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Autore: jessthesohodoll    15/05/2017    0 recensioni
Mickey Milkovich ha una nuova chance di poter uscire di prigione, quando l'avvocatessa Annalisse Keating accetta il suo caso.
Connor Walsh viene scelto come prima sedia.
una serie di eventi porterà due coppie di innamorati a riscoprirsi e , forse, a tornare insieme
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fiona Gallagher, Ian Gallagher, Mandy Milkovich, Mickey Milkovich, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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II


 

Connor se ne stava seduto su una scomodissima sedia nel penitenziario di Chicago. Oliver era di fronte a lui e sembrava stesse quasi cercando di evitare il suo sguardo.

Gli lanciava occhiate furtive , come se si aspettasse una sua reazione da un momento all'altro.

Qualche settimana prima aveva avuto la geniale idea di dirgli di Thomas. La sua reazione lo aveva sorpreso , però.

"Sei la mia vita di Connor"

"Tu puoi trovare di meglio, io me la caverò"

"Non dire queste cose"

Da allora lo guardava da sopra lo schermo del suo computer con uno sguardo triste.

Connor sapeva tutto. Sapeva delle sue ricerche e cosa aveva scoperto. Oliver era a conoscenza di Sam, e per lo mano lo aveva intuito.

Ma fin a quanto si era spinto?

"Sei nervoso?" gli chiese all'improvviso Oliver, un sorriso timido sotto i suoi soliti occhiali dalla montatura spessa.

"No, insomma, l'ho già fatto altre volte" disse Connor , sorpreso "Perché me lo chiedi?"

"Stai battendo il piede" disse Oliver ridacchiando "Lo fai sempre quando sei nervoso"

Connor si ricompose, mettendosi meglio a sedere sulla sedia.

Non sapeva perché, ma era davvero nervoso. E dire che non era la prima volta che Annalise li lasciava l'incombenza di fare il colloquio preliminare con il loro assistito, e non sarebbe nemmeno stata l'ultima.

Ma questo Milkovich , beh, gli mandava strani segnali.

Si sentiva già incredibilmente connesso a quella persona, nonostante non l'avesse ancora incontrata.

E , come al solito, Oliver l'aveva capito.

Si sentiva così nudo davanti a lui. Era l'unica persona che riusciva a leggerlo come un dannato libro aperto.

"Lo so" disse infatti Oliver "Questo ragazzo ti sta a cuore. Ti rivedi in lui in qualche modo, vuoi tirarlo fuori di qui"

"Come fai a saperlo?" chiese allora Connor.

"Non mi serve molto per codificarti, Con" disse Oliver "E poi tu e Annalise siete così bravi a tirarvi fuori dai guai"

Nella sua voce non c'era rimprovero, sembrava una qualunque frase detta in una qualsiasi conversazione.

In quel momento, un ragazzo in divisa da paramedico entrò nella stanza. Salutò per nome la guardia all'ingresso , sembrava venire in quel posto molto spesso.

"Hey Ian, sei venuto per Mickey?"

"Si, lo so. Sono in anticipo per l'orario di visite"

"Credo dovrai aspettare comunque amico" disse la guardia "Il tuo ragazzo ha dei nuovi avvocati"

Il ragazzo in questione aveva una folta testa di capelli rossi, e sembrava attraente pure visto di spalle.

Era quasi impossibile per Connor non riconoscerlo. Era anche meglio di persona.

"Ian Gallagher?" chiese allora, andandogli incontro.

"Si?" chiese Ian, un po' sorpreso da quell'estraneo.

"Connor Walsh" disse , porgendogli la mano "Sono il nuovo legale del signor Milkovich"

"Pensavo si trattasse di una donna" disse Ian, alzando un sopracciglio.

"La dottoressa Keating sta discutendo la posizione del nostro assistito con il giudice e il pubblico ministero. Io sono qui per il colloquio preliminare"

"Scusa, ma puoi anche non essere così formale con me" disse Ian sorridendo "Non siamo abituati a queste stronzate giuridiche nel South side"

"Certo" disse Connor ridendo "Volevo solo dirti che Annalise è una tosta e siamo piuttosto ottimisti, non ci sono davvero molte prove contro il tuo ragazzo"

"Mickey non è il mio ragazzo" disse Ian, rosso in viso almeno quanto i suoi capelli.

"Scusa...credevo che..."

"è complicato" disse Ian "Ho rotto con lui poco prima che lo mettessero dentro. Ma, è come se non riuscissimo a starci lontani"

"Ne so qualcosa" disse Connor.

Oliver se ne stava ancora seduto, ma si capiva benissimo il fatto che li stesse origliando.

"Oh" disse invece sorpreso Ian "Problemi con la ragazza?"

"Si, il bel asiatico seduto li" disse Connor ridendo "Tifiamo per la stessa squadra, amico"

"Oh, capisco" disse Ian arrossendo "Sembrate una bella coppia. Beh, forse lo eravate"

"Come hai detto tu, è complicato" rispose Connor.

La guarda comunicò che era arrivato il suo turno, cosa che fece innervosire Connor ancora un po'.

"Mickey cercherà di sviare ogni domanda" disse Ian "Cercherà di non rispondere, se può. È la sua cazzo di autodifesa, o stronzate simili. Chiedili quello che devi chiedere, ma non aspettarti che collabori immediatamente. Ci metterà un po' a fidarsi di te, non gli piacciono molto gli avvocati. E vacci piano con lui. Sembra un duro, ma è più sensibile di quello che fa vedere"

"Da come ne parli sembra che te ne importi ancora qualcosa" disse Connor.

"è l'uomo che amo" disse semplicemente Ian "Sono la sola persona che lo conosce veramente a questo mondo"


"Grazie allora" disse Connor "Non ci metterò molto"

"Non importa" disse Ian "Io aspetto qui"

Connor richiuse la porta dietro di sé con un sospiro. Si sentiva un peso enorme sulle spalle. Quel ragazzo era ancora dannatamente innamorato del loro cliente. Poteva leggerlo in ogni singolo muscolo del suo viso.

"Grazie" disse Oliver, chiudendo il pc di fronte a sé.

Ian ci mise un po' a registrare la presenza dell'altro uomo.

"Di nulla" disse Ian "Se posso dare una mano"

"Credimi, non immagini quanto tu abbia aiutato Connor" disse Oliver.

"Ne sei sicuro?" chiese Ian

"Si, come hai detto tu, Connor è l'uomo che amo. Non mi serve molto per capire quando è nervoso"

"Bel casino l'amore eh" disse Ian, sedendosi al posto di Connor.

"Non immagini quanto" disse Oliver , sorridendo al ragazzo di fronte a se.

+++

Mickey percorse il lungo corridoio con una strana eccitazione in corpo.

Sarebbe uscito da quella cazzo di situazione e l'avrebbe giurato , sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe mai messo piede in quel dannato carcere.

La tipa sembrava una tosta, una che sapesse il fatto suo.

Ecco perché, quando vide un ragazzo davanti a se, non seppe più cosa aspettarsi.

"Buongiorno Mickey" disse "Connor Walsh, sono qui per farti qualche domanda"

"Pensavo che il mio avvocato fosse una donna, amico" disse Mickey, un po' sulla difensiva.

Non che si stesse lamentando. Il ragazzo era indubbiamente attraente, con una folta barba scura che lo facevano sembrare un tipo interessante.

Peccato che a lui piacessero rossi, con l'aspetto da alieno e il cervello incasinato.

"La dottoressa Keating sta discutendo la tua situazione con il giudice e il pubblico ministero in questo momento" disse Connor, senza prestargli molta attenzione "Io sono qui per dirti quello che faremo e per capire come possiamo lavorare"

"Quindi mi ha mandato un dannato novellino" disse Mickey "Fantastico"

Connor lo guardò fisso per un istante prima di parlare.

"Mi hanno avvertito del tuo poco amore per gli avvocati, Mickey, ma io e Annalise stiamo cercando di fare nel nostro meglio. Annalise vince il 90% delle sue cause"

"Fermo, aspetta" disse Mickey "Con chi cazzo hai parlato?"

"Ian" disse semplicemente Connor "Sta aspettando qui fuori. Quindi se non ti dispiace, non vorrei che il tuo ragazzo avesse fatto tutta questa strada per nulla"

Mickey si ritrovò inconsciamente a sorridere. Ian stava mantenendo la promessa.

Era stato li solo il giorno prima.

"Esattamente come immaginavo" disse Connor sorridendo "Pensa a questo colloquio come a un cerotto. Non mi ci vorrà molto, ok?"

"Ma ormai l'orario delle visite sarà finito"

"Ho convinto la guarda a darvi 10 minuti in più" disse Connor "Hanno detto che ti stai comportando bene , per essere un Milkovich"

"Più qui dentro voli basso più sopravvivi" disse Mickey "E diciamo che la mia famiglia non ha proprio una bella reputazione da mantenere. Ma perché hai fatto tutto questo?"

"Diciamo solo che capisco il bisogno viscerale che provi di vedere Ian" disse Connor "A volte è come se quella persona sia l'unica capace di farti vivere davvero"

Fuori dalla porta a vetri poteva benissimo vedere Ian, girato di spalle , mentre parlava con un ragazzo dai lineamenti asiatici.

Dagli sguardi pieni di preoccupazione che lanciava verso al porta, Mickey aveva capito di chi parlava.

"Oh, sei un tipo da nerd asiatico" disse ridendo "Beh, a me piacciono rossi e un po' pazzi, non sarò di certo io a giudicarti , amico"

"è così palese?" chiese allora Connor.

"Hey, va bene. Cazzo, quello che provo per Ian mi ha salvato la vita" disse Mickey "Mi ha distrutto il cuore un milione di volte, ma farei di tutto per quella testa rossa"

"Anche io" disse Connor "Anche se mi ha mollato con una scusa idiota, farei di tutto per Oliver"

"Sentiamo, scommetto che non riesce a battere la stronzata del "Non puoi aggiustarmi, io sono così" che mi ha rifilato Ian" disse Mickey.

"Diciamo solo che Annalise non è proprio la più onesta tra gli avvocati di questo paese"disse Connor "A volte coinvolge anche me e i miei amici, e questo a Ollie non andava bene. L'ha spaventato. Ma ti tireremo fuori di qui, lo prometto"

"Hey, finché fate il vostro lavoro e mi fate tornare in quel buco infernale che è il South side, io non farò domande sui metodi che userete"

"Allora penso che lavoreremo bene insieme" disse Connor sorridendo.

Qualche minuto dopo Connor lasciò finalmente il posto a Ian .

"Avete 10 minuti, dopo di che la guardia busserà alla porta e si riprenderà Mickey. Ma almeno non avrete quel dannato vetro a dividervi" disse Connor "Noi ci vediamo oggi pomeriggio con Annalise, Mickey"

"Perfetto, ci si vede amico" disse Mickey.

"Grazie" disse invece Ian "Per tutto"

"Grazie a te per i consigli utili" disse Connor.

Chiusa la porta, Ian si voltò verso di lui , sorridendogli in quel modo che gli faceva stringere il cuore come pochi.

"Hey" disse Ian sedendosi.

"Hey" rispose Mickey.

Aveva ancora le mani ammanettate al tavolo, ma la sola idea di poter effettivamente prendere le mani di Ian gli stava quasi facendo girare la testa.

"Ti sei comportato bene?" chiese Ian sorridendo.

"Ho fatto del mio meglio Gallagher" disse Mickey , prendendogli la mano "Poi Connor è un tipo apposto"

"Si, anche Oliver" disse Ian "Ci ho parlato un po' mentre aspettavo"

I due osservarono la premura con cui Oliver stava aiutando Connor a infilare il cappotto. Il sorriso di Connor era radioso quando era con lui.

A quanto pare, non erano l'unica coppia incasinata di questo pianeta.

 

 

 

 

 

Soho Corner :

SENTO IL PROFUMO DI MOLTEPLICI BROMANCE NELL'ARIA.

Il fatto è che non sapevo se scrivere una Gallavich o una Coliver per questo aggiornamento, ma grazie a Dio ho questo Crossover da mandare avanti.

L'incontro tra Ian e Connor, però, mi sa che sarebbe più così

Che ne pensate del ritorno di HTGAWM? Questa dannata serie e un WTF continuo, ad ogni episodio

Che ne pensate del ritorno di HTGAWM? Questa dannata serie e un WTF continuo, ad ogni episodio.

Ma almeno, dopo l' "I love you" di Ian, abbiamo finalmente avuto un'altra patata che ha aperto finalemnte gli occhi

"You are my life Connor"

I'M SO PROUD OLLIE.

Ma sopratutto

"Don't let go"

"I won't"

DAI CHE ALMENO LORO CI DANNO UNA GIOIA (Sperando, ovviamente, che ce la diano anche i Gallavich quando Shameless tornerà in autunno)

un bacio

jess

 

  
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