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Autore: ArcticBlast    07/05/2017    3 recensioni
Hermione torna ad Hogwarts per affrontare il suo settimo anno ma anche per affrontare i ricordi che non riesce a superare.
Severus torna ad Hogwarts perché infondo è sempre stata l'unica vera casa che ha avuto, e spera di essere lasciato in pace con i demoni del suo passato.
Le loro storie si intrecceranno, si mescoleranno, e alla fine cosa succederà?
'Oltre' è la mia prima ff a capitoli, spero di essere all'altezza degli altri e di rendere omaggio alla coppia Severus/Hermione. Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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CAPITOLO 13

 

 

POV SEVERUS

 

Io non sono un essere umano.

Io non provo sentimenti.

Io non ho amici.

Aveva ragione Tobias.

Aveva ragione quell'uomo che non riuscivo a chiamare padre.

Io non sono fatto per il bene.

Io sono sbagliato.

Un errore della vita.

Lui diceva che non sarei dovuto esistere.

Che nessuno poteva credere in me.

Forse non aveva tutti i torti.

Che cosa ho fatto io di buono?

Non mi viene in mente nulla.

Ho fatto solo del male.

Parecchio male.

 

Ma come posso avere dei sentimenti se non li ho avvertiti neanche dalle persone che mi hanno cresciuto?

Tobias Piton non aveva sentimenti.

Tobias Piton non aveva un cuore.

Ma aveva delle grandi mani.

Ne porto ancora le cicatrici.

Ero un mago.

Uno scherzo della natura.

Hogwarts era l'unica salvezza.

Ero felice di lasciare quell'ambiente fatto di terrore.

Immergermi in quella che doveva essere la mia vera realtà.

Non fu così bello.

Non fu come me lo avevo sognato.

Le torture ricominciarono.

Mancava il bullismo alla mia lunga lista di gioie.

Io non ho mai vissuto una vera vita.

E forse è anche questo un motivo del mio avvicinamento al Signore Oscuro.

Cosa avevo da perdere?

Nessuno teneva a me.

Severus Piton non esisteva, non era mai esistito.

 

Lily.

Il suo nome mi scintilla davanti agli occhi.

Giusto, Lily Evans.

La dolce e bella Lily.

Solo lei ha avuto il coraggio di conoscere Severus Piton.

L'unica che non mi ha giudicato.

Ero cotto di lei.

Un colpo di fulmine.

Ma ovviamente sono riuscito a rovinare tutto.

Avevo sbagliato.

Ho chiesto perdono.

Le ho messo in mano il mio cuore.

E forse ce lo ha ancora adesso.

Non lo so.

Lily ha conosciuto Severus.

Lily non ha capito davvero Severus.

Non ha voluto farlo.

Probabilmente era più semplice così.

 

Quindi sì, Hermione aveva ragione.

Io non ho sentimenti.

Non ho il coraggio di combattere per loro.

Sì, è vero, non ho amici.

Ma siamo sinceri, chi vorrebbe essere mio amico?

 

 

 

POV HERMIONE

 

Mi sento in colpa.

Mi sento in colpa e non poco.

Come ho potuto rivolgermi a Severus Piton in quel modo?

Come ho potuto dire tutte quelle cose?

Ho sbagliato.

Ho agito impulsivamente.

Sono davvero una stupida Grifondoro.

Devo assolutamente scusarmi con lui.

Dubito però che vorrà vedermi.

O soltanto ascoltarmi.

Sono riuscita a scalfire l'armatura.

Sono riuscita a rendere l'armatura più dura di prima.

Ho ferito Severus.

Non Severus Piton il professore.

Non Severus Piton la spia.

Solo Severus, l'uomo.

 

E poi quanto sono stata ridicola?

Ho parlato di sentimenti.

Davanti a lui.

Davanti al suo ruolo.

Alla sua età.

Penserà che sono fuori di testa.

Ma è inutile ignorare la verità.

La verità è che mi piace.

Non mi è indifferente.

Siamo come due rette parallele.

Uguali.

Studiosi.

Intelligenti.

Ingegnosi.

Testardi.

Coraggiosi.

E quel bacio è stato il nostro incidente.

Il nostro incontro.

Le due rette non erano più parallele.

Al di là di quello che ci riserva il futuro, posso dire che in un punto del tempo, Severus ed Hermione si sono incrociati.

E sembrerà banale ma è stato magico.

 

 

 

POV SEVERUS

 

Oggi si terrà quella stupida partita di Quidditch.

Serpeverde contro Grifondoro.

Tifo verde-argento.

Ma in realtà non mi interessa.

Il Quidditch non è mai stato fra i miei interessi.

Ovviamente però spero che vincano i miei ragazzi.

Se lo meritano dopotutto.

Hanno avuto il coraggio di staccarsi di dosso l'etichetta di Mangiamorte.

Hanno avuto la forza di sottrarsi dal pregiudizio.

La rivalità tra Serpi e Grifoni non è più quella di un tempo.

La guerra aveva cambiato proprio tutto, e tutti.

Niente più odio stile Potter-Malfoy.

Solo una sana competizione.

Come è giusto che sia.

Tra le quattro case.

 

“Ragazzo mio, non voglio tediarti, ma hai parlato con la Signorina Granger? Il tempo stringe e i M.A.G.O. sono sempre più vicini e non voglio che la giovane si distragga troppo” quel quadro era peggio della vocina della coscienza.

“Lo farò oggi Albus, e fisseremo le lezioni il prima possibile...contento?” sbuffai stanco.

“Qualche problema, Severus? E' qualche giorno che ti vedo strano, dalla sera in cui abbiamo discusso ma tu dici che non sei più scosso per quello, è successo forse altro quella fatidica sera?” cos'era uno psicologo adesso?

“No” risposi irruento, forse troppo.

“Non c'è bisogno di scaldarsi...ma non saranno questioni di cuore, vero mio giovane ragazzo?” quello scintillio nei suoi occhi non prometteva mai nulla di buono.

“Sai a chi appartiene il mio cuore”.

“Le cose cambiano, soprattutto davanti all'amore”.

“Cos'è uno sciocco articolo di 'Strega Moderna'?” ghignai.

“Dico solo che sei strano...c'entra per caso la Signorina Granger?” perchè quella domanda?!

 

Si, proprio lei.

L'ho baciata.

Mi è piaciuto.

L'ho respinta.

Mi ha sputato in faccia la realtà.

E non ci siamo più né guardati né rivolti la parola.

Altro che romanzi d'amore babbani.

 

“Perchè questa domanda?”.

“Perchè quando la nomino noto una strana luce nei tuoi occhi, che prima non c'era...”.

“Ma cosa vai blaterando?! Tu sei solo un quadro, una traccia, cosa ne vuoi sapere?” davvero mi si illuminano gli occhi quando la sento nominare?

 

Oh Salazar!

Sto impazzendo.

 

“Si, forse è come dici tu...ora ti suggerisco di andare, la partita comincerà tra poco, buona giornata!” Silente mi sorrise e scomparì dalla cornice con una strana espressione.

 

Meglio non pensarci.

Meglio uscire all'aria aperta.

Per tutto il tragitto fui circondato da ragazzini urlanti.

Tutti con indosso i colori della propria squadra.

Cosa c'era di tanto spettacolare in questo gioco?

Bah.

Non lo capirò mai.

Quando arrivo alla tribuna dei professori vedo Minerva ghignare al mio indirizzo.

Quella vecchia strega era così competitiva.

Più dei suoi studenti.

Le squadre si stanno riscaldando.

Riconosco tutti i miei ragazzi.

Stone.

Duster.

Lightman.

Thompson.

Weston.

Butcher.

Jones.

Mentre per i Grifondoro faccio più fatica.

Riesco a riconoscere soltanto la piccola Weasley.

Cavolo, dovrei fare più attenzione ai loro volti...

 

Il mio sguardo però viene catturato da una chioma indomabile.

Da due iridi color ambra.

Hermione Granger, era seduta proprio negli spalti difronte al mio.

Sembrava distratta.

Stava guardando in campo ma non prestava attenzione.

Vicino a lei Paciock e la stramba di Corvonero.

Avrei dovuto parlarle prima o poi.

Prendere il coraggio a due mani.

Portare a termine il mio compito.

Bastava soltanto rimettere la maschera.

Fingere indifferenza.

Insegnarle.

L'ho fatto per anni.

Perchè adesso mi resta così difficile?

Cos'è cambiato?

Io sono cambiato.

Lei è cambiata.

Quello che ci circonda è cambiato.

 

 

 

POV HERMIONE

 

Essere svegliata da una Ginevra su di giri?

Non è mai una buona cosa.

Quella ragazza ha un'energia fuori dal comune.

Lei ed Harry si sono proprio trovati.

 

“Muoviti Herm!” la ragazza dai capelli rosso fuoco mi stava, letteralmente, trascinando per i corridoi.

“Ginny stai esagerando, ti ho detto che so la strada per il campo da Quidditch” sbuffai.

“Ma ti conosco, se non ti scorto io tu non mi vieni a vedere”.

“Scherzi?! Certo, che vengo a tifare per te!” davvero pensava questo di me?

“Lasceresti i tuoi cari libri per il quidditch? I M.A.G.O. si stanno avvicinando e tu sei sempre troppo presa dallo studio”.

 

Si, dallo studio.

Dai libri.

No.

Sono presa da altro.

Da qualcun altro.

 

“Scusami, sono piuttosto distratta in questi giorni ma ti giuro che non mi perderei la tua partita per niente al mondo” l'abbracciai stretta.

“Ne ho bisogno Herm, questo è il mio anno da capitano e non voglio deludere nessuno” sorrise debolmente.

“Sei la luce dei Grifondoro, vai e spacca tutto come al tuo solito!” la incitai.

“Ti dedicherò il mio primo punto” mi stampò un bacio sulla guancia prima di correre fuori e raggiungere la sua squadra.

 

Ginevra era una ragazza determinata.

Forte.

Coraggiosa.

Ma come tutte aveva le sue paure.

 

Mi recai verso lo stadio sorridendo.

Per strada incontrai Neville e Luna.

Scegliemmo dei buoni posti per goderci la partita dell'anno.

Serpeverde contro Grifondoro.

Chissà se lui era sceso.

Alzai lo sguardo verso gli spalti dedicati ai professori.

Era lì.

Avvolto nel suo immancabile mantello nero.

Con lo sguardo perso.

Non stava prestando attenzione.

Avrei dovuto parlargli prima o poi.

Chiedergli scusa per il mio stupido comportamento.

Prendere il coraggio a due mani.

 

La partita iniziò.

Non gli badai molto.

Fissavo i giocatori volare con le scope e schivare bolidi.

Ma in testa stavo pensando ad un buon discorso di scuse.

Non doveva essere qualcosa di banale.

Era Severus Piton, dopotutto.

Ci voleva qualcosa di importante.

Qualcosa di incisivo.

Talmente presa dai miei ragionamenti che non mi accorsi della fine dell'incontro.

Grifondoro aveva battuto Serpeverde.

Ma i verdi-argento avevano giocato bene dato il poco scarto tra i due punteggi.

 

“Hermione, noi andiamo a festeggiare con gli altri, vieni?” mi voltai verso Neville tutto sorridente.

“Andate avanti, devo fare una cosa prima” li salutai.

“Andrà bene, Mione” Luna aveva posato una mano sulla mia schiena in segno di sostegno.

“Cosa, scusa?” quella ragazza era davvero strana.

“Ciò che devi fare, i Nargilli ti aiuteranno” sorrise.

“G-Grazie...”.

 

Ci sarebbero voluti altro che i Nargilli.

Un miracolo forse.

E mentre tutti se ne tornavano al castello, rimasi seduta sulla panca.

Avevo bisogno di qualche minuto da sola per riordinare le idee.

Non succedeva tutti i giorni di scusarsi con Piton.

Non succedeva mai.

Di solito è lui quello che offende, insulta.

 

“Signorina Granger” non era possibile, Goddric non ero pronta!

“Professor Piton” abbassai il capo.

“Volevo solamente informarla che domani sera la voglio nel mio ufficio per le 9.00pm” tremante alzai lo sguardo sui sui occhi, erano seri, vuoti.

“Va bene”.

 

Punizione.

Me l'ero meritata.

L'ho offeso.

Io, una stupida So-tutto Grifondoro.

 

“Non sei in punizione” disse con tono calmo.

“Come no?...E non mi legga nella mente, lo odio” dissi stizzita.

“Il motivo del nostro incontro è un altro” sempre di molte parole Severus.

“Io le devo delle scuse...non era mia intenzione dirle quelle cose, davvero non volevo” mormorai in imbarazzo.

“Perchè ti stai scusando? E' il tuo pensiero, lo accetto e forse hai ragione, anche se devo ammettere di essermi arrabbiato parecchio”.

“Io non penso quello che le ho detto” per me non sei una persona orribile.

“Sbagliato. Non devi mai negare il tuo pensiero perchè è l'unica cosa davvero nostra” una nuova lezione, una nuova sfumatura del tenebroso Severus Piton.

“Mi dispiace”.

“Quando un pensiero ti domina, lo trovi espresso dapertutto. Lo annusi persino nel vento” cos'era quel tono triste, quasi sofferente?

 

Mi ero appena giocata tutto?

Quella confidenza che si era creata tra noi se ne stava andando?

Ho rovinato quella piccola magia.

Devo assolutamente recuperare.

Adesso.

Ora.

O mai più.

 

“Thomas Mann” bisbigliai.

“Se ne intende anche di saggistica tedesca, Signorina Granger?” ghignò l'uomo davanti a me.

“Quello che mi stupisce è che lei conosca uno scrittore babbano”.

“Non ci si ferma mai alla copertina, a domani sera, puntuale Granger” si congedò.

 

Sei un essere così speciale, Severus Piton.

Perchè non riesci a capirlo?

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Eccoci di nuovo con un capitolo, spero sia stato di vostro gradimento. Grazie per le bellissime recensioni ricevute finora e per il buonissimo riscontro avuto! Spero di non deludervi mai ahah Lasciate qualche commento con impressioni o critiche, sarò felice di leggerle e rispondere :-) Alla prossima!

 

 

   
 
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