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Autore: Bankotsu90    15/05/2017    3 recensioni
Un mattino Leila Breisgau si risveglia nella sua casa di Berlino, scoprendo che mancano acqua ed elettricità e che il cibo è avariato. Decide così di fare spese ma uscita all'aperto scopre che la capitale tedesca è invasa dai non-morti. Come si è arrivati a questo? Spin-off di Mirai Kako no Hibi.
Genere: Drammatico, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Leila Malcal
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Morte e resurrezione.'
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Berlino, 25 febbraio 2020, ore 7:30
 
Leila stava dormendo beata nel suo letto, quando improvvisamente la sveglia iniziò a trillare insistentemente. Svegliata dal quel suono molesto, allungò una mano verso la sveglia la spense. Aprì lentamente gli occhi, emise un sonoro sbadiglio e si sedette.
 
 Scheiße... Sono ancora intontita.
 
Pensò.
 
“Buongiorno, sorellina!” La salutò una voce maschile.
 
Alzò lo sguardo e vide suo fratello Ioan che la guardava cordiale.
 
“Buongiorno a te, Ioan… La colazione è pronta?”
 
“Manchi solo tu.”
 
“Un attimo…. Ora vi raggiungo.”
 
“Sbrigati, però.” Detto questo il ragazzo si congedò.
 
La bionda si stiracchiò, scese dal letto e, a passo lento, si diresse in cucina. Ad attenderla trovò, oltre al fratello, anche i suoi genitori. Tutti e tre erano seduti al tavolo e facevano colazione.
 
“Leila! Sembri una zombie!” Esclamò sua madre, vedendola.
 
“Buongiorno anche a te, mamma…” Rispose lei, ironica.
 
Si sedette al tavolo, prese la tazza di latte e iniziò a bere.
 
******
Dopo colazione Leila andò nella sala da pranzo e accese la TV, che stava trasmettendo un notiziario.
 
“Si sta svolgendo a Tokyo il matrimonio tra Cornelia Britannia, figlia del presidente degli Stati Uniti Charles e Tony Moretta, fidanzato della suddetta. Alla cerimonia sono presenti le famiglie dei due sposi (in primis la first lady Marianne) e vari vip tra cui il liceale detective Shinichi Kudo, l’attrice Chris Vineyard, la donna d’affari Yuriko Takagi, la proprietaria della Mitsubishi Seiya Yudaina e Kaguya Sumeragi, la giovane nipote del primo ministro Genbu, il quale non ha potuto presenziare all'evento poiché si trova a New York per l’assemblea generale delle Nazioni Unite.”
 
Improvvisamente udì il citofono trillare.
 
Chi sarà mai?
 
Si chiese.
 
Dopo pochi istanti udì la voce di sua madre, che rispondeva.
 
“Chi è? Ah, buongiorno a te Anna. Ora te la chiamo.”
 
Detto questo Claudia entrò nella sala, e disse a sua figlia:
 
“Anna ti sta aspettando al cancello, dice che dovete prendere l’autobus.”
 
“Dille di aspettare, mi preparo e scendo.”
 
“Ok.”
 
Leila si alzò in piedi, uscì in corridoio, raggiunse il bagno, si lavò la faccia, andò in camera, indossò l’uniforme scolastica e si diresse verso il portone dove l’attendeva Ioan.
 
“Che sorpresa… Di solito sei tu quella che finisce di prepararsi per prima, invece oggi ti ho battuta! Stai rammollendo, sorellina.”
 
“Non fare il buffone, Ioan… Ora scendiamo.”
 
“Come vuoi…”
 
*******
Usciti all'aperto i due varcarono il cancello, trovandosi faccia a faccia con la loro comune amica.
 
“Bonjour, mon amis!” Li salutò la francese.
 
“Buongiorno  a te, Anna. Dove sono Nina e Ayano?” Le chiese la bionda.
 
“Ci aspettano alla fermata, sono state loro a mandami qui.”
 
“Capisco… Beh, raggiungiamole.”
 
“Certamente.”
 
Così il terzetto si incamminò.
 
********
Dopo un quarto d’ora di cammino raggiunsero la fermata, accolti calorosamente da Nina e Ayano.
 
“Era ora che arrivaste! Pensavamo aveste deciso di non venire!” Affermò l’occhialuta.
 
“Figurati se salto un giorno di scuola!” Le rispose Leila.
 
“Vale lo stesso per me.” Aggiunse Ioan.
 
“E pensare che una volta eri un donnaiolo… Ora invece sembri aver messo la testa a posto.”
 
“Sono semplicemente maturato, Ayano-chan.”
 
“Vero… Ah, ecco l’autobus!”
 
Quando esso si fu fermato il quintetto salì a bordo e si sistemò sui sedili. Dopo pochi secondi il bus ripartì.
 
“Chi abbiamo alla prima ora?” Domandò Anna.
 
“Il professor Hammel.” Le rispose Leila.
 
“Sai già quale sarà l’argomento di oggi?”
 
“Le crociate.”
 
“Allora sono a cavallo, sono ferrata su quella vicenda!”
 
“Ci credo, sei una maniaca di storia.”
 
“Come te del resto.” Affermò la francese, facendole la linguaccia.
 
Le due risero.
 
Ma quanto sono allegre… Neanche stessero andando ad un party! Non sanno che la scuola è una cosa seria?
 
Si chiese Nina, aggiustandosi gli occhiali.
 
Ayano invece guardava fuori dal finestrino, osservando il paesaggio intorno a sé: la strada piena di auto e pedoni che andavano e venivano, gli edifici anonimi, tutto era come sempre.
 
********
Ore 9:00
 
L’autobus si fermò davanti al liceo Wallenstein, e da esso scesero Leila e i suoi amici. Il quintetto fu accolto dal professor Warwick.
 
“Buongiorno, ragazzi.” Li salutò.
 
“Buongiorno, professore.” Risposero i 5, quasi all’unisono.
 
“Il professor Hammel vi sta aspettando in classe, farete meglio a raggiungerlo subito.”
 
“È già in classe?”
 
“Esatto.”
 
“Allora muoviamoci, prima che si spazientisca!” Affermò Nina per poi avviarsi, seguita a ruota dai suoi amici.
 
*******
Ore 9:15
 
“Il termine crociate è attribuito primariamente a una serie di guerre combattute tra l'XI e il XIII secolo fra eserciti di regni e principati cristiani cattolici e musulmani, principalmente sul terreno dell'Anatolia e del Levante nel Mediterraneo orientale ma anche in Egitto e in Tunisia; vari storici hanno attribuito la definizione di crociata anche alle campagne militari condotte dai principi cristiani nei territori baltici, finnici e slavi che ancora praticavano una varietà di culti pagani (le cosiddette crociate del Nord, ad altri fatti bellici interni al mondo cristiano (quali, nel XIII secolo, la cosiddetta crociata albigese contro i catari o la cosiddetta crociata contro il Principato russo di Vladimir-Suzdal' e la Repubblica di Novgorod) ma anche a confronti armati che hanno coinvolto in Europa forze cristiane di differenti Stati e le forze islamiche ottomane, tra cui la cosiddetta crociata di Varna.” Spiegò il professor Hamel.
 
I suoi allievi ascoltavano con attenzione, imprimendosi ogni parola nella mente.
 
“Per quanto riguarda i musulmani tali conflitti si pongono nell'ambito della rapida espansione politico-religiosa dei Selgiuchidi che nell'XI secolo si proposero di invadere l'impero bizantino. I Turchi selgiuchidi, a partire da Toghrul Beg, avevano occupato la Persia, la Georgia, l'Armenia e alcuni territori bizantini in Anatolia; dopo l'invasione dell'Armenia e la costituzione del sultanato di Rum, arrivarono a progettare l'invasione di tutto l'impero bizantino e quindi la penisola balcanica. Il progetto di invasione dei territori europei continuò anche dopo l'estinzione della dinastia selgiuchide e il sopravvento della dinastia ottomana.”
 
Leila ascoltava attentamente e intanto con lo sguardo sondava l’intera classe. Ad un certo punto si fissò su un ragazzo di origine asiatica, e nel vederlo sorrise. Egli non era altro che Akito Hyuga, un giapponese dai capelli corti blu e occhi dello stesso colore, con cui era fidanzata da circa 3 anni. Il ragazzo aveva una espressione concentrata in volto.
 
“Signorina Breisgau! Mi sta ascoltando?” Le chiese Hammel.
 
“Ja, herr professor!” Rispose lei.
 
“Provamelo… Ripeti ciò che stavo spiegando.”
 
“Il termine crociate è attribuito primariamente a una serie di guerre combattute tra l'XI e il XIII secolo fra eserciti di regni e principati cristiani cattolici e musulmani, principalmente sul terreno dell'Anatolia e del Levante nel Mediterraneo orientale ma anche in Egitto e in Tunisia; vari storici hanno attribuito la definizione di crociata anche alle campagne militari condotte dai principi cristiani nei territori baltici, finnici e slavi che ancora praticavano una varietà di culti pagani (le cosiddette crociate del Nord, ad altri fatti bellici interni al mondo cristiano (quali, nel XIII secolo, la cosiddetta crociata albigese contro i catari o la cosiddetta crociata contro il Principato russo di Vladimir-Suzdal' e la Repubblica di Novgorod) ma anche a confronti armati che hanno coinvolto in Europa forze cristiane di differenti Stati e le forze islamiche ottomane, tra cui la cosiddetta crociata di Varna.”
 
“Bene.” Annuì l’insegnante.
 
“Molto bene, signorina Breisgau. Allora posso riprendere a spiegare:  Il termine crociata è stato usato per la prima volta all'inizio del Settecento, ben oltre quindi il periodo in cui esse si svolsero: la sua origine deriva dall'incrocio della parola croisade (1570 circa) del francese medio e della parola spagnola cruzada del XVI secolo, entrambe derivate dalla parola cruciata del latino medievale, participio passato di cruciare (segnare con la croce), a sua volta derivata dal latino crux (croce).”
 
Leila tirò un sospiro di sollievo, pensando:
 
Temevo mi avrebbe fatto una lavata di capo, ma per fortuna tutto si è risolto in bene.
 
*********
Ore 13:47
 
Finite le lezioni Leila e i suoi amici si incamminarono verso le rispettive abitazioni.
 
“E anche oggi siamo sopravvissuti.” Affermò Ioan, stiracchiandosi.
 
“Parli come se fossimo appena sfuggiti alla morte.” Affermò sua sorella.
 
“Quando si studia si combatte con la morte.”
 
“Ma che razza di proverbio è?” Gli chiese Nina, stranita.
 
“Che se non ci impegniamo negli studi rischiamo di rovinare il nostro futuro.”
 
“Beh, io non corro un tale rischio, capitan ovvio.”
 
“Neanche noi, fraulein Einstein.” Ribatté il giovane, facendole la linguaccia.
 
“Ora non cominciate, voi due!” Intervenne Anna.
 
Leila sorrise nel vedere quella scenetta comica. Improvvisamente il suo cellulare vibrò. Lo prese e vide che era un messaggio FB di Chiara, una sua amica italiana.
 
Ciao, Leila!
 
Ciao, Chiara.
 
Come stai?
 
Bene. Tu?
 
Anche io. Che stai facendo?
 
Sto tornando a casa dal liceo, in compagnia di alcuni amici.
 
Ah, capisco. Io sono appena rientrata.
 
Tuo fratello sta bene? È da tempo che non lo vedo su Facebook.
 
Sì, sta benone.
 
Cambiando discorso… Quanto manca agli europei 2020? Quelli che si svolgeranno in Russia.
 
Circa un mese, più o meno… La presidentessa Vladilena Balalaika si è impegnata molto negli ultimi anni a tirare a lustro il suo paese per fare bella figura con i turisti, i media e le squadre di calcio.
 
Sono certa che l’Italia farà faville!
 
Frena il tuo entusiasmo, fraulein… Sarà la Germania a vincere gli europei.
 
Non è ancora detto, biondina. :P
 
La Germania ha vinto 4 titoli mondiali e 3 europei, in pratica ha la vittoria in tasca.
 
E l’Italia ha vinto 4 titoli mondiali e uno europeo, non montarti la testa. :P
 
Antipatica. xD
 
Come te. :P
 
Ora devo salutarti, ci sentiamo dopo.
 
A dopo. ;)
 
Quella ragazza…
 
Pensò la bionda, sorridente.
 
Alzando lo sguardo si accorse di essere davanti a casa sua.
 
“Beh, ragazze, ora dobbiamo salutarci. Andiamo, Ioan!”
 
“Subito, Schwester*!”
 
“Ciao, Leila!” La salutò Ayano.
 
“Demain, mon ami**!” La salutò a sua volta Anna.
 
“Arrivederci!” Aggiunse Nina.
 
Leila e suo fratello risposero al saluto, poi entrarono nella loro abitazione.
 
FINE
 
*Sorellina.
 
**A domani, amica mia!
   
 
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