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Autore: fra_eater    13/05/2017    1 recensioni
Gli ultimi pensieri di Gin Ichimaru mentre attende la sua fine.
Dal testo:
"È un dolore lancinante mentre ripenso a quei tempi andati, al quel corpicino riverso a terra, al mio sentimento di vendetta per quella bambina che mi è stata accanto, che ho imparato a…
Può un serpente amare? Solo ora vedo il mondo con una luce diversa…"
Questa storia partecipa al contest "Ode ai caduti- il contest dei personaggi morti" indetto da Stratovella sul forum di EFP.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gin Ichimaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Può un serpente amare?
 
Striscia. Mordi. Uccidi.
È questo il modo in cui ho vissuto.
 
Striscia, striscia, striscia.
Ho agito nell’ombra, ho complottato, ho cospirato; ho scoperto, ho osservato, mi sono avvicinato a lui con il solo scopo di convincerlo a fidarsi di me e poi colpirlo con la mia Shinsō.
Avevo vinto.
Dopo essere strisciato alle sue spalle ero finalmente riuscito a colpirlo, a morderlo; a fare quello che per anni avevo progettato, a compiere la mia vendetta che mi ha portato a indossare queste vesti da Shinigami.
 
Mordi, mordi, mordi.
Per Aizen ho ucciso, ho tradito tutta la Soul Society, ho tradito lei e solo ed esclusivamente per quel momento, per dire che avevo vinto e poi… poi mi sono reso conto che non era niente.
Il cacciatore astuto non sono mai stato io. È Aizen.
 
Uccidi, uccidi, uccidi.
Quando mi ha staccato il braccio non ho provato alcun dolore. Quando mi ha scaraventato su queste pietre non ho sentito niente
 
Muori.
Sto morendo.
 È questa la realtà.
Io che sono stato sempre considerato il serpente sto morendo a causa della mia stessa preda, della preda a cui ho dato la caccia per anni, per cui ho tessuto una ragnatela rinnegando la mia natura di serpente, divenendo sempre più infido.
Sento il sangue sgorgare dal mio corpo.
 È sempre stato lì, a muoversi vorticoso e silenzioso dentro di me. E adesso? Adesso scende fuori veloce da quel che resta del mio avambraccio, dalle ferite sul mio corpo e lo sento caldo su di me. Caldo come un abbraccio… un abbraccio agognato…
Maledizione! Non sono riuscito in quel che volevo. Ho fatto tutto questo per mera vendetta e ora non posso far altro che morire come uno stolto!
Non sento più niente.
 Almeno le ho potuto dire addio, almeno lei non mi vedrà in queste misere condizioni.
 Sento il Reiatsu di Aizen che si avvicina. È così magnanimo da finirmi prima che la sofferenza raggiunga tutte le membra? Oppure si deriderà del mio corpo ridotto in questo stato, delle mie spire divenute inoffensive?
La testa…
È un dolore lancinante mentre ripenso a quei tempi andati, al quel corpicino riverso a terra, al mio sentimento di vendetta per quella bambina che mi è stata accanto, che ho imparato a…
Può un serpente amare? Solo ora vedo il mondo con una luce diversa…
La distruzione intorno a me, le grida di sgomento dei mortali, la forza di Aizen, qualcosa che mi bagna il volto.
Sento qualcosa di caldo sul mio viso, come un velo leggero che mi sfiora e al tempo stesso mi inumidisce.
Perché sei qui, Rangiku? Perché piangi? Perché offuschi i tuoi bei occhi con le lacrime per una serpe come me?
Mi dispiace di non essere riuscito a vendicarti.
Mi dispiace di non poter asciugare queste tue lacrime.
Mi dispiace per non poterti amare.
Avevo fatto tutto questo per te, per vederti felice.
Ora capisco che bastava proteggerti.
Ora capisco che bastava amarti.
Mi dispiace,Rangiku…
… addio.
  
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