Scelta ~
La pioggia picchia
con forza contro il vetro, quasi a volerlo rompere, come se con questo gesto
sparissero tutti i tormenti del mondo.
Le gocce mi impediscono di guardare oltre la finestra, ma so, anche se non
posso vedere, che non c’è nessuno lì fuori. Perché se ne è appena andata lei.
Un sospiro e distolgo lo sguardo.
Non tornerà – continuo a ripetermi,
come per convincermi di una cosa ormai ovvia. – E’ andata via, non tornerà. Ha scelto lui. Non può tornare.
Chiudo gli occhi, come a voler arginare il dolore, ma non succede. Perché il
dolore è più forte di ogni cosa, persino più forte di me.
E non mi riferisco a quello fisico. Quest’ultimo non è minimamente paragonabile
a quello che mi divora dentro, a quello che mi lascia senza fiato.
Non avrei mai creduto possibile stare così male da non riuscire a guardare
avanti, eppure
se ora cerco di guardare il mio futuro, non lo vedo. Un po’ come la
succhiasangue veggente quando ci sono in ballo io.
Ma nel mio caso non sono io, il problema.
Forse non so neanche quale è il problema.
Forse lei, forse lui … o forse io e non voglio rendermene conto, ma non è che mi interessi poi molto, ora. Non
ho bisogno di qualcuno a cui addossare una colpa che non esiste.
Ho bisogno di qualcosa che mi faccia andare avanti, che mi dia la forza di
pensare al mio futuro, perché ora come ora, è un’immensa coltre grigia: non
riesco a vedere oltre.
Fino ad ora ero sempre stato certo della mia vita. Avevo sempre visto con
chiarezza il mio futuro. Una piccola casetta a La Push, io e Bella, insieme, due
bambini con grandi occhi color cioccolato e un’officina che avrebbe sempre
fatto affari. Di tanto in tanto, sarebbero venuti a trovarci Sam e gli altri
con le loro compagne, e mi avrebbero preso in giro, magari ridacchiando sul mio
imprinting mancato. E sarebbe stata come una favola felice.
Questo era il mio futuro. Ero certo che sarebbe andata così.
Ma quel maledetto è tornato, mi ha sottratto quella felicità che avevo a
portata di mano, me l’ha portata via, dannazione. E Bella ha scelto lui, perché
lui è come una droga per lei. Perché lui è la mia eclissi personale.
Proprio quando avevo progettato tutto, proprio quando avevo capito in che
direzione dovevo andare, allora il mio castello di carte è stato mandato
all’aria, le rose, di cui avevo aspettato i primi boccioli per secoli,
brutalmente calpestate.
Dannazione.
Sospiro e drizzo le orecchie. Forse spero di sentire quel rumore familiare,
quello di un pick - up arrugginito, un tempo appartenuto a mio padre, ma non
sento nulla. Eppure ci spero ancora. Illuso, ecco cosa sono.
Lei ha scelto. Ha scelto lui –
continuo a ripetermi, come se servisse, come se alleviasse il dolore. Non lo
fa, anzi, forse fa ancora più male. Dannazione, c’è qualcosa che non faccia
male, che mi faccia stare meglio?
Lei ha scelto lui. E’ un ritornello
senza fine che ripeto nella mia mente da quando Bella è fuggita via da quella
maledetta porta.
Lei ha scelto lui quando quel qualcosa che poteva esserci tra di noi era appena
fiorito.
Era un timido bocciolo di rosa, alimentato dalle mie illusioni. Credevo che
sarebbe cresciuto, meraviglioso, rigoglioso. Tante belle rose che avrebbero
circondato il mio cuore.
Ma
le rose hanno le spine.
Ma
lei ha scelto lui.
E invece le mie rose
sono state calpestate da piedi gelati, sono sfiorite, appassite per sempre. I
petali sono dispersi da qualche parte di quest’incendio che mi brucia il cuore.
Ed ora, di quel sentimento che credevo sarebbe cresciuto, non è rimasto che un
bocciolo appassito, unico sopravvissuto, con spine appuntite a circondare il
mio cuore.
Angolo Autrice
Fa schifo, vero?
L’avevo scritta secoli fa ed oggi mi è ricapitata sotto gli occhi mentre facevo
pulizia nel mio PC. L’ho riaperta e ho provato a modificarla un po’, per
renderla almeno presentabile, ma non so se ci sono riuscita.
Sono i pensieri di Jacob quando Bella va da lui e gli dice che ha scelto
Edward, alla fine di Eclipse. Stavo piangendo anche io, in quella scena ç___ç
Non so, ma Jacob e Bella mi sembrano mille volte più giusti di Edward e Bella.
Spero non faccia troppo schifo.