Dopo un intero pomeriggio trascorso al pronto soccorso finalmente Isak e Even rientrano nel loro modesto appartamento in periferia di Oslo.
Oltre a qualche livido e contusione Isak non ha riportato gravi danni, Even però non riesce a capire quel senso di vuoto e impotenza che continua a provare. Si sente distrutto dentro, un unico pensiero continua a circolare nella sua mente: lo devo proteggere. Perché, non si sa quando ma Isak è diventato la sua metà, il suo intero mondo e oggi quando ha visto Isak essere brutalmente colpito si è sentito morire dentro.
Ora si trovano sul loro letto, Isak seduto con una borsa del ghiaccio premuto sullo zigomo destro e Even sdraiato che da le spalle al fidanzato. Non ha il coraggio di guardarlo in faccia, ha paura di vedere in quei splendidi occhi verdi di cui si è irrimediabilmente innamorato l'accusa di non averlo difeso. Ha paura di vedere la fine della loro relazione. Ha paura che Isak non si fidi di lui, che si sia sentito tradito da fatto che, durante quella rissa, è rimasto pietrificato sul posto, non riuscendo a intervenire nemmeno per proteggere il suo ragazzo.
Mentre tutte queste paure affollano la sua mente non si è reso conto di aver cominciato a piangere. I suoi singhiozzi richiamano l'attenzione di Isak che, allarmato, si avvicina al ragazzo più grande.
"Ehy tesoro tutto bene? Che hai?"
"Sto bene non preoccuparti baby" risponde Even trovando finalmente il coraggio di girarsi e guardare il fidanzato "tu invece come stai?" domanda alla fine.
"Mi sento bene, mi fa male la faccia ma sto bene" risponde immediatamente "mi vuoi dire cosa hai?"
"Nulla tranquillo, non ho nulla. Prova a dormire, hai avuto una giornata pesante e devi riposare" risponde tirando su con il naso e guardandolo con sguardo colmo di lacrime e senso di colpa.
Isak, avendo intuito lo stato d'animo del suo amante, si avvicina al suo viso e, dopo aver lasciato un delicato bacio sulle sue labbra, gli sussurra dolcemente "non è colpa tua amore, non è assolutamente colpa tua, hai capito? Non incolparti per qualcosa che non hai fatto ok?"
Non molto convinto e con un mezzo sorriso pieno di amarezza Even risponde "come può non essere colpa mia? Erano miei amici quelli, ti hanno fatto del male per colpa mia e io non sono riuscito a proteggerti e mi-" si interrompe non riuscendo più a continuare a causa dei singhiozzi.
"Amore" sussurra Isak iniziando ad accarezzare dolcemente il viso del fidanzato, cercando di calmarlo con quel semplice gesto colmo di amore. "Respira, cerca di calmarti" continua iniziando a preoccuparsi seriamente a causa del respiro rotto dal pianto isterico del fidanzato "va tutto bene, sto bene tesoro, respira. Mi stai facendo preoccupare, che hai?" Domanda imperterrito Isak cercando di capire la verità che si cela dietro quella disperazione.
"Io...n-non lo so" sussurra Even "mi sento responsabile, non sono riuscito a proteggerti, è tutta colpa mia. Ti hanno ferito e non ho fatto nulla, ti ho deluso...ho paura" riesce a rispondere finalmente pronunciando le ultime due parole talmente a bassa voce che Isak quasi non le sente.
"Hai paura di cosa?" Domanda allora "paura di mostrarti per quello che sei?" Chiede dubbioso.
"Assolutamente no" risponde immediatamente e con fermezza "non ho paura di quello, io-" continua in modo incerto cercando nello sguardo di Isak la fiducia che gli occorre per proseguire "io ho paura di averti deluso e che quello che è successo possa distruggere la nostra relazione. Mi dispiace così tanto Isak, non mi lasciare ti prego" conclude riprendendo a piangere, nascondendo il viso nell'incavo del collo del fidanzato e stringendo forte la sua t-shirt nera.
Assolutamente sbigottito dal comportamento del ragazzo e stringendolo forte tra le sue braccia sussurra "ma come potrei lasciarti? Ma cosa pensi? Come potrebbe un incidente portarmi a lasciarti? Tu sei tutto ciò che ho sempre desiderato lo sai. Lo so che con Elias e gli altri non ti sei lasciato in modo pacifico e so che è stato strano e difficile mostrare il tuo vero te dopo tanto tempo ma non pensare minimamente che per colpa loro io potrei lasciarti. Io ti amo Even, ti amo così tanto. Non potrei mai lasciarti, mai. Guardami" gli chiede dolcemente e il ragazzo obbedisce alzando quel bellissimo sguardo colore del cielo "non è colpa tua hai capito? Capita di non riuscire a proteggere le persone in alcune circostanze ma questo non significa che non si tenga a loro o sbaglio?" Domanda fissando quei bellissimi occhi, all'incerto cenno affermativo del fidanzato continua con voce colma di amore e gioia "Sei l'uomo della mia vita, Even. Non mi hai deluso, oggi mi hai reso fiero di te, mi sono sentito così orgoglioso di te"
"In che modo ti ho reso orgoglioso?" Chiede perplesso
"Hai mostrato a tutto il locale chi sei, hai cantato Imagine con il cuore in mano e mi sono sentito il ragazzo più fortunato del mondo, perché il destino ci ha fatto incontrare e io non posso pensare di stare un solo secondo senza te" gli risponde il giovane ora con le lacrime agli occhi per l'emozione.
Even lo guarda sbalordito, ancora una volta Isak si è dimostrato un ragazzo eccezionale, con un grande cuore e un'anima pura e dolce. Con un ampio sorriso dipinto sulle labbra sussurra "sei fantastico Isak, ti prometto che ti proteggerò da qualsiasi pericolo da ora in avanti perché ti amo più della mia stessa vita. Tu sei la mia vita Isak" prima di far combaciare le loro labbra in un bacio appassionato.