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Autore: SterekHobrienalltheway    14/05/2017    1 recensioni
Di come Stiles e Derek si sono innamorati grazie a clown e barbie.
Il prompt non è mio, ma della pagina Sterek Prompt.
Giuro che finirà bene🙈
Genere: Comico, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata bellissima a Beacon Hills. Il cielo era azzurro, il sole splendeva in esso, le nuvole erano bianche e riempivano il cielo con fantasiose forme. File di studenti si avviavano verso l'entrata della scuola, quel giorno sembrava che fossero tutti presenti.. tranne i nostri protagonisti. Dove sono?!? Come? Loro sono? Ah ops.. Loro sono beh.. Forse è meglio ricominciare da capo. 

"DANNAZIONE! NON È POSSIBILE, MAI UNA VOLTA CHE VA PER IL VERSO GIUSTO!" 

Okay, bisogna veramente ricominciare da capo. In teoria doveva essere una bellissima giornata a Beacon Hills, ma purtroppo i nostri ragazzi non potevano saperlo.

"Stiles, calmati. Non è la prima volta che ci capita tutto ciò, dobbiamo, come sempre, trovare una soluzione e uscire dal casino."

"Si, okay, ma perché tutte le volte dobbiamo finire nei casini? Per una volta.. Dico: PER UNA SOLO FOTTUTISSIMA VOLTA NON POTREMMO TROVARE LA SOLUZIONE PRIMA DI VENIRE CATTURATI?!?" Urla ancora Stiles.

"Stilinski taci. Non è il momento per i tuoi discorsi infiniti." 

"Oh certo Derek, stiamo tutti in silenzio. BEH, MI DISPIACE MA STARO' ZITTO SOLO QUANDO MI UCCIDERANNO."

"Ragazzi finitela. Stiles, invece di urlare, trova la soluzione.. Sei il..."

"Oh no, Isaac, non ti laverai le mani dicendo che sono il più intelligente."

"Però potresti veramente pensare ad una soluzione.. Tipo.. Perché siamo sottoterra?" Chiede Lydia e Stiles sbuffa.

"Dovevate pensarci prima, al fatto che sono il più intelligente. PERCHE' ORA NON SAREMMO QUI!"

"Oh andiamo Batman, tiraci fuori da qui. Abbiamo sbagliato, lo sappiamo. Ora tiraci fuori."

"Non so come tirarci fuori Erika. Dovrei analizzare meglio la stanza e tutto il resto del.. dell'albero." 

"In poche parole nemmeno Stilinski sa quello che deve fare."

"Sempre così poco d'aiuto, Lahey." Cantilena Stiles. 

"Adesso finitela." 

"Sul serio Stilinski? Non è un po' vecchia come battuta? Io le mie le cambio."

"Ho detto basta."

"Lahey, almeno io so dove andare a parare per darti fastidio."

"State zitti."

"Oh, andiamo Stilinski, ammettilo che non sai su cos'altro offendermi."

"Ragaz.."

"No Lahey, tranquillo. Attacco anche le tue sciarpe." Dice con un sorriso strafottente sulla faccia. 

"Ragazzi per me si mette male." 

"No, ma non mi dire Jackson." Quest'ultimo la fulmina.

"Jackson, Lydia ha ragione. Derek sta per scoppiare." Sussurra Boyd. E infatti dopo neanche due secondi.

"ADESSO BASTA. STATE ZITTI."

"Der.."

"Davvero, silenzio. Arriva qualcuno." 

Tutti tacciono e i passi iniziano a sentirsi, sempre più vicini. 

"Quindi sono tutti al di la di questa porta?"

"Si mia signora. Tutti quanti. C'è anche l'alpha."

"Oh grandioso." Sorride la regina. I ragazzi ascoltano in silenzio, finché non si apre la porta e gli sconosciuti entrano nella stanza. 

"SIAMO SERI?" Urla Stiles.

"Ragazzino, zitto." Tutti si voltano verso Derek, ma quest'ultimo non ha aperto bocca.

"Solo perché sei più alto di noi, non significa che tu sia potente. Infatti, indovina chi è legato per i polsi e penzola giù?" Chiede retoricamente la regina. Tutto il branco ridacchia.

"Bene bene. Avete fatto proprio un bel lavoro. Il branco che desideravo da tempo, finalmente, è qui davanti a me." Dice, poi si volta verso Derek. "E poi c'è lui, l'alpha. Ne ho sentite molte su di te, Derek, e ogni volta rimanevo sia stupida che soddisfatta dalle tue azioni." Si avvicina a lui. "So praticamente tutto di te." Lo guarda attentamente. Gli sposta il viso da una parte all'altra e annusa l'aria. "O almeno pensavo." Si allontana da lui. "Gli voglio tutti alla mia corte" Dice rivolta verso i suoi soldati. Il branco si guarda, incapace di capirci qualcosa. 

"Molto bene, branco Hale. Non a caso ho scelto proprio voi. Ma ora è giunto il momento di salutarci. Però, prima, posso esaudire un desiderio a testa. Potete chiedermi quello che volete, tranne far innamorare una persona di un'altra." Dice facendo un occhiolino. I ragazzi si guardano tra di loro con sguardo interrogativo. 

"Quindi.. Perché ci ha tenuti prigionieri?" Chiede ingenuamente Stiles.

"Oh mio caro, le risposte arriveranno col tempo." 

"Bene, nessuno di noi vuole niente. Perciò noi ce ne andiamo." Dice Peter e si dirige verso l'uscita. 

"Oh no. Ognuno di voi vuole qualcosa. Siete solo troppo timidi per chiederla. Ma, va bene così, io vi darò lo stesso il mio dono." La regina agita le mani e dice alcune parole in una lingua antica. "Bene, d'ora in poi direte solo e soltanto la verità. Le parole vi usciranno di bocca, senza che possiate farci nulla." Sorride soddisfatta.

"COSA?!" Urla Scott.

"Tu sei pazza!" Questo è Stiles.

"DANNAZIONE!" Impreca Derek.

"Lo sapevo che non dovevo unirmi a voi!" Sbuffa Jackson.

"I tuoi capelli sono davvero brutti."

"Sul serio Lydia?! Ma tu ti sei vista ultimamente?"

"No, Erika. Perché eravamo tutti dentro un fottutissimo albero." 

"Vacci piano cacciatrice."

"Owh, che carino Boyd che difende la sua ragazza."

"Dai, Cora, lascialo stare. Almeno loro hanno ammesso al branco che stanno insieme. Cosa che dovrebbe fare anche qualcun altro." Dice Peter e due dei ragazzi incassano il colpo. 

"Io volevo solo una nuova sciarpa." Tutti smettono di parlare e si girano verso Isaac.

"Dei Lahey, sei impossibile." Dice Stiles e si schiaffeggia una mano in faccia. 

"Isaac, facciamo che ora ce ne andiamo. Qualunque incantesimo ci ha fatto, sta avendo effetto. Ti compreremo una sciarpa nel viaggio di ritorno." Dice Scott e tutti annuiscono, vogliosi di andarsene da li e tornare a casa.

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"Dei, sono distrutto. I miei polsi sono distrutti. Ci mancava solo l'incantesimo della verità." Sbuffa Stiles.

Dopo essere tornati a casa, il branco si è riunito per discutere, anche con gli altri membri del gruppo, di tutto quello che era successo. L'unico problema è che nessuno non riusciva a non dire la sua. 

"Tranquillo nipotino, troverai.. cioè troveremo la soluzione." Ammicca Peter.

"Perchè lo chiami nipotino?" Chiede Scott.

"Davvero Scottie, io ti voglio bene. Sei mio fratello. Ma sei troppo stupido a volte." 

"Beh, Derek e Stiles stanno assieme." Dice con nonchalance Erika. I due interessati sussultano e trucidano Erika con lo sguardo. 

"Io e Derek non stiamo assieme, Erika." Sbuffa Stiles.

"Beh, ma lo vorresti." Canticchia Cora.

"COSA?! NO!" Arrossisce.

"Bene, ora basta. Deaton ha trovato un antidoto momentaneo per non dire proprio tutta la verità. Così almeno i nostri pensieri più nascosti, rimarranno tali." Dice elegantemente Lydia.

"Esatto. Basta che berrete una boccetta come questa e per un mese starete tranquilli. Così avete anche il tempo per trovare una soluzione, e soprattutto per capire cosa voleva veramente la regina dei folletti da voi."

"Da noi? Quella voleva Derek. Diamoglielo e basta."

"LIAM!"

"Che c'è? È vero. Sputava "voglio averti tutto per me" da tutti i pori."

"Io sto con Liam. Insomma, per forza voleva Derek, guarda che bel faccino che ha." Dice languidamente Mason.

"Beh, allora potremmo darle Liam. Tanto anche lui ha un bel faccino sacrificabile." Ringhia Stiles.

"Oh oh, qui qualcuno è protettivo." Dice Peter e tutti ridacchiano.

"Bene, ora basta. Questa storia non vi interessa, in tutti i casi, sia se fosse vera, sia se fosse falsa. Ora andate a casa e riposate. Ci penseremo nei prossimi giorni." Ordina Derek.

"Ma Derek, c'è il circo in città. Perché non andiamo li stasera?" Chiede Scott.

"Bell'idea fratello."

"Io ci sto." Dice Cora.

"Idem." E pian piano annuirono tutti.

"Nipotino caro, tu vieni?" Sorride serafico Peter.

"No, io devo fare delle cose."

"Che tipo di cose?"

"Cose personali, Peter. Ora, se non vi dispiace vado ad iniziarle. Buona serata." Detto ciò, Derek sparisce su per le scale. 

"Bah, io non lo capirò mai, ed è mio fratello."

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"Sono troppo euforico!"

"Tranquillo Scott, si era capito." Ride Allison.

"Beh, mi dispiace dirlo, ma concordo con mascella storta." 

"Davvero, Peter?! Con tutti i soprannomi che potevi dargli.." Rotea gli occhi Isaac.

"Dai, mettiamoci in fila. Lo spettacolo inizia tra mezz'ora." 

I ragazzi annuiscono e si mettono in fila per aspettare il loro turno. 

"Ma secondo voi, Derek aveva davvero qualcosa da fare?"

Peter scoppia in una fragorosa risata: "Ovviamente no, mia piccola nipote. Derek è solo un cagasotto." Tutto il branco si gira verso di lui con sguardo interrogativo, ma è il loro turno per entrare dentro il tendone per lo spettacolo, perciò nessuno ci pensa più. I ragazzi cercano i loro posti e si siedono, aspettando l'inizio dell'esibizione di quel gruppo di artisti.

"Io non vedo l'ora di vedere i giocolieri!"

"Io preferisco di gran lunga i trapezisti."

"Scusate, vogliamo parlare dei contorsionisti?!" Dice Lydia con sguardo sognante.

"Tesoro, come fanno a piacerti? A me fanno senso, insomma, sembra quasi che non abbiano una colonna vertebrale!" Esclama Jackson e tutti gli altri ridono. Lydia muove delicatamente la sua mano, come per dire "non importa", il presentatore entra in scena e tutti gli rivolgono l'attenzione.

"Buonasera signore e signori, ragazze e ragazzi. Sono così contento di vedere così tante belle facce. Il nostro spettacolo comprende professionisti di alto livello e spero davvero che possa piacervi. Abbiamo acrobati, trapezisti, contorsionisti e chi più ne ha, più ne metta. Saranno due ore intense e spero che passino tranquillamente e in allegria. Detto ciò buon spettacolo a tutti!" Il presentatore esce di scena, tra gli applausi del pubblico.

Il primo professionista ad entrare in scena è una ragazza, molto giovane, russa che fa la contorsionista. L'esibizione della ragazza lascia tutti a bocca aperta, anche Jackson. Il secondo ad entrare in scena, invece, è un domatore di tigri. 

"Quanto vorrei essere una tigre, invece che un coyote mannaro." Dice sognante Malia. Lydia sghignazza: "Scommetto che con lui non faresti tutte le storie che fai con Derek, quando ti alleni."

"No per niente." Le ragazze scoppiano a ridere, mentre gli uomini del gruppo alzano gli occhi al cielo. I professionisti entrano in scena uno dopo l'altro e ognuno è più bravo di quello precedente, lasciando tutto il pubblico piacevolmente stupito. 

"E ora è il turno di far divertire anche i bambini! Diamo il benvenuto al nostro amico Funny il Clown!!" Tutto il pubblico applaude e Peter sorride in modo inquietante.. troppo inquietante, osserva Stiles. Intanto, il clown entra in scena e inizia a chiamare alcuni bambini tra il pubblico, sul palco con lui. Quando inizia a fare dei piccoli trucchi, con il solo scopo di far divertire i bambini, Peter inizia a ridere a crepapelle. A quel punto tutto il branco si gira verso di lui e concorda sul fatto che è ancora più strano del solito. 

"Andiamo zio, sei l'unico uomo di 40 anni che muore dal ridere per dei stupidi clown!"

"Oh, piccola mia, tu non hai idea del perché io sto ridendo, ma tranquilla capirai.. capirete tutti." E ritorna a ridere come un bambino. I ragazzi alzano le spalle, solo Stiles rimane veramente colpito da quel comportamento e forse inizia già ad intuire qualcosa, basta solo unire: Peter che ride per i clown, modifichiamo: ride troppo per i clown + l'assenza strategica di Derek. Avendo, forse, trovato la soluzione, Stiles alza le spalle e torna a godersi la fine dello spettacolo.

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"Madonna!! Che figo era?!? Dei Lyds, devo assolutamente scoprire come si chiama, devo stalkerarlo: vedere l'età, se è fidanzato, dove abita, se è un nomade, se è gay!!" Malia fangirla saltellando per tutta casa. Le ragazze ridono divertite e con sguardo superiore: non hanno mai visto la loro amica così felice. 

"Per me i migliori rimangono i trapezisti. Sembrava quasi che volassero da un trapezio all'altro. Sembravano così leggeri." 

"Bene, mi fa piacere che vi siate divertiti ieri sera, ma ora dobbiamo pensare ai folletti e al perché hanno fatto ricerche sul nostro branco." Dice Derek.

"Giusto. Der stamattina ho trovato un libro in biblioteca e.."

"Da quando lo chiami "Der", Stilinski?" Ghigna Erika. Stiles arrossisce fino alla punta delle orecchie e deglutisce.

"Non..non è l'argomento centrale. Dicevo, in questo libro ci sono vari essere sovrannaturali, tra i quali anche i folletti." Inizia a parlare Stiles, sperando di mascherare l'imbarazzo. "C'è scritto che sono molto astuti e che riescono quasi sempre ad ottenere ciò che vogliono."

"Chiarisci quasi sempre."

"La maggior parte delle volte, Derek." Questa volta sottolinea il suo nome e le ragazze sghignazzano. Derek alza gli occhi al cielo e incrocia le braccia al petto.

"Quindi se sono molto furbi, non possiamo batterli sull'astuzia. Dobbiamo trovare un loro punto debole."

"Già trovato. Ma non è proprio un punto debole, potremmo chiamarlo più che altro come una scorciatoia per ingannarli."

"Stilinski, ripeti da capo, perché non ci ho capito nulla." 

"E quando mai capisci qualcosa Isaac?" Sbuffa Stiles.

"Sinceramente, non ho capito neppure io, testicolo sinistro."

"Ah beh, lo stesso commento vale per te Witthemore. Non sei molto più intelligente di lui." Il diretto interessato si alza di scatto e illumina gli occhi di blu. "Attento a come parli, stupido coso parlante. Altrimenti io.."

"Altrimenti tu cosa, Jackson?" Chiede Derek ed illumina gli occhi di rosso. Jackson ringhia e si risiede sbuffando. 

"Wow, non si è mosso di un millimetro, ha solo illuminato gli occhi. Come diavolo fa?!" Chiede stupito Liam. Lydia sospira: "È un Hale, lupetto." Stiles rimane shoccato inizialmente, poi riprende il discorso come se niente fosse. Ma ad un certo punto si iniziano a sentire dei rumori dal piano di sopra e tutti i licantropi si mettono in allerta. 

"Chi diavolo può essere entrato?"

"Non lo so, ma non riceverà una bella sorpresa."

Intanto la persona scende le scale con un balzo, ma rimane nella penombra. Derek annusa l'aria e dopo aver riconosciuto l'odore di suo zio si sbatte una mano sulla faccia.

"Dei Peter! Ti sembra il caso di fare una delle tue fantasiose entrate in scena?" I ragazzi si rilassano subito, ma Peter ha qualcos'altro in mente: ha una voglia matta di divertirsi. Quest'ultimo si avvicina al branco silenziosamente e ha 4 zampe, per poi saltare sul tavolo e tenere il viso abbassato. Derek alza un sopracciglio scocciato, seguito poi a ruota dai suoi beta.

"Peter si può sapere che diavolo stai combinando?! Davvero, non è il momento di.." Cora non fa in tempo a finire la frase che suo zio ringhia contro suo nipote, alzando la testa. I ragazzi lo guardano perplessi per un momento, non capendo perché Peter sia truccato da clown. Ma quando sentono un leggero sentore di paura si girano verso la fonte di quell'emozione. Derek è immobile con lo sguardo spalancato, fisso sulla faccia di suo zio. Peter, non contento delle reazioni, ruggisce un'altra volta, depistando così i ragazzi dal loro stato comatoso e spaventando a morte Derek che urla, (non proprio virilmente) e corre al piano di sopra, per rifugiarsi nella sua camera. 

Inutile dire che i ragazzi, inizialmente rimasti shoccati da tutto ciò, scoppiano in una fragorosa risata, non aspettandosi che il loro alpha potesse urlare e scappare via in quel modo. O almeno, non tutti i ragazzi stanno ridendo, infatti un piccolo e logorroico ragazzino sale le scale e cerca la stanza di Derek. Una volta trovata, entra e lo vede seduto a terra con la schiena appoggiata ai piedi del letto e le ginocchia contro il petto. Il suo viso è completamente coperto dalle sue braccia e Stiles è sicuro di aver sentito un singhiozzo. Si avvicina cautamente a lui, in silenzio. Una volta capito che il lupo non lo avrebbe mandato via o ucciso, Stiles inizia a parlare. 

"Sai, quando mia mamma andò a fare la prima ecografia le dissero che aspettava una bellissima bambina. E così fecero anche con la seconda, e la terza, e la quarta e tutte le altre, fino ad arrivare all'ultima." Prende un respiro. "Papà mi raccontò esattamente cosa disse loro il dottore. Mi disse che era pallido mentre faceva l'ecografia a mamma e che ad un certo punto iniziò persino a sudare. I miei genitori, ovviamente, stavano già pensando al peggio. Ma, alla fine, scoprirono che mamma non aspettava una femmina, ma un maschio." Fa una piccola risata. "Ovviamente fu una scena comica.. lo fu meno quando arrivarono a casa e tutti i loro amici gli portarono dei regalini per la piccola che stava per arrivare. Alcuni regali li diedero in beneficenza, altri li tennero. Nei miei primi anni di vita li usai, per la precisione ci giocai fino all'età di 8 anni. Avrei potuto andare avanti e giocarci finché non fossi diventato davvero grande per i giochi, ma i miei compagni di classe non erano dello stesso avviso." Punta lo sguardo in basso. "Io ero davvero fiero di quei giochi e non capivo cosa ci fosse di male. Una volta li portai a scuola e ci giocai. Ovviamente nessuno voleva unirsi a me, così me ne fregai e ci giocai da solo. Solo che ad un certo punto, per un movimento sbagliato, il gioco si ruppe. Piansi davvero tanto. Prima che arrivasse la maestra a consolarmi, arrivarono i miei compagni di classe e iniziarono a dire delle frasi spaventose, solo per farmi piangere ancora di più. Quella notte li feci il mio primissimo incubo. E dalla mattina successiva non riuscì più a giocare con quei giochi." Alza lo sguardo e lo fa vagare per tutta la stanza. "Ora so che era fatto a posta, che era solo una presa in giro da parte dei miei compagni di classe, ma allora ero piccolo e.. le paure che si subiscono da piccoli ce le portiamo avanti per tutta la vita." Finisce di parlare e si gira verso Derek. Si stupisce di trovarlo con gli occhi rossi e pieni di lacrime, spalancati e col viso girato verso di lui per guardarlo. Stiles gli sorride impacciato. "Vuoi sapere quali erano i miei giochi?" Derek annuisce percettibilmente. "Le Barbie." Derek alza un sopracciglio e Stiles scoppia a ridere. "Buffo eh? Però ora ho una paura folle di quelle bambole così perfette, che ti guardano in modo così inquietante." Stiles rabbrividisce e Derek non riesce a non scoppiare a ridere. Stiles si blocca incantato dal suo della sua risata e sorride felice, per avergli fatto tornare il buon umore. Derek si ricompone e si asciuga le lacrime. "I clown sono la mia più grande paura. Non so realmente il perché mi spaventano, lo sa Peter immagino. Mi mamma mi ha fatto cancellare il ricordo da Deaton." Derek sospira. "Evidentemente era troppo sconvolgente per essere solo un trauma infantile." Il lupo si ritrova ad annuire. "Sono stato un idiota a scappare così, ma non riesco proprio a farne a meno. Mi terrorizzano. È come se ogni volta che ne vedo uno devo correre il più lontano possibile da lui per essere al sicuro." Stiles sorride e gli passa azzardatamente una mano tra i capelli; il lupo lo guarda per un attimo sconcertato e anche Stiles capisce cosa ha appena fatto. Ritira come scottato la mano e inizia a balbettare frasi sconnesse. 

"Stiles.. Stiles.. Stiles non è successo nulla. Va tutto bene." Derek gli fa un piccolo sorriso. Il ragazzino viene preso in contropiede e l'unica cosa che riesce a fare è guardarlo con la bocca semichiusa e le guance rosse. 

"Io.. Mi dispiace.." Si schiarisce la gola "Tu eri così.. Insomma eri lì, con i capelli sparati da tutte le parti.. io.. beh, mi è venuto spontaneo." Si tortura le mani. Derek fa un altro piccolo sorriso e libera le mani da quella tortura continua. 

"Te l'ho detto, va tutto bene." Stiles punta lo sguardo nel suo e si perde in quegli occhi così verdi. Entrambi sembrano ipnotizzati dai propri occhi e lentamente, quasi impercettibilmente, si avvicinano. Arrivano da un millimetro di distanza, le loro labbra si sfiorano, ma non si toccano. Derek sposta lo sguardo dalle labbra agli occhi di Stiles, come quasi per voler essere sicuro di star facendo la cosa giusta. E Stiles.. beh Stiles ha già salutato felicemente il suo cervello: ha fatto le valigie almeno una decina di minuti fa e l'ha lasciato in balia del suo cuore. Il nato lupo alza una mano e gli accarezza uno zigomo, poi deciso a mettere un punto in questa storia, lo bacia. Un leggero sfioramento di labbra, che poi si trasforma in un vero e proprio bacio delicato ma sicuro. Le loro labbra si incastrano alla perfezione. Quando si staccano si guardano e mentre Derek accenna un piccolo sorriso, Stiles diventa paonazzo. Si alza di scatto e inizia a fare avanti ed indietro per la stanza, torturandosi il labbro con i denti. 

"Stiles.." Rotea gli occhi il mannaro. Il ragazzino, come sempre, comincia a dire frasi, tante frasi, troppe frasi che non hanno un senso.

"Stiles.. Finiscila." Derek sbuffa e si alza. "Stiles non è successo nulla, se ti ha fatto così schifo, farò finta di nulla e amen." Alza le spalle. Il diretto interessato si blocca di colpo e si gira lentamente verso di lui.

"Schifo?! Tu mi stai davvero chiedendo 'se mi ha fatto così schifo'? Dei Derek! E' da 2 anni che aspetto questo momento! Sei il mio fottuto sogno erotico!" Sbotta Stiles. "E' solo che ho paura. Insomma i ragazzi vanno giù pesanti con le parole. Non ho voglia di sentire i loro commenti." Abbassa lo sguardo.

"Stiles ti ricordi, vero, che io sono l'alpha?" Ghigna.

"Mh, perché quel tuo ghigno non mi promette nulla di buono?" Sospira. Il lupo ride.

"Stiles.. Andiamo con calma, non serve correre. Se vogliamo provare a stare assieme, il branco non deve saperlo per forza. Glielo possiamo dire anche in un secondo momento. Però sentiranno comunque i nostri odori assieme. Ma, ripeto, non è un problema. Dobbiamo pensare a noi ora." Stiles alza il viso e annuisce. "Le parole di Erica non erano sbagliate dal mio punto di vista. Sono anni che ci giriamo attorno.."

"Si.. Si lo penso anch'io." Sorride.

[3 settimane dopo]

"SIAMO SERI?!? IO NON CI VOGLIO PIU' CREDERE!"

"Andiamo Stiles, non ricominciamo." Rotea gli occhi Peter.

"OH TU NON TI DEVI NEANCHE AZZARDARE A PARLARE! GIURO CHE UNA VOLTA CHE SAREMO USCITI DA QUI, TE LA FARO' PAGARE!" 

"STILES!" Ringhia Derek e in risposta Stiles lo fulmina.

"Dovevate ascoltare me. Come tutte le volte, d'altronde." E Stiles inizia a borbottare frasi insensate e a maledire tutti i componenti del branco, che uno ad uno roteano gli occhi e chiedono.. anzi, supplicano Derek con lo sguardo. Ma lui fa finta di niente, anzi un po' si diverte anche, perché sa che infondo.. ma proprio infondo Stiles ha ragione: se sono finiti di nuovo nel covo della regina dei folletti è solo per colpa loro, perché Stiles li aveva avvertiti e il suo piano era 10 volte meglio! Alla fine si sentono dei passi e quindi Derek ringhia in direzione di Stiles, per farlo tacere.

"Questa me la paghi anche tu Derek! Non pensare di salvarti le tue chiappe pelose solo perché stiamo.."

"STILES! Arriva qualcuno." Il ragazzino smette subito di parlare, non tanto perché sta arrivando qualcuno, ma perché si accorge di quello che stava per dire. 

"Bene, bene. Vedo che il mio branco preferito è qui un'altra volta. Come state?" Chiede la regina passando da un ragazzo all'altro. Si avvicina, poi, a Derek e gli prende il viso come l'altra volta.

"Beh, Derek, vedo che le cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo visti." Sorride. Il lupo annuisce e scosta il suo viso dalla mano della regina. 

"E con questo?" Alza il viso. 

"Oh, nulla. Sono solo felice. Mi piacciono i cambiamenti, soprattutto se sono in mio favore." Il branco ha uno sguardo interrogativo e lo sposta da Derek alla regina. Quest'ultima si avvicina a Stiles: "Hai dei gran bei gusti in fatto di ragazzi, Stiles." La regina sorride ed esce dalla stanza.

"TU E DEREK STATE ASSIEME?!" Esclama Cora. I diretti interessati si guardano per alcuni secondi, prima di annuire.

"E perché non ce lo avete detto?! Anzi, da quanto tempo state assieme?"

"Tre settimane Lyds."

"Dio, Stilinski. Potrei urlare! Perché non me l'hai detto?" Stiles sospira.

"Perchè volevamo vedere se funzionava, prima di dirlo a tutto il branco. Poi ora lo sapete." 

"Si ma.. Eddai!" Piagnucola Lydia.

"Cavoli Jackson, ti devo dare 50$." 

"Avevate scommesso su di noi?!" Isaac e Jackson annuiscono e Derek ringhia. 

"Wow, Der. Tu si che ti fai valere come alpha." Lo sfotte il suo ragazzo. 

"Diciamo che preferisco farmi valere in altre cose." Ammicca e Stiles sbianca per poi balbettare qualcosa. Il branco scoppia a ridere.

"Sisi, ridete. Tanto siamo comunque sempre qui." Sbuffa. 

"Non per molto, stanno tornando." Dice Erica indicando con un cenno della testa la porta. Dieci secondi dopo delle guardie della regina li slegano e li portano nella stanza del trono. 

"Bene, bene. L'altra volta io vi ho dato un dono e visto che nessuno di voi vuole qualcosa, vi dico io che cosa vorrei: io vorrei Derek Hale. Il suo corpo mi serve. Perciò o me lo lasciate, oppure i miei uomini se lo prenderanno con la forza." Peter scoppia a ridere.

"Mi perdoni sua maestà." Dice e finge un tono rispettoso. "Ma voi siete alti come il nostro ginocchio. Pensate davvero di poterci battere?" 

"Volete una sfida subito?" Peter ride ancora.

"Se volete davvero perdere."

"Se tutto il branco è d'accordo.."

"No Peter, loro.."

"Stiles è un umano, lui non c'entra.. Tutti gli altri accettano." Dice Jackson e illumina gli occhi di blu. Stiles lo guarda indignato e fa per parlare ancora, ma le guardie fanno delle strani mosse con le mani e dopo due secondi tutto il branco, all'infuori di lui, viene legato con delle catene a delle sedie.

"..hanno la magia." Si sbatte una mano in faccia. 

"Dio quanto sei stupido.." Chiude gli occhi Lydia. Stiles si gira verso i suoi amici e li fulmina con gli occhi, in totale accordo con la Banshee. 

"E tu caro? Cosa vuoi fare? So che stai prendendo lezioni da Deaton per diventare druido." Stiles si schiarisce la gola.

"Si, sua altezza. Ma purtroppo non sono molto bravo con la magia. Ma in tutti i casi non voglio battermi. Voglio solo chiederle, se è possibile saperlo, come mai vuole Derek Hale." La regina sorride e si avvicina a lui.

"Oh, caro. Derek Hale, figlio di Mark e Talia Hale. E' uno dei licantropi più potenti al mondo. L'unico rimasto a riuscire a trasformarsi in un lupo completo. Lui mi serve. Come ha detto il tuo amico, noi siamo piccoli, ci serve più potere per tornare alle dimensioni normali. E il vostro caro alpha, unito al  potere del Nemeton, è in grado di fare ciò." Spiega la regina. Stiles ci ragiona su.

"Aspetta, ma tu stai parlando di sacrificio." 

"Ovviamente."

"Non.. Non possiamo darti Derek. Io non voglio. Mi dispiace."

"Oh, tesoro. Lo farete e basta."

"No. No. Ci deve essere un'altra soluzione. Io.. Io posso cercarla. Se mi lasciate andare a casa a cercare.."

"NO. Ormai ho deciso."

"Io la supplico. Troverò una soluzione soddisfacente per entrambi."

"Chi mi dice che tornerai?" Stiles sospira e guarda la regina fisso negli occhi.

"Liberate gli altri e tenete me qui. Andranno da Deaton, la persona più affidabile, lui troverà una soluzione e loro torneranno qui. Se funziona mi libererete, lascerete il territorio degli Hale e ve ne andrete per la vostra strada. Altrimenti mi terrete prigioniero finché non troviamo una soluzione." La regina pesa le parole di Stiles e sembra gradirle.

"Stiles! Sei impazzito?!?"

"Sta tranquillo Der, so quello che faccio."

"Okay, accetto, ma prima: διασχίζουν την καρδιά μου.*" Stiles capisce esattamente quello che dice la regina, ma vede anche che non è molto sicura sulla pronuncia delle parole. Azzarda una mossa e sa che se andrà male, sarà la fine per loro.

"O εσύ βασίλισσα των ξωτικών με κακές προθέσεις, δεν θα πάει πολύ μακριά. Μπορεί αντεπίθεση μου θα μειώσει για να πάρετε αυτό που σας αξίζει. Μην δίνετε περισσότερο ενοχλεί κανέναν και τις θυσίες σας και να σας καταδιώκουν. Τώρα μπορείτε και Toadies σας δεν είναι πιο παρέχει ενοχλεί κανέναν.**" Stiles lancia l'incantesimo e spera che vada a buon fine.

[1 mese dopo]

"Quindi oggi vieni a vedere il circo eh?" Chiede Peter. "Come mai questa decisione?" Derek sbuffa e rotea gli occhi. 

"Così, mi andava. Ma sopratutto non volevo vederti truccato un'altra volta: eri una cosa oscena!" Il branco scoppia a ridere e Peter ghigna. 

"Ma davvero nipotino? Io pensavo avessi paura dei clown."

"Si, lo so. Grazie per avermelo ricordato." Dice a denti stretti.

"Tranquillo Derek, ognuno di noi ha paura di qualcosa." Alza le spalle Scott. 

"Si, infatti. Non ti devi preoccupare grande Alpha." Ridacchia Erica.

"Ehi, ma dov'è Stiles?" 

"Boh, penso sia di sopra." 

All'improvviso si spengono le luci. 

"Okay, ehm..qualcuno potrebbe andare a vedere il perché si sono spente le luci?!?"

"Davvero, Erica? Hai paura del buio? Sei un licantropo, puoi vedere bene anche al buio.."

"Il buio mi ricorda brutte cose, okay?!"

Le luci si riaccendono e Erica tira un sospiro di sollievo, ma nel frattempo Peter e Jackson urlano terrorizzati. 

"Oh no!! Che è successo al mio bellissimo viso??"

"Dannazione stamattina ero bellissimo!!" 

Entrambi piagnucolano davanti allo specchio. 

"Da quando è li quello specchio?" Chiede Scott.

"Beh, immagino da sempre." Alza le spalle Lydia.

"Oppure da ora." Ride Stiles. Scott sospira. "È opera tua vero??"

"Ovviamente si. Idioti, è lo specchio che vi imbruttisce.. più di quanto non lo siate già." Sghignazza ancora l'umano. I due interpellati lo guardano un po' perplessi e si schiariscono la gola.

"Stiles, questo era per?"

"Oh caro Scottie. Per il semplice motivo che loro due sono la causa principale per la quale ci hanno rapito i folletti per la seconda volta. E per il fatto che ho dovuto usare della magia per salvarci il culo. E nessuno di voi mi ha ancora detto grazie!" 

Il branco rotea gli occhi. 

"Andiamo Stiles, ci dobbiamo preparare per stasera."

"Lo so, Der. Io preparo la cena insieme a Lydia. Voi andate pure di sopra a cambiarvi." Sorride Stiles. I ragazzi si guardano perplessi tra di loro e poi con un'alzata di spalle si avviano su per le scale. 

"Che cosa hai combinato, Sti?" Chiede avvicinandosi al suo ragazzo.

"Ma nulla! Dai, vai di sopra a prepararti. Soprattutto a lavarti, puzzi!" Gli fa una linguaccia. Derek ride e poi gli da un piccolo bacio. 

"Attento ragazzino, ti ricordo che io sono..." Mentre sta per finire la frase, uno ad uno, i ragazzi urlano per lo spavento e Lydia e Stiles si danno il cinque.

"Ottimo lavoro Banshee."

"Modestamente." Risponde Lydia spazzandosi le unghie sulla spalla.

"Che cosa.." sospira. "Anzi no, non voglio sapere nulla." 

"STILINSKI! QUESTA ME LA PAGHI!"

"STILINSKI SEI MORTO!"

"TU NON ARRIVI AI 20 ANNI!"

"SEI SICURO DI TENERE ALLA TUA VITA?!"

Stiles scoppia a ridere più forte, quando tutti i ragazzi del branco sono di fronte a lui con la paura stampata in faccia.

"Che diavolo ti ridi, eh?!" 

"Beh, siete semplicemente esilaranti!"

"Perchè tutto questo?" Chiede Cora.

"Beh, perché.." E mentre parla alza un dito ogni volta che dice un motivo in più.. "Primo: vi siete messi a ridere quando Derek è scappato via, quando Peter si è travestito da clown. Secondo: nessuno di voi mi ha dato ascolto per i folletti e siamo rimasti intrappolati per due, e dico, due volte! Terzo.. uhm.. il terzo non ce l'ho." Si gratta la nuca.

I ragazzi sospirano. 

"E perché a Lydia e Derek no?" Nel mentre l'Alpha va di sopra per assicurarsi che il suo umano non gli abbia davvero fatto una brutta sorpresa.

"Uhm.. A Lydia non posso fare nulla perché mi devo ancora far perdonare per non averle detto nulla di me e Derek. E poi.. Chi ti dice che io non abbia fatto nulla a Derek?" Ghigna Stiles. E infatti due secondi più tardi l'urlo dell'alpha si sente per tutta casa. Derek corre giù per le scale con gli occhi rossi e sbatte Stiles contro il frigo.

"A. CHE. GIOCO. STAI. GIOCANDO?" 

"Vacci piano DerBear, è la mia vendetta per te. Sono il tuo fottuto compagno! E non mi hai dato ascolto." Dice e mette il broncio. Derek si calma e lo guarda.

"Rifallo e ti sbrano." Stiles ride. "Certo, come no, lupone." Gli passa una mano tra i capelli e avvicina le loro labbra. "Devi trovare una nuova minaccia, perché quella è vecchia." Derek sorride impercettibilmente e annulla la distanza tra le loro labbra.

"NO! AIUTO, SONO DIVENTATO DAVVERO BRUTTO E VECCHIO! STILES DIMMI CHE È UN ALTRO TUO SCHERZO!" Tutto il branco scoppia a ridere.

"Peter, quando capirai che tu sei vecchio?" Peter rincorre Isaac per tutta casa. 

Stiles tira fuori un piccolo pupazzetto a forma di clown e lo mostra a Derek, che appena lo vede sussulta.

"Che diavolo, Stiles!" 

"Ehi, devi ringraziare lui se adesso stiamo assieme. Dì grazie al clown."

"Non dirò grazie al clown." Stiles avvicina ancora di più il pupazzetto al suo viso: "Grazie clown." 

"Bravo lupone!" Stiles ride e lo bacia.

"EDDAI PETER TI HO DETTO CHE SCHERZAVO!"

"MORIRAI STANOTTE LAHEY!"

Mentre Peter e Isaac si rincorrono e il primo cerca di uccidere il secondo, il branco ride e alza gli occhi al cielo e poi.. e poi ci sono Stiles e Derek, ancora abbracciati, ancora vicino al bancone della cucina, ancora intenti a baciarsi.
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Hola people!! Sono tornata agaiiiiin!!💁🏻‍♂️
Inizio col dire che questa storia non mi piace più di tanto, nel senso, l'idea inizialmente mi piaceva, ma poi alla fine penso di non aver soddisfatto a pieno quello che c'era nella mia testa.. quello che ho appena detto non ha senso.. ma OKAY!! 
Come sempre la dedico alla mia beta ViolaDiAngelo , che mi supporta e sopporta sempre (I luv u🖤) 
Come ho detto nelle descrizioni il prompt non è mio, ma è preso dalla pagina Sterek Prompt! 
Vi metto qui le due parti in greco:
*croce sul cuore. 
**o tu regina dei folletti con cattive intenzioni, non andrai molto lontano. Possa il mio contrattacco ridurti a quello che ti meriti. Non darai più noia a nessuno e i sacrifici ti perseguiteranno. Ora tu e i tuoi leccapiedi non darete più fastidio a nessuno. 
Del resto.. se vi va lasciate un commentino, che è sempre gradito😘

   
 
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