Paranoid
Ti ho fatto una promessa
e di riflesso mi sono promessa
che non avrei più fantasticato.
Non te l'ho detto, è vero:
come il desiderio espresso a una stella
temevo si sarebbe infranta.
Ma se mi guardi è scritto negli occhi:
smetterò di frugare tra i messaggi
il tuo telefono in segreto,
smetterò di spiare tra le vie
i tuoi spostamenti
e i tuoi incontri innocenti.
Ti ho fatto una promessa
e di riflesso mi sono promessa
che non avrei più fantasticato.
Non te l'ho detto, è vero:
come il desiderio espresso a una stella
temevo si sarebbe infranta.
Ma se mi guardi è scritto negli occhi:
smetterò di frugare tra i messaggi
il tuo telefono in segreto,
smetterò di spiare tra le vie
i tuoi spostamenti
e i tuoi incontri innocenti.
N.d.A.:
Il
testo si concentra sul
comportamento
paranoico di chi non si fida e sente il costante bisogno di spiare i movimenti
dell'altra persona. Non sono una psicologa (e non ho intenzione di dare
spiegazioni scientifiche di alcun tipo) ma,
personalmente, penso
che nell'essere paranoico ci sia qualcosa che ha a che fare con il non
riuscire a trovare speranza, oltre che fiducia.
"Io so che lui/lei mi
tradisce / Io non sono all'altezza, è impossibile
che gli/le piaccia, quindi mi
tradirà".
Il paranoico mica
pensa "finalmente ho
trovato qualcuno che non mi
tradirà".
Nella mia poesia,
tuttavia, c'è una promessa
e una conseguente parvenza di pensiero fiducioso/speranzoso.
"Paranoid" di Monique Namie
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