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Autore: Jules_Kennedy    07/05/2017    3 recensioni
"-Era da parecchio che volevo chiederti una cosa.- iniziò serio il rosso, appoggiandosi di schiena alla testiera del letto, le braccia incrociate dietro la testa.
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-Devo preoccuparmi?- chiese sospettoso, alzando di poco un sopracciglio. Quando Eustass-ya si metteva a fare discorsi seri era sempre un enorme preludio a qualche disastro. E il fatto che lui, per la prima volta da quando avevano iniziato quella “relazione di sesso e basta”, si fosse fermato a dormire insieme a Kid piuttosto che rivestirsi e tornarsene al suo sottomarino mentre l’altro dormiva, di sicuro c’entrava qualcosa.
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Osservò con estremo divertimento l’espressione di Kid passare dall’imbarazzato, al pensieroso, al.. pervertito? Si voltò verso di lui con un’espressione che chiunque avrebbe definito perturbante (chiaramente chiunque fatta eccezione per Trafalgar Law), incurvando l’angolo della bocca in un sorriso storto. -Stavo pensando..- iniziò -con i tuoi poteri potresti, che ne so, cambiare sesso?-"
Genere: Comico, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questione di prospettiva
 
 
 
 
-Trafalgar?-
 
-…-

-Trafalgar?!- ripetè la voce, facendolo sbuffare mentre si risistemava sotto il lenzuolo.

-Sto dormendo Eustass-ya.- si limitò a rispondere alla sgradita intrusione di quell’energumeno nel suo riposo.

-Se stai dormendo, come fai a rispondermi?- continuò Kid, imperterrito. Quando si ci metteva diventava peggio di un bambino.

-… che vuoi?- concesse alla fine Law, più che altro sperando che se avesse risposto alla sua domanda poi l’avrebbe lasciato dormire in pace.

-Era da parecchio che volevo chiederti una cosa.- iniziò serio il rosso, appoggiandosi di schiena alla testiera del letto, le braccia incrociate dietro la testa.
Il dondolio rilassante della nave era l’unico contorno alle sue parole, insieme ad un flebile raggio di luce che illuminava di poco l’enorme letto che il pirata si ostinava a tenere nella sua cabina. Al sentire quelle parole l’allenato senso di pericolo di Law si attivò, e in meno di dieci secondi si era risistemato anche lui a sedere sul materasso, scrutando le iridi dorate di Kid perse al di fuori dell’oblò, fisse su chissà quale particolare che la distesa scura su cui stavano navigando gli offriva.

-Devo preoccuparmi?- chiese sospettoso, alzando di poco un sopracciglio. Quando Eustass-ya si metteva a fare discorsi seri era sempre un enorme preludio a qualche disastro. E il fatto che lui, per la prima volta da quando avevano iniziato quella “relazione di sesso e basta”, si fosse fermato a dormire insieme a Kid piuttosto che rivestirsi e tornarsene al suo sottomarino mentre l’altro dormiva, di sicuro c’entrava qualcosa.
-Non ti chiederò di sposarmi, imbecille. Non sopporterei di averti vicino per più di dieci minuti, figurati una vita!- lo anticipò invece il rosso, facendolo ghignare sinistramente. -Eppure fino a poco fa mi sembra di averti sentito dire che mi avresti scopato per l’eternità. O me lo sono immaginato?- lo schernì, risalendo con le dita sottili lungo il suo fianco. -Cazzo Trafalgar, levati!- lo scostò bruscamente Kid, senza fargli perdere comunque la sua espressione sardonica. -Io non ho mai detto una cosa del genere, e comunque non era questo che volevo chiederti.- sbottò, e Law ci avrebbe giurato che per un mezzo secondo l’aveva visto arrossire.

-Ormai mi hai svegliato, quindi avanti, che cos’è che vuoi sapere?- si informò quindi il moro, ormai curioso.

Osservò con estremo divertimento l’espressione di Kid passare dall’imbarazzato, al pensieroso, al.. pervertito? Si voltò verso di lui con un’espressione che chiunque avrebbe definito perturbante (chiaramente chiunque fatta eccezione per Trafalgar Law), incurvando l’angolo della bocca in un sorriso storto. -Stavo pensando..- iniziò -con i tuoi poteri potresti, che ne so, cambiare sesso?- chiese, lasciando Law basito.

No, non basito, proprio turbato.

Ma che cazzo di domanda era?

Visibilmente preso in contropiede, Law si impose di ragionare seriamente sulla questione, cercando di dare una risposta che non tradisse quanto quella domanda l’avesse stupito. -Ritengo di si.- concesse alla fine, una mano tatuata a grattarsi il pizzetto, pensieroso. -E ci hai già provato prima?- chiese nuovamente il rosso, beccandosi un’occhiataccia interrogativa.

Ora, se c’era una cosa che Trafalgar Law era certo di poter affermare, era che nella sua vita le aveva viste davvero tutte.

Ma sentire dei discorsi sul cambio di sesso da Eustass Kid, che di anatomia e fisiologia e psicologia ne capiva quanto un gerbillo di astrofisica
e buchi neri, era qualcosa da segnare nella memoria come indelebile.

-Non capisco il punto di questa domanda, Eustass-ya.- avanzò quindi Law, sicuro che sotto a quei dubbi filosofici ci fosse qualche ragione immensamente più stupida di quella che traspariva dalle sue parole.
Ed ecco infatti che Kid tornò a ridacchiare, riempiendo l’aria con quella sua voce cavernosa e roca che a Law faceva venire voglia di immobilizzarlo tagliandogli via gli arti e di prendersi il suo culo esattamente come lui faceva con il suo ogni santissima volta. -Perché ridi?- si spazientì il moro, mettendo su una faccia omicida che però non ebbe l’effetto sperato su Kid, che a vederlo con quell’espressione non fece altro che aumentare di volume le sue risate.

-Ho capito, me ne vado.- lo liquidò quindi Law, infuriato per essersi prestato a quella stupidissima conversazione e ancora di più per aver fatto l’imbecille scelta di restare a dormire con quella testa di cazzo invece di tornarsene sul suo bel letto a due piazze a farsi un paio di ore di sonno.
Quasi come se avesse toccato l’interruttore giusto, quelle poche parole fecero smettere immediatamente Kid di ridere. Con un gesto veloce il rosso alzò un braccio, attirando a se con il proprio potere la fibbia dei jeans maculati di Law, che schizzò ad una velocità mostruosa all’indietro per andarsi a schiantare sul rosso, che lo fissava trionfante.

-Tu non vai da nessuna parte.- lo minacciò, mordendogli il collo con fare possessivo.

-E chi dovrebbe impedirmelo? Tu?- lo schernì il moro, senza però discostarlo dal suo collo ma lasciando che le sue mani tatuate si insinuassero di volontà propria al di sotto della sottile patina del lenzuolo, raggiungendo una coscia di Kid che incominciarono a carezzare lascive. -Esattamente.- biascicò il rosso, lasciando una lunga striscia umida sulla pelle ambrata del collo del moro, che trattenne a stento un gemito.

Maledetto Eustass-ya e la sua lingua magica.

-Che intendevi prima con tutte quelle domande idiote?- riuscì tuttavia ad articolare Law, nonostante Kid l’avesse già spogliato nuovamente e si fosse buttato a capofitto sulla sua bocca, imprigionandola tra le sue fauci. -Eh?- si interruppe il rosso, fissandolo contrariato per essere stato fermato mentre cercava come ogni volta di strappargli via il labbro inferiore. -Se vuoi rivedere il mio culo, ti conviene spiegarmi perché prima stavi cercando di convincermi a diventare una donna, e soprattutto perché pensi che io ci abbia già provato.- lo accusò, osservando i tratti del rosso ammorbidirsi al sentire quale fosse la questione.

-Oh, beh a dire la verità è molto semplice Trafalgar. Dato che tu sei già una donna, mi chiedevo se potevssi effettivamente diventarlo al 100 %.- spiegò sbrigativo, tornando verso la sua bocca ma fermato da tre dita che si poggiarono sulle sue labbra, facendolo grugnire. -In che senso “dato che tu sei già una donna”?! Che cosa vorresti dire?- lo apostrofò acido Law di rimando, spostandolo dalla sua faccia e mettendosi a sedere con le braccia incrociate.

-Voglio dire proprio questo, Trafalgar.- lo indicò con la testa, alludendo a come si fosse sistemato, tutto impettito e incazzato. -Anche se fisicamente non ci assomigli (e anche su questo ci sarebbe parecchio da dire), dentro tu sei già una femmina.- chiarì, facendo accigliare il moro. -Pensaci: ti lamenti sempre, non ti va mai bene un cazzo di quello che faccio o di quello che ti succede, ti fissi su questioni inutili, porti rancore per mesi, critichi il mio modo di vestirmi e poi tu sei il primo ad avere dei gusti di merda, ma mai che ti si possa dire niente a riguardo! Vai in giro con i tacchi e hai un culo che a guardare solo quello cazzo, sembreresti una donna! E poi dai sempre a me la colpa per tutto, quando navighiamo insieme e finiamo per perderci, mi dai del cretino perché non mi sono fermato a chiedere indicazioni, e quando ti arrabbi ti metti in quella posizione molto da “Non provarci con me, eh!”- lo imitò, assumendo la stessa posa che aveva lui in quel momento, con le sopracciglia alzate, il collo pronto a seguire il movimento dell’indice per sottolineare il concetto e le braccia strette al petto.
-E non dirmi che ho torto perché lo sai che è tutto vero.- concluse, notando come gli occhi grigi di Law si fossero schiariti al punto da lampeggiare manco fossero due fari.

Dal canto suo il moro era oltre il limite della collera standard che Kid riusciva a scatenare il lui. Ma con quale cazzo di diritto quella Drag Queen mestruata si prendeva la briga di criticare lui? Ma si era guardato recentemente allo specchio o anche quello si rifiutava di vedere quanto trucco si buttasse in faccia che Miss Fame levate proprio? Per non parlare dello smalto messo magistralmente e della maniacale cura per quei suoi capelli rossi del cazzo. Se c’era qualcuno che assomigliava ad una donna quello era sicuramente Eustass-ya, mica lui.
E si che effettivamente, ragionandoci a mente fredda, Law dovette ammettere che molte delle cose che Kid aveva detto forse erano in MINIMA parte vere, ma questo non significava niente.

E il fatto che il pirata avesse memorizzato così tanti dettagli del suo carattere non l’aveva colpito, ne messo a disagio o in imbarazzo. Nossignore.

Ancora perso nei suoi pensieri, non si era nemmeno reso conto di essere rimasto imbambolato come un cretino a fissare il vuoto, e che di tutto quello che pensava non aveva detto una parola. Si riscosse con la voce di Kid che gli sbraitava davanti, osservandolo sbuffare per poi mettersi in piedi.

-E ora dove avresti intenzione di andare Eustass-ya?- chiese con flemma, trucidandolo con un’occhiata.
 -Vado a lavarmi, hai qualche cazzo di problema a riguardo?- latrò il rosso, assicurandosi di aver preso tutta la sua roba per i capelli e dirigendosi a passo fiero verso il bagno adiacente alla cabina.

Con un sorrisino che prometteva ben poco di buono, Law si stese meglio sul letto, aprendo oscenamente le gambe e appoggiandosi lascivamente al cuscino di Kid, socchiudendo gli occhi. -Oh, niente affatto Eustass-ya. Come potrei mai essere contrario alla straordinaria idea di te che vai a lavarti una volta ogni sei mesi?- lo schernì, soddisfatto nel constatare che il rosso aveva reagito esattamente come da lui previsto, voltandosi nuovamente verso di lui per insultarlo ma rimanendo a bocca aperta per la posizione indecente in cui si era fatto appositamente trovare.

-Cazzo Trafalgar, farai che ti scopi di nuovo.- sibilò dopo qualche secondo Kid, gli occhi ambrati accesi di lussuria nel vedere il proprio amante strusciarsi lascivamente sulle lenzuola di raso rosso come un gatto, in un chiaro invito di raggiungerlo sotto le coperte. Senza pensarci tre secondi, il capitano lasciò infatti baracca e burattini, lanciandosi come una belva affamata sulla sua preda. Sovrastò il moro con la sua mole imponente, trovandosi con il membro nuovamente eretto a pochi centimetri dell’apertura di Law e la bocca schiusa quasi adagiata su quella dell’uomo.

-Dimmi, Eustass-ya.. una donna sarebbe capace di farti questo?- chiese a sorpresa quasi sussurrando Law, stringendo con forza il membro del compagno e portandoselo tra le gambe. Con un ansito Kid si costrinse a reprimere un gemito, reclinando indietro la testa.
-Le donne sono lunatiche, se ne vanno con chiunque pur di soddisfare la loro insaziabile lussuria..- continuò a provocarlo il moro, strusciando il bacino contro quello del compagno che strinse i denti per resistere all’impulso di perdere in quella battaglia che ingaggiavano ogni volta.
-Se io fossi una donna qualunque, allora avrei il diritto di cercarmi anche altri amanti oltre a te, non ti pare?- lo aizzò, percependo la presa delle mani di Kid farsi più forte sui suoi fianchi ed il suo fiato diventare più grosso.  -Ma tu non sei una donna qualunque, grandissimo bastardo.- gemette roco Kid, facendo ghignare ancor di più il chirurgo che ormai iniziava a perdere il controllo del suo stesso gioco, impazzendo dalla voglia di sentire il grosso membro pulsante dentro di se. -E chi sono io? Dillo, Capitano.- soffiò rauco Law all’orecchio del rosso, lasciandogli una lunga serie di brividi sulla pelle nivea.

-Anche se ti lamenti sempre e sei una spina nel fianco, questo culo è e sarà sempre di MIA proprietà, e non t’azzardare a regalarlo in giro o ti giuro che ti vengo a cercare, figlio d’una cagna.- sibilò iroso Kid, agganciandosi con la mascella alla spalla del moro e succhiando voracemente per marchiarlo come era giusto che fosse.

Marchiarlo per dimostrare al mondo che Trafalgar Law era suo, unicamente ed esclusivamente suo.

-Tu sei la mia puttana Trafalgar, non te lo dimenticare mai. E ora chiudi quella boccaccia.- riuscì solo a dire Kid alla fine prima di penetrarlo violentemente, lasciandolo boccheggiante ed estremamente soddisfatto.

E dire che all’inizio gli aveva pure dato fastidio sentirsi definire una donna da Kid.

Ma se tirare fuori la natura volubile degli esseri femminili funzionava come pretesto per farsi possedere ancora più violentemente dal capitano, allora la cosa non gli dispiaceva poi molto.

Ed in fondo, donna o uomo, anche se adorava mandare il capitano ai matti sfidandolo ed insinuando in lui il dubbio di non essere l’unico ad avere il privilegio di poterlo fare suo,  Law sapeva in cuor suo che alla fine, non avrebbe mai potuto desiderare nessun altro che non fosse Eustass Kid.
 
 
 
Anche se ovviamente.. questo il capitano non l’avrebbe mai saputo.
 
 
 
 
 
 




ANGOLO AUTRICE

Non linciatemi. So che sembra una cosa senza senso, ma mi sono immaginata questa scena inizialmente come Drabble, poi Flash e indovinate? Alla fine è uscita una OS.

Ma ehi, finchè parliamo di Eutass-ya e Torao che litigano come una coppietta e fanno tanto sesso, tutte le storie vanno bene! U.U

Insomma, che dire. Spero che questa piccola follia vi sia piaciuta e come sempre vi aspetto nell’angolino recensioni! ^^
 
Un bacione e a presto,
 
Jules
   
 
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