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Autore: sisterchris88    08/05/2017    1 recensioni
La storia parla di Hernando e Camila, il titolo richiama ad una frase che loro si dicono nell'episodio 1392 quando si promettono di impegnarsi "contro viento y marea" per essere felici= impegnandosi contro tutto e tutti. La storia prenderà una strada sua alcune trame saranno simili altre completamente cambiate. Sono presenti personaggi delle serie passate de il segreto.
La storia parte dalla puntata 1450 circa.
E' rivolta a tutti gli appassionati della coppia Hernando e Camila. (Sono presenti altri personaggi quasi tutti dai Manantiales ma anche Alfonso Emilia Matias, e ...vecchi amati personaggi...Gonzalo e Maria!)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 3
Casilda, Trinidad (Cuba)

Camila era rimasta nella stanza dove Hernando dormiva, da quando si era sentito male sulla spiaggia erano passate varie ore. Gonzalo aveva chiamato il dottore del paese e lui stesso si meravigliò di come Hernando avesse affrontato un viaggio tanto difficile con delle ferite ancora da guarire. La sola cosa che raccomandò e di non farlo muovere per una settimana così da permettere alle sue costole di guarire completamente senza compromettere i suoi polmoni. Ma Hernando non aveva ripreso conoscenza, il dottore assicura che era solo dovuto all’infinito sforzo che il suo corpo aveva affrontato e Camila così sperava. Era lì al suo fianco, gli accarezzava dolcemente la guancia e stringeva al suo petto la sua mano. Aveva attraversato un oceano per cercarla e la sola idea del dolore che aveva provato la commuoveva.
“Dona Camila, la cena è pronta il signor Gonzalo e la signora Maria la stanno aspettando.” Camila si voltò a guardare la sua dolce e buona Rogelia e sorrise.
“Si scusi con loro da parte mia, mi basterà un piatto caldo qui non ho nessuna intenzione di andarmene.” Si voltò a riguardare Hernando.
“Permettetemi, avete bisogno anche voi di riposare il signore sta bene avete sentito il dottore.” A Camila era mancata la calma e la tranquillità con cui Rogelia si prendeva cura di tutto spesso anche di lei.
“Lo so, ma non voglio lasciarlo solo nemmeno un istante.” Rogelia annuì andando verso la porta. “Grazie.” Camila si alzò andando verso la governante e prendendole le mani. “Grazie per esservi presa cura di lui, so che mai avreste acconsentito a questo viaggio ma pur di non lasciarlo solo…avete obbedito.”
“Non l’ho fatto solo per questo, l’ho fatto anche per voi dona Camila. Io ricordo quanta angoscia avevate negli occhi negli ultimi tempi ai Manantiales…Quell’uomo…” Camila fece un cenno con la testa a Rogelia, non voleva parlarne.  “Non sarebbe mai guarito senza di voi.” Camila abbracciò Rogelia in lacrime e la lasciò uscire. Tornò al fianco di Hernando adagiandosi lentamente al suo fianco.
“Amore mio, svegliati ti prego.” Gli diede un bacio sulla guancia e restò lì ad ascoltare il suo respiro, la sola cosa di cui aveva bisogno.
§
Maria e Gonzalo riempivano di attenzioni Camila e con molta discrezione cercavano di non riempirla di domande sapevano che non era il momento per farlo. La sola cosa che importava a tutti era che Hernando si svegliasse. Così Maria e Gonzalo cercarono di riprendere la loro vita di ogni giorno ben felici del prezioso aiuto di Rogelia che era entusiasta di occuparsi della casa e dei piccoli di casa.
Passarono due giorni, di veglia e di silenzio in cui Camila non abbandonava il letto di Hernando, sfinita quella notte si appoggio sulla per riposarsi un po’, ogni giorno si sentiva sempre più stanca ma non voleva andare nella sua stanza così si adattava pur di continuare ad occuparsi dell’uomo che amava. Hernando aprì lentamente gli occhi sentendo un leggero fastidio al dorso, la fasciatura nuova era ben stretta, voleva muoversi ma quando aprì completamente gli occhi vide tutto ciò di cui aveva bisogno e restò lì a guardarla. I meravigliosi capelli di Camila, la sua pelle così delicata, le sue labbra che tanto amava, le mani che tante volte avevano toccato il suo corpo, era lì. Era davvero lì. L’aveva ritrovata. Si sentiva fortunato e terrorizzato allo stesso tempo. Sapeva che appena lei si fosse svegliata dovevano affrontare tutte le conversazioni nascoste fin ora. E non era pronto. Sarebbe stato tutto così semplice se il loro passato non fosse sempre sul punto di distruggerli.  Continuava a fissarla incapace di smettere. L’amava, Dio se l’amava, era come se improvvisamente il suo cuore avesse ripreso a battere, e il respiro di Camila scandiva ogni battito.
La fissò per quasi un’ora quando Camila girandosi sulla sedia e aprendo gli occhi finalmente incrociò il suo sguardo. Camila pensò di sognare, ma quando Hernando le sorrise dolcemente capì che non era un sogno. Si avvicinò a lui tanto da prendergli le mani quasi incapace di toccarlo di più per paura di fargli del male.
“Non ricordavo quanto eri bella, ogni mio ricordo non ti rende giustizia.” Camila voleva stringerlo a sé ma era come immobile capace solo di piangere. “Non mi romperò se mi abbracci…” Camila rise e lentamente si adagiò su lui abbracciandolo. “Stai bene?” Hernando le sussurrò nell’orecchio non poteva vedere gli occhi di Camila ma lei continuava a piangere.
“Dovrei chiederlo io a te, Hernando come ti è venuto in mente di venire qui…” si staccò di lui con un’aria di rimprovero ma anche di disperazione. “Se fossi morto…Sei completamente pazzo.”
“Camila…Ho sentito tutto.” Camila restò pietrificata. Sapeva a cosa si riferiva, a quando gli aveva detto addio a Puente Viejo convinta che lui non potesse sentirla.  “E sarei andato ancora più lontano pur di riaverti…e di capire.” Sapevano entrambi che il momento della verità sarebbe arrivato ma Camila si sentì quasi soffocare ripensò a tutte le minacce di Nestor, a come lui voleva porre fine alla vita di Hernando…Camila si portò una mano sul petto come se le mancasse il respiro, ma in realtà il ricordo più atroce delle mani di Nestor sul suo corpo la stava straziando. Si alzò e uscì di scatto in lacrime…correndo fino a raggiungere la spiaggia per cercare di respirare di nuovo e di capire come raccontare ad Hernando tutti gli orrori, le bugie…e i sacrifici.
Hernando restò immobile, sapeva che non sarebbe stato facile sua moglie gli nascondeva qualcosa di tremendo e lo poteva vedere nei suoi occhi quanto tormento aveva. Avrebbe voluto proteggerla da tutto anche da se stessa. Ma sapeva che era difficile farlo. Solo insieme potevano superare questa ennesima prova, avrebbe aspettato tutto il tempo di cui Camila avesse avuto bisogno, avrebbe rispettato il suo silenzio anche se il non sapere lo uccideva, tutto pur di rivederla sorridente come l’aveva conosciuta…la sua testarda Camila, che non si era mai arresa con lui. Avrebbe fatto lo stesso. Senza dubbio. Per lei.
§
Anche se era tardi la notizia del risveglio di Hernando si era sparsa nella casa, i bambini già dormivano ma Gonzalo e Maria si alzarono felici di poter vedere i miglioramenti che stava facendo.
“Con tutte le cure che Camila vi ha dato in queste ore non poteva essere altrimenti.” Maria sorrise avviandosi verso la porta con Gonzalo. “E dove è andata ora?” Hernando sorrise appena. Gonzalo fece cenno a Maria di uscire e di lasciarlo riposare. Rogelia si avvicinò a Don Hernando chiedendo se avesse bisogno di qualcosa ma lui scrollò la testa.
“Avete visto Camila, Rogelia?” Lei risposte di non averla vista in casa e uscì lasciando Hernando pensieroso. Ma la sua pena per sapere di Camila durò poco quando ormai l’intera casa dormiva lei entro nella stanza senza dire nulla, andò a sdraiarsi sul letto accanto ad Hernando e lo fissò a lungo senza parlare. Lui le baciò la fronte appoggiandosi dolcemente a lei.
“Sei al sicuro, amore mio.” Camila chiuse gli occhi e si addormentò. E per la prima volta da quando quella storia terribile era incominciata…Camila non fece incubi quella notte.
§
Quando Hernando si svegliò la mattina dopo, Camila era già entrata con il vassoio della colazione, si era cambiata indossava uno splendido vestito bianco che la rendeva radiosa. La guardò a lungo lei non sapeva che lui era sveglio…così Hernando decise di dimostrarle che non era più sola.
“Quando Gabriel mi parlò per la prima volta di te mi sembrò una follia la sola idea di risposarmi, avevo amato molto Manuela ma la sua perdita e quella di Damian erano state insopportabili, non provavo nulla da molto tempo l’unica gioia della mia vita era vedere Beatriz da lontano alcune volte, Gabriel faceva in modo di portarla a Madrid e io da lontano nel cafè con lui la guardavo e fu in uno di quei momenti che mi parlo di te.” Camila si fermò dando le spalle a Hernando. “Insisteva, insisteva così tanto su quanto fossi bella e premurosa, diceva che io ero troppo burbero per chiunque ma non per te perché eri la persona più ostinata che avesse mai conosciuto. Ora so perché ci teneva così tanto…Perché non eri solo una conoscente Camila.” Lei si volto a guardarlo completamente assorta nel suo racconto. “So che è tuo fratello. Non è così? Ho ricordato tutte le nostre conversazioni su di te e ora tutto ha un senso…” Camila si avvicinò sedendosi sulla sedia accanto al letto di Hernando e lasciando stare la colazione.
“Come….?” Ma Hernando le prese la mano. “Posso spiegarti.”
“Sono pronto ad ascoltarti Camila, niente più bugie.” Camila annuì perdendosi nei meravigliosi occhi di suo marito.
“Gabriel Mella era mio fratello da parte di padre. Nessuno doveva saperlo lui non mi riconobbe la cosa avrebbe gettato scandalo sulla sua famiglia.” Hernando emise un lunghissimo sospiro sapeva che ciò che gli aveva detto Nicolas era vero ma sentirlo da Camila gli aveva provocato un vero shock. Gabriel il migliore amico che avesse mai avuto, la persona alla quale aveva affidato la vita di Beatriz. “Gabriel lo scoprì e da subito fu un appoggio per me. Si comportò come un vero fratello con me, era come se fossi davvero la piccolina di casa per lui. Finchè un giorno non si trasferì in Spagna e io dovetti continuare la mia vita qui senza lui…” un velo di tristezza apparve sul viso di Camila.
“Gabriel non mi aveva mai accennato ad una sorella…” Camila si asciugò una lacrima.
“Ci scrivemmo ma non molto e non fu facile per me, fu solo dopo molti anni quando capì che qualcosa non andava nella mia vita che lui tornò per aiutarmi. Per salvarmi…” Improvvisamente Hernando si fece  serio.
“Nestor.” Camila rabbrividì a sentire Hernando pronunciare quel nome. 
“Mi parlò spesso di te di quanto eri nobile, onesto, trovò in te la soluzione di ogni mio problema, sposandomi per procura. ”
“Eri così disperata?” Camila non riuscì a trattanere le lacrime, annuì.
“Gabriel era sicuro che tu saresti stato la mia salvezza e io avrei potuto aiutarti a curare le tue ferite…così accettai perché lui era stato l’unico in tutta la mia vita che si era preso cura di me. E così attraversai l’oceano per venire da te. Come tu hai fatto ora.” Hernando le asciugò con il pollice le lacrime.
“Perché non me l’hai detto Camila? Perché non dirmi di Gabriel? ” Camila sapeva che Hernando era molto turbato dalle sue rivelazioni.
“Hernando, quando ci siamo conosciuti tu eri…non sapevo nulla di te se non quello che ci eravamo scritti nelle lettere. Eri così cupo, imperturbabile, non ho potuto….voluto farlo. Volevo proteggere il mio passato, o forse semplicemente volevo cancellare un incubo che avevo vissuto, ricominciando con te.”
“Camila, ma io e te abbiamo imparato ad amarci, avresti dovuto dirmelo. So che non sono stato un marito facile all’inizio ma…” Camila si ritrovò ancora una volta a piangere e strinse forte la mano di Hernando sul suo petto.
“Ti prego Hernando perdonami.” Diede un bacio sulla mano di suo marito.
“Camila tu non sei sola, non devi affrontare tutto da sola. Non c’è bisogno di alcun perdono, ma ti supplico amore mio devi lasciarmi entrare in questo passato che tanto ti terrorizza.  So che sono stato il primo a non farlo ma tu non hai smesso un solo giorno di lottare contro la mia corazza. E io farò lo stesso. Insisterò finchè non capirai che io sono con te, che nulla del tuo passato può spaventarmi. Io ti amo Camila, e tutto ciò che hai vissuto ti ha resa ciò che sei ora e io sono fiero di avere al mio fianco una donna meravigliosa come te…”
“Hernando io non…Io volevo solo proteggerti.”
“Permettemi che sia io a proteggerti ora, non devi scappare, tantomeno da me. Ricordi la nostra promessa? Contro tutto e tutti, insieme saremo felici.” Camila si alzò allontanandosi da lui andando verso la finestra,
“Ho creduto di averti perso per sempre.” Hernando poteva vedere i singhiozzi guardando la schiena di Camila e odiava restare immobile in quel letto. “Il giorno che ho lasciato i Manantiales pensavo di essere morta. Non provavo alcun dolore, nessuno. Lasciare te è stato più doloroso di qualunque cosa mi abbia mai fatto Nestor.”
“Ma io sono qui ora, e tu sei con me. Guardami Camila.” Lei lentamente si voltò a guardarlo.
“Ti amo così tanto…” Camila si lasciò sfuggire quasi in un sussurrò. Poi andò da lui e lo baciò a lungo con disperazione e passione ed Hernando la strinse a se accarezzandole la schiena dolcemente.
“Sono qui, e non ti lascio.” Hernando la baciò ancora continuando a ripeterglielo.
“Ora più che mai sono sicura che Gabriel aveva ragione, forse siamo davvero fatti l’uno per l’altra e forse davvero tu sarai la mia salvezza.” Camila sfiorò dolcemente la guancia di suo marito.
“Tu sei stata la mia, hai portato luce dove c’era solo oscurità.” Hernando la baciò appena lentamente. Così stretta a lui Camila si sentiva più forte.
“Lui ti ha costretto a partire vero?” Hernando con il suo sguardo la stava supplicando di dirgli la verità aveva bisogno di mettere a tacere tutti i suoi dubbi.
“Voleva uccidervi tutti, per vendicarsi di me.” Camila posò la mano sul petto di Hernando ricordando il suo terribile incidente nella galleria. “E’ stato lui a provocare quel dannato incidente. Lì ebbi la prova che mai si sarebbe fermato nemmeno questa volta.”
“Maledetto” disse Hernando furioso.
“Ricordi quando ti dissi che dopo che partì Gabriel non fu facile? Ero solo una ragazzina e non c’era più nessuno a proteggermi. Quando conobbi Nestor lui era un uomo e non so come riuscì a conquistarmi, ero così stupida non sapevo nulla di questa vita, per qualche tempo sembrava tutto perfetto o forse io lo credevo. ” Hernando era disgustato al solo sentirla parlare di lui, ma Camila gli stava aprendo il suo cuore e lui non poteva tirarsi indietro. “Un giorno per caso scoprì che era sposato, e che era un assassino che aveva legami con la gente peggiore di Cuba e io provai a liberarmi di lui ma non trovai modo. Ero sola e chiunque aveva paura di lui. Tutto divenne un incubo, ogni ora di ogni giorno. Fu quando Nestor uccise sua moglie, la madre di sua figlia, che capì che un giorno avrei potuto fare la stessa fine. In fondo ero una sua proprietà e prima o poi a nulla sarei servita.” Camila aveva continuato il racconto con una calma raggelante. Fissava il vuoto mentre descriveva ad Hernando gli anni bui a Cuba. “Gabriel lo scoprì e lì decise di aiutarmi.”
“Portandoti da me. E scappando da lui.” Camila annuì.
“Ma prima di andare via riuscì a simulare la morte della figlia di Nestor, la piccola Belen. Lei rimase nella casa con me dopo la morte di sua madre e non potevo permettere che lei come me crescesse in quell’inferno. E nel peggiore dei casi se Nestor avesse sbagliato qualcosa nei suoi terribili affari poteva ritorcersi tutto su di lei. Belen meritava di più. Con l’aiuto di un amica e di Gabriel ingannai Nestor e gli feci credere di averla uccisa.” Hernando capì improvvisamente le parole di quella donna che incontrò a L’Avana.
“Per questo è venuto a cercarti ha scoperto che dov’eri e voleva riavere…”
“…sua figlia si. Io mi sono imbarcata per venire da te molto in fretta dovevo fuggire il prima possibile e con me anche lei. Quando Nestor è apparso a Puente Viejo non potevo credere ai miei occhi…Il passato era tornato per distruggere…la cosa più bella che avevo.” Solo dicendo questo Camila smise di guardare per terra e si mise a guardare Hernando. “Voleva togliere a me ciò che lui era convinto io avessi tolto a lui…e lui quasi ci è riuscito…“
“No, no. Camila Ascoltami non è riuscito in nulla. Sono vivo e tu sei tra le mie braccia.”
“Non finirà mai Hernando…”
“Perché dici questo Camila?” Hernando era allarmato guardando Camila improvvisamente nervosa e triste. “E’ questo il motivo per cui sei arrivata fin qui, trovando per caso Maria e Gonzalo?” lei annuì.
“Mi ha riportato nella stessa terribile casa dove coi suoi uomini era impossibile uscire e lui…” Camila sentiva che non sarebbe mai riuscita a dire certe cose ad Hernando il solo pensiero le spezzava il cuore. “Mi starà cercando ancora. Non finirà davvero, sarà un incubo…per sempre.”
“Camila come sei arrivata da l’Avana fin qui?” Camila aveva un valido motivo che l’aveva spinta a fare tutto questo ma non aveva le forze per continuare a parlare si sentiva così esausta.
“Ti avevo perso, e non m’importa di me. Non ti avrei rivisto ed ero pronta a vivere il resto della mia vita nell’oblio ma poi…qualcosa…Io…sono fuggita. Conosco bene quel posto e non sono più una ragazzina. Sono fuggita e sono arrivata fin qui. Ma lui verrà. Lui mi troverà sempre. Mi perseguiterà per il resto della vita.” Camila iniziò a singhiozzare ed Hernando allora la adagiò su di se lasciandola piangere a dirotto senza più farle domande cullandola come una bambina. Aveva sopportato così tanto e così sola. Si, la sua Camila era forte, ma tutti prima o poi si spezzano. Il dolore che le leggeva negli occhi, vederlo, sentirlo, era insopportabile. Non era stato capace di proteggere la persona che più amava al mondo. L’avrebbe ucciso con le sue stesse mani solo per il fatto di averla fatta soffrire.
“Va’ tutto bene amore mio, Nessuno ti farà del male finchè resterai tra le mie braccia te lo prometto.” Camila continuò a piangere avvolta nell’abbraccio della persona che più amava al mondo, sua salvezza, suo marito, sua ancora nel dolore, ciò che l’aveva tenuta a galla era lui, per lui aveva lottato e per lui continuava a vivere e per la speranza che un giorno il presente e il futuro sarebbero stati liberi dalle nubi del passato..
   
 
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