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Autore: typhoon    14/05/2017    0 recensioni
tutto ciò che ho appena detto sono problemi che a me alcune volte è capitato di avere ma che molto semplicemente ho affrontato e risolto a gran fatica finchè un giorno mi sono chiesto, "ma a me, che cosa cambia? che cosa mi da in più o in meno? perchè non ho voglia di fare una determinata azione? perchè?"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'altro giorno ero fermo, seduto sul treno a pensare come mio solito.
Mentre stavo pensando vidi delle mie amiche che parlavano tra di loro sorridendo e ridendo.
Sono arrivato al capolinea, Roma, scendo cercando una amica che non vedevo da tempo, la trovai e la abbracciai, con lei c'era questa sua amica.
Cominciamo ad andare, villa borghese era a 20 minuti, quindi abbiamo cominciato a dirigerci lì, la ragazza per cui sono andato a Roma si mise a camminare a un po' di distanza da me e la sua amica con il suo pseudoragazzo e per questo ci lasciò soli a parlare, non ci ho provato, volevo solo esserci amico, mi ritengo un tipo abbastanza calmo e simpatico, cerco di far ridere tanto le persone nel momento in cui è accettabile la risata.
Mentre ride, noto ancora quel sorriso, mi da una sensazione di... felice.
Arriviamo villa borghese e lì tra il gruppo noto una ragazza davvero carina, vado a farci conoscenza, mi presento, e il pomeriggio lo passiamo con la pallavolo, con il sole, l'aria e la compagnia.
2 ore prima del mio treno di ritorno a casa cominciamo a camminare per Roma, caso vuole che rimaniamo ultimi io e questa ragazza, cominciamo a parlare del più e del meno mettendoci qualche battutina in mezzo facendola, sorridere.
In quel momento non noto più le sue labbra, ma i suoi occhi, emanano trasparenza, tranquillità, serenità e allegria.
Lì capii del perchè quella cosa saltò subito ai miei occhi.
Continuammo a camminare, parlammo anche delle nostre situazioni familiari, entrambe molto brutte, la vidi rattristarsi ma decisi di non fare nulla, allora decisi di fare da sacco, prendendomi tutto il suo dolore, tanto sono abituato, e vidi che lei cominciò a lacrimare, era triste, molto triste.
Arrivammo alla stazione, stavo andando quando notai che mi guardava sorridendo, stava bene, era di nuovo felice, menomale.
Arrivai davanti al treno con questa mia amica, stammo una mezz'ora insieme, ce la godemmo, mi disse che si era trovata bene con me, che sicuramente anche gli altri mi volevano già bene, che sono amorevole.
Salii sul treno e mi misi le cuffiette, cominciai a pensare a tutti quanti i sorrisi che vidi oggi, erano motivo del mio sorriso, del sorriso di tutti se ci penso bene ora, amo quei sorrisi, mi fanno sentire bene.
Voglio che quei sorrisi siano ovunque, il sorriso è importante, ma non quello comune che fai a tutti, ma il sorriso che fai con gli occhi, quel sorriso misto a tristezza, come dire... Malinconico, difendi il tuo sorriso, difendi quello degli altri, e se ti pugnaleranno, fai in modo che il sorriso gli arrivi alla loro faccia, perchè se togli l'appagamento del tuo dolore a colui che ti pugnala, vanifichi il gesto.
Ma il fatto resta sempre che l'uomo e la donna hanno tendenze ad attacarsi l'uno contro l'altro, noi abbiamo l'amore nel cuore, e anche gli altri lo hanno, ma hanno cercato di rimpiazzarlo con il menefreghismo.
Quante volte da piccoli vi hanno detto  fregatene degli altri, tu sei importante, non gli altri.
Oppure: fatti sempre gli affari tuoi.
Noi siamo fatti per la fratellanza, ci definiamo umani perchè siamo in grado di provare amore, tenerezza...pietà.
Quindi sorridi e aiuta chi ne ha bisogno, fallo sempre, non perchè ti aspetti qualcosa in cambio, ma perchè è giusto, e fidati, farlo è appagante.
   
 
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