Mi svegliai di colpo tutto sudato. Un incubo. Il solito incubo. Mi alzai e mi diressi verso il bagno per farmi una doccia fredda. Odiavo quel ricordo e non riuscii mai a dimenticare quel momento, quel singolo istante che rovinò la mia vita. Dopo mi vestii, presi il mio zaino e andai a scuola. Odiavo quel fottuto posto, lì tutti mi guardavano come se fossi pazzo e bisbigliavano tra loro. Mi evitavano tutti, pensavano che stare solo mi avrebbe fatto bene, ma ormai erano passati più di 4 anni ed ero sicuro che niente mi avrebbe fatto più stare bene. Fino a quel giorno. Quando arrivai in classe ero così in ritardo che la porta era già chiusa. Bussai. -Styles, sono esattamente le 8 e un quarto.- -Mi dispiace professoressa, la prego non mi faccia entrare alla seconda ora.- -Va bene, siediti lì in seconda fila, accanto al nuovo alunno.- Mi girai e incontrai un paio di occhi di un verde-azzurro che ti mettono in soggezione. Distolsi lo sguardo e mi sedetti vicino a quel ragazzo. Durante tutta la prima ora non ascoltai una singola parola della professoressa e feci finta di prendere appunti. -Louis- Mi girai verso la fonte della voce, quello nuovo, e lo fissai con fare interrogativo. -Louis, mi chiamo Louis.- Non gli risposi, mi limitai ad alzare leggermente la testa come per annuire. -Non parli eh?- -Senti, non ho voglia di fare conversazione, Louis.- -Puoi pure chiamarmi Lou.- -Posso pure non chiamarti e non parlare con te. Che ne dici?- Lui si voltò verso la parete e mi ignorò, come feci io con lui, per un'altra ora. Finalmente suonò la campanella e potei uscire per fumare una sigaretta. -Sai che fa malissimo?- Mi voltai di scatto. Era di nuovo Louis. -Sai cos'altro fa malissimo? Rompere i coglioni alle persone che vogliono essere lasciate in pace.- Forse urlai un tantino perchè si girarono tutti verso di noi. Non che non fossi abituato ad essere osservato, ma di solito la gente non mi vedeva parlare con nessuno e probabilmente si stupirono quanto me. -Okay, okay. Non parlo più.- -No, tu non parli più e te ne vai.- Dissi, questa volta con un tono di voce più basso ma sempre serio. Louis mi guardò come un cucciolo ferito e se ne andò rassegnato pochi secondi dopo. Quando la campanella segnò il rientro per la terza ora tornai in classe sperando che qualcuno fosse andato via per potermi spostare, ma non ebbi fortuna. -Non parlare.- Lo precedetti appena si sedette. E così fu. Per tutto il giorno Louis non fiatò nemmeno e probabilmente si chiese perchè fossi così scorbutico, forse lo chiese a qualcuno, ma la gente non parlava mai di quello che mi successe. Tornai a casa e mi chiusi in camera mia. Mi sentivo così frustrato e non capivo perchè. Iniziai a dare calci al muro e a rompere tutto quello che mi capitava. Tirai un pugno allo specchio. Poi mi fermai e iniziai a pensare. Perchè lo stavo facendo? Cosa mi aveva spinto a ricominciare? -Spazio autrice- Inanzitutto volevo informare chiunque abbia letto che i prossimi capitoli saranno più lunghi e che forse ci saranno dei capitoli dal punto di vista di Louis♡ Comunque questa è la mia prima storia qui su EFP e non ho la più pallida idea di come si usi perchè vengo da watty ed è praticamente un altro mondo ahah. Quindi se mi voleste dare dei consigli (anche sulla storia) ne sarei felice. Volevo sapere soprattutto come si fa a mettere le parole in grassetto perchè su wattpad bastava mettere *parola*.