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Autore: Mugi_Sasuko    07/05/2017    1 recensioni
Nessuno sa dell'infortunio alla spalla di Sousuke e nessuno sa dell'asma di Aiichirou. L'uno viene a scoprire dei problemi dell'altro e viceversa. Come faranno a gestire questi loro problemi cercando di mantenerli segreti a Rin, Momo e il resto della squadra di nuoto?
Genere: Angst, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Nitori Aiichirou, Sosuke Yamazaki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il tragitto dalla piscina ai dormitori si rivelò tutt'altro che facile. Nitori non riusciva a tenere gli occhi aperti e continuava ad inciampare sui suoi stessi passi, nonostante Sousuke lo sostenesse per un fianco e lui stesso aveva il braccio sinistro poggiato sulle spalle dello studente più grande.
Sousuke lo guardava, di tanto in tanto, e non poteva fare a meno di notare che qualcosa effettivamente non andava: Aiichirou era silenzioso, il suo sguardo perennemente rivolto in basso, ma dai suoi passi incerti capiva che stava facendo una grande fatica a restare cosciente. Che cosa gli era capitato da averlo ridotto così, da averlo fatto passare da un ragazzo pieno di brio e sempre pronto a fare tutto, in qualsiasi situazione, a un burattino i cui fili erano saldamente tenuti dall'atleta del terzo anno? Si ripromise di chiederglielo una volta arrivati in stanza.

“Senpai... Mi spiace che tu abbia dovuto interrompere i tuoi allenamenti per causa mia...”

Sussurrò il piccolo, rompendo il silenzio che si era creato tra i due, un silenzio su cui gravavano troppe domande e troppe spiegazioni che nessuno dei due aveva il coraggio o la forza di affrontare, non in quel momento.
Ai si stava sentendo in colpa per aver mostrato la sua debolezza e aver di conseguenza costretto qualcun altro, il suo senpai per l'esattezza, a riaccompagnarlo in stanza. Stava avendo nuovamente la certezza di non essere all'altezza di quella squadra, di essere troppo lento, di dover migliorare e di doversi sbrigare nel farlo. I tornei si stavano avvicinando e quella sarebbe stata l'ultima occasione per nuotare con Rin senpai in una staffetta in rappresentanza della Samezuka. Già al torneo della loro prefettura aveva fallito nel suo obbiettivo, non poteva permetterselo nuovamente. Avrebbe incrementato le sessioni di allenamento e gli avrebbe dedicato tutto il tempo che aveva, a discapito anche della propria salute. Già quella mattina, per allenarsi, aveva saltato la colazione, uscendo dalla piscina giusto in tempo per l'inizio delle lezioni.

“Non devi scusarti, ero un po' stanco oggi, per cui sarei andato via prima, in ogni caso. Piuttosto,” rispose Sousuke, fermandosi dopo l'ennesimo rischio di inciampare del più piccolo, prendendolo poi in braccio per continuare il tragitto in stanza “è meglio se ti porto così, altrimenti rischiamo di cadere tutti e due.” La spalla infortunata protestò appena a quel nuovo carico, ma ciò che lo sorprese fu accorgersi di quanto Nitori fosse leggero e di quanto i muscoli delle gambe e delle spalle fossero contratti ed era una cosa che non riusciva a spiegarsi: si erano allenati per meno di mezz'ora e gli sembrava strano che avesse una tensione tale, nei muscoli del corpo, considerando che prima di iniziare a nuotare fanno numerosi esercizi di stretching.
Scrollando leggermente la testa per allontanare momentaneamente quei pensieri, Sousuke abbassò lo sguardo sull'atleta tra le sue braccia, lasciandosi scappare un leggero sorriso nel vederlo addormentato, potendo approfittare di quegli istanti per analizzare il suo viso. Come aveva notato anche Rin, la sua carnagione era leggermente più pallida del solito e aveva delle profonde occhiaie che rendevano, a confronto, il neo sotto l'occhio destro molto più chiaro di quanto fosse realmente. Ipotizzò che la notte non dormisse.
E allora cosa faceva? Alcune notti, prima del coprifuoco, il moro lo aiutava negli allenamenti e lo seguiva come un coach, ma ciò avveniva due volte alla settimana, proprio per non togliergli troppe energie dopo gli allenamenti pomeridiani.
Che si allenasse da solo le restanti notti? Se le cose stavano davvero così, doveva parlargli assolutamente, prima che provocasse danni al proprio fisico. Non voleva che anche il più giovane facesse il suo stesso errore.

Con questi pensieri che correvano nella sua mente, si ritrovò davanti la stanza 210, quella che il ragazzo dormiente condivideva con Momotarou. Fortunatamente la porta era socchiusa, quindi gli bastò spingerla con il fianco ed entrare, chiudendola poi con il piede. Fu accolto dal caos più totale, dovuto ad entrambe le scrivanie disordinate e piene di libri e cianfrusaglie. Si girò quindi verso i letti, ipotizzando quello più basso fosse quello di Nitori, vista la presenza di un peluche a forma di papera, quello che aveva comprato quando erano andati tutti e quattro all'acquario.
Lo adagiò quindi sul materasso, coprendolo per bene, per evitare che si raffreddasse, dal momento che indossava solo un costume, e lo lasciò riposare. Gli avrebbe chiesto maggiori dettagli non appena si fosse svegliato.

Decise di lasciare dormire Nitori per il momento, Sousuke, attraversando il corridoio e andando nella propria stanza, la 201, che condivideva con Rin. Aveva tenuto entrambe le porte aperte, in modo da poter sentire il ragazzo, se si fosse svegliato.
Andò in bagno a prendere la pomata che utilizzava per massaggiarsi la spalla, oltre a qualche integratore di sali minerali da far assumere all'atleta dormiente al suo risveglio, poggiandoli momentaneamente sulla scrivania e dirigendosi verso il proprio guardaroba, per prendere il tutore per la spalla, che giaceva lì, nascosto dai suoi indumenti e lo indossò, prima di tornare dal ragazzo, prendendo con sé i medicinali.
Chiuse la porta della propria stanza per tornare in quella di Ai, notandolo ancora profondamente addormentato. Non poté fare a meno di sorridere nuovamente: nelle condizioni in cui lo aveva appena visto, il giovane atleta dai capelli argentati aveva sicuramente bisogno di quel sonno.
Pensando che sarebbe passato del tempo prima del risveglio di Nitori, il nuotatore decise di dedicarsi alla terapia per la propria spalla, togliendosi maglietta e tutore e poggiandoli sulla scrivania. Svitò poi il tubetto contenente la crema e se ne versò una noce sul palmo sinistro, spargendola poi sulla spalla danneggiata, compiendo movimenti circolatori mirati ai muscoli con l'obbiettivo di ridurre il dolore e far assorbire la pomata.
I massaggi furono lenti, così come gli aveva consigliato di fare il fisioterapista che lo stava seguendo nella riabilitazione, e durarono circa mezz'ora.
Decidendo che era abbastanza, Sousuke chiuse il tubetto del medicinale e si infilò il tutore. Stava per infilarsi anche la maglia, quando una voce alle sue spalle lo fece sussultare, bloccando i suoi movimenti.

“Yamazaki senpai... Cos'è successo alla tua spalla?”

Nitori si era svegliato.
Nitori aveva visto tutto.
E Sousuke non se ne era accorto.


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Ed eccomi tornata, un po' in anticipo rispetto alla tabella di marcia!~ Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento!
Le recensioni (positive o negative che siano) sono sempre ben accette! Alla prossima!~


  
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