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Autore: Calya_16    14/05/2017    0 recensioni
Buffy ha avuto una vita difficile, e va dallo psicologo per farsi aiutare a superare il suo passato.
Ma improvvisamente arriva nella sua vita Spike, e la sconvolgerà più di quanto pensa.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, Rupert Giles, Un po' tutti, William Spike, Willow Rosenberg
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ancora una giornata di sole, eppure Buffy quando si alzò a sedere sul letto non sorrideva. Il tempo non era d’accordo con il suo umore, come invece sembrava per Riley.
“Buongiorno” la salutò con un bacio assonnato, per poi stiracchiarsi.
Lei cercò di sorridere, ma sentendo che i muscoli le ubbidivano con riluttanza decise di alzarsi.
“Vado a preparare la colazione e poi mi preparo, tra un’ora devo essere al lavoro”
Riley la raggiunse poco dopo, già vestito e con una faccia più sveglia. Mangiarono tranquillamente e si salutarono con un bacio sulla porta di casa.
Rimasta sola Buffy si preparò, pensando a come era iniziata quella giornata e chiedendosi come mai non riusciva a sorridere e ad esserne contenta: aveva praticamente superato il suo passato, era ora di iniziare con un nuovo capitolo. La Buffy sorridente la stava aspettando, eppure qualcosa le mancava.
“Spike…chissà dov’è, cosa sta facendo” si rispose da sola e scosse il capo.
Stupide questioni di cuore, ora aveva tutto quello che poteva desiderare, non doveva pensare a lui. Non poteva farsi rovinare nuovamente a causa sua.
 
          °°°°°°°°°°
 
Il lavoro l’aiuto a distrarsi durante la giornata, e la sera arrivò in fretta. Era stanca ma finalmente contenta, si era impegnata molto quel giorno e si sentiva soddisfatta.
Stava parlando con Randy quando la porta del negozio si aprì e comparve Spike. In quel momento tutto le tornò indietro, sentì di sprofondare all’improvviso.
“William! Che bella sorpresa! Come stai, è da un po’ che non ti vedo” Randy accolse il nipote con le braccia aperte, contento.
“Ciao. Come sta andando qua?” Non rispose alla domanda di suo zio, non sapeva bene neanche lui come stava.
La sera prima aveva lasciato Drusilla e come si era aspettato qualche oggetto era volato per la casa, lei lo aveva colpito più e più volte ma per fortuna non si era fatto niente e poi lei era scappata via, con lacrime di rabbia sul volto e una minaccia: tornerai da me quando raggio di sole si sarà stufata.
“Hai da fare questa sera?” Randy non sembrava aver notato lo strano comportamento del nipote.
“A dire il vero no”
“Bene, perché allora non andiamo fuori a mangiare qualcosa insieme? Buffy, vuoi unirti a noi?”
Lei sollevò il capo dal registratore di cassa, mentre il volto le diveniva bianco. Stare una sera con Randy non le sarebbe dispiaciuto, ma se doveva esserci anche Spike la cosa cambiava. Di sicuro il suo capo si sarebbe accorto prima o poi che qualcosa non andava, e lei non voleva questo. Voleva solo una vita tranquilla!
Scosse il capo sorridendo “Ti ringrazio, ma questa sera ho da fare”.
“Ti vedi con  Riley?” la voce di Spike risultò un po’ troppo dura.
Buffy lo fulminò con lo sguardo, annuendo. Randy lo rimproverò, per poi salutare la bionda.
“Ci vediamo domani allora. E scusalo ancora per il suo comportamento: è strano ultimamente. Buona serata Buffy!”
Uscirono insieme dal negozio e si avviarono in direzioni diverse.
No, lei non doveva stare con Riley quella sera, non aveva in realtà nulla da fare.
Mentre camminava verso casa le tornò in mente il primo incontro con Riley, all’università, i loro picnic e lui che faceva di tutto per lei. Non le aveva mai chiesto niente in cambio: era il tipico ragazzo da sposare, con un buon lavoro e niente cose strane per la testa.
“Già, Buffy, sei fortunata. Hai lui, i tuoi amici, un lavoro. Cosa desideri di più? Accontentati, non hai già avuto abbastanza problemi nella vita? Forse è ora di fare un passo in più verso Riley, fargli capire quanto tenga a lui. Perché io ci tengo, lo so. Devo solo ritrovare quella scintilla”
Si sciolse i capelli e si avviò verso il telefono: era ora di chiedere al suo ragazzo di andare a convivere con lei, non doveva tirarsi indietro stavolta. Sentiva che era la cosa giusta da fare.
Compose il numero e attese, fino a che non le rispose.
“Ti andrebbe di venire da me questa sera? Vorrei chiederti una cosa”
Riley sarebbe arrivato poche ore dopo, prima non riusciva.
Sospirando e cercando di non farsi prendere dal panico Buffy si mise in pigiama a guardare la tv.
Il campanello alla porta suonò. Non poteva essere Riley, era troppo presto. Con fare titubante andò ad aprire e si ritrovò davanti Spike.
“Cosa ci fai qui?”
“Ciao anche a te. Vorrei parlarti”
“Allora parla”
“Non qui, posso entrare un attimo?”
Lei si fece da parte per lasciarlo passare, chiudendosi poi la porta alle spalle.
Spike sospirò e si passò una mano tra i capelli, per poi scrollare le spalle e dire tutto d’un fiato “Ho lasciato Drusilla”
Buffy rimase immobile, le braccia abbandonate lungo i fianchi, lo sguardo sull’uomo. Ne era sinceramente contenta. Non la conosceva ma non le era mai piaciuta quella donna.
Cercando di sembrare noncurante alla notizia, gli rispose con una semplice “Bene. Mi fa piacere per te”.
Lui la fissò: aveva sperato in un’altra reazione, ma con Buffy non sapeva veramente mai cosa sarebbe successo.
“Non l’amavo più, ma mi ci è voluto un po’ per capirlo. E poi c’è un’altra persona di cui mi importa” eccolo, era arrivato al dunque. Doveva andare avanti a parlare, altrimenti non ce l’avrebbe più fatta.
“Sei tu Buffy. Continuo a pensare a te”
Lei si strinse tra le braccia e guardò a terra, cercando di trattenere un sorriso.
“Quindi anche lui sente qualcosa? Non era una mia impressione” Momento “Questo non va bene Buffy. Tra non molto arriverà Riley e tu gli chiederai di convivere, non puoi cambiare adesso!” Sospirò “Stupido Spike, sceglie sempre i momenti meno opportuni”
“Tu senti qualcosa per me? Non puoi dire che quel bacio non ha significato niente” Spike si era fatto avanti, per fronteggiarla. Aveva bisogno di risposte, di sapere. Se lei non avesse provato niente, per quanto doloroso, sarebbe andato avanti con la sua vita. Doveva farsene una ragione al più presto.
“Io…Spike, è difficile. Forse non è questo il momento migliore per parlarne”
“No Buffy, invece lo è! Non puoi scappare sempre, devi affrontare le cose quando ti si presentano. Provi o no qualcosa per me?”
“Riley sta venendo qua, per favore possiamo parlane in un altro momento?” sapeva che stava sfuggendo e le dava fastidio che Spike l’avesse letta così bene. Nessun altro glielo aveva mai detto, lui era così diverso.
“Ecco perché sei attratta da lui. Ma non va bene, perché sai che appena chiederai a Riley di convivere la faccenda Spike sarà conclusa”
“Non è quello che ti ho chiesto. Buffy rispondimi per favore”
Lei emise un piccolo singhiozzo, controllandosi. Aveva ansia e rabbia che si agitavano dentro di lei in quel momento. Cosa doveva fare? Confessare tutto a Spike e buttare all’aria il suo progetto di vita o negare che sì, provava qualcosa, ma  facendo finta di niente?
“Sto per chiedere a Riley di vivere con me” le parole le sfuggirono di bocca. Non era un risposta vera e propria, ma Spike rise sconsolato.
“Bene, il soldatino verrà a stare da te. Stupendo, forse questo risolve tutto”
Fu forse il modo in cui lo disse, il suo abbassare il capo e voltarsi che fece capire a Buffy che doveva mettere le cose in chiaro. Per lei, soprattutto, per i suoi sentimenti. Se fosse andata avanti senza dire nulla sarebbe scoppiata.
“Ho paura Spike. Vuoi una risposta? Sì, provo qualcosa per te. Sto per chiedere al mio ragazzo di venire qua a vivere? Sì, perché lui è buono e ha fatto tanto per me e mi sento un’ingrata, e non so cosa provo di preciso in questo momento. Sono confusa, io e te che litighiamo, e il resto che sembra andare bene ma dentro di me so che non è così. Non so quello che voglio, e questo mi fa perdere il controllo e sto male. Ma so che non voglio tornare indietro, solo andare avanti”
Tutto questo le uscì in fretta dalle labbra, un fiume in piena di sentimenti, di quello che aveva dentro e pensava da giorni. Cose non confessate neanche se stessa.
Calde lacrime le correvano silenziose sul volto, e lei se le tolse con rabbia. Come aveva potuto dire tutto a lui? Di sicuro adesso l’avrebbe sbeffegiata, avrebbe pensato che non era altro che un piccola cosa insulsa che non sapeva affrontare la vita.
Con sua grande sorpresa, ancora una volta, lui la stupì: la prese tra le braccia e le diede un bacio in testa, cullandola.
Non dissero niente, solo si tennero abbracciati. Piano piano Buffy avvolse le sue braccia attorno a Spike e tutto sembrò andare al proprio posto.
Sentì il respiro di lui vicino al suo orecchio, capì che stava per dirle qualcosa quando il campanello suonò per la seconda volta in quella sera.
Con gli occhi spalancati, entrambi si staccarono: sapevano bene chi c’era dall’altra parte della porta, e la cosa stava per diventare complicata.
“Glielo chiederai?” il tono di Spike era supplichevole, ma non voleva metterla in difficoltà ancora di più.
Buffy scosse il capo “Non stasera. Ne ero convinta, ma poi sei arrivato tu e…” trattenne un singhiozzo, cercando di riprendere il controllo.
Il campanello suonò ancora.
“Esco dalla porta sul retro. Se vuoi domani passo in negozio, mandami un messaggio” Spike sapeva di non poter fare di più per lei: doveva prendere la sua decisione da sola, e per un po’ lui l’avrebbe aspettata, ma se ad un certo punto non si fosse decisa avrebbe dovuto prende lui la decisione finale.
Buffy lo guardò attraversare la casa e quando sentì la porta della cucina chiudersi aprì quella nell’ingresso.
“Ciao amore, scusa il ritardo ma ero da Xander” Riley entrò baciandola, per poi notare i suoi occhi lucidi “Stai bene, cos’è successo?”
“Niente, non preoccuparti. Un film triste in tv”
Questo sembrò metterlo tranquillo. Anche Buffy provò a non pensare troppo, ma il pensiero andava sempre a Spike.
Avrebbe dovuto risolvere al più presto quella storia: non poteva mentire a Riley, non se lo meritava, e neanche a Spike. Stava a lei capire cosa provava.







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