse “Certo, ma prima, concedimi di giocare un ultima carta!”
Ramòn si tolse la camicie e il suo fisico si era completamente trasformato, tutto il grasso era stato sostituito da dei muscoli possenti e ben definiti.
Mike gli sparò, ma non riuscì a scalfirlo.
“Vedete, quando vi ho parlato di quel collaboratore, vi avevo detto che mi aveva procurato le armi, ma ciò che non vi ho detto è, che è stato tanto abile da procurarsi anche delle nano macchine per potenziare il corpo, ho speso un capitale per averlo, ma vedere le vostre teste su una picca mi ripagherà di tutto il denaro sprecato”
Ramòn corse verso di noi a una velocità esorbitante, mentre cercavamo di colpirlo, si sbarazzò facilmente di noi tre, colpì Mike e lo gettò a diversi metri da noi, io ricevetti un calcio e finì dritto dentro una macchina, mentre Wade venne gettato dentro un locale.
“Sapete che vi dico, io per oggi mi ritiro, fanculo la ribellione, fanculo US e fanculo a tutta questa serie, rimango qui a bere e mi unisco a chi sopravvive”
Mike era ebbro della sua nuova forza mentre lui si divertiva, i lividi sui nostri corpi non facevano che aumentare.
Ramòn mi afferrò per il collo e mi sollevò.
“Molto bene Procione, ho deciso di tenerti, impagliato sul tavolo di casa farai un figurone”
“Chi hai chiamato Procione?!”
Mike gli sparò contro, ma nulla poteva perforare il corpo di Ramòn, duro anche più dell’acciaio, mi lasciò andare e si diresse verso Mike.
“Molto bene Mike, prima faccio fuori te.”
Poco prima che il dittatore potesse colpire Mike, in mezzo a loro due arrivò a tutta velocità US.
“Parole buffe dette da un uomo che sta per morire”
Ramòn afferrò US per il polso e lo gettò dietro di sé, ma US atterrò in piedi e poi si avvicinò lentamente verso il dittatore.
Ramòn si gettò verso US, mentre quest’ultimo avvicinò la mano al manico della spada.
E con un taglio rapido e preciso, US lo fermò e gli inflisse una profonda ferita al petto.
“Ma…come…ma come hai…”
US poi infilò la mano dentro il petto del dittatore, tirò fuori il cuore e lo stritolò, il dittatore era paralizzato.
“Sembri non capire, morirai perciò ti spiegherò tutta la situazione, io sono in grado di comunicare con le macchine e questo include anche quelle che avevi nel corpo, è stato facile per me disattivarle e colpirti mortalmente”
“Io…tu...”
US poi abbassò il casco della tuta e mostrò il suo volto “Dato che per te è finita ti concedo il privilegio di vedermi in faccia”
“Tu…tu…sei…”
Poco prima che potesse finire la frase, Ramòn Espéranza, dittatore e capo politico di Val Verde, morì.
“Perciò…avete finito?”
Quello fu un nuovo inizio, Dopo un paio di giorni Mike divenne il nuovo presidente di Val Verde, ci invitò al palazzo per celebrare la vittoria, Jennifer si era ripresa e tutti insieme brindammo all’avvio della repubblica di Val Verde.
Uscimmo dal palazzo verso tarda notte e lasciammo Mike nel suo nuovo ufficio, ma quella che poteva sembrare la fine della nostra avventura, forse non era altro che una semplice falsa, eravamo molto lontani dal palazzo quando nella testa iniziarono a ronzarmi alcuni pensieri, c’era ancora un paio di cose che non mi tornavano di tutta la situazione, tante piccole cose che avevo notato.
Chi era l’anonimo che aveva avvertito il dittatore della nostra presenza e che gli aveva venduto le armi? Chi ha danneggiato il congegno di Jennifer? Come aveva fatto a catturare US? E perché il dittatore aveva quello sguardo dopo che US gli ha mostrato il volto?
Capì troppo tardi tutto lo schema e mi bloccai in mezzo di strada come uno scemo, mentre Wade e Jennifer si accorsero della mia assenza mentale.
“Ehi Rocket, che ti prende?”
“Era lui…ha calcolato tutto…ha creato lui tutta la situazione, ha pianificato tutto fin dall’inizio”
Mi guardai intorno e mi accorsi che mancava qualcuno all’appello, e quel qualcuno era US.
Mike si era seduto sulla sua nuova poltrona intento a fumarsi un sigaro e dall’oscurità comparve US, Mike fece un sobbalzo.
“Cavolo, US…che ci fai qui?”
“Scusa se ti ho spaventato, Mike, ma ho bisogno di parlarti”
“Ma abbiamo già parlato amico mio, ora vorrei rilassarmi, sai, fare il presidente sarà un lavoro difficile”
“Lo credo, ma vorrei sapere una cosa, hai mai conosciuto un certo Mike Walter?”
Mike spalancò gli occhi e poi chiese “Come conosci questo nome?”
“Per il semplice fatto che questa persona…era nella squadra capitanata da Sidney e Kathleen Archer durante un programma segreto dello S.H.I.E.L.D”
“Ok, ho capito, ma questo cosa centra con me?”
“Lo sai bene Mike, sei stato tu ad architettare il loro omicidio, eri a capo della squadra che li ha uccisi, eri il leader della squadra di raccatati che li ha fatti fuori.”
“E tu cosa c’entri in tutto ciò US? La tua per caso è una vendetta?”
“Si, il mio nome completo è Ulysses Solomon Archer, sono il loro secondo genito”
“Capisco…cosa vorresti fare? Uccidermi?” e aggiunse “Ti ricordo che io sono il primo presidente della repubblica di Val Verde, sai cosa significa?”
“Lo so bene, e per quanto mi riguarda non ti potrei uccidere, al massimo potrei semplicemente revocarti la presidenza”
“Cosa?”
“Davvero Mike, credi che davvero che mi sarei lasciato per ultimo il piatto forte della mia vendetta, senza prima essermi preparato?”
“Ho eliminato i tuoi compagni, ma ciò non toglie che sei stato il primo che ho iniziato a sorvegliare, sapevo già molte cose di te, sapevo che ti eri venduto all’Hydra insieme ai tuoi amici per delle promesse che alla fine non hanno mantenuto, quando avete capito di essere nei guai, avete deciso di separarvi e ognuno di voi ha preso strade diverse, te sei finito a Val Verde e sei entrato nel esercito del dittatore, ma tu volevi di più, così hai creato l’esercito dei ribelli per prendere il potere.”
“In quel momento mi sono presentato a te e anche al tuo dittatore, così ho cominciato a fare il triplo gioco con voi due, fino a quando non vi ho portato a scontrarvi.”
“Detto in parole povere, io ho indebolito il dittatore, io ho venduto le armi, io l’ho ingannato e sempre io ti ho aiutato a conquistare Val Verde, tu sei ti sei limitato a fare la parte del fantoccio.”
Mike non riusciva a credere a ciò che sentiva.
“Detto in parole molto povere Mike, hai davanti a te il vero capo politico di Val Verde.”
Mike rimase in silenzio per un po’ e poi gli chiese “Perché?”
“Prima rispondi a questa domanda Mike, Perché li hai uccisi?”
“Perché li ho uccisi? Ogni componente di quella squadra era finito in quel programma perché considerato obsoleto, come il programma stesso, serviva a mettere in panchina i reietti, io, Strawson e Phil ci eravamo finiti per un errore in una missione, Power ci era finito per la rivendita illegale di materiale S.H.I.E.L.D, mentre Ramirez invece era un medico i cui studi non erano stati riconosciuti.”
“Gli unici che si trovavano bene erano gli Archer, apprezzavano quello stile di vita, si sentivano utili…che razza di stupidi”
“Rispondi alla mia domanda”
“Eravamo tutti insoddisfatti, pensavamo di meritare di più e non volevamo sprecare la nostra vita in quel ambito, così quando siamo entrati in contatto con l’Hydra abbiamo visto in quel accordo come una possibilità di riscattarci, ma i tuoi genitori si opposero, così capimmo che se volevamo riavere le nostre vite, quei due dovevano sparire”
US chiuse gli occhi e prese un profondo respiro, si alzò dalla sedia e andò verso la finestra
“Abbiamo finito”
US aprì la finestra e si preparò ad uscire
“Aspetta, dove pensi di andare?”
“Qua ho finito, non ho più nulla da fare”
“Ma non volevi uccidermi?”
“Scherzi, se hai capito bene, sono io il vero capo politico di Val Verde, pensi davvero che butterei tutto al vento per ucciderti?” e aggiunse “Vedila in questa maniere Mike, tu sei quello che sei sempre stato, un burattino inutile incapace di migliorarsi, ti sto solo facendo un enorme favore, un giorno dovrai semplicemente restituirmelo, perciò addio.”
US poi lasciò la stanza andando fuori dalla finestra, mentre Mike tornò a sedersi, pensando al giorno in cui US sarebbe tornato.
Per le strade di Val Verde, mischiato tra la folla, US dalla sua tasca tirò fuori un telecomando e prese il bottone sopra di esso, poco dopo l’ufficio di Mike esplose, prendendo fuoco.
“Te l’ho detto che un giorno mi avresti restituito il favore... e quel giorno è già arrivato”
Ma c’era qualcosa che non andava, dentro di sé, US sentì come una sensazione di vuoto, mischiata alla rabbia e al dolore.
“Dovrebbe essere uno dei momenti più felici della mia vita, ma allora…perché non lo è?”
Io, Wade e Jennifer arrivammo troppo tardi, il palazzo era messo a fuoco e Mike era già morto da tempo, ricevemmo un messaggio da US, dove ci invitava a raggiungerlo in un locale.
Ci arrivammo in poco tempo e da lontano vidimo US che parlava con una donna a un tavolo.
“Perciò, hai fatto tutto il lavoro che ti avevo chiesto?”
“Si…tutto quanto”
“I dati?”
“Tutti in questa chiavetta”
“Molto bene, ecco a te, come ti avevo promesso.”
“Dove andrai?”
“Ho bisogno di sparire dalla circolazione per un po’, pensavo all’Alaska, dicono che sia bella in questo periodo.”
“Se lo dici tu”
“Bene, allora è un addio US, grazie di tutto.”
La donna si allontanò ma tutti quanti la riconoscemmo subito, era Maria Hill, ex- direttrice dello S.H.I.E.L.D.
Ci sedemmo al tavolo di US per avere dei chiarimenti su tutta la faccenda.
“OK, adesso ci dici tutto quello che sai US, niente bugie, inganni o stronzate varie, hai capito bene?”
“Va bene, volete sapere tutto, molto bene, allora ve lo dirò.”
 “Era Maria il mio contatto per l’acquisizione e eliminazione dei bersagli, ma in cambio del suo aiuto voleva essere aiutata a sua volta”
“Rocket, ti ricordi quando nella base militare ci siamo divisi?”
“In quel momento ho utilizzato i miei poteri per accedere a dei programmi governativi, e sono riuscito a estrarre dalla rete tutto ciò che riguardava Maria, il patto era questo, lei mi avrebbe aiutato a svolgere la mia vendetta, in cambio, dato che era in fuga, io avrei tolto dalla circolazione ogni possibile traccia della sua esistenza.”
“Perciò fammi capire, hai ucciso, venduto armi, ingannato, mentito, hai condannato la politica interna di un paese e hai infranto ogni possibile legge del codice informatico…per quanto?”
“Circa… 5 milioni di dollari…più i soldi di tutte le azioni precedenti”
US ci mostrò l’assegno lasciatole da Maria, e dopo averlo visto, ci siamo messi a fissare US e insieme gli abbiamo detto la frase che meglio poteva rappresentare quell’ultima avventura.
“NON HAI ONORE, NON HAI UN NOME E NON HAI NEMMENO LO US1.”
“A MENO CHE TU NON SIA DISPOSTO A FRAZIONARE QUELL’ASSEGNO, CONSIDERACI FUORI DA QUESTA MERDA!”
US non lasciò traspirare nessun tipo di emozione e in modo apatico rispose
“Molto bene”
Grazie a qualche contatto, riuscimmo a tornare sani e salvi a New York e insieme a US ci dirigemmo in banca, accompagnati da Taryn, uscimmo dall’edificio con un milione di dollari ciascuno.
Ma a un certo punto US si allontanò da noi e Taryn lo insegui.
“US, che ti prende?”
“Nulla Taryn, a proposito, tieni, te li sei meritati.”
US consegnò un assegno di un milione a Taryn.
“Un milione!” e aggiunse “Ma…ma, sono un mucchio soldi!”
“Infatti, te li sei meritati”
US allora si allontanò sempre di più
“US ma dove stai andando?”
“Lontano Taryn”
“Lontano? Dove?”
“Non lo so, ma ho bisogno di riflettere”
“US?”
“Lasciami Taryn, è meglio non avere a che fare con me al momento”
Poi US salì su un bus e se ne andò.
“Perché?” chiese Taryn rivolgendosi a noi
“Vedi Taryn…US…ecco lui”
“Lo hanno pagato per inscenare una serie di omicidi e una ribellione in un paese straniero”
“Cosa?!”
“Wade!”
“Che c’è, sto solamente dicendo la verità”
“Adesso smettetela, tutti quanti, US e lontano, se lui non ha le palle per raccontarmi ciò che è successo, abbiatele voi!”
 “Certo, dovremmo spiegarti semplicemente che tutto questo non sarebbe accaduto se qualche idiota non avesse tirato fuori un personaggio commerciale degli anni 80 che non ha la benché minima ragione per esistere a i nostri tempi!”
“E può solo peggiorare se gli dai anche una serie che non ha ragione di esistere!”
“E puoi mandare tutta la storia a puttane se gli dai anche una serie sequel che non ha NESSUNA CAZZO DI RAGIONE PER ESISTERE!”

“Calmati Wade” e aggiunsi “Tranquilla Taryn ora ti spieghieremo tutto”
Deadpool poi si allontanò da noi e ci disse “No, vaffanculo, ho bisogno di una pausa, ecco l’unica certezza dopo la morte, le tasse e le fanfiction scritte male…i timeskip.”
DUE SETTIMANE DOPO.
Passarono ben due settimane dall’ultima volta che vidimo US, mentre lui era lì, esattamente dove avevo iniziato a raccontare tutta la storia, in un locale in mezzo al Nevada.
Riuscimmo a ritrovarlo solamente grazie a Jennifer, che era passata da quella strada per andare in vacanza, io, Groot e Wade entrammo dentro il locale.
“Io lo avevo detto”
US si girò verso di noi.
“Chi non muore si rivede”
“Ciao ragazzi.”
“Jennifer ci aveva detto che eri qua, ma non volevo crederci”
“Io sono Groot”
“Non volevi credere a cosa?”
“Che dormi dietro un locale e non fai altro che fumare e bere ininterrottamente da due settimane, queste cose me le aspetterei da Wade”
“Si, in effetti anche io me le aspetterei da me”
“Che ci fate qui?”
“Io e Groot abbiamo un affare da proporti”
“Io sono Groot”
“Spiacente, non lavoro più come trasportatore, o come camionista e soprattutto non faccio lavori che hanno a che fare con la comunità superumana, ho chiuso con quella merda.”
“Non si tratta di niente di tutto questo”
“E allora cosa è? Sentiamo.”
Ci sedemmo tutti insieme e iniziammo a parlare.
“Allora, cosa vuoi? Pensavo che mi odiaste per tutti i casini e le bugie che vi ho fatto passare”
“Infatti ti odio ancora, ma sono disposto a dimenticarlo perché vedo che abbiamo qualcosa in comune”
“Cioè?”
“Odiamo entrambi ciò che sei diventato”
US rimase in silenzio.
“Te detesti ciò che hai fatto US, vorresti rimediare, e io posso offrirti l’opportunità per farlo”
“E come potresti fare? Come potrei esserti d’aiuto?”
“Facendo quello in cui sei bravo”
“Fare quello in cui sono bravo non mi ha mai portato nulla di buono”
 “Ed e Anne sono andati, Jeff è andato, Mary è andata, addirittura lo US1 e la mia macchina sono andati distrutti, tutto per via della mia rabbia e la mia sete di vendetta.”
“Oramai non ho un fratello, non ho radici, non ho amore, non ho lavoro, non ho niente!”
“E ciò nonostante stanno ancora scrivendo questa serie." "Qualcuno riesce a vederlo il problema, qui?”
“Tralasciando le pagliacciate di Wade, questo lavoro potrebbe essere la tua occasione per ritrovare te stesso, e chi lo sa, magari anche farti perdonare un paio di guai”
US si mise a ridere e poi ci rispose
“Rocket, so che ti serve il mio aiuto, ma quello che mi chiedo è: Sei disposto veramente a fidarti di un criminale recidivo che ti ha ingannato non una ma ben due volte?”
A quel punto Wade si alzò, uscì dal locale e andò verso il suo scooter, lo raggiunsi appena in tempo per sentirgli dire questa frase.
“Sapete, mi chiedo perché sono ancora qui, la serie tanto riesce a spiegare benissimo tutti i suoi problemi anche da sola.”
Parti a manetta, mentre io ritornai da US.
“Va bene US, se non vuoi venire, allora vedo che dovremmo fare alla tua maniera”
“Cioè?”
Gli sparai un dardo elettrico e lo mandai K.O.
Lo portai sulla stazione spaziale Alpha flight, e dopo un brusco risveglio e una doccia, presentai US al direttore dello S.W.O.R.D e vice comandante della stazione, Abigail Brand.
“Così, tu saresti US?”
“Piacere”
“Non posso dire lo stesso, ma oramai sei qui, vuol dire che hai intenzione di accettare l’incarico, giusto?”
“Certo direttrice, sono rimasto “Elettrizzato” all’idea” US mi guardò male.
“Bene, allora seguimi, ti mostro i dettagli”
Camminammo per tutta la stazione, fino a quando non ci fermammo nel deposito navi e lì US vide la cosa più strana della sua vita.
“Eccolo US, che ne pensi?”
“È un camion…direttrice Abigail, forse mi pentirò di quello che sto per chiederle…perché ha un camion dentro il deposito navi?”
“Per il semplice fatto che questo non è un semplice camion, questa che vedi è una nave commerciale Majesdaniana”
“Cioè?”
“I Majesdaniani sono una razza aliena signor US, sono esseri formati da pura energia e non abbiamo più contatti con la loro civiltà da quando Norman Osborn edificò l’H.A.M.M.E.R”
“Ok, ma cosa c’entra tutto questo con me?”
“Il fatto di non avere più contatti con loro è preoccupante, non abbiamo idea di cosa gli sia successo o se stanno progettando qualcosa, tanto più che il loro pianeta è esploso per un'attacco della razza aliena degli Skrull.”
“Per quanto riguarda la nave invece, non sappiamo come guidarla, io posso capire e parlare ogni sorta di linguaggio alieno, ma pur avendo le mie conoscenze, non riesco ad avviarla, così abbiamo pensato che se non possiamo sbloccarla con le buone, usiamo le cattive”
“So che sei un tecnocinetico, per una persona come te dovrebbe essere facilissimo capire come farla partire.”
“Avete bisogno del mio aiuto per accenderla?”
“Si, ma c’è dell’altro, una volta accesa la nave, voglio che tu parta per una missione”
US rimase in silenzio e poi disse “Aspetta, tu vuoi che io…parta per una missione nello spazio?”
“Si”
“Quello “spazio”?”
“Si”
“Quello per cui esistono persone ben addestrate e qualificate per andarci?”
“Si”
“Quello per cui io non sono assolutamente pronto?”
“Si”
“Va bene, io mi ritiro”
Lo fermai appena in tempo.
“Aspetta US, pensiamo che tu sia capace di guidarlo, se ha la forma di un camion è probabile che ne abbia anche le funzioni, e poi non è solo una missione, è anche un passaggio, io e Groot vogliamo tornare nello spazio e ci serve qualcuno che sappia pilotare una nave fino a quelle distanze, ti faremo noi da navigatore, ti prego”
US si girò verso di me e dopo aver sospirato mi disse.
“Va bene, ma dopo questo, i miei debiti con te, sono saldati”
“Bene”
Abigail poi si rivolse a noi
“La missione può anche iniziare da ora, all’interno della nave abbiamo già posizionato le scorte di andata e ritorno, basteranno per un mese.”
“L’obbiettivo è raggiungere il luogo di provenienza della nave Majesdaniana, perciò Sali a bordo, e vedi cosa puoi fare”
US salì a bordo del Truck spaziale, appoggiò le mani sui pannelli di comando e chiuse gli occhi, rimase fermo e immobile per cinque minuti, poi all’improvviso la nave si accese.
Ero entusiasta, finalmente avrei lasciato quella patetica palla di fango e sarei tornato ad Ovunque, ma la mia felicità fu distrutta quando le porte della nave si chiusero, poi si alzò in volo e partì a razzo, sfondando le pareti della stazione.
Riuscimmo a rimanere vivi grazie alle chiusure di sicurezza, ma US oramai era partito, l’unica cosa che mi rendeva felice erano le grida di terrore di quel idiota.
Raggiungemmo la sala comunicazione e riuscimmo a entrare in contatto con US.
“Quale cavolo è il tuo problema?!” gli gridai.
“Non lo so!” “Ho avviato la nave ed è partita, non riesco a controllarla!”
“US!”
Passarono due ore dalla sua partenza e solo allora ricevemmo un messaggio.
“Ragazzi, mi ricevete?”
“Forte e chiaro”
“Ascoltami bene, adesso io e Groot come cavolo ci ritorniamo ad Ovunque?!”
“Mi dispiace”
“Sentite voi due, adesso smettetela” “US, cosa succede laggiù?”
“Non lo so, la nave sta continuando ad andare avanti, penso che abbai inserito il pilota automatico per il ritorno alla base”
“Ok”
“Perciò…quale è il piano?”
“Il piano è sempre lo stesso, svolgi la tua missione, al tuo ritorno parleremo di una ricompensa”
“Ok, ma prima, fino a quando sono ancora raggiungibile, potrei fare un’ultima telefonata?”
“A chi ti devo connettere?”
“A Taryn O’Connel, Amarillo, Texas, Texas Steack Ranch.”
Dopo un paio di secondi.
“Pronto?”
“Ciao Taryn”
“US, sei tu?”
“Si”
“Dove diavolo sei?!”
“Senti Taryn, so che sei arrabbiata”
“Arrabbiata è un eufemismo, non ti vedo e non ti fai sentire da due settimane, come se ciò non bastasse i tuoi amici mi hanno detto cosa è successo a Val Verde!”
“Taryn”
“Perché non me lo hai detto”
“Non avresti capito”
“È vero US, non avrei mai capito, ma almeno saresti onesto con me”
“Mi dispiace”
“Hai un bel dire mi dispiace…perché mi hai chiamata adesso?”
“Era per dirti…che sono partito per un viaggio e…non so quando tornerò o se tornerò”
“Ancora? Per dove?”
“Molto lontano”
“Cosa vorresti dire con questo?”
“Voglio dire…che mi mancherai, e volevo solamente salutarti, so che non mi aspetterai più, perciò volevo darti un ultimo saluto”
“…”
“Be, questo è tutto…addio Taryn, mi dispiace”
La telefonata si interruppe, mentre Taryn lontano da tutti noi pensò “Io ti aspetterò”
“Ragazzi…qua e US che vi parla”
“Prima di chiudere US, una formalità, come vuoi essere identificato, la tua nave dovrà avere un nome, come ti riconosceremo?” chiese Abigail.
US ci pensò e disse “Qualcosa di semplice…pensavo a qualcosa come… “Star Rig” “
“OK, allora buon viaggio…Star Rig…che nome stupido.”
“Bene, interrompo le comunicazioni, passo e chiudo”
Dopo la sua partenza rimasi fermo immobile a fissare lo spazio.
“Perciò è partito…lui è partito e io sono ancora qui.”
“Io sono Groot”
“Si, lo so”
Mi avviai verso il deposito armi, mentre Abigail mi chiese “Che intenzioni hai?”
“Rispediscimi sulla terra, devo fare una cosa”
Presi l’arma più grande della stazione, mi teletrasporti sulla terra, precisamente nel deserto e feci saltare in aria una montagna rocciosa.
“Odio questo pianeta! Lo odio! Lo odio! Lo odio!”
“Io sono Groot”
“Io non ho problemi di rabbia!”
“Io sono Groot”
“Si è portato via l’unica nave disponibile!”
“Io sono Groot”
“O si certo, come se tu potessi fare di meglio.”
Dopo lo sfogo mi incamminai con Groot per raggiungere il centro abitato più vicino.
Per quanto riguarda US, non ho saputo tanto di come è andò la missione, so che è tornato sano e salvo ed ha portato una amichetta aliena.
E con questo abbiamo finito, vi basta sapere che alla fine ci siamo riuniti agli altri guardiani e abbiamo trovato una nave.
Addio umani e a mai più rivederci!
   
 
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