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Autore: ImperioMagicum    06/05/2017    0 recensioni
Imperio Magicum , dopo anni di paure canalizzategli contro dagli Educatori , decide di fuggire e di far cadere la dittatura che governa Sila. L' Infallibile , il leader del governo , dopo aver promesso di togliere il paese dalla guerriglia e l'instabilitá ha infatti ha spinto l'intera popolazione ad una guerra con i territori del nord , al solo scopo di distrarre il popolo. Per sconfinggere il regime è necessario possedere un'arma , più potente di tutto il potenziale bellico della dittatura , ed Imperio è forse l'unico in grado di trovarla.
Le origini e le vicende di un personaggio a me molto caro , rimasto sepolto nella mia mente fin dall'infanzia.
Accetto volentieri commenti e critiche.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 18:

Accordi commerciali

Non molto lontano da Imperio e Mary si trovava il centro di controllo delle tratte ferroviarie: un grosso edificio di cemento e vetro, accerchiato da un muro di protezione alto sei metri con filo spinato, nidi di mitragliatrici e soldati armati. All'unico cancello si avvicinò un'auto blindata nera metallizzata, con vetri oscurati, ruote corazzate ed uno stemma per fiancata con i colori nazionali. Le porte si aprirono ad un cenno della guardia e l'auto entrò. Da essa uscì frettolosamente l'autista, che quasi inciampò nel raggiungere la portiera posteriore ed ad aprirla. Un uomo, vestito con un cappotto militare lungo e grigio scuro, scarponi di pelle nera, occhiali oscurati ed un berretto da ufficiale in tinta venne accolto da un attenti ed un saluto collettivo. 

< Benvenuto ! > disse un uomo in giacca e cravatta con il sorriso da avvoltoio < Spero che abbiate fatto un buon viaggio e che apprezziate la nostra città. Abbiamo fatto dei lavori ultimamente e... > < Poche chiacchiere Edgar, risparmia la tua parlantina per quando devi commerciare con i diplomatici esteri. Abbiamo notato un calo del 2% nelle esportazioni di gas questi ultimi tre mesi e sarebbe meglio se ti concentrassi su quello piuttosto che nel fare il pavone. > < Si si, m-mi scusi. > rispose l'uomo. < Piuttosto di pensare a me... > disse il Luogotenente < Occupati della mia scorta e falli risposare mentre vado a fare... quel lavoro. Sono già qui? > < La stanno aspettando nel mio ufficio, la accompagno. > < No > disse il gerarca fulminandolo con lo sguardo < Si tratta di affari riservati che non ti riguardano. Ricordati che io non sono qui e nemmeno i nostri ospiti lo sono. > e dicendo questo superò Edgar, il sindaco ed amministratore di Kommertsiya, e penetrò nell'edificio di cemento e metallo. 

Al terzo piano, dopo diverse scale, uffici amministrativi, dormitori, magazzini e stanze dedite ad altre funzioni, vi era l'ufficio del sindaco Edgar: un grosso locale con moquette bordeaux, mobili di legno e scrivania decorata. Alle pareti vi erano diversi quadri dell'amministratore e solo un piccolo spazio dedicato ad una coccarda con i colori nazionali. La megalomania di quell'uomo dal ridicolo parrucchino bruno e dai baffetti unti era pari solo al suo ottimo senso per gli affari; difatti grazie alla sua amministrazione Kommertisiya riusciva ha produrre ogni anno circa la metà degli introiti dello stato con accordi internazionali molto produttivi. Ma nessun accordo era più importante di quello tra l'Infallibile e la società Moil&Oil, i maggiori finanziatori della campagna militare durante la guerra civile ed anche della guerra contro i Popoli Liberi del Nord.

Erano proprio Mr. Moil; un uomo magro, occhialuto e dai capelli bianchi con un completo blu scuro da avvocato e cappello a cilindro tra le mani; e Mr. Oil ; basso e tozzo con vestito gessato e dal volto paffuto, più giovane di 20 anni rispetto a Moil. < Era ora che arrivaste. > disse quest'ultimo con voce scocciata < Non perdiamo tempo ed arriviamo subito al punto. > < Calmati Oil. > disse con voce succube il secondo < Mi scusi, il mio socio ha un po' i toni bruschi a causa del nostro lungo viaggio, non voleva mancarle di rispetto, ma conosce ormai bene la sua tendenza a non perdere tempo quando si tratta di affari. >. Il Luogotenente, che si era ormai accomodato alla scrivania del sindaco, mantenne la sua solita aria severa e che incuteva rispetto a chiunque lo incontrasse, ma non si alterò per le parole di Oil < Posso capire bene i vostri interessi a concludere per bene ed in fretta i nostri accordi Mr. Oil, ma credo fareste meglio a seguire i suggerimenti del vostro socio per quanto riguarda i toni e l'educazione. Se il richiamo al Bon Ton Non è per lei sufficiente come per il suo amico, si ricordi che la riuscita di questi affari fanno del bene sia alla vostra società che all'Infallibile, quindi abbia la fede per credere che metterò tutto il mio impegno per trovare un accordo. >

I toni e le frasi studiate di quel soldato calmarono un poco gli animi dell'impresario < Va bene, cercherò di mantenere i toni più quieti possibile... Tuttavia abbiamo un grosso problema. Cinque mesi fa, sul finire dell'inverno, le nostre attività estrattive nella zona dei Popoli Nordici, come di consueto da lei conquistata, è stata invasa più velocemente del previsto. In un attacco ci sono finiti in mezzo i nostri strumenti e diversi barili di petrolio e bombole gas. Ma non è certo la la perdita di quelle risorse o di qualche operaio morto che ci preoccupiamo, il problema nel nostro caso sono le strumentazioni ed i tecnici specializzati. Secondo alcune nostre... fonti private, sembra che ci siano anche personaggi più furbi dei terroristi che lei di solito usa come tiro a segno, personaggi che hanno pensato di sfruttare le nostre strumentazioni per sfruttare i nostri giacimenti e questo è un danno per noi e per lei. Inoltre, se i nostri ex-dipendenti collaborazionisti cominceranno a spiegar loro come riprodurre quei macchinari... beh crediamo potrebbero iniziare a sfruttare quei territori con efficacia, perché, come lei sa bene, i territori del nord sono saturi di idrocarburi. >

< Temete la concorrenza? Forse non siete così abili affaristi... > < Temiamo? Chiuda... > ma Oil venne trattenuto dal fratello < Noi... crediamo che converrebbe, per entrambi, che lei anticipasse l'espansione annuale per poter rimettere mano su quelle zone. L'infallibile avrà ovviamente la sua parte di finanziamenti, come al solito, e noi potremmo inviare i nostri uomini ad occuparsi dei nostri traditori. > Il Luogotenente lo zittì alzando l'indice destro < Conoscete bene come lavoriamo e quali strategie adottiamo da anni. D'autunno e d'inverno le nostre truppe arretrano a causa del freddo, mentre in primavera ed estate fanno arretrare il nemico grazie ad una maggiore preparazione. Loro hanno la conoscenza e l'adattamento al territorio, noi le armi ed i soldati più forti; la natura mantiene l'equilibrio tramite le stagioni e noi non possiamo che assecondarla. > < Ma In certi casi bisogna forzare le cose, è obbligatorio. > < Ho già espresso la mia opinione, che è quella dell'Infallibile. Noi non invaderemo nulla prima del tempo. >

Mentre Oil fremeva dalla rabbia, il suo socio Moil tentò un approccio più pragmatico < Deve riconoscere che ciò che accade in questi momenti ai nostri pozzi di petrolio fa del male sia a noi che al Paese. Quelle risorse permettono a noi di guadagnare ed a voi di avere risorse importanti per continuare la guerra e rifornire di energia il vostro territorio. Non potrebbe almeno interpellare il suo superiore per chiedere direttamente a lui un parere? Dopotutto... > a quel punto il Luogotenente fece uno strano sorriso < Ho sempre apprezzato il duetto comico che rappresentate. > disse < Uno fa il gioco del burbero, l'altro fa la parte del saggio e deve aver funzionato bene durante la vostra comune carriera... Ma venendo ai fatti mi sembra di capire che quelli più a rischio in questa faccenda siete voi. Per quanto ne so, nella vostra patria di affaristi e mercanti, siete spesso attaccati da persone che vorrebbero ottenere la guida della Moil&Oil, con un mezzo o l'altro. So anche che, essendo gli affari stipulati da noi gran parte del vostro guadagno, la perdita dei pozzi petroliferi o una grossa concorrenza potrebbe farvi molto male... Tuttavia lei Moil mi sta simpatico e credo che mi affiderò al suo consiglio. Ho fatto preparare delle camere per voi, siete liberi di girare per tutta la città, ma vi pregherei di non interessarvi troppo alla zona documenti ed agli archivi riservati. Chiamerò immediatamente l'Infallibile. > Quindi i due affaristi salutarono con una stretta di mano ed andarono a vedere i loro giacigli.

Una volta chiusa la porta, il Luogotenente si lasciò andare ad un sospiro infastidito. Le ragioni che portavano il Paese a dipendere da quelle due persone gli erano tristemente note ed avrebbe dovuto prestare attenzione a non inimicarsele troppo, almeno finché alcune manovre non fossero state compiute, dopodiché due grossi problemi si sarebbero risolti. Buttò gli occhi sul telefono fisso sulla scrivania, lo fissò pensieroso per qualche secondo ed infine si alzò, senza telefonare a nessuno: non ve ne era bisogno.

   
 
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