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Autore: Ellery    11/05/2017    1 recensioni
Questa fanfiction partecipa al contest "Ode ai caduti - Il contest dei personaggi morti" indetto da Stratovella sul forum di EFP
- SPOILER CAP. 84 -
È destino che finisca così. Senza una tomba, senza nemmeno un punto dove poter essere ricordato; non un fiore, non una lacrima. Non avrò niente. Diventerò parte di qualcun altro; di qualcuno che, in fondo, non so nemmeno cosa sia: un vecchio alleato? Un camerata? Solo l'ennesimo sciocco che crede alle fandonie già scritte.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Berthold Huber
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Specchietto introduttivo:

Nickname: Ellery / Ellery-EFP (forum)
Titolo: Nessuna tregua
Fandom: Attack on Titan
Personaggi: Bertholdt Hoover
Avvertimenti e introduzione: Spoiler cap. 84 del manga - Flashfic scritta in memoria di Bertholdt. La narrazione si propone di trattare la morte del protagonista, immaginandola dal suo punto di vista.

"Questa fanfiction partecipa al contest "Ode ai caduti - Il contest dei personaggi morti" indetto da Stratovella sul forum di EFP" - terza classificata  

 

Nessuna tregua

Non sono io quello che sta gridando, quello che supplica e cerca pietà. Non io.

Io sono qui, ad osservare il mondo un'ultima volta, con lo sguardo sfocato e gli arti che bruciano. Li sento come se andassero a fuoco. È un dolore che scorre lungo le poche ossa che ancora mi rimangono, attraverso la schiena ed il petto che a stento si solleva.

Non sono così sciocco da illudermi; non serve a nulla pregare. A chi dovrei rivolgermi, poi?

Ho smesso di credere in chiunque.

Non ho mai avuto che un pugno di mosche per le mani. Una ideologia inculcata nella mente, da cui non potevo, né desideravo staccarmi. Un vuoto che mai sarà colmato, ma a cui non ho modo di sottrarmi.

È destino che finisca così. Senza una tomba, senza nemmeno un punto dove poter essere ricordato; non un fiore, non una lacrima. Non avrò niente. Diventerò parte di qualcun altro; di qualcuno che, in fondo, non so nemmeno cosa sia: un vecchio alleato? Un camerata? Solo l'ennesimo sciocco che crede alle fandonie già scritte.

Rimpianti? Troppi. Come si può non averne? Chi dice d'esserne immune è un bugiardo oppure uno stupido. A volte, entrambe le cose. Potrei contarli, ma temo il tempo non mi basterebbe. Ho una amica intrappolata da qualche parte, ancora rinchiusa nella propria corazza inscalfibile. Un compagno che sta sfuggendo a questa lotta, che si vede costretto a lasciarmi qui per poter proseguire. Tutti siamo sacrificabili: io, lui, Annie. Ne eravamo consapevoli sin dall'inizio, ma non eravamo pronti: a bruciarci per la missione, a gettarci nelle braccia del nemico pur di onorare il servizio? Lo credevamo, questo sì. Ora che il momento è giunto, però...non sono più così sicuro di voler morire.

La vedo. Una donna anziana, ammantata di vesti scure; mi tende la mano oltre l'orlo di una larga e storta bocca. Vorrei allontanarla da me, scansarla e chiederle di attendere ancora un altro poco; ci sono faccende in sospeso. Persone a cui vorrei chiedere perdono, a cui vorrei regalare un ultimo saluto, famiglie da rivedere, anche se troppo lontane per potermi restare accanto.

Nessuna tregua. È tardi, troppo. È tempo di andare.

Sento qualcosa premere sulle mie tempie, avvolgermi il viso ed inondarlo di un fluido caldo e appiccicoso. Vorrei ribellarmi e dimostrare che si sbagliano: non sono l'ombra di Reiner. Sono un guerriero, che sa per cosa combatte; che non ha pietà, che vive di risolutezza e forza d'animo. Invece, nessuno mi vedrà mai così. Ricorderanno solo il mostro che li ha terrorizzati per anni, ma che una volta sconfitto, piangeva tra le fauci del fato.

Potete illudervi d'avermi conosciuto. Vi ingannate, ma io non potrò più smentire le vostre idee. Sono stato un amico e un traditore; uno da ammirare e poi disprezzare. Ciò che spaventa, tuttavia, è il peso della vostra pallida indifferenza.

La morsa sulla testa si fa eccessiva; gli occhi si spengono e dalle labbra sfuggono le ultime parole. Cancellatele, come cancellerete presto il mio ricordo.  


 
  
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