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Autore: yuzuki chan    14/05/2017    0 recensioni
Il mondo sta cambiando, i ghiacci si sciolgono minacciando di invadere la terraferma, la crisi dei poteri forti sembra poter portare ad una nuova guerra, le malattie mortali aumentano a dismisura. In mezzo a questo due ragazzi vivono le loro piccole tragedie personali, fino a quando capiscono di avere qualcosa di diverso, qualcosa che li lega al loro prezioso mondo più delle altre persone. Riusciranno a capire il loro futuro o rimarranno oppressi da questo?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ricordava come tutto fosse iniziato. Il passaggio era stato incredibilmente graduale. Tuttavia rammentava di quando un giorno, mentre studiava in università con i suoi compagni, aveva percepito uno strano brivido ai denti. Al tempo non gli aveva dato peso però notò come solo pochi minuti dopo il cielo limpido e sereno iniziò a rannuvolarsi. E come solo un'ora dopo iniziò a piovere impetuosamente.

Successivamente si accorse di come il tempo influenzasse il suo umore. Un mattino nuvoloso la intristiva, una mattinata radiosa le dava gioia.

'Nulla di strano' pensò la ragazza 'Probabilmente sono solo meteoropatica'.

Trascorsero così giornate, settimane e mesi durante i quali tutto procedeva nella norma e nella monotonia. La sua vita era un continuo alternarsi di lavoro e studio, il quale non fruttava tuttavia come sperava.

Fu così che durante una calorosa giornata di luglio, al termine di un ennesimo esame fallito, d'improvviso iniziò a grandinare copiosamente. Era noto che il clima ormai non seguisse più gli schemi tradizionali, ma una grandinata in una città di mare in piena estate era rimasta impressa nella mente della ragazza. Quello di cui Maya tuttavia non si accorse fu di come appena si gettò sul letto disperata a piangere la grandine si trasformò in una pioggia fitta.

***

Fin dal giorno in cui fu concepito il futuro di Zahir era già stato scritto. Figlio del più importante petroliere della sua regione avrebbe dovuto ereditare tutti i possedimenti del padre non appena questi si sarebbe ritirato. Visitò la sua prima piattaforma petrolifera a sei anni, rimanendo incantato non tanto dall'immensa struttura metallica, ma da come le piccole piante acquatiche si fossero inerpicate su per le pareti dei pilastri di base, come a reclamare che quello era ancora il loro territorio. E nonostante il padre cercasse di istruirlo sul mercato e sull'andamento delle borse il suo vero interesse rimase sempre la botanica. Egli tuttavia dovette e riuscì a tenere questa passione segreta, fino a quando un giorno, scendendo verso la piccola serra che era riuscito ad allestire in un angolo nascosto della sua immensa villa, non vide tutto il suo lavoro distrutto sotto lo sguardo beffardo del padre. Quello che si accese nei suoi occhi non fu altro che dolore e furore, per quel futuro che volevano rubargli a tutti i costi. Fu così che d'improvviso dai residui dei vasi in frantumi due possenti arbusti iniziarono a crescere, fino a dar forma ad un essere umanoide fatto di rami al posto che di carne. Vedendo Zahir in preda a lacrime furiose l'essere lo fissò a lungo, cercando di capire quale fosse la ragione che faceva star male il suo evocatore. Non mise molto a capire che il suo malessere derivava dall'uomo che ora gridava qualcosa di incomprensibile alle sue spalle.

Fu così che trasformò il suo braccio in una punta affilata e trafisse il costato di quell'orrenda bestia ululante, la quale si accasciò al suolo emettendo un grido di diversa intonazione rispetto a quelli precedenti. Vedendo che l'individuo era ormai immobile a terra la pianta si girò verso il suo padrone, orgogliosa di esser stata di aiuto. Tuttavia quello che vide la lasciò stupefatta. Zahir era immobile, gli occhi sbarrati in direzione del padre riverso a terra sanguinante. Dopo un attimo di esitazione gli corse incontro, gli prese la testa e la mise sul suo grembo, continuando a chiamarlo disperatamente. Iniziò a chiedere aiuto il più intensamente possibile, tenendo le mani premute sulla profonda ferita e piangendo. Quando finalmente arrivarono i soccorsi e tolsero il ragazzo da sopra il padre nessuno riuscì a capire come fosse possibile che ci fosse così tanto sangue a terra ma nessuno fosse ferito.





Note dell'autore: Buongiorno a tutti! Sono tornata da poco nel mondo della scrittura e mi sembra di essere molto arrugginita, quindi vi prego di andarci piano con me ;) Tuttavia spero di avervi almeno un pizzico stuzzicati con questa nuova storia e sperando di riuscire a pubblicare abbastanza regolarmente vi saluto e rimando al prossimo capitolo. Grazie a tutti per la lettura.
~yuzuki

  
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