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Autore: MeinfridBlackforest    10/05/2017    0 recensioni
[US]
Benvenuti alla lettura della terza serie di US1.
P.S:Come sempre, se non avete letto le serie precedenti, tornate indietro e leggetele, vi sarà più facile capire tutto quanto.
In questa nuova serie, Ulysses si trova molto lontano dalle grandi strade a cui è abituato.
Caduto in depressione dopo le sue ultime avventure, gli viene offerta un opportunità di lavoro da Rocket Raccoon per ordine dello S.W.O.R.D.
La sua missione sarebbe dovuta essere quella di scoprire l'origine di una misteriosa nave spaziale simile a un Truck, guidandola fino al luogo da cui proveniva.
Ma le cose, come al solito, non sono andate per il verso giusto e adesso US si ritrova ad anni luce lontano da casa.
Lo spirito del viaggiatore però è forte dentro il nostro eroe ed è più che deciso a proseguire la missione.
Riuscirà a tornare? Quali Pericoli incontrerà? Quali meraviglie osserverà durante il suo viaggio in Truck ?
Leggete e scopritelo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Spazio, ultima frontiera”
Queste parole le diceva un umano in durante una replica in tv, i miei amici l’adoravano, ma io non capivo tutto quell’entusiasmo, io ci ero praticamente nata e cresciuta nello spazio.
Mi mancavano tanto, avrei dato tutto per poter essere ancora laggiù sulla terra, insieme a loro, a giocare e a ridere, ma non potevo.
Per poter proteggere tutti loro, il mio amore e la mia nuova casa, mi ero sacrificata e dopo essere stata condannata a vita, mi fu preclusa anche la cognizione del tempo.
Tutto questo però stava per finire perché poco distante da dove mi trovavo, stava arrivando quello che sarebbe stato il mio salvatore, solo che al posto del cavallo bianco, guidava una specie di camion.
“Caro diario.
Qui è Ulysses Solomon Archer, ma puoi chiamarmi US.
Data stellare…credo sia Martedì.
Mi ritrovo alla deriva nello spazio da quando ho fatto accidentalmente partire questo stupido Truck verso l’infinito e oltre.
Oramai sono in viaggio da due settimane, il cibo non mi manca ma è la compagnia a scarseggiare, se non potessi scrivere, mi sarei già impiccato.
Nonostante tutto non è così brutto come sembra, ho visto un gran numero di nebuloso durante il viaggio e sono riuscito a fare un disegno di ognuna di loro per non annoiarmi P.S: Dio benedica le penne multi colore.
Stare a bordo della mia nave, lo Star Rig, mi fa sentire bene, mi ricorda quando guidavo fiero il mio US1.
Spero solo che l’obbiettivo della mia missione non sia ancora lontano, infondo si tratta di una missione diplomatica, non c’è niente che possa andare storto.”
Questo era ciò che scriveva, ma la realtà era ben lontana dal suo pensiero.
Passarono altri due giorni di solitudine, fino a quando US non percepì un messaggio proveniente dalla radio.
Era un messaggio fluido ma incomprensibile per US che si chiese “Perché la radio ha iniziato a parlare elfico?”
Scese giù dalla sua branda e si avviò verso la radio per rispondere, mentre la voce continuava ripetersi.
“Si, pronto?”
“C’è qualcuno?”
La radio si zitti per un secondo e poi rispose.
“Qua controllo di sicurezza di Gheshua 9, indentificarsi per favore”
“Salve, sono un viaggiatore e…”
“Non è prevista accoglienza per i viaggiatori vagabondi o per coloro che possiedono un veicolo di produzione Majesdaniana senza licenza, lei è senza licenza?”
“No, ma devo…”
“Sono spiacente, ma in base all’attuale legge marziale se non si è impossesso di un documento di identificazione è impossibile accedere alla struttura, se si avvicinerà ulteriormente, sarà prevista l’uso della forza letale”
“La prego, mi ascolti io…sono un ambasciatore, sono qua un via ufficiosa per incontrare i vostri capi”
“Ambasciatore?” “Da dove?”
“Da oltre la galassia, vengo dalla via lattea, per la precisione dalla Terra”
“Dalla Terra dice…un attimo e sono subito da lei”
US rimase arrestò lo Star Rig e rimase in attesa, ma solo per qualche secondo.
“In qualità di ambasciatore le è concesso entrare, proceda pure”
“Grazie, grazie mille…ma per l’esattezza dove è che devo procedere?”
“Proprio davanti a lei”
Così davanti a US si materializzò una mastodontica Stazione spaziale, il modulo per l’invisibilità era stato disattivato e Ulysses riuscì a vedere il punto di attracco dove lo avrebbero ricevuto.
L’atterraggio andò piuttosto bene, per essere la sua prima volta alla guida di un’astronave.
Il problema venne fuori quando l’accolsero dentro la stazione, i Majesdaniani, esseri formati da pura energia solare, gli puntarono fin da subito le armi addosso e quando fu il momento di scendere dallo Star Rig, US si ritrovò una ventina di alieni luminosi pronti a incenerirlo.
Ma tutto l’esercito abbassò le armi quando glielo ordinò uno di loro, era bello grosso ed era accompagnato da altri tre subordinati.
“Benvenuto ambasciatore”
“Ci scusi per tutta la sicurezza, ma ultimamente siamo molto prudenti”
“Questo lo vedo”
“E per favore, perdoni la maleducazione, non mi sono ancora presentato, mi chiamo vaDrann, e sono l’attuale capo politico e militare della stazione spaziale Gheshua 9”
“Loro sono i miei subordinati appartenenti al mio corpo d’armi personale, la Light Brigade.”
“In ordine sono il sergente deHalle, il tenente vaRikk, e il soldato semplice vaDanti”
“Piacere di conoscervi, io invece sono Ulysses Solomon Archer, non mi piacciono le formalità, perciò vi do il permesso di chiamarmi US”
“Il piacere è nostro US”
Il generale vaDrann si avviò verso US e cominciò a girarci intorno.
“Vede ambasciatore, la sua presenza ci onora, ma…”
“Ma?”
“C’è quella piccola questione che non abbiamo mai affrontato, per problemi di tempo”
“Prego?”
“Come forse ha saputo dai suoi superiori, il nostro popolo ha rasentato l’estinzione qualche tempo fa, abbiamo avuto un brutale conflitto con il popolo degli Skrull e loro hanno fatto, letteralmente, saltare in aria il nostro pianeta natale, Majesdane.”
“Sono davvero dispiaciuto per voi e per il vostro popolo, generale”
“Grazie, ma il problema è sorto dal fatto che eravamo stati venduti al nemico da un traditore che si è rifugiato sulla terra.”
“Veramente?”
“Già, purtroppo non siamo riusciti a condannarlo, è morto prima che potessimo”
“Ma il popolo pretendeva giustizia e anche noi, così quando abbiamo saputo che aveva avuto una figlia, ci siamo diretti sul vostro pianeta per catturarla”
“E siete riusciti a catturarla?”
“Certamente, l’abbiamo pure condannata con la pena massima del nostro codice, eterna conservazione in un blocco di ghiaccio artificiale, impossibile da distruggere anche per noi Majesdaniani”
US si insospettì e chiese
“Perché mi sta dicendo tutto questo?”
“Perché sulla terra quella ragazzina si era fatta molti amici sulla terra, che l’hanno difesa quasi fino alla morte, quando alla fine si è consegnata, abbiamo evitato una guerra planetaria che non potevamo permetterci, ma abbiamo etichettato la terra come territorio ostile.”
US sgranò gli occhi e capì tutto quanto.
“Perciò US, tu dentro questa base, sei considerato ufficialmente una spia della terra e ciò fa di te un nemico.”
“E la pena per le spie può essere molto diversa, se hanno già fatto danni e vengono catturate, la pena è la morte.”
“Ma se vengono catturate prima, la pena è il carcere a vita!”
US rivolse lo sguardo contro vaDrann e subito dopo si beccò un pugno talmente forte che gli fece perdere conoscenza.
Si risveglio poco tempo dopo, in ginocchio e con gli abiti cambiati.
“Si è svegliato” esclamò il tenente deHalle
“Parecchio resistente, per essere un umano” disse vaDanti.
“Gli servirà visto il posto dove lo stiamo portando” disse vaDrann
US si guardò intorno, stavano viaggiando su di una piattaforma trasportante e rimase a bocca aperta vedendo la grandezza di quel posto.
“Bella vero” disse vaDanti
“Gheshua 9, dopo che l’attacco al nostro pianeta ha ucciso circa 8 miliardi di persone, Gheshua 9 è diventata la salvezza del nostro popolo, 3474 km di diametro, diviso in centri civili, militari e giudiziari”
“Interessante, avete un appartamento, mi fate venire voglia di trasferirmi”
“Fai poco lo spiritoso” disse deHalle dandogli un calcio.
“Tanto l’unico posto in cui finirai sarà il carcere della luce di Gheshua 9”
“Una via di entrata, una via di uscita, 100.000 guardie e 1000 prigionieri, anzi, dovrei dire 1001 adesso”
“Fantastico…sai contare, e io che pensavo che fossi la solita stupida bionda”
US dopo quell’affermazione si becco un altro calcio sulle costole.
L’arrivo al carcere non fu dei migliori, ma infondo è un carcere, non c’è mai un modo bello di entrarci.
Dentro c’era tutto ciò che i Majesdaniani consideravano pericoloso per il loro delicato equilibrio, criminali, ribelli, stranieri, tutti quanti in un unico posto.
Mentre lo stavano portando verso la sua cella, deHalle e vaDanti si imbatterono nel criminale numero uno della prigione, Xa-Lur-Ca, un criminale Kree famoso per la sua forza.
“Visto Lur, ti abbiamo portato carne fresca”
“Lo vedo, avevo proprio voglia di un nuovo sacco da boxe”
“Allora provalo pure, tanto questo tipo dovrà rimanere in cella fino all’ora di pranzo”
vaDanti liberò US dalle manette e lo spinse verso Lur.
“Mi dispiace per te umano, ma stai per affrontare un Kree, hai già perso in partenza”
US si alzò in piedi e si ritrovò il Kree davanti.
“Ok novellino, ti spiegherò le regole”
“Fai pure”
“Vedi quei due dietro di te, vogliono che io ti picchi per poter svolgere meglio il loro lavoro”
“Ok”
“Non lo faccio per sconti della pena o altro, ma solo per il gusto di picchiare le schiappe come te!”
“Ok”
Lur iniziò ad arrabbiarsi per il comportamento apatico di US e gli gridò contro
“Sappi che qua dentro io sono il numero uno tra i criminali!”
“Buon per te”
Lur strinse i pugni per la rabbia e cercò di beccare la faccia di US con un diretto destro, ma non ci riuscì e dopo averlo bloccato, US gli spezzò il braccio.
La cosa impressionò le due guardie, poi US si avvicinò di scatto verso vaDanti e gli rubò il manganello
“Me lo impresti un attimo”
US poi si gettò di nuovo su Lur, massacrandolo con quel bastone.
“Ok, lui era il numero 1, se volete potete portarmi dal numero 2”
I due Majesdaniani rimasero impietriti, poi deHalle, arrabbiata gli chiese “Come diavolo hai fatto?”
“Si drogava”
“Cosa?”
“Si drogava, è stato facile sopraffarlo”
“Ma chi è che gli ha dato le…ehi aspetta un momento, da che cosa lo hai dedotto?!”
“Scherzate vero? E voi sareste l’élite dei Majesdaniani? Fuggire da questo posto sarà una passeggiata.”
US si becco una manganellata sulla faccia.
“Smettila di fare lo stronzo e dimmi come lo hai capito”
“La postura, i gomiti e gli occhi, stava tremolando ma cercava di non darlo a vedere, i gomiti sono forati da un ago, si vedono benissimo, mentre le borse dei suoi occhi avevano alloro volta le borse, per non parlare della dentatura”
“Straordinario” rispose vaDanti mentre deHalle lo guardò male.
Rimisero le manette a US e lo portarono in cella.
La notizia del massacro di Lur si sparpaglio in tutta la prigione, e mentre US diventava famoso, c’erano alcuni amici di Lur che volevano vendetta.
In un modo o nell’altro finirono tutti in ospedale nei modi disparati, ossa rotte, organi danneggiati, vene tagliate e avvolte tutte queste cose insieme.
Fu una settimana molto movimentata per US, ma si abituò alla prigione, in un certo senso dentro di se sentiva di meritarsela visto tutto quello che aveva fatto sulla terra.
Ma non era intenzionato a rimanerci più del dovuto, così iniziò a pensare a un modo per fuggire.
L’ultimo giorno però fu la goccia che fece traboccare il vaso, in prigione c’era anche il fratello di Lur, Xora.
Mentre si trovava in mensa per mangiare, Xora si avvicinò a Ulysses.
“Ciao US”
Il camionista rimase in silenzio
“Io sono Xora, il fratello di Lur e ho sentito che gli hai fatto molto male”
“E la cosa non mi rende per niente contento”
“Mi dispiace”
“Ti dispiacerà veramente”
Xora cercò di accoltellarlo, ma la prontezza di riflessi di US fu sufficiente a disarmarlo e a colpirlo con il recipiente di metallo.
US poi spaccò il vetro della mensa e gettò una sostanza bollente sulla faccia di Xora che iniziò a gridare dal dolore.
Poco dopo sopraggiunsero le guardie e decisero di portare US in cella di isolamento, ma poco prima di andare US si mise a gridare “A tutti gli idioti che cercheranno di attentare alla mia vita, non sono io che sono rinchiuso con voi, siete voi che siete rinchiusi con me!”
US venne portato nella sezione di isolamento e ci rimase dentro per un intera settimana.
Per quanto fosse disperata la situazione, ci fu una cosa che attirò la sua attenzione, davanti alla sua cella si trovava un enorme Cubo di ghiaccio, e dentro di esso, c’era una ragazza, sembrava non avere più di 18 anni.
Ricordandosi di quello che gli aveva detto il generale vaDrann, US prese una decisione, non era una mossa certa, ma aveva bisogno di un alleato di cui si potesse fidare, se mai avesse dovuto fare un primo passo per evadere, sarebbe stato quello.
Passò una settimana e US fu libero di tornare con gli altri prigionieri, dopo ciò che aveva fatto, molti alieni iniziarono a temerlo o a rispettarlo, a US fece piacere avere un po’ di protezione, almeno il problema degli attacchi a sorpresa era finito.
Passò un'altra settimana, Ulysses si fece una discreta fama tra i prigionieri e riuscì a radunare un buon numero di alleati, quello era uno passi che in futuro sarebbero serviti alla fuga, ma US aveva bisogno dell’aiuto della ragazza, così per ottenere delle informazioni, andò dall’anello debole della Light Brigate, vaDanti.
US beccò il ragazzo durante il suo turno di guardia.
“Ciao vaDanti”
“Che ci fai qui, prigioniero?”
“Nulla, mi serviva solo un posto elevato per fare una cosa”
US mise le mani in tasca e la cosa fece insospettire vaDanti.
“Fermo!”
“Calma amico, dovevo solo prendere queste”
US tirò fuori un pacchetto di sigarette, ne prese uno e se l’accese.
“Non c’è niente di meglio”
“Aspetta, ma quelle cose, te le avevamo sequestrate”
“Niente domande, conosco un tizio, non indaghiamo oltre”
“Ma cosa sono?”
“Sigarette”
“Cioè?”
“Tabacco, è una pianta che cresce sul mio pianeta, si arrotola nella carta e si fuma”
vaDanti guardò le sigarette con curiosità, poi US gli chiese
“Ne vuoi una?”
“Magari”
US gliene passò una
“Ok…adesso?”
“Devi accendere l’estremità, mi raccomando, la punta bianca, non quella marrone”
“Ok” vaDanti iniziò a tirare e a tossire.
“Maledizione, sono tossiche”
“Stai attento, non sei abituato, deve essere semplice come respirare amico, rilassati.”
vaDanti si calmò, e riprese a fumare.
“Ti senti meglio?”
“Si”
“Dimmi…queste cose…”
“Sigarette”
“Ecco, che effetti hanno?”
“Principalmente servono a rilassare i nervi e finché il loro effetto dura smetti di avere fame”
“Cavolo”
US allora capì che era il momento di strappare qualche risposta.
“Senti vaDanti, posso chiamarti per nome, vero?”
“Si”
“Ok, vedi vaDanti ho bisogno di sapere un paio di cose”
“Del tipo?”
“Il nome di quella ragazza nel ghiaccio e da quanto tempo è qui”
“Spiacente amico, abbiamo avuto un momento di confidenza ma non mi…”
“Ti do tutto il pacchetto per quelle informazioni”
vaDanti accettò il pacchetto e rispose.
“Il suo nome è Karolina Dean, è una majesdaniana come noi, è stata imprigionata per i crimini commessi da suo padre verso il popolo Majesdaniano, oramai è lì dentro da quasi due anni come punizione”
“Molto bene, grazie vaDanti”
US se ne andò, lasciando a vaDanti il suo pacchetto di sigarette.
Si diresse successivamente verso la sala mensa e dopo aver afferrato un recipiente di metallo, si diresse verso una delle guardie e la colpì dritta in faccia.
La punizione in cella di isolamento fu immediata, ma US partì avvantaggiato.
Dopo che le guardie se ne andarono, US utilizzò la sua tecnopatia per aprire la porta, dato che aveva appreso il modo per far partire l’astronave, ora aveva molta più affinità con la tecnologia dei majesdaniani.
Una volta entrato, US rimase fermo ad osservarmi, come una bella addormentata bionda in attesa di svegliarsi, dopodiché disabilitò i comandi di raffreddamento e mi scongelò.
Ed è in questo modo, amici miei, che ho conosciuto Ulysses Solomon Archer.
   
 
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