08/05/2017
1 recensioni"Vuoi sapere cosa ha ispirato Leonard Snart a sacrificare se stesso? Sei stato tu, Barry Allen. Lo hai ispirato ad essere migliore, ad essere altruista, a sacrificarsi per gli altri, ad essere un eroe proprio come te."
Le parole della forza della velocità rimbombavano nella testa di Barry premendo da una parte all’ altra del suo cranio quasi a volerlo spaccare per proiettarsi di nuovo di fronte a lui sotto forma di Leonard Snart. Era da ore che se ne stava seduto nel buio della sua spoglia stanza a stropicciare quella maschera che più che la sua identità nascondeva i suoi sentimenti, era come un maledetto scudo che indossava per non permettere agli altri di vedere il suo vero volto, i suoi veri sentimenti che, nonostante il loro continuo giocare a nascondino, emergevano a poco a poco nei momenti più inopportuni, più impensabili e, ora, avevano probabilmente rotto la superficie della sua indifferenza per venire a galla e mostrarsi sotto le mistiche sembianze di lacrime cristalline che gli rigavano le guance.
L’ oscurità di quella stanza lo inghiottiva, lo divorava ma non lo copriva più, non gli permetteva di scappare ancora una volta dalla realtà nel quale era affondato, non gli permetteva di sfuggire agli occhi giudici di Iris che guardandolo non vedeva altro che la più vile caricatura dell’ uomo che aveva sempre amato e che le aveva mentito coinvolgendola in un amore a senso unico. Mentre lei amava un velocista, il velocista amava un criminale, un maledetto e sporco criminale che agli occhi di Barry non era altro che lo specchio dei propri propri sentimenti, era poi qualcosa di così sbagliato?
Nell’ abisso dei ricordi in cui Flash si era addentrato gli tornò in mente il giorno in cui provò a dichiarare ciò che provava:
Il locale in cui si trovavano puzzava di alcool e sudore, era uno di quei posti frequentati da camionisti ubriaconi e criminali comuni eppure, Leonard, sembrava trovarsi stranamente a suo agio nonostante lo standard basso e la disgustosa compagnia. Barry invece era tremante, sconsolato e a tratti patetico, sembrava un bambino che aveva perso i suoi genitori e si guardava continuamente in torno per sperare di avvistarli.
«Dovresti smetterla Allen, sembri un pivellino»
Il sorriso di Snart mise fine alle insensate paranoie del compagno ma, nonostante ciò, il cuore non smetteva di battere all’ impazzata quasi volesse uscire dal suo petto per finire direttamente sul piatto del criminale, offrendosi così a lui definitivamente e nella maniera più letterale possibile.
«Passami il sale!»
Barry acconsentì e senza lasciare spazio ad esitazioni decise che era il momento giusto per parlare.
«Non rovesciarlo, porta sfortuna»
L’ unica cosa che però gli uscì dalla bocca fu una banale frase che finì alle orecchie del suo interlocutore in maniera assai dissonante e stupida tanto che, per pura risposta, gettò il barattolino del sale sul tavolo. Era il suo modo insano di dimostrarsi superiore a qualsiasi legge perché se mai non lo fosse stato nessuno lo avrebbe definito un criminale di prima categoria. Ma lo era veramente?
Barry Allen credeva di no, nel profondo riusciva a leggere la sua bontà d’ animo e un’ onestà che si rifletteva nei suoi disonesti principi e nonostante fosse un groviglio di contraddizioni era convinto di amarlo veramente proprio per questo.
«Senti Len, io sono venuto qui per dirti una cosa… ecco… non mi serve il tuo aiuto, in realtà devo confessarti che..»
Per la prima volta Captain Cold distolse lo sguardo dal piatto e lo posò sugli occhi profondi del velocista e sorridendo, in un gesto guidato unicamente dalla spontaneità, gli prese la mano stringendola nella sua con delicatezza. Il suo tocco era gelido ma la sua pelle liscia provocò un brivido lungo la schiena dell’ eroe.
«Anche io Barry, anche io»
«Dovresti smetterla Allen, sembri un pivellino»
Il sorriso di Snart mise fine alle insensate paranoie del compagno ma, nonostante ciò, il cuore non smetteva di battere all’ impazzata quasi volesse uscire dal suo petto per finire direttamente sul piatto del criminale, offrendosi così a lui definitivamente e nella maniera più letterale possibile.
«Passami il sale!»
Barry acconsentì e senza lasciare spazio ad esitazioni decise che era il momento giusto per parlare.
«Non rovesciarlo, porta sfortuna»
L’ unica cosa che però gli uscì dalla bocca fu una banale frase che finì alle orecchie del suo interlocutore in maniera assai dissonante e stupida tanto che, per pura risposta, gettò il barattolino del sale sul tavolo. Era il suo modo insano di dimostrarsi superiore a qualsiasi legge perché se mai non lo fosse stato nessuno lo avrebbe definito un criminale di prima categoria. Ma lo era veramente?
Barry Allen credeva di no, nel profondo riusciva a leggere la sua bontà d’ animo e un’ onestà che si rifletteva nei suoi disonesti principi e nonostante fosse un groviglio di contraddizioni era convinto di amarlo veramente proprio per questo.
«Senti Len, io sono venuto qui per dirti una cosa… ecco… non mi serve il tuo aiuto, in realtà devo confessarti che..»
Per la prima volta Captain Cold distolse lo sguardo dal piatto e lo posò sugli occhi profondi del velocista e sorridendo, in un gesto guidato unicamente dalla spontaneità, gli prese la mano stringendola nella sua con delicatezza. Il suo tocco era gelido ma la sua pelle liscia provocò un brivido lungo la schiena dell’ eroe.
«Anche io Barry, anche io»
Il mondo poteva tenersi il disprezzo e la banalità di un amore imposto da leggi superiori dettate unicamente da chi avidamente sceglie di bruciare sentimenti puri in favore di qualcosa di frivolo, se l’ amore non esiste l’ uomo non ha ragione di continuare la sua esistenza sulla terra ed era forse secondo questo principio che Barry decise di amare Leonard non solo fino alla fine dei suoi giorni ma anche oltre onorando così il suo sacrificio con una promessa di amore eterno. Si alzò da quella stanza umida e senza rimettersi la maschera sfrecciò lungo la costa per poi risalire lungo la collina ad ovest, era lì che aveva deciso di dedicare un innocente sepoltura all’ amore della sua vita, era lì che senza pensarci e di nascosto, coperto dalle tenebre, aveva ideato quella piccola lapide. Forse non era giusto, forse era perfino stupido senza nemmeno un corpo da seppellire ma lo faceva sentire bene e un po’ in pace, era il suo posto sicuro, l’ unico al mondo.
Fu così che il velocista scarlatto si inginocchiò sul terreno bagnato lasciando che il fango gli sporcasse la tuta rossa ma adesso non gli importava, non gli importava di niente, timidamente poggiò l’ anello che aveva in mano accanto all’ incisione che lui stesso aveva realizzato, non vi era nome, non vi era spiegazione ma solo una frase “Al migliore degli eroi”. E, finalmente, dal giorno del loro addio Barry pianse sfogandosi di ogni dolore e sofferenza ma mugugnando tra i denti una frase il cui significato rifletteva ogni suo gesto, la luce della luna rifletteva sull’ anello blu, un blu intenso. Il blu di Captain Cold.
«Era per te… era tutto per te, ogni cosa…»