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Autore: I_love_villains    07/05/2017    3 recensioni
[Interattiva. Iscrizioni aperte fino alla fine della fic]
I nostri cari vampiri si troveranno alle prese con le persone più odiose al mondo.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Subaru aveva raccontato senza guardarli, tuttavia tutti erano stati ben attenti a trattenere le risate e a nascondere eventuali ghigni pur di sentire tutta la storia. Quando essa finì, esclusi Reiji, Carla, Azusa e Kanato, tutti ridevano, chi più chi meno. Subaru strinse i pugni e andò a sfogarsi altrove.
“Oddio, dov’eri tu con quel telefono?” chiese Laito a Kino. “Ci voleva un video!”
“Da guardare e guardare e riguardare” si accodò Ayato asciugandosi gli occhi.
“Ma che bei fratelli” commentò Kou.
“Bene, spero che tu non rida della mia storia” fece Yuma e prima che qualcuno lo interrompesse iniziò a raccontare.

Il vampiro passeggiava scocciato per il salotto. Lui odiava i lavori di gruppo e non era il solo, ma il professore era stato irremovibile: dovevano fare una ricerca di scienze in coppia. Il peggio era che il docente aveva anche insistito nello scegliere le coppie. Su che criteri, era un mistero. Molto probabilmente aveva estratto nomi a caso. Yuma era finito in coppia con una mezzosangue, tale Rebel Constallation. Di lei non sapeva praticamente nulla, forse perché non rientrava molto nel suo campo visivo - Rebel era alta 1, 50.
Si sentì il trillo del campanello. Yuma aprì la porta ad una ragazza di diciotto anni con capelli rosa lunghi fino alla schiena che incorniciavano un viso magrolino e serio. Un paio di occhiali erano posati sul naso piccolo, rendendo leggermente più grandi gli occhi castani dai riflessi sanguigni. Aveva una cicatrice sulla guancia destra. Indossava una felpa bianca sopra ad una canotta blu, jeans e stivaletti neri. Le labbra rosee, perennemente immusonite, si piegarono appena in un sorriso di saluto. Contro il generoso seno stringeva una mezza dozzina di libri che non era riuscita ad infilare nello zaino.
“Aspetta, ti aiuto” disse Yuma, allungando contemporaneamente una mano per prenderle lo zaino.
“Fermo!” lo bloccò lei, con tono aggressivo. “Lo fai solo perché sono una donna.”
“Eh?” fece lui, confuso.
“Se fossi stata un ragazzo non ti saresti offerto di aiutarmi! Questo è sessismo!”
“Ehm ...”
Rebel entrò, lasciandolo alla porta. Il vampiro scosse la testa. Proprio una svitata doveva capitargli? Quello si rivelava un pomeriggio di studi mooolto lungo.
“Allora” cominciò la rosa, autoritaria, “ci occuperemo dei danni causati dall’uomo all’ambiente. Ti sta bene?”
“Sì, tanto una cosa vale l’altra” rispose lui scrollando le spalle.
“Col cavolo! Senti, gigante, io ci tengo a prendere un buon voto, ok? Quindi impegnati!”
“Abbassa la cresta, razza di nana bacchettona!”
“Come mi hai chiamata?!”
“Nana bacchettona! Che c’è, sei sorda?”
La ragazza strinse i pugni rossa di rabbia. Con uno sforzo immenso fece un paio di respiri profondi per calmarsi. Yuma si sedette, in attesa.
“Io devo andare bene e purtroppo mi servi tu. Intendi collaborare?”
“Sì, se abbassi i toni.”
Rebel si sedette e iniziò ad aprire vari libri. Il vampiro ci diede un’occhiata.
“Puoi prendere il PC?” gli domandò la rosa mentre apriva lo zaino. “Sarà più facile scrivere la relazione lì dopo aver unito i nostri appunti. Sai, uno detta e l’altro scrive.”
“Ehm … non abbiamo un computer.”
“Cosa allora? Laptop? Tablet?”
“Niente del genere.”
“Siete rimasti alla macchina da scrivere, per caso?” chiese sarcastica la mezzosangue.
“Se sapevo servisse tutto questo andavamo in biblioteca. A proposito, ne hai svaligiata una?”
“Tsk, tu in biblioteca? Fai un tale chiasso.”
“Non mi sembra che lo stia facendo da solo!”
Ed ecco che si stava infervorando di nuovo. Yuma si massaggiò le tempie, tentando di controllarsi. Rebel intanto aveva abbandonato l’idea di usare uno strumento tecnologico.
“Beh, voi contribuite al disboscamento per produrre la carta su cui sono stampati questi libri, ma sorvoliamo. Allora, di che fenomeno ci occupiamo?”
“Effetto serra?”
“Scontato.”
“Buco dell’ozono?”
“Banale.”
“Perché me lo hai chiesto se poi faremo ciò che vuoi tu?”
“Uno ci prova ad essere gentile. Magari avevi una buona idea.”
Yuma resistette alla tentazione di dare un pugno al tavolo. Afferrò invece un libro e lo sfogliò, in cerca di ispirazione.
“E non farmi le orecchie!” lo rimproverò lei.
“Cosa?”
“Alliscia le pagine.”
“Precisina” borbottò lui.
“Voi maschi siete così approssimativi” ribatté la ragazza.
“Beh, devi lavorare con uno di loro. Adeguati.”
“Ti ho detto che devo andare bene!”
“Perché?”
“Possibile che non ci arrivi da solo? Mio padre vuole che mi diplomi a pieni voti, altrimenti non mi consentirà di continuare a fare la DJ!” spiegò Rebel in tono stridulo.
Yuma si sentì dispiaciuto per quel povero genitore. Il castano preferì tornare a leggere piuttosto che continuare quella discussione. Lei non sembrava dello stesso parere.
“Beh, non mi chiedi nulla?” lo riprese.
“Che ti dovrei chiedere?”
“Qualcosa sul mio lavoro! O puoi interessarti a questa ingiustizia!”
“Cosa vuoi che me ne freghi della tua vita?!” sbottò lui.
Perfetto, aveva letto a malapena tre pagine, non ricordava nulla di quanto letto e aveva mal di testa.
“Sei rozzo, ma apprezzo la tua sincerità.”
“Ci concentriamo solo sui libri, per piacere?” propose il vampiro nel tono più gentile che riuscì a fare.
La ragazza annuì. Per circa mezz’ora ci fu silenzio, interrotto solo dal frusciare delle pagine.
“Ho bisogno di una pausa. Ti posso offrire qualcosa o è sessista anche questo?”
“No, ma lo è ciò che hai appena detto. Voglio qualcosa di dolce, grazie.”
Yuma aprì il frigo. Ghignò: per una volta non sarebbe stato Kou a finirsi una torta di Ruki. Tornò in salotto con la torta al cioccolato e due succhi di frutta.

“Ecco che fine aveva fatto!” esclamò Kou, risentito.
“Beh, ciò che c’è nel frigo non è tutto tuo.”
“Però quando ti ho chiesto se l’avevi mangiata tu hai detto di no! Mi hai fatto credere di essere un sonnambulo che si ingozza di zuccheri la notte!”
“Se mi lasci continuare scoprirai che non ho mentito: si è spazzolata tutto Rebel” replicò Yuma divertito sopra i risolini di qualche altro vampiro.
“Aspettate!” fece all’improvviso Yui. “Io ho i ricordi di Cordelia, giusto?”
“Sì, si confondono con i tuoi pensieri” rispose Reiji.
“E per un po’ sono stata lei, no?”
“Sì. Allora?”
“Ho cambiato i pannolini ai gemelli!”
A quest’uscita tutti la guardarono increduli, poi Ruki, Yuma, Kou, Shin e Kino scoppiarono a ridere, gli altri sorrisero e i gemelli, imbarazzati, urlarono all’unisono: “CHE CAZZO DICI?!”
“No? Scusate se ho sbagliato ...” mormorò mite Yui.
“Hai sbagliato alla grande! Torna ancora sull’argomento e ti getto nella piscina con un peso di cento chili!”
“Ti aggiungo seduta stante fra le mie bambole! E Teddy approva!”
“Provo con te gli oggetti sadomaso che ho comprato su ebay! Anzi, se sei libera ...”
“Meglio se continuo ... Quella scrofa approfittò della pausa per parlarmi di lei. Cose tipo che le piace andare sullo skateboard, leggere gialli, guardare film horror e non so che altre menate. Io annuivo sperando che decidesse di rimetterci subito a lavoro. Poi però mi disse il suo nome da DJ …”

“White Cat? Lo trovo appropriato” ghignò Yuma.
“Dici?” sorrise Rebel per la prima volta. “Come mai?”
“Beh, W. C.”
La ragazza spalancò gli occhi, mentre lui sghignazzava. Poco dopo …
“Ma sei matta?!” urlò il castano tenendosi la mano sanguinante con l’altra.
“Mi hai dato del cesso!”
“E tu mi hai morso!! Sei una bestia per caso?! Che diamine ti dice la testa?!”
“Faccio di peggio se non ti scusi subito!”
“Col cavolo! Non hai detto che apprezzi la sincerità?”
“Non le offese! E poi non sono nemmeno brutta! E se lo fossi stata, ti sembra educato farlo presente con quel gioco di parole?!”
“Che rottura … strilla ancora così e o mi assordi o perderai la voce.”
Rebel restò ammutolita per l’indignazione. Prese un libro e glielo lanciò contro. Yuma lo evitò, ma fu costretto a indietreggiare visto che la vampira prese a lanciargli anche gli altri. Finirono nell’orto.
“Bello” commentò la rosa, più calma.
“Lo so, me ne occupo io” fece fiero il vampiro. Gli faceva sempre piacere quando qualcuno ammirava il suo lavoro.
“Questo spiega perché sei una testa di rapa.”
“Vuoi che ti getti nella fontana?!”
“Barbaro!”
“Racchia!”
Seguirono altri insulti, finché Rebel non si accorse di che ora era.
“Dannazione, per colpa tua stiamo perdendo un mucchio di tempo. Recupera i libri e mettiamoci sotto!”
Yuma drighignò i denti, trattenendo una protesta. Prima avrebbero finito la relazione, prima si sarebbe liberato di quella piaga. I due mezzosangue lessero silenziosamente, prendendo appunti.
“Bene, finalmente ci siamo. Che scrittura orribile … significa che tu detterai.”
La dispotica ragazza mise fra le mani di Yuma gli appunti. Il castano li accartocciò involontariamente, per poi ripiegarli e iniziare la dettatura. Finalmente, dopo un’ora, avevano concluso. Il vampiro, dettata l’ultima parola, si alzò contento, impilò i libri vicino a Rebel e le aprì la porta.
“Ma che modi” sbuffò lei. Raccolse le sue cose … e le rimise giù.
“No, ehi, che altro c’è? Abbiamo finito, puoi andare, a mai più rivederci.”
“Ci rivediamo in classe” gli fece notare la rosa, acida. “È solo che la stanza è in disordine per colpa mia …”
“La rimetterà in ordine Ruki” la rassicurò Yuma, concedensosi una zolletta di zucchero.
“Tu … ti porti in giro zollette?”
“E allora?”
“Niente. Ti si addice” ghignò la vampira.
Yuma non voleva cascare nel suo tranello, ma era troppo curioso: “Perché mai?”
“Come una mosca, a cui piace lo zucchero, sei fastidioso, irritante, non particolarmente intelligente, rumoroso e sporchi!”
Il vampiro non disse nulla, incredulo. Quella ragazza voleva morire? Rebel sospirò guardando la stanza, prese zaino e libri e si avviò verso l’uscita.
“Beh, questa me la servi su un piatto d’argento: ti ho sopportato tanto perché le mosche sono attratte da …”
“Sei attratto da me?”
“Cos-? No! Non ho detto nulla del genere!”
“Ciao ciao, Yuma!” lo salutò la ragazza ridendo, poi scomparve.
Yuma ne fu sollevato. Quella vampira aveva messo a dura prova i suoi nervi. Avrebbe sopportato meglio Kou, lui era nulla a confronto di quella!



***Angolo Autrice***

La cara Rebel vi è stata offerta da Suyka99.
Il fatto dei pannolini è nato da una riflessione con Annywolf: Yui ricorda i gemelli anche quando erano piccolissimi, no?, anche se non ci hanno mostrato quelle parti XD
Prossimo bersaglio: Carla Tsukinami!
A presto!
   
 
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