1.Caccia Notturna

-Kagome! Dove sei?! Kagome!-

-Sono qui, Inuyasha! Da questa parte! Dove sono Miroku e Sango?-

-Non ne ho idea.. Lui dov’è?- domandò Inuyasha correndo in direzione della voce della ragazza.

-L’ho visto scappare da quella parte, ma non riesco a trovarlo! È troppo buio!- rispose lei fermandosi ad aspettare il compagno.

Inuyasha la raggiunse rapidamente.

-Non ho mai detto che sarebbe stato facile- osservò lui riprendendo a correre.

-Oh si, beh..-

-Silenzio- la zittì guardandosi nervosamente intorno fermandosi di botto.

Kagome rabbrividì.

Era notte fonda. Si trovavano in un’immensa foresta. Una leggera ma gelida brezza scuoteva le frondose chiome delle piante, tanto fitte da non lasciar trapelare altro che sottili fili di luce lunare che fendevano l’aria come piccole lame d’argento.

-L’hai individuato?- domandò lei tesa.

Inuyasha scosse il capo:

-No.. sarà stato un altro stupido animale.. proseguiamo-

I due ragazzi ripresero a correre. Ad un certo punto la macchia di alberi cominciò a diradarsi scoprendo a poco a poco una vasta radura che sembrava emanare una sorta di aura perlacea.

-Lo sento. È qui vicino.. tieniti pronta, Kagome..-

I due avanzavano lentamente, la tensione alle stelle e le armi strette saldamente tra le mani brillavano alla luce lunare. Improvvisamente un bagliore sinistro all’altro capo dello spiazzo li fece sussultare. Si fermarono.

-Là- sussurrò Kagome.

-Si, ho visto. Ma non penso sia lui.. Miroku! Sango! Siete voi?- urlò lui.

-Si, siamo noi! Lo avete trovato?- domandò Sango seguendo Miroku  in groppa a Kirara.

Poco dopo li raggiunse anche Shippo.

-Purtroppo non ancora.. sono sicuro che sia qui, però.. lo sento, è vicino..- bisbigliò Inuyasha guardandosi attorno furtivo.

-Non capisco.. perché non ci ha ancora attaccati? Sono ore che vaghiamo nella foresta, avrebbe potuto farci fuori in qualsiasi momento!- esclamò Miroku con una punta di nervosismo nella voce.

-Sta solo aspettando il momento giusto.. è furbo, vuole sorprenderci quando saremo soli..- Inuyasha si voltò verso Kagome, alla sua destra, -Stammi vicina-

Il gruppetto riprese il cammino, costeggiando il limite del bosco. Inuyasha innalzò la sua arma sopra la testa, pronto ad affondarla nel corpo del nemico. Lo stesso fecero anche gli altri.

Due famelici occhi lampeggiarono nell’oscurità.

Inuyasha digrignò i denti, poi urlò:

-Vieni avanti, bastardo!-

Come se avesse capito le parole del ragazzo, il mostro sbalzò fuori dalla foresta dritto verso di lui.

Era un lupo, ma di una grandezza fuori dal comune: il muso era più tozzo del normale e i denti insolitamente lunghi e affilati. Era completamente nero, con il pelo lungo e stopposo.

La creatura ululò.

-Inuyasha!- urlò Kagome in preda al panico.

-Non ti preoccupare, lo faccio fuori in tre secondi- mormorò lui con un ghigno.

Il lupo balzò addosso al ragazzo, puntando alla gola, ma Inuyasha con un veloce scatto lo trapassò con il lucente paletto che aveva tra le mani.

-Muori, bastardo- ringhiò estraendo l’arma dal petto insanguinato del nemico che cadde a terra agonizzante.

-Inuyasha! Usa il coltello d’argento, tagliagli la testa!- urlò Miroku.

Inuyasha estrasse dal fodero la tagliente arma e si avvicinò lentamente al lupo. Lo afferrò per la folta pelliccia tanto da sollevargli il capo da terra. Poi, con un colpo preciso alla gola del mostruoso animale, gli staccò la testa che cadde con un piccolo tonfo tra la sottile erbetta che foderava la radura. Il ragazzo lasciò la presa e si voltò verso i compagni.

-Shippo, dagli fuoco-

Il più piccolo della compagnia ubbidì senza fiatare appiccando il fuoco alla carcassa.

Mentre le fiamme avvolgevano il corpo, i ragazzi videro la creatura ritornare al suo aspetto originario: il pelo si ritrasse nella carne, i denti rimpicciolirono, le unghie si ritirarono..

Pochi secondi dopo si ritrovarono a guardare il corpo martoriato di un ragazzo che dimostrava poco più di vent’anni.

-Che fine orribile- commentò tristemente Kagome.

-Non pensi a tutte le persone che ha ucciso?- latrò Inuyasha.

-Si si- si affrettò a dire lei, -ma guardalo! Come si può pensare che abbia commesso tutte quelle atrocità?-

-Eppure è così, Kagome. Credimi, ora sta molto meglio.. l’abbiamo liberato..- mormorò Sango sorridendo comprensiva.

Kagome si voltò nuovamente verso la trappola di fiamme che imprigionava il giovane corpo, poi si voltò verso Inuyasha:

-Possiamo andarcene?-

-No, Kagome, dobbiamo restare.. bisogna spargere le ceneri per evitare che ritorni.. mi dispiace.. se vuoi allontanati un po’, fatti accompagnare da Sango, ma non allontanarti troppo.. lo sai che ce n’è un altro in giro..-

La ragazza annuì e sorrise un po’ forzatamente.

-Ti prometto che quando avrò finito qui andremo subito a cercare quell’altro, così poi potrai riposarti un pochino.- sussurrò lui accarezzandole dolcemente una guancia.

Sembrava impossibile che riuscisse a essere tanto dolce quanto brutale..

Kagome annuì di nuovo, prima di voltarsi e raggiungere l’amica. Miroku invece si avvicinò a Inuyasha:

-Sai già dove cercare l’altro?-

-Si.. è qui.. ci sta osservando, ma non ha ancora intenzione di attaccarci..-

-Il fuoco?- domandò il monaco.

-Esattamente. Finché stiamo qui non ci attaccherà.. Kagome! Dove stai andando!  Ti ho detto di non allontanarti troppo! Torna qui!-

-C’è qualcosa in giro?- domandò lei tornando indietro.

-Si, è qui. State vicino al fuoco, non oserà avvicinarsi- borbottò Miroku.

-Non ci resta che aspettare- sospirò Sango sedendosi a terra.

°*°*°*°*°*°* Continua °*°*°*°*°*°*

Eccomi di nuovo con una nuova fic!!! Spero vi piaccia e che mi lascerete un commentuccio!!! Grazie a tutti in anticipo!!! Bacioni!!!

Connie