-Luoyang, Cina. 3 Giugno 2016. Ore 21:00

 
Era sempre così, anzi, il suo lavoro è sempre così;
Dopo avere trovato il manufatto che si cercava negli scavi, una grande festa al museo si doveva fare, per festeggiare.
Syaoran Li odiava quelle feste ma amava il suo lavoro, ha studiato con molta fatica per diventare ciò che desiderava ed infine dopo anni di immenso studio e di sacrifici, egli ha ricevuto la sua ben che meritata laurea in Archeologia. Subito dopo la laurea, Syaoran ha fatto un po’ di scavi in giro per il mondo, dall’Italia all’Inghilterra, dall’America del Sud fino al Giappone.
La cosa che lo faceva emozionare di più era il poter fare degli scavi archeologici anche nella sua terra natia: La Cina. Avevano appena finito di fare degli scavi nella città di Luoyang, che nel 650 dopo cristo era la Città Imperiale della Cina sotto la Dinastia Tang, ma anche sotto l’Impero dell’unica Imperatrice della Cina; l’Imperatrice Wu Zeitan. In effetti hanno trovato un manufatto che apparteneva proprio all’Imperatrice, un manufatto strano… che adesso era esposto in una bacheca di vetro e gli appassionati di storia guardavano con ammirazione il manufatto.
Syaoran sospirò, stanco di quell’aria viziata e della musica jazz in sottofondo e decise di andare a prendersi una boccata d’aria fresca.
Uscendo vide una figura famigliare, che si stava fumando una sigaretta. Syaoran le sorrise poiché la riconobbe; era sua cugina. Aveva i capelli neri tagliati a caschetto, la pelle ambrata come il miele, gli occhi a mandorla color nocciola, le labbra sottili erano dipinte di bordeaux. Indossava un abito corto e nero, smanicato e che lasciava intravedere le sue lunghe gambe, il vestito non mostrava nessuna scollatura particolare nei suoi rotondi seni.
 « Devi smetterla di fumare Mei-Ling, ti ucciderà prima o poi » Mei-Ling si girò e vide il cugino, diede una boccata con la sua sigaretta e soffiò il fumo provocato da essa « Preferisco morire così piuttosto che in mezzo al pericolo, come fai tu.  » disse per poi darli un pugno leggero sulla sua spalla  « Lasciami i miei piaceri Syaoran, proprio come tu hai il piacere del Whiskey.  » Syaoran chiuse gli occhi a quell’affermazione e guardò dall’altra parte, sorseggiando il suo Martini secco.
Mei-Ling finii la sigaretta e la lanciò lontano dal posto ove si trovavano lei e suo cugino Syaoran. Poco dopo notò l’espressione annoiata del cugino: egli era molto bello, i capelli castano scuro e folti, che spesso finivano davanti ai suoi decisi occhi marroni, lo smoking che teneva addosso questa sera lo rendeva ancora più affascinante, di quanto egli non lo sia già.
« Non ti piacciono queste feste eh cugino? » disse mentre gli diede una gomitata, Syaoran a quel gesto mise la mano ove Mei-Ling lo colpii « Senti chi parla, non ti piacciono nemmeno a te! » i due cugini risero per un po’ a quella battuta che fece Syaoran. Lui e Mei-Ling erano diversi ma in fondo erano quasi simili, erano cugini di primo grado ma si sentivano come fratello e sorella. Syaoran non era figlio unico, aveva due sorelle ma lavoravano nell’agenzia di famiglia. Mei-Ling invece aveva una sorella gemella, Mei-Xing e lavorava all’Ospedale di Pechino come primario di Chirurgia.
« Comunque, tu e la tua squadra avete trovato qualcosa di interessante fra i resti che abbiamo trovato allo scavo? » domandò Syaoran, chiedendo delle ricerche che aveva svolto anche lei assieme a lui. Mei-Ling non era un’archeologa ma bensì un’antropologa forense, lavorava su i resti delle persone decedute da tempo e spesso riusciva a trovare le vere cause della morte di quelle persone, a differenza di come dicono i libri di storia.
Mei-Ling scosse la testa, amaramente « No, per ora non abbiamo trovato niente. Nemmeno sul corpo dell’Imperatrice Wu, ma se trovo qualcosa ti faccio sapere subito, ma ora come ora sembra che ella sia morta di cause naturali. » Syaoran annuii, mordendosi l’interno della guancia.
Mei-Ling sospirò mentre prese il suo pacco di Camel da 100 e ne mise una stecca nelle sue labbra « La cosa mi fa stressare e non poco… » disse mentre si accese la sigaretta e diede una boccata.
Syaoran fece un mezzo sorriso e diede una pacca sulla spalla di Mei-Ling « Ti lascio ai tuoi vizi, di sicuro mi vorranno dentro… Dottoressa Li. » disse Syaoran per poi fare l’occhiolino alla cugina. Mei-Ling fece una smorfia  « Rispettali i miei vizi Professor Li. » disse per poi ridere e dare un’altra boccata alla sua sigaretta. Syaoran scosse la testa, ma decise di rispettare i vizi di Mei-Ling.
 
 
Passarono due ore, erano già le undici di sera. Syaoran e Mei-Ling parlavano senza interruzione con i loro rispettivi colleghi archeologi e antropologhi forensi. Doveva ammetterlo a se stesso ma Syaoran si stava annoiando e non poco, aveva solo il pensiero di andare in albergo , bere un bicchiere di Whiskey e guardare la televisione. Ma la sua presenza era fondamentale, visto che l’aveva trovato lui il manufatto dell’Imperatrice Wu Zeitan.
Mentre parlava con i suoi colleghi , con la coda dell’occhio video una donna particolarmente interessata al manufatto. Non sembrava un’archeologa oppure una studiosa di manufatti antichi.  Sembrava che avesse ventiquattro anni, la stessa età di Syaoran, i lunghi capelli castano chiaro cadevano lungo le sue spalle, erano lisci come gli spaghetti e lucenti come la seta, gli occhi verdi come la giada e la pelle diafana come quella delle bambole. Aveva un lungo vestito nero, ma aveva una spacca sulla gamba sinistra e dei guanti lunghi fino ai gomiti, del medesimo colore del vestito. Syaoran rimase affascinato dalla donna e da come studiava il manufatto. Ma si, perché no? Pensò mentre annuii a se stesso « Volete scusarmi un momento, onorevoli colleghi? » i suoi colleghi annuirono con il sorriso sulle labbra. Syaoran si avvicinò verso la donna che studiava il manufatto e mise le sue braccia dietro la sua schiena.
« Affascinante non è vero? » domandò Syaoran non appena fu vicino alla donna, ella lo guardò inarcando un sopracciglio. Syaoran da lontano non si accorse minimamente della bellezza della donna, aveva delle belle forme, un fisico a clessidra ed i seni formosi, Syaoran si accorse solo adesso che nel vestito c’era uno scollatura a v. Il suo occhio cercò di non cadere nei suoi seni.
« Sì, molto affascinante, ho visto dei manufatti così, ma questo ha catturato la mia attenzione  » disse la donna mettendo la mano sul vetro ove era esposto il manufatto. Syaoran inarcò un sopracciglio, era davvero molto misteriosa quella donna, anche solo al primo sguardo  « Siete un’archeologa anche voi? » domandò un po’ imbarazzato.
La donna scosse la testa, e si rivolse a lui, togliendo una ciocca di capelli davanti ai suoi enormi occhi verdi « No… Diciamo che ho viaggiato attorno al mondo e colleziono oggetti che sono dimenticati dalla faccia della terra. Sono una collezionista ma spesso quello che faccio è illegale. » Syaoran annuii soltanto, ma non riusciva a capire quello che diceva la donna Cosa vuole dire con “spesso quello che faccio è illegale”?  era una domanda alla quale non sapeva dare risposta… Che questa donna sia una ladra in incognito? Ma dall’aspetto non sembrava tale.
« Come vi chiamate? » domandò Syaoran mentre mise le braccia lungo il corpo. La donna apparve titubante per un po’ ma decise di rispondere; « Sakura Kinomoto, collezionista di oggetti antichi. » disse mentre lei porse la mano a Syaoran.
Egli la prese, ma non la strinse « Professor Syaoran Li, archeologo » poi avvicinò la mano verso le sue labbra, baciandole le dita della mano « Incantato, davvero ».
Sakura inarcò un sopracciglio non appena Syaoran le baciò la mano, subito dopo egli la lasciò andare, Sakura non tolse quello sguardo dalla sua faccia « Che gentiluomo, davvero. » la voce di Sakura era ferma, ma non c’era un minimo di scortesia in esso.
« Cosa ci fate qui a Luoyang signorina Kinomoto? » domandò Syaoran mentre tornò a guardare il manufatto, era orgoglioso di aver trovato quell’oggetto, un altro da aggiungere alla sua schiera di manufatti trovati, bastava solo che iniziasse ad iniziare le ricerche per l’Arca dell’Alleanza e sarebbe apparso su tutti i giornali del mondo.
Sakura fece una smorfia e toccò nuovamente il vetro ove era esposto il manufatto. « Come le ho detto… sono una collezionista, ne ho trovati tanti durante i miei viaggi ed essi sono rimasti al sicuro per tanto tempo sotto la mia tutela ed il mio sistema di sicurezza…» Syaoran annuii solamente alle sue parole Arriva al punto bella signorina… pensò quasi irritato Syaoran.
« A quanto lo vendete il Cuore di Giada?  » domandò Sakura, secca. Syaoran spalancò gli occhi, stupito dalla domanda della donna. Assolutamente no. Aveva intenzione di risponderle in malo modo, di cacciarla, di chiamare la sicurezza e mandarla via.
Ma decise di fare l’uomo galante e cercò di fare calmare le acque che si erano riscaldate nel suo sangue « Mi dispiace, ma il Cuore di Giada non è in vendita. »
Alla risposta di Syaoran, Sakura lo guardò con le sopracciglia irrigate in un espressione di rabbia e delusione, ella sospirò soltanto e si guardò le dita della sua mano sinistra.
« Vi posso solamente dire che avete commesso un grave errore Professore… » Syaoran inarcò un sopracciglio e si mise a braccia conserte. Un errore? Che errore?! Continuava a pensare, ma poi… chi era questa donna? E perché voleva così tanto il Cuore di Giada? Solamente perché ella era una collezionista di manufatti, non l’avrebbe venduto nemmeno al Presidente degli Stati Uniti in persona « Non funzionano con me le minacce signorina Kinomoto ».
Sakura scosse la testa, mordendosi l’interno della sua guancia e guardò a Syaoran con un sorriso enigmatico « Siamo nel 2016 professor Li, in molti ci guardano ma voi siete troppo ingenuo per capire la pericolosità di questo manufatto » Syaoran incominciò a muovere le dita sulle sue braccia, a causa della confusione che ella le stava dando in testa.
« Devo andare adesso, le lascio il mio biglietto da visita. » disse per poi prendere un biglietto dalla sua borsa, Syaoran lo prese con riluttanza. Sakura le fece l’occhiolino « Non esiti a chiamarmi quando succede qualcosa. » queste furono le ultime parole che Sakura Kinomoto gli disse quella sera a Luoyang. Syaoran sperava di non vederla mai più Collezionista di manufatti… Tsk, ma sentila. Secondo me è una ladra. Pensò mentre vide Sakura Kinomoto allontanarsi dalla folla che parlava e parlava.
Mei-Ling si accorse che il cugino era vicino al manufatto e si avvicinò a lui, in mano aveva un bicchiere di Gin « Chi era quella donna Syaoran? » disse per poi bere un sorso dell’alcolico.
Syaoran si accorse di Mei-Ling e le sorrise amaramente, poi guardò nella direzione ove la Kinomoto era andata via « Non ne ho idea…  » mentii. Syaoran sperava che ella non fosse una ladra, ma lo aveva capito subito:
Sakura Kinomoto non è una semplice collezionista.
 
 
Angolo dell’Autrice;
Buon giorno a tutti! Dopo un bel po’ di tempo torno su questo fandom, ho rivisto per la millesima volta tutto l’anime e avevo troppa voglia di riscrivere una fanfiction su Card Captor Sakura. Così ho optato per un Alternate Universe, che sono una delle categorie di Fanfiction che mi piace scrivere.
La storia è ispirata ad un paio di videogiochi che mi piacciono un sacco, come Uncharted e Tomb Raider (Non quelli nuovi). Spero vi sia piaciuta e ci vediamo al prossimo capitolo :3
P.S: Ad ogni capitolo non scriverò più l’angolo dell’autrice anche perché adoro tenere i lettori sulle spine xD Ma non lo so… vediamo che deciderò xD.
-Anya