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Autore: Ryu Hime    11/05/2017    1 recensioni
IMPORTANTE: questa storia è il seguito de "La figlia degli Astri"
***
Una nuova minaccia si abbatte sulla Gilda di Fairy Tail, vecchie conoscenze e nuovi nemici incontrano lungo il cammino che conduce fino alla Volta Celeste.
[Tratto dal testo]
In quel momento la porta della Gilda si aprì ed una figura incappucciata, vestita con abiti da viaggio e parecchio impolverata, entrò –Chi sei?- chiese Makarov dall’alto del tavolo dove era seduto.
***
-Non mi riconoscete? Devo dire di essere leggermente offeso.- rispose la voce di un ragazzo.
***
-Conosco quel posto!- esclamò Lucy stupita –E’ citato in diversi libri di magia sugli spiriti stellari, è un luogo leggendario dove un tempo si veneravano come degli Dei scesi in terra. Ma non credevo che esistessero davvero.-
***
–Questi individui hanno un solo obbiettivo: eliminare tutti gli Dei che ritengono ostili, o per lo meno, riescono a trovare.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Volta Celeste'
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Un viaggiatore dal deserto

Località sconosciuta, Deserto
 
Il caldo era insopportabile, non c’era un filo d’ombra e la sete stava diventando insistente. Il sole cocente del mezzogiorno in un deserto non si poteva di certo definire bucolico, ciò nonostante tre persone non cedevano al luogo ostile che sembrava averli in pugno.
-Signore, non credo che sia il caso di proseguire oltre, questo deserto non perdona.-
-Quanto distano le rovine di cui mi avete parlato?-
-Ancora un giorno di viaggio.-
-Organizziamo il campo, domani mattina presto ripartiremo.-
I due beduini erano visibilmente contenti delle direttive ricevute. Per montare tutte le tende ci misero poco più di dieci minuti, diedero da bere al cammello e iniziarono ad allestire l’occorrente per preparare la cena.
La temperatura iniziava la sua ripida discesa e i viaggiatori si munirono di pesanti coperte, consumarono la cena in silenzio, dopodiché se ne andarono a dormire.
 
Si svegliarono presto per avere una temperatura più clemente, smontarono il campo, caricarono il cammello e ripresero il cammino.
Il sudore era assorbito dalle bende che portavano in testa, di tanto in tanto il capo della spedizione riguardava degli appunti segnati su un libricino rilegato in cuoio –Da questa parte, ci siamo quasi.- annunciò accelerando il passo.
Detto fatto, dopo qualche minuto di cammino in lontananza iniziarono a scorgere delle colonne di pietra rossa, erano molto mal messe ma si erigevano ancora imponenti facendo tenere un comportamento reverenziale ai visitatori –Ecco le Rovine del Sole, nessuno le visita da molti secoli ormai, perché siete voluto venire in questo luogo?- chiese uno dei beduini –Sto cercando di incontrare una persona.- rispose –E chi ci dovrebbe mai venire in un posto simile?-
-Potete non credermi, ma ho conosciuto qualcuno che mi ha indicato questi luoghi per rivedere quella persona.- rispose enigmatico accarezzando il simbolo di un Sole con i raggi ondulati circondato ma migliaia di altri piccoli soli, mentre tra un raggio e l’altro si trovavano piccole stelline.
-Rimanete qui, vado a cercare una cosa.- disse allontanandosi dai beduini che si sedettero all’ombra per sfuggire alla calura del deserto.
 
Camminava senza fermarsi, sicuro della direzione che aveva preso. Di lì a poco raggiunse un piccolo santuario, tutto costruito di pietra rossa come il resto delle Rovine. Il pavimento in marmo, le pareti spoglie con qualche vecchia fiaccola dalla punta bruciata, inutilizzata da chissà quanti anni, o secoli, potevano benissimo essere passati secoli dall’ultima volta che un essere umano aveva messo piede in quel posto. Mentre rifletteva su questo, la persona di cui finora abbiamo osservato gli spostamenti, si avvicinò ad un altare in pietra con il banco di legno d’ebano. Fece scorrere le dita sulla sua superficie liscia e scura –Come immaginavo, un incantesimo di blocco per impedire agli intrusi di prelevare la metà del Sole. Ma se quello che mi hanno detto è vero, allora non sarà difficile prenderla.- con pazienza iniziò a tracciare delle rune intorno al luogo interessato, si allontanò di qualche passo e attivò la magia.
La superficie d’ebano si sollevò pigramente lasciando in vista un reperto grande come un posacenere, il nostro mago _perché è ormai chiaro che di mago si tratta_ si avvicinò all’oggetto, rappresentava un Sole spaccato a metà. Con cautela lo prese, lo mise nella sua borsa e in punta di piedi, come se avesse paura di svegliare qualcuno, uscì dal santuario. Non appena fu sull’uscio si udì come un enorme brontolio, come se la terra sotto i suoi piedi fosse affamata. Il mago non aspettò un attimo di più, se la diede a gambe levate.
Le rovine iniziavano a riversarsi su loro stesse, il deserto si comportava come un mare in tempesta.
 
I beduini si accorsero che qualcosa non andava e iniziarono ad allontanarsi, una volta giunti ad una distanza di sicurezza cercarono di scorgere il mago emergere dal polverone, ma non videro nulla. Solo la sabbia che si riversava su sé stessa, la natura era decisamente impazzita.
Quando lo scenario tornò ad essere quello del deserto i due trovarono il coraggio di avvicinarsi un poco –Secondo te è morto?-
-Non vedo come avrebbe potuto salvarsi da una cosa simile.-
-E ora che facciamo?-
-Io direi di tornare indietro, qui ormai non abbiamo più nulla da fare…- si bloccò di colpo quando vide della sabbia muoversi –Vieni, avviciniamoci.- andarono nel punto in cui a sabbia si era mossa, la spostarono leggermente e ritrovarono il mago, pieno di sabbia e con qualche graffio, ma vivo –Sopra di voi splende davvero una buona stella, Yama-sama.- disse uno dei due –Non potete immaginare quanto.- rispose quello con un sorriso di gratitudine e trionfo.
 
Magnolia, Gilda di Fairy Tail
 
-Siamo tornati!- esclamò Natsu spalancando la porta della Gilda con un calcio –Bentornati.- salutò Mirajane accogliendo i maghi appena rientrati dalla loro ultima missione –Com’è andata?- chiese poi a Lucy che si era lasciata andare sul bancone –Come al solito, abbiamo catturato i ladri, ma Natsu e Gray hanno distrutto tre abitazioni.- riferì sconsolata. Mira la guardò comprensiva e la giornata trascorse come al solito: con zuffe e mobili vari che prendevano il volo facendo una brutta fine insieme alle bottiglie vuote scaraventate da Cana che quel giorno non era esattamente di buon umore –Si può sapere che ti prende?- chiese uno sconsolato Macao –Non interrompermi!- disse lei isterica e leggermente ubriaca –Oggi sei particolarmente irritabile, si può sapere che accidenti ti prende?-
-Mi prende che non riesco a capire che cosa intendono le carte!- sbottò lei furiosa –Come sarebbe?- chiese Mirajane confusa –Ci sono un mucchio di segni contraddittori, è come se il loro potere fosse stato annullato.- disse irritata –Come sarebbe?-
-Sarebbe che è presente sia gioia che dolore, sia vittoria che sconfitta e praticamente si annullano a vicenda, non riesco a fare una previsione sensata da una settimana ormai!- disse al culmine della frustrazione –Non mi era mai capitata una cosa del genere!- aggiunse sempre più irritata.
Nel frattempo nella Gilda le risse quotidiane stavano ormai raggiungendo il culmine –Ice Make: Lance!-
-Pugno di ferro del Drago di Fuoco!-
-Spranga del Drago di Ferro!-
-Uomo!-
I ragazzi se la stavano dando di santa ragione per il puro gusto di farlo, ormai avevano dimenticato da dove fosse iniziata la litigata ma nessuno era intenzionato a smettere e dare forfè; tuttavia la pazienza di una certa Rossa si stava esaurendo. Si alzò dal suo tavolo e avanzò con calma verso i litigiosi. Li prese uno a uno per la testa e le sbatté una contro l’altra in un colpo solo –Finitela.- disse con un tono glaciale che non ammetteva repliche.
 
In quel momento la porta della Gilda si aprì ed una figura incappucciata, vestita con abiti da viaggio e parecchio impolverata, entrò –Chi sei?- chiese Makarov dall’alto del tavolo dove era seduto.
-Non mi riconoscete? Devo dire di essere leggermente offeso.- rispose la voce di un ragazzo. I presenti ci misero qualche secondo per identificarne il proprietario, finché Natsu non saltò in piedi dalla sua posizione tramortita e puntando il dito contro l’interessato esclamò –Ma tu sei Yama!-
Il ragazzo sorrise compiaciuto e calò il cappuccio, era leggermente cambiato: la pelle scurita dal sole, i capelli più corti e l’aspetto decisamente più sano e robusto –Mi fa piacere rivedervi.- disse con un sorriso.




*si presenta con l'aspetto di uno spirito metà ragazza e metà drago. i capelli neri raccolti in una treccia, delle squame viola un po' ovunque, delle ali dello stesso colore e una coda viola con una fiammella blu sulla cima*
Eccomi nuovamente alla carica con la storia che avevo promesso qualche mese fa.
Vi ricorderete della storia "La figlia degli Astri" no?
Bene, perché questo è il suo seguito.
Spero di riuscire a pubblicare almeno una volta a settimana anche se non garantisco dal momento che c'è di mezzo la scuola.
Siete contenti dell'entrata in scena di Yama?
Era da un po' che non si faceva vivo e volevo dargli un aspetto cresciuto rispetto a come era nella storia precedente, un po' più attivo diciamo.
Come potete capire è in arrivo un'altra storia per la Volta Celeste, ho dei capitoli di scorta dove ho piazzato qualche chicca, ma preferisco non anticipare nulla.
Se siete nuovi e la storia vi interessa vi consiglio di andare a ripescare la storia che ho citato qualche riga fa; se non lo siete allora... Ben tornati sulle ali della follia!
Per il prossimo capitolo dovrete attendere giovedì.
Spero di avervi incuriosito, ma dopotutto non posso ancora scoprire tutte le mie carte, quindi dovrete pazientare un po'.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
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