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Autore: DhaevetralWarrior    03/05/2017    1 recensioni
Ripper Roo è un personaggio comico, e questo lo sappiamo tutti. Ma purtroppo, il destino ci tiene nascoste delle storie che dovremmo sapere. E dietro personaggi comici, si nasconde una storia serie.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il Cortex Commandos'
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La storia di Ripper Roo

In una zona non ben precisa di una distesa d'acqua che non dobbiamo specificare, una nave stava navigando da ben due giorni senza una vera e propria rotta. Questa nave era piena di malfattori: bracconieri, insomma, che intendevano vendere animali catturati per un abbondante quantità di soldi, introducendoli negli zoo dei paesi dove questi animali non si trovavano affatto. La loro nave era strutturata come una prigione: nella stiva, erano presente un sacco di animali provenienti da chissà dove, tenuti sotto sorveglianza continua, e ogni mattina si decideva la vittima sacrificale; infatti, un animale per volta veniva giustiziato ogni volta, per incutere timore agli animali ed impedire che si ribellassero. In particolare, un piccolo canguro voleva tanto la libertà, e, giorno dopo giorno, insieme al padre, elaborò strategie e tattiche per scappare: ogni giorno mordicchiavano di quel tento che bastava le sbarre della cella, per non rendere evidente che stessero cercando di romperle. Facevano poi finta di essere stupidi, stando accasciati a terra come degli idioti, per dare l'idea che non stavano progettando nulla, che si fossero arresi al fatto che fossero dei semplici animali da quattro soldi, che anche al mercato non sarebbero serviti per ottenere soldi, dato che erano davvero poco interessanti; chi mai poteva immaginare che due semplici canguri stessero progettando un piano così geniale?


Nel frattempo, sull'isola di Cortex:


Brio: “ Dottor Cortex, mi dica, cosa dovrei trovargli ora?” Cortex: “ Chiaramente un altro animale. Oh, ma che stupido da parte mia non specificar quale devi catturare! Il punto... è che non lo so neanche io! Senti qui, da qualche parte c'è una nave di bracconieri, dove ci stanno un sacco di animali. Tu trova qualsiasi modo per abbatterla, poi vedi quali animali sono sopravvissuti. A quel punto, non dovrai fare altro che portarmeli, e ti giro che se torni senza neanche un animale... beh, sarai non solo licenziato, ma ti attaccherò finché non uscirai da questa isola! Già mi hai molto deluso per aver preso quel koala, che sembra tutto tranne che intelligente. Ora vai, Brio, e buona fortuna. Non tornare a mani vuote!”.


Tornando alla storia del canguro:


La vera lama a doppio taglio del canguro fu il segnarsi i giorni prima della fuga. In verità, essendo un animale, si segnava semplicemente coi denti sul muro due sbarre, per poi metterne una giorno per giorno. Le metteva sempre in un posto nell'ombra, ma da qui iniziarono le difficoltà. Riuscire a capire quali aveva messo per prima era impossibile, e allora cominciò a scriverle una dopo l'altra. Anche nei posti dove c'era luce, anche lì. Proprio quell'atto fu la sua rovina. Pochi giorni dopo, si svegliò senza il padre nella cella. Le sbarre erano di nuovo a posto, i suoi segni erano tuttavia spariti. Non era la stessa cella di pochi giorni prima. Riuscì, tuttavia, da quella nuova a intravedere la vecchia cella, riuscendo quindi a vedere uno spettacolo terrificante: suo padre accasciato a terra, in fin di vita. Urlò, andò a sbattere contro le sbarre disperato, anche se sapeva di non poter fare niente.


Pochi giorni dopo:

Il piccolo canguro stava diventando instabile. Non la smetteva di ridere e di saltellare. Dalla morte del padre aveva riflettuto sempre di più sulla vita, e tanto aveva riflettuto che il suo cervello andò in tilt. Giorno dopo giorno veniva pestato per il troppo rumore che faceva, ma a lui non importava: rideva, e il ridere era l'unica cosa che lo teneva in vita. I bracconieri erano felici. Avevano trovato un qualcosa da vendere, un qualcosa di interessante: un canguro completamente matto, come gli umani nei manicomi. Ci avrebbero fatto un sacco di soldi, tutti gli zoo sarebbero stati interessati a comprarlo, per mostrarlo come difetto che accade poco negli animali, o almeno come i bracconieri lo avrebbero descritto. Volevo far capire che non lo avevano fatto diventare loro così, ma che ci fosse nato. In questo modo, tutti nel modo sarebbero diventati consapevoli che loro fossero in verità scienziati che avevano trovato un animale con una follia pazzesca... peccato che, una notte, in quella nave tutti morirono, tranne il canguro. Ma anziché dispiacersi, egli si mise a ridere.

Isola di Cortex:


Corterx: “ Brio... sei un genio! Cercare un animale del genere e perfetto! Pazzo ed imprevedibile! Me ne potevi certo portare di più, non hai avuto un idea così geniale. Far esplodere una nave dall'interno... meno male che seri riuscito a portarmi questa perla, senza morire annegato nel mare!”

Brio: “ Grazie Cortex! Questo esercito sarà potentissimo, un misto di forza ed intelligenza!” Cortex: “ O almeno, ciò che dovrebbe essere. Ed ora, vai e cerca altri animali, possibilmente più intelligenti. Anche se ammetto che avere un pazzo ed un koala davvero forte sono già buone basi per un esercito mutante... forse ti ho sottovalutato, Brio. Ma ora va, e non deludermi!”.


Angolo autore: Terzo appuntamento! Sta volta trattiamo del canguro più pazzo della serie. Ho cercato di dare un motivo alla sua pazzia, e sacrificare l'idea di fare una storia comica ( che con il personaggio non avrebbe stonato) per qualcosa di più serio. Noi ci rivedremo con Pinstripe. Alla prossima!

   
 
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