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Autore: Sunny9719    30/04/2017    1 recensioni
SPOILER 5x13!
Dal testo:
-Mi dispiace Gwen.. tu lo amavi e..-
-Anche tu.-
-Come?- chiese Merlin, preso in contropiede.
-Anche tu lo amavi Merlin. L’ho capito ora e ho capito che anche lui amava te.-
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gwen, Merlino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Salve mondo di EFP!
Eccomi tornata con una nuova piccola FF nel fandom di MERLIN.
Spero vi piaccia, buona lettura.


Da giorni ormai aveva preso quella decisione, voleva sapere cos’era accaduto quel giorno.
Armata di coraggio e determinazione, Gwen intraprese un viaggio per cercare Merlin.
Dopo svariate settimane passate a vagare in lungo e in largo, finalmente, lo trovò.
Vide una figura minuta rannicchiata su stessa sulla riva di un lago, le ginocchia strette al petto, il capo chino, un leggero tremito a scuotere l’esile corpo del più potente mago mai esistito, così l’aveva chiamato Gaius. Eppure, in quel momento, Gwen vide un ragazzo innocuo, indifeso e non un essere in grado di farti fuori semplicemente facendo brillare gli occhi.
Prese un respiro profondo e, lentamente, si avvicinò. Cercò di essere più cauta possibile per non spaventarlo, ma la folta chioma corvina era ancora calata, segno che non si fosse accorto della sua presenza.
Gwen deglutì a vuoto un paio di volte e, preso coraggio, richiamò la sua attenzione.
-Merlin.- disse con un filo di voce.
A quel richiamo il giovane sussultò e alzò la testa, portando finalmente lo sguardo sulla ragazza.
La presenza della ragazza sembrò non scaturire nulla nel cuore del giovane mago, che se ne stava ancora con le ginocchia strette a sé. Rimase immobile, senza fare o dire nulla mentre la giovane dalla pelle scura si chinava per poter guardare il suo viso da vicino.
-Merlin.- ritentò, inclinando la testa per cercare gli occhi del suo interlocutore che aveva calato lo sguardo. -Ti ho cercato dappertutto.- aggiunse, sedendosi accanto a lui.
Il ragazzo si ostinava a non parlare e ciò le provocò una morsa alla bocca dello stomaco.
-Merlin, dì qualcosa per favore.- lo supplicò.
Il moro deglutì rumorosamente per poi sussurrare -Ora mi hai trovato.-
Quel suono così flebile fece star male Gwen, che in tanti anni aveva sentito quella voce sempre allegra e vivace.
-Si, ti ho trovato.- annuì la ragazza. Merlin la guardò per qualche istante per poi riportare gli occhi di fronte a sé.
-Perché mi cercavi?- chiese il moro, interrompendo il silenzio.
-Tanti motivi. Primo tra tutti é perché sentivo il bisogno di rivedere un volto amico.-
A quella frase Gwen vide l’ombra di un sorriso sfiorare le labbra del suo amico, quelle labbra che anni addietro aveva avuto l’occasione di saggiare in un momento di felicità, dopo aver speso ore in ansia per la sorte di quel giovane che ora le stava accanto.
-Merlin io..-
-So cosa vuoi chiedermi.- la bloccò. -Vuoi chiedermi della mia magia.-
-Anche.- confessò Gwen. -Perché non sei tornato a Camelot?- trovò, finalmente, il coraggio di chiedere.
-Perché..- il ragazzo si umettò nervosamente le labbra. -Perché era troppo doloroso.- esalò.
-Merlin.. cos’è successo quel giorno?-
Il ragazzo girò lentamente la testa verso di lei, mostrandole i suoi occhi spenti e velati di un dolore non descrivibile con il semplice uso della parola.
-Il giorno che siete andati a Camlann. Cos’è successo?- Gwen riformulò la domanda con un leggero tremolio nella voce. Così Merlin le raccontò tutto ciò che accadde quel fatidico giorno, dalla sua temporanea prigionia nella grotta dei cristalli fino al momento in cui Arthur aveva affrontato Mordred.
-Dopo.. dopo che Mordred morì per mano di Arthur, io arrivai lì, sul campo di battaglia. Arthur era privo di senso ed era ferito. Così, tornai al mio aspetto normale e lo portai nel bosco per cercare di curarlo. Quando si svegliò trovai il coraggio di confessargli la mia vera natura..- si fermò per cercare di mandare giù quel fastidiosissimo groppo che gli si stava formando in gola.
-Ricordo ancora i suoi occhi, la sua espressione.. mi guardò in un modo che a confronto un pugno dei denti avrebbe fatto meno male. “Vattene” mi disse, ma io rimasi lì con lui. Non ce la facevo ad abbandonarlo.- una lacrima scese a solcare la sua guancia quando voltò di nuovo la testa verso Gwen che aveva iniziato a piangere a sua volta ascoltando la storia della morte di suo marito.
-Chiamai Gaius per farmi aiutare e scoprimmo che la ferita di Arthur stava peggiorando a causa di una scheggia della spada usata da Mordred rimasta all’interno del corpo di Arthur.-
Le raccontò tutto ciò che accadde da quel momento in poi, quando intrapresero il viaggio verso il lago di Avalon dove forse avrebbero trovato rimedio alle condizioni del giovane Re, le raccontò dell’attacco degli uomini di Morgana che tentavano di sbarrargli la strada per uccidere il Re e il famigerato Emrys, fino all’incontro con la stessa Morgana.
-Ormai non era più quella dolce e bellissima donna che tutta Camelot aveva amato. Guardare in che condizioni era fece male, Gwen. Non so tu come avresti reagito se l’avessi vista quel giorno.-
-Cosa fece Morgana quando vi trovò?- chiese la ragazza, spaventata dalla risposta che il suo amico avrebbe potuto darle.
-Tentò di far del male ad Arthur. Sapeva che stava morendo e voleva solamente infliggergli il colpo di grazia e ostacolare il nostro viaggio verso Avalon. Iniziò una colluttazione tra lei e me. Lei aveva paura di me ma era determinata ad affrontarmi. Alla fine riuscii a trafiggerla con la spada di Arthur, la spada era stata forgiata con il fuoco del Grande Drago Kilgharrah di conseguenza il colpo le è stato fatale.-
Gwen aveva cominciato a piangere silenziosamente mentre il suo amico le raccontava ciò che avevano affrontato quel giorno. -Dopo la morte di Morgana, presi Arthur e continuai a camminare verso Avalon ma..- Merlin fece una pausa e rilasciò un sospiro tremolante.
-Mentre lo portavo, il suo corpo si fece debole e cademmo entrambi in un punto imprecisato del bosco. “Merlin tutta la tua magia e non puoi salvarmi la vita” mi disse.- continuò con gli occhi colmi di lacrime.
-Non volevo che mi dicesse addio, sotto sua richiesta lo strinsi forte a me. Lui voltò gli occhi verso di me, dicendomi che finalmente vedeva tutto ciò che avevo fatto per lui e per Camelot. Mi ringraziò. Gwen ti rendi conto? Il nostro asino reale che dice “grazie”.- cercò di ridere tra le lacrime. Gwen annuì e cercò anche lei di sorridere. Poggiò una mano sulla spalla di Merlin per dargli forza e il ragazzo continuò il suo racconto.
-Dopo quel ringraziamento lo sentii farsi sempre più debole e.. i suoi occhi si chiusero.- il dolore di quel ricordo investì Merlin, che si portò le mani agli occhi come per evitare di rivedere quella scena, ma purtroppo, l’immagine di Arthur con gli occhi chiusi era marchiata a fuoco nella sua testa.
-Pr-provai a chiamarlo, urlai il suo nome più volte ma lu-lui era già m-morto.- continuò scosso dai singhiozzi. -Con la sola forza delle disperazione urlai e chiamai Kilgharrah. Gli chiesi di trasportarci proprio qui, sulle rive di Avalon. Ma il Drago bloccò ogni mio tentativo di salvare Arthur con il solo potere della parola. Arthur era morto. Non potevo più fare niente.-
Gwen scosse la testa e, dopo aver ascoltato le parole piene di dolore del suo amico, cercò di rassicurarlo. -Hai fatto del tuo meglio, Merlin. Non pensare neanche per un momento che Arthur sia morto per colpa tua.-
-Avrei dovuto occuparmi di Mordred anni prima, quando arrivò a Camelot che era solo un bambino.- ignorò Gwen che tentava di dirgli di non colpevolizzarsi. -Avrei dovuto fermarlo.-
-Ascoltami Merlin, tu hai fatto molto per Arthur. Hai dato tutto te stesso.- la voce di Gwen era forte e decisa. -Perché sei qui se questo posto non fa altro che riportare a galla ricordi così dolorosi per te?-
-Kilgharrah mi disse che quando Albion avrebbe avuto bisogno di lui, Arthur sarebbe risorto. Io vengo qui tutti i giorni… e non succede mai niente.- Gwen vide gli occhi di Merlin coperti da uno spesso strato di lacrime, capì che quel giovane non aveva mai abbandonato Arthur e mai l’avrebbe fatto.
In quel momento la Regina di Camelot capì che ciò che aveva unito suo marito e quel fragile ragazzo accanto a sé andava oltre l’amicizia, oltre la stima di un servo per il suo Re.
-Perché non sei mai tornato a Camelot?- gli chiese di nuovo, facendolo sembrare un rimprovero.
-Che avrei potuto fare tornando? Ti avrei chiesto, in quanto Regina, di farmi giustiziare.- Quella rivelazione colpì Gwen come uno schiaffo. -Perché mai avresti dovuto chiedere una cosa simile?-
-Perché sono uno stregone, perché ho utilizzato la magia, perché ho mentito per anni sulla mia identità e perché… non sono riuscito a salvare Arthur..- lacrime copiose scesero dagli occhi blu del ragazzo come una fitta pioggia. -Mi dispiace Gwen.. tu lo amavi e..-
-Anche tu.-
-Come?- chiese Merlin, preso in contropiede.
-Anche tu lo amavi Merlin. L’ho capito ora e ho capito che anche lui amava te.-
-Gwen..-
-Non devi dire niente.- gli sorrise forzatamente la ragazza. -Tutti quegli anni e io ancora adesso ho capito che ciò che vi univa era molto più forte di quello che davate a vedere.-
-Gwen, lui ti amava e tu questo lo sai.-
-Si, ma il nostro amore era ben diverso dal vostro.-
Quelle parole spiazzarono il giovane mago che serrò forte gli occhi, come per attutire l’intensità del momento.
-Per quanto ancora resterai qui ad aspettare il ritorno di Arthur?-
-Se serve.. tutta la vita.-
Con una forte stretta al cuore, la giovane dalla pelle scura si fece più vicina al suo amico cingendogli le spalle con un braccio e attirandolo più vicino a sé, facendogli poggiare la testa sulla sua spalla.
Gwen sapeva che Arthur l’aveva amata quando era in vita e anche lei aveva amato lui profondamente e aveva sofferto molto la sua perdita, ma ascoltando le parole di Merlin aveva toccato con mano il dolore che lui provava, aveva visto i suoi occhi consumati e affaticati dal tanto scrutare quelle acque nella speranza che l’uomo che amava tornasse, l’anima straziata per non aver fatto il possibile -a detta del mago- per salvargli la vita.
“Io ti amato in vita Arthur. Lui ti ha amato in vita, nella morte e ti amerà anche dopo”

 

Spazio Autrice:
Beh che dire..ammetto di non essermi ancora ripresa dal finale di questa bellissima serie TV che ha avuto il potere di devastarmi l’anima.
Ho sempre immaginato di vedere un momento del genere tra Gwen e Merlin, dando per scontato che Gwen volesse sapere cosa fosse successo quel giorno.
Come potete vedere la storia non è ambientata in un momento preciso ed una cosa voluta al 100%.
E’ solo un piccolo sclero che la mia mente malata ha prodotto.
Spero che la storia vi sia piaciuta.
Baci,
Sunny9719

   
 
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