Lui non lo avrebbe mai ammesso davanti a tutti, ma credeva nei Nargilli. Ci aveva sempre creduto. Quando tutti prendevano per pazza la ragazzina bionda che parlava di questi Nargilli stava zitto, ma non approvava. Le parlò al suo settimo anno. Hogwarts era sotto il comando di Voldemort e tutti quelli che non erano Serpeverde o figli di Mangiamorte erano vittime di punizioni. La incontrò sulle rive del lago. Stava imbevendo di acqua fresca un fazzoletto per passarselo sul labbro spaccato. Gli fece tenerezza. Stava per avvicinarsi, quando.. "Dovresti indossare una collana di tappi sai? I Nargilli ti circondano e ti fanno scoprire" "Non so dove trovarla una collana di tappi" "Non ti preoccupare. Te la procuro io" Si avvicinò e le prese il fazzoletto. Lei lo fissava con i suoi occhioni azzurri. Picchiettò il fazzoletto sulla ferita e quando ebbe finito, lei sorrise. Era bloccato. Non era un sorriso da conquista, ma un semplice sorriso dolce. Sorrise anche lui. "Quando è pronta te la faccio avere. Adesso vado, ciao Theo" "Come sai il mio nome?" "Hai la faccia da Theo" Sorrise. Stava per andarsene via. "Hei, ma tu come ti chiami?" "Luna" "Bel nome. Mi piace. Ciao Luna"