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Autore: VesperX    09/05/2017    0 recensioni
Jin si alzò e si accostò alla grande vetrata, con la guancia appoggiata su di essa. Là in lontananza, le luci ballavano ancora nella notte di Tokyo.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jin Kazama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jin sospirò chiudendo gli occhi mentre sprofondava nello schienale imbottito della sua sedia da ufficio. Tutto gli sembrava così pesante, così evanescente e confuso, lo sentiva, quella sera Devil si stava scuotendo più del solito, stava lentamente emergendo, affiorando a poco a poco, sentiva il suo peso nel cuore. Gli provocava delle fitte orribili al petto, che sembrava esplodere, come se Devil fosse troppo vasto per essere contenuto in un sol corpo. Eppure quella era la realtà, che lui lo volesse o no, quella era la sua maledizione e spettava a lui tenerlo a bada, ovviamente per quanto possibile. Prima o poi Devil avrebbe assunto il controllo totale del suo corpo e avrebbe cancellato la sua anima per sempre. Vista la mancanza di soluzioni ragionevoli, Jin era arrivato ad agognare quel giorno, stremato dalle continue possessioni che era costretto a subire.

Le luci di Tokyo viste dall’alto dell’edificio della mishima zaibatsu sembravano una miriade di stelle. Questa vista lo riconfortò, gli fece pensare a quando da piccolo, nelle notti d’estate a yakushima, lui e sua madre si sedevano in riva al lago ,e Jun gli indicava le costellazioni. Gli mancava tanto guardare il cielo stellato, ma ancor più gli mancava sua madre, i suoi insegnamenti, la sua purezza. Il suo ricordo era una delle poche cose che riuscivano a farlo andare avanti, che ogni mattino gli davano la forza di sostenere un nuovo sole che sorge, e gli facevano dimenticare anche solo per un istante tutto il male che lui aveva sentito sulla  pelle durante la sua vita.
-Argh, dannazione! – mormorò Jin ansimando e si portò una mano al petto, dove il dolore si era improvvisamente scatenato, fu allora che sentì il terzo occhio di Devil affiorare sulla sua fronte. Tenendo calma la mente riuscì a scacciarlo: no, non sarebbe emerso, non ora, ce l’avrebbe fatta, ce la doveva fare.
- Hai l’aria stremata- disse Nina, mentre il rumore di tacchi in avvicinamento riecheggiava nella sala. Accarezzò lo schienale della sedia e accostando il suo viso a quello di Jin chiese sussurrando al suo orecchio - posso fare qualcosa per farti stare meglio ?-. Jin notò la malizia nella voce di Nina, e un lieve sorriso si stampò sul suo volto. – Dubito che tu possa fare qualcosa per me… Nina-  la sua espressione tornò subito seria, e il suo sguardo, prima posato sul volto di Nina, ritornò fisso sulla grande finestra del salone.  Nina scostò allora il suo volto, e con le dita affusolate iniziò ad accarezzare le mani di Jin  . – Dovresti rilassarti di più, non pensare a niente, lascia fare a me…-  disse mentre le mani salivano verso le spalle del ragazzo Jin. Nina ruotò attorno alla sedia, e si chinò sul volto di lui, fissando gli occhi cerulei sui suoi, che tuttavia, rimanevano fissi là, sul mare di luci.  Noncurante dell’indifferenza di Jin, prese il suo volto fra le mani, e si sedette cavalcioni sulle sue ginocchia.  Le sue labbra cominciarono col saggiare le labbra di lui, morbide e carnose, per poi scendere verso il suo collo, un collo possente e lungo, piantato alla perfezione sulle spalle. Jin chiuse gli occhi, d’altronde come poteva non godersi quel momento? Le labbra di Nina, così esperte, sapevano toccare i punti giusti, lo solleticavano, gli provocavano una sensazione di infinita leggerezza. Eppure qualcosa negli angoli più reconditi della sua mente, lo stava assalendo e no, non era Devil, era qualcosa di remoto e gioioso, un’immagine piena di colore e di energia, che stava riaffiorando nella sua memoria, lentamente. Poi l’immagine si fece chiara, riaprendo gli occhi vide che non era Nina quella avvinghiata al suo collo, non erano i suoi i capelli corvini raccolti in due codini, non erano i suoi quegli occhi ambrati che ora lo stavano fissando, con quell’espressione innocente di una bambina; quelli che anni addietro lo avevano catturato nel loro vortice esplosivo.
Si ricordò di lei, di Xiaoyu, e di quello che lei aveva saputo portare nella sua vita: la gioia, la spensieratezza. Si ricordò di quei giorni passati insieme al politecnico Mishima, quando dopo le lezioni, Xiaoyu  lo rincorreva nell’atrio, e lo salutava  con il suo sorriso, un sorriso che solo ora che non c’era più , gli faceva sentire un vuoto enorme . Lui lo sapeva, lo aveva  saputo sin dall’inizio che nel cuore covava dei sentimenti profondi per quella ragazzina dallo spirito indistruttibile; ma sapeva anche che il suo destino maledetto l’avrebbe rovinata per sempre e questo non l’avrebbe potuto accettare. Così, il tempo e la distanza si erano portati via il ricordo, e con esso tutto ciò che Xiaoyu aveva significato. Eppure adesso lei era lì, davanti a lui, la sua bocca a pochi centimetri dalla sua.
D’un tratto l’immagine svanì, e Jin rimase per un istante come paralizzato, percorso da un brivido in tutto il corpo. Tornò infine alla realtà, e riprese a vedere le cose per come erano veramente. Il viso perfetto, freddo e tagliente di Nina posato sul suo, le sue labbra avide di baci incollate alle sue , alla ricerca di un qualche segno di vita da parte di Jin che rimaneva immobile. Jin bloccò la donna e la scostò da sé, Nina, dopo un attimo di perplessità riconobbe il turbamento nel volto del ragazzo e non esitò ad alzarsi. Con un’espressione accondiscendente Nina disse – Capisco.- e si voltò, facendo riecheggiare nuovamente i passi mentre si allontanava, percorrendo la grande sala. Non appena Nina  fu uscita dalla porta, Jin si alzò e si accostò alla grande vetrata, con la guancia  appoggiata su di essa. Là in lontananza, le luci ballavano ancora nella notte di Tokyo.
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice:
Una one shot molto easy, vuole essere una sorta di introspezione nel personaggio di Jin, preso in un momento casuale della sua giornata, con una cucchiaiata di Xiaojin e un pizzico di Jina, così, per soddisfare le esigenze di tutti i palati  :3 . Spero vi sia piaciuta :)

 

   
 
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