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Autore: lele06    16/05/2017    3 recensioni
Salve a tutti. Sono tornato con una nuova storia , nella quale Naruto ed Hinata dovranno condividere un piccolo monolocale.
Tratto dal testo:
. Quando aprì la porta, fu meravigliato di vedere di fronte a lui, una ragazza bellissima, il cui volto divenne subito rosso alla sua vista
< Chi sei? > domandò non riuscendo a ricordare chi fosse
< S-sono la tua nuova vicina di casa > rispose balbettando distogliendo lo sguardo da lui < S-scusa potresti vestirti > chiese balbettando nuovamente con il viso in fiamme. Sentendo ciò il ragazzo abbassò lo sguardo, rimanendo sconvolto da ciò che vide. L’asciugamano che prima teneva legato alla vita, adesso si trovava ai suoi piedi. Imbarazzato si coprì il suo uccello chiudendo la porta
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                                                      CAPITOLO 12
 
< Credo che per questa sera possa bastare! > esclamò Kiba raggiungendo i ragazzi nella stanza principale, rimanendo alquanto depresso nel constare che i due non avessero fatto nessun passo in avanti da quando li avesse lasciati soli. Mentre lui aveva montato il tubo sotto al lavello della cucina e controllato che in bagno fosse montato tutto nel modo corretto, Hinata e Shino non avevano completato neanche una parete. Pensò che se continuassero di questo passo, il loro trasferimento sarebbe slittato di parecchi giorni, rispetto a quello che lui avesse preventivato. Kiba credeva che avrebbero potuto traslocare entro quattro giorni, ma vedendo la lentezza nel tinteggiare del suo fidanzato e della ragazza, pensò che avrebbero impiegato parecchi giorni nel terminare il lavoro. In quel momento gli venne in mente che una sera, Shino gli raccontò che Hinata condividesse l’appartamento con un ragazzo, quindi pensò che la ragazza potesse chiedere un suo aiuto. Immaginò che grazie a questo, avrebbero potuto traslocare nei tempi da lui preventivati, poiché dal giorno seguente anche lui avrebbe dato una mano a imbiancare le pareti poiché aveva già montato e controllato tutto quello che necessitava di essere ispezionato.
< Hinata > la chiamò attirando la sua attenzione < è vero che condividi l’appartamento con un ragazzo? > domandò Kiba
< Si, è vero > rispose non capendo il perché Kiba avesse chiesto quell’informazione che non aveva niente a che fare con quello che stessero facendo. In più rimase sorpresa che il ragazzo fosse a conoscenza di quello. Pensò che molto probabilmente Shino gli aveva parlato della sua situazione.
< Mi domandavo se questo ragazzo potesse darci una mano con i lavori > propose sperando che anche per Hinata quella fosse una grande idea
< Non saprei > affermò scoraggiando Kiba, il quale si aspettava altre parole e non quelle appena dette dalla ragazza. Credeva che Hinata gli avrebbe comunicato che lo avrebbe costretto con la forza a collaborare ai lavori, invece non aveva detto niente del genere.
< Credo che in tre siamo più che sufficiente > fece notare Shino non intuendo il perché il suo fidanzato avesse avanzato quella proposta.
< Con l’aiuto di un’altra persona, il lavoro procederebbe in modo più spedito > affermò Kiba irritato da quello che il suo fidanzato avesse detto, in quanto non credeva possibile che quest’ultimo non si fosse accorto che in quel primo giorno di lavori non avessero fatto nessun passo in avanti.
< Non sentire quello che dice, Hinata > disse Shino voltandosi verso la ragazza, la quale non voleva che i due litigassero per una sciocchezza come quella < Se non te la senti, non sei costretta di accettare la proposta di questo imbecille > aggiunse voltandosi verso Kiba, alquanto irritato da come Shino si fosse rivolto nei suoi confronti.
< Cercherò di convincerlo > li informò intromettendosi prima che Kiba inveisse contro Shino. Non voleva che per colpa sua i due bisticciassero. Quella era l’unica cosa che non volesse che accadesse.
< Sei sicura? > chiese Shino
< Certo > rispose Hinata sorridendo, anche se non sapeva ancora come avrebbe fatto in quanto non aveva ancora visto o sentito Naruto da quando quest’ultimo l’aveva informata di dover abbandonare l’appartamento. Anzi non sapeva neanche se dovesse mostrarsi arrabbiata nei suoi confronti, poiché tra di loro non c’era nessuna relazione. Pensò che per il momento fossero solo amici e niente più. Inoltre solo lei provava qualcosa di più verso Naruto, mentre per quest’ultimo, lei era soltanto una qualunque amica.
< Ottimo > esclamò soddisfatto di ciò Kiba, nonostante il suo fidanzato avesse cercato di mandare all’aria la sua brillante idea. Ascoltando ciò Shino sospirò, riflettendo sul fatto che Kiba non avesse notato che Hinata avesse accettato per non provocargli un dispiacere. Dalla sera prima, aveva intuito che qualcosa non andasse nella sua amica. Pensò che molto probabilmente fosse accaduto qualcosa tra i due che Hinata non volesse raccontargli. Decise che per far in modo che Hinata si confidasse con lui, doveva essere lui per primo a mettersi a nudo davanti a lei. Per questo si avvicinò a Kiba, intento a sistemare gli attrezzi in un angolo
< Cosa c’è? > domandò vedendo Shino vicino a lui per poi alzarsi e guardandolo dritto negli occhi. In quel momento gli venne una voglia matta di baciarlo, ma resistette a quell’impeto in quanto doveva mantener fede alle regole da lui stesso imposte. Nonostante Shino avesse chiesto quella informazione ad Hinata, Kiba non aveva ancora posto fine al suo sciopero di baci e sesso, poiché al suo fidanzato doveva fungere da punizione in quanto Kiba credeva che grazie a questo, la prossima volto Shino avrebbe chiesto qualcosa a qualcuno all’istante senza lasciar trascorrere settimane intere.
< Hinata > urlò facendo voltare la ragazza, la quale rimase leggermente spiazzata da quello che vide. Doveva dire che avesse intuito qualcosa, ma guardarlo in diretta era tutto un’altra storia
< Cosa fai? > domandò Kiba allontanando Shino dalle sue labbra, meravigliato dal comportamento del suo fidanzato. Quest’ultimo lo aveva colto alla sprovvista. Si sarebbe immaginato di tutto, tranne quello. Se avesse intuito ciò che aveva intenzione di fare Shino, Kiba si sarebbe coperto le sue labbra, nonostante quel bacio rubato gli fosse piaciuto. Il problema era che ora voleva qualcosa di più. Non si sarebbe accontentato di quel semplice bacio. Pensò che al ritorno a casa, Shino avrebbe fatto i conti con lui.
< Semplice > rispose < Bacio il mio fidanzato > continuò come se fosse una cosa qualunque da fare con il proprio partner
< Quindi voi due state insieme? > chiese Hinata volendo avere una certezza, anche se quel bacio aveva dato prova di ciò
< Esatto > rispose Shino voltandosi verso di lei, per poi girarsi verso Kiba avvicinandosi nuovamente verso le sue labbra con l’intenzione di dare conferma alle sue parole. Sfortunatamente per lui, questa volta Kiba intuì le sue intenzioni. Prontamente coprì le labbra con la mano, nonostante avesse voglia anche lui di approfondire quel bacio di poco prima. Il problema era che se avesse accettato anche quello, non sapeva se fosse riuscito a trattenersi. Sicuramente avrebbe fatto qualcosa che avrebbe spaventato Hinata. Per questo motivo decise di interferire con quello che Shino stesse architettando. < Sai, ti ho mostrato questo perché con te voglio essere sincero e spero che anche tu lo sarai altrettanto con me > continuò voltandosi nuovamente verso Hinata, la quale capì perfettamente dove il ragazzo volesse arrivare usando quelle parole, ricordandosi cosa Shino le disse appena la vide la sera precedente. Sospirò pensando che forse se ne avesse parlato con qualcuno, molto probabilmente si sarebbe sentita meglio.
< Non so se è il caso di chiedere aiuto al mio coinquilino > li informò abbassando il capo
< Per caso è accaduto qualcosa tra di voi? > chiese Shino volendosi accertarsi che tra di loro non fosse avvenuto niente di irreparabile.
< Nulla di particolare > rispose sollevando il capo < Il problema sono io. Ho capito di essermi innamorata di lui, ma sfortunatamente credo che abbia già una fidanzata > aggiunse sentendo stringersi il cuore pronunciando solamente quelle parole.
< Per caso hai qualche prova per dimostrare questa tua supposizione? > domandò Kiba interessatosi all’argomento
< Beh, ieri mi ha inviato un messaggio informandomi di lasciare l’appartamenti perché stava rincasando con una ragazza > rispose ricordandosi la scena dei due camminare felici verso il loro complesso residenziale.
< Che figlio di puttana > esclamò Kiba non credendo che quel ragazzo si fosse comportato in quel modo. Non credeva possibile che avesse chiesto ad Hinata una cosa del genere, senza preoccuparsi minimamente di dove la povera ragazza avrebbe trascorso la notte
< Modera il linguaggio > lo ammonì Shino, nonostante credesse che Kiba avesse usato parole appropriate per descrivere il coinquilino della ragazza
< Non è colpa sua. È tutta colpa mia > affermò cercando di discolpare Naruto
< Non dire assurdità > disse Kiba < Tu non hai commesso nessun sbaglio. L’unico cretino è il tuo coinquilino> aggiunse avvicinandosi ad Hinata ed abbracciandola, cercando di consolarla.
< Ormai ho già deciso di sopprimere questi sentimenti > li informò appena allontanatasi da Kiba. Sentendo ciò, i due non riuscirono a capire il motivo di quelle parole
< Secondo me, fai un grandissimo errore se ti comporti in questo modo > osservò Shino
< Sono d’accordo con lui > concordò Kiba dando ragione al suo fidanzato
< Quindi secondo voi dovrei dichiararmi? > chiese
< Certo > risposero all’unisono spaventando Hinata con quella semplice risposta, poiché non sapeva se fosse stata in grado di poter reggere ad un rifiuto da parte di Naruto. Inoltre se quest’ultimo l’avesse respinta, non avrebbe più potuto restare nell’appartamento del ragazzo. Questo significa non poter più trascorrere le serate con lui. Il solo immaginare le conseguenze di una sua possibile dichiarazione, la terrorizzava.
< È meglio andare > affermò aprendo la porta della mansarda non volendo discutere su quell’argomento delicato per lei, ma quando aprì la porta rimase sorpresa di vedere difronte a lei la figura di Naruto. Restò alquanto meravigliata da ciò, in quanto non lo aveva informato del fatto che lei si trovasse in mansarda. Quindi si domandò come mai il ragazzo si trovasse lì. Quest’ultimo rimase spiazzato da quell’evoluzione degli avvenimenti, poiché lui era salito in mansarda, con in mano un bicchiere di vetro, per cercare di intuire cosa stesse accadendo all’interno della mansarda. Quell’evento aveva scombussolato i suoi piani e a causa di questo non sapeva come giustificare la sua presenza lì. Abbassò lo sguardo, notando il bicchiere nella mano destra che portò dietro la schiena prima che Hinata potesse vedere ciò che avesse in mano. Se lo avrebbe scoperto non sapeva proprio come giustificarsi.
< Naruto > disse
< Ti stavo cercando, Hinata > la informò, mentendo, alzando il capo poiché sapesse già dove si trovasse la ragazza, ma quest’ultima fu felice di sentire quelle parole in quanto quello voleva dire che Naruto fosse preoccupato per lei.
< Scusa se non ti ho avvisato > affermò sentendosi in colpa per non aver avvertito il ragazzo che quella sera avrebbe fatto tardi.
< Salve > disse Kiba, apparendo alle spalle della ragazza, anticipando Naruto, ponendo una mano sulla spalle di Hinata. Quella mossa gli fece guadagnare un’occhiataccia da parte di Naruto, il quale vedendo ciò cominciò a sentir un certo prurito alle mani < Scusaci un attimo > continuò spingendo la ragazza dentro per poi chiudere la porta, lasciando Naruto perplesso fuori al pianerottolo.
< Cosa stai facendo? > chiese guardando Kiba, non riuscendo a comprendere il suo atteggiamento
< Dovrei farti la stessa domanda > rispose leggermente arrabbiato da ciò che avesse visto poco prima, incrociando le braccia al petto. Hinata inclinò leggermente il capo non intuendo cosa volesse dire Kiba. Notando ciò, Shino immaginò che sarebbe dovuto intervenire per spiegare il comportamento del suo fidanzato
< Kiba ti vuol far notare che il tuo atteggiamento verso il tuo coinquilino è stato completamente sbagliato > le fece notare, mentre Kiba dava ragione al fidanzato con un leggere cenno del capo < Ti vuole far notare che non dovevi essere tu a scusarsi, ma doveva essere lui a farlo > aggiunse
< Esatto > affermò Kiba < Da adesso in poi dovrai comportarti in modo diverso nei suoi confronti > continuò
< Mi stai dicendo che non dovrei più preparargli il pranzo? > chiese
< Bingo > rispose contento per quella domanda, mentre Hinata sperava di aver capito male poiché lei era felice quando preparava la cena per loro due. Inoltre grazie a questo poteva osservare il magnifico sorriso di Naruto, quando quest’ultimo degustava la pietanza da lei preparata. < Da questo momento devi mostrarti indifferenti nei suoi confronti > gli suggerì, sapendo che comportandosi in quel modo avrebbe attirato l’attenzione di quel ragazzo verso di se.
< Non so se ne sarò capace > lo informò, abbassando tristemente il capo, essendo a conoscenza del fatto che quasi certamente non sarebbe riuscita a seguire il suggerimento di Kiba, poiché lei non era quel tipo di persona.
< Invece devi riuscirci > la ammonì Kiba arrabbiandosi sentendo le parole della ragazza. Vedendo ciò, Shino pensò che fosse meglio intervenire prima che il suo fidanzato se la sarebbe presa con la povera Hinata, la quale non aveva nessunissima colpa.
< Credo che sia meglio per noi due di tornare a casa > li informò attirando la loro attenzione < In più abbiamo lasciato di fuori quel ragazzo > aggiunse credendo che quest’ultimo fosse giunto alla conclusione che al suo fidanzato non funzionassero tutte le rotelle presenti nel suo cervello.
< Scusalo > disse aprendo la porta, trovando ancora di fronte quest’ultima, il ragazzo con sguardo confuso. Osservando ciò, rifletté sul fatto che fosse rimasto sorpreso di vedere la presenza di un'altra persona lì dentro. Lo superò venendo imitato da Kiba, il quale quando transitò di fianco a Naruto si girò verso di lui, lanciandogli un’occhiata infuriata, che Naruto ricambiò con un’altra altrettanto irritata. Non capiva perché il ragazzo lo avesse guardato in quel modo. Anzi credeva che quello che dovesse essere infuriato doveva essere lui e non certo quel tipo. Si calmò riportando lo sguardo sulla figura di Hinata, vicina la porta
< Scendiamo? > chiese
< Si > rispose chiudendo la porta della mansarda per poi seguire Naruto fino al loro appartamento.
Giunti lì, la prima cosa che fece fu quella di recarsi in bagno. Aveva urgentemente bisogno di una doccia. Appena uscì dal bagno, vide Naruto seduto ai piedi del tavolo. Le sembrò che stesse attendendo che lei portasse al centro del tavolo quello che avesse preparato per quella sera.
< Hai cenato? > domandò volendosi accertare su ciò che avesse riflettuto
< Non ancora > rispose alzando il capo voltandosi verso di lei < Stavo aspettando te per mangiare > aggiunse
< Mi dispiace, ma io ho già cenato > lo informò. Non gli stava dicendo una bugia, in quanto appena lei e Shino raggiunsero Kiba, quest’ultimo gli diede un bento preparato da lui. Non aveva potuto rifiutare poiché le sarebbe sembrato scortese nei confronti di Kiba, ma vedendo l’espressione triste di Naruto le fece pensare che forse avrebbe dovuto rifiutare il pranzo preparatole da Kiba.
Sentendo ciò Naruto abbassò tristemente lo sguardo, poiché sperava che quella sera avrebbe potuto cenare con lei, in quanto la sera precedente non fu possibile farlo a causa di Rukia. Appena aveva finito di lavorare era corso velocemente a casa solo per poter cenare e passare una tranquilla serata con Hinata, ma purtroppo non era riuscito a fare nessuna di quella cosa, in quanto la ragazza avesse già cenato
< Cosa ci facevi in mansarda? > chiese, alzando il capo, curioso di conoscere il motivo del perché Hinata avesse trascorso l’intera serata lì
< Sto aiutando un mio amico a tinteggiare > rispose, riflettendo sul fatto che quello, molto probabilmente, fosse un ottimo momento per chiedergli se anche lui volesse aiutare con i lavori. Nonostante Shino gli avesse comunicato che non doveva chiedere il suo aiuto, Hinata pensò che un’altra persona sarebbe potuta servire.
< Per caso vi serve un aiuto? > domandò, credendo che fosse una buona scusa per osservare il comportamento dei ragazzi verso Hinata. Pensò che se avessero fatto qualche mossa sbagliata, gli avrebbe dato una bella lezione. Non sapeva da cosa fosse dovuto quel suo comportamento, ma quando aveva visto Hinata parlare tranquillamente con un ragazzo, che non fosse lui, aveva provato una grande rabbia verso quel ragazzo. Se non avesse riflettuto bene sul da farsi, sicuramente li avrebbe raggiunti e si sarebbe messo tra di loro, poiché credeva che i due stessero un po' troppo vicini. Sentendo la domanda di Naruto, Hinata non poté credere che lo stesso ragazzo si fosse proposto per aiutarli. Pensò che non dovesse farsi scappare quell’opportunità. Nonostante avesse dette che non avrebbe chiesto l’aiuto del suo coinquilino, le era dispiaciuto per Kiba, il quale sperava di traslocare il prima possibile. Rifletté che per il momento la cosa più importante era la felicità di Shino e Kiba.
< Un aiuto in più serve sempre > rispose sorridendo, osservando sorgere sul volto di Naruto un sorriso pieno di felicità che le fece perdere un battito. In quel momento si diede dell’idiota da sola poiché il suo cuore non doveva comportarsi in quel modo. Aveva deciso che avrebbe seppellito quello che provasse per lui. Quindi era una cosa inaccettabile che il suo cuore avesse perso un battito. Era vietato anche che il suo battito accelerasse. < Domani sera, appena termini di lavorare, vieni su in mansarda > continuò informandolo < Ci servirà sicuramente il tuo aiuto > aggiunse pensando che grazie a Naruto avrebbero potuto terminare i lavori nel termine prestabilito da Kiba. Lo sapeva perfino lei che quel primo giorno di lavoro fosse stato un fiasco totale. Lei e Shino non erano neanche riusciti a terminare una parete. Rifletté sul fatto che se avrebbero continuato in quel modo, il suo amico non avrebbe traslocato neanche trascorso un mese. Quindi giunse alla conclusione che servissero altre due braccia, se avessero voluto accelerare il lavoro. Abbassò lo sguardo per osservare le braccia di Naruto, notando che non fossero niente male. Senti le guance arrossire, per questo distolse lo sguardo
< Cazzo > disse tra se e se per poi dirigersi verso l’armadio, sperando che quando si sarebbe voltata verso Naruto il rossore fosse scomparso, estraendo il futon dall’armadio. Osservando ciò, Naruto non capì il perché Hinata lo stesse facendo lei, in quanto solitamente era lui stesso a sistemarselo. Immaginò che quel comportamento della ragazzo fosse davvero sospetto
< Cosa fai? > le chiese
< Mi preparo per la notte > rispose poggiando sul pavimento il futon, mentre Naruto inclinò il capo non avendo capito cosa stesse accadendo. Solitamente era lui che usasse il futon, quindi gli sembrò strano che Hinata si stesse sistemando nel sacco a pelo.
< Scusa > iniziò < Perché stai nel futon? > domandò volendo sapere il motivo di quella scelta
< Perché questa sera ho deciso così > rispose, riflettendo che non avrebbe dormito mai più nel letto dove Naruto aveva fatto sesso con quella ragazza. Preferiva morire piuttosto che riposarsi lì.
< Esci da lì > affermò Naruto alzandosi
< Te lo puoi scordare > muovendosi cercando di trovare la giusta posizione nel sacco a pelo
< Non comportarti da bambina ed esci di lì > gli intimò il ragazzo alquanto infastidito dal comportamento di Hinata. Non riusciva a credere che anche lei potesse essere testarda, ma nonostante questo non gliela avrebbe data vinta per nessuna ragione.
< Ti ho già detto che non ho nessunissima intenzione di dormire nel letto > lo informò, guardandolo dritto negli occhi < Il letto è tutto tuo > aggiunse con sguardo serio. Sentendo ciò, Naruto sospirò pensando che molto probabilmente Hinata fosse ancora arrabbiata per quello accaduto il giorno prima.
< Fai come vuoi > disse recandosi in bagno per cambiarsi e cominciando a pensare qualcosa per come farsi perdonare da Hinata.
 
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< Grazie per il vostro duro lavoro > esclamò Iruka voltandosi verso i due di fronte a lui < Ci vediamo domani > continuò incamminandosi verso la direzione di casa, mentre i due si diressero in direzione dell’appartamento di Hinata, la quale quella sera era di ottimo umore poiché il giorno seguente Iruka le aveva dato la giornata libera. Grazie a questo, appena terminate le lezione all’università, si sarebbe potuta dedicare alla tinteggiatura della mansarda. In questo modo pensò che era in grado di portarsi avanti con il lavoro, permettendo ai suoi amici di trasferirsi il più in fretta possibile, visto che Kiba non aspettasse altro.
< Non dovevi coinvolgere anche Naruto nei lavori, se non te la sentivi > la informò Shino, interrompendo il silenzio
< Veramente si è offerto spontaneamente lui > disse voltandosi verso il ragazzo, il quale non riuscì a credere alle sue orecchie.
< Se è così, non ho nessuna obiezione al riguardo > affermò < Spero solo che non ci rallenti > aggiunse augurandosi che con l’aiuto del ragazzo avrebbero potuto velocizzare i lavori, poiché la sera precedente quando rincasarono, Kiba lo rimproverò per la sua lentezza. Non volendo subirsi ancora altre lavate di capo dal fidanzato, sperava che con l’aiuto di Naruto la velocità dei lavori sarebbe potuta aumentare. Se non fosse stato così, doveva rassegnarsi all’idea di dover subire l’insoddisfazione di Kiba. Sospirò a quel pensiero, poiché Kiba quando si lamentava fosse davvero pesante da sopportare.
< Qualcosa non va? > chiese Hinata avendo percepito il sospiro del ragazzo al suo fianco
< Spero che Naruto ci sia d’aiuto > rispose
< Credo che ti sorprenderà > lo informò sorridendo, mentre Shino si augurava che Hinata avesse ragione, poiché altrimenti sarebbe giunta la sua fine.
Arrivati al complesso, salirono le scale fino ad arrivare all’ultimo piano dove era collocata la mansarda. Quando giunsero lì, videro Naruto e Kiba vicino la porta, guardarsi in cagnesco. I due non capirono il perché di quell’atteggiamento.
< Salve > esclamò Shino attirando l’attenzione dei due, i quali si voltarono cambiando espressione notando la presenza dei due. Quando Kiba vide Shino sorrise, mentre Naruto fece la medesima cosa appena vide Hinata
< Perché siete sempre in ritardo? > chiese Kiba leggermente infastidito da ciò, poiché lui appena terminava di lavorava, si recava velocemente lì per iniziare il più presto possibile a lavorare, mentre il suo fidanzato se la prendeva sempre comoda, come se la cosa non lo tangesse affatto.
< Perché noi camminiamo lentamente > rispose non capendo il perché il suo fidanzato focalizzasse l’attenzione su quell’inutile cosa. Non fosse accaduta nessuna catastrofe anche se avrebbero iniziato con qualche minuto di ritardi. Sfortunatamente per lui, Kiba non riusciva a comprendere questo piccolo, ma importante dettaglio. < Comunque io sono Shino, piacere di conoscerti Naruto > aggiunse portando lo sguardo sul biondino, il quale rimase leggermente sorpresa dal fatto che il ragazzo sapesse il suo nome.
< Piacere mio > disse
< Ok, adesso possiamo finalmente cominciare > affermò euforico Kiba, aprendo la porta, sentendo scorrere una grande quantità di energia nel suo corpo, la maggior parte di questa pensò di usarla per i lavori e conservare una piccola parta da utilizzare con Shino appena sarebbero tornati nel loro appartamento. Quando Naruto entrò rimase colpito dalla grandezza di quel posto, in quanto immaginava che fosse più piccolo del suo appartamento. Si guardò intorno notando che si dovesse veramente solo tinteggiare le parete. Pensò che se avessero lavorato bene avrebbero potuto terminare i lavori in due giorni.
< Allora > cominciò Kiba attirando gli sguardi su di se < Voi vi occuperete di questa stanza > indicando Shino e Naruto < Mentre io ed Hinata del bagno > continuò prendendo l’occorrente e dirigendosi insieme ad Hinata in bagno
< Aspetta > disse Naruto fermando i due che si voltarono sentendo quella parola
< Cosa c’è? > chiese Kiba curioso di sapere cosa il biondino non avesse capito delle sue indicazioni
< Vorrei stare io con Hinata > rispose sperando che la ragazza fosse d’accordo con lui, in quanto non si fidava di Kiba
< Non se ne parla proprio > lo informò < Tu devi aiutare lui con questa stanza > aggiunse indicando il suo fidanzato come se fosse una persona non molto pratica con il lavoro manuale.
< Non mi riguarda quello che dici > controbatté avanzando verso di lui con aria di sfida, la quale Kiba accettò molto volentieri. Da quando lo aveva visto la sera prima, aveva sognato di potergli dare una bella lezione, in quanto non poteva credere che si fosse comportato in quel modo con una ragazza dolce come Hinata. Pensava che si meritasse davvero una bella punizione. Hinata sentì crescere in lei una certa apprensione osservando lo sguardo di Naruto, in quanto pensava che quest’ultimo fosse leggermente stizzito dall’atteggiamento di Kiba. Quindi decise di porre fine a quella piccola faida
< Andiamo Kiba > disse afferrando il braccio del ragazzo, il quale fu letteralmente sorpreso da ciò, poiché si sarebbe aspettato che la ragazza fosse intervenuta per tranquillizzare Naruto e non certo lui. Kiba sorrise notando lo stupore sul volto del biondino, il quale rimase scioccato da quell’avvenimento, in quanto non si sarebbe immaginato quello. Pensava che Hinata sarebbe andata da lui e non certo da quel ragazzo. Quel suo comportamento lo spiazzo, ma allo stesso tempo lo rese triste, in quanto aveva immaginato di poter passare un po' ti tempo insieme con lei. Non aveva ancora trovato il modo di farsi perdonare, ma trascorrere del tempo con lei, lo avrebbe aiutato a trovare qualcosa di utile per la sua causa. Mentre osservava i due dirigersi insieme in bagno, sentì nascere in lui una certa gelosia.
< Naruto > lo chiamò Shino, il quale nel frattempo che Naruto e Kiba avevano perso a discutere, lui aveva preparato tutto l’occorrente per lui ed il biondino. Sentendosi chiamare, Naruto si voltò verso il ragazzo che gli pose il pennello. Afferrò quest’ultimo iniziando a tinteggiare.
 
Di tanto in tanto Shino portava lo sguardo su Naruto, il quale anche se muoveva il pennello, aveva lo sguardo verso la porta del bagno. Notando ciò, sul viso di Shino nacque un piccolo sorriso pensando che molto probabilmente Hinata avesse ancora qualche piccola possibilità con lui, in quanto da quando avevano iniziato, lo sguardo di Naruto era sempre stato rivolto verso la porta del bagno e mai sulla parete che stesse tinteggiando.
< Preoccupato? > chiese voltandosi verso Naruto, che sentendo ciò si girò verso di lui, leggermente sorpreso per quella domanda
< Per niente > rispose mentendo, in quanto non volesse far sapere a Shino che in realtà fosse molto preoccupato per quello che stesse accadendo in quella stanza. Immaginare i due soli lo inquietava.
< Ok > disse Shino avendo intuito che il biondino avesse mentito.
Intanto in bagno, Kiba ed Hinata stavano lavorando in totale silenzio, poiché entrambi erano persi nei loro pensieri. Kiba non riusciva ancora a credere a quello che la ragazza avesse fatto, mentre quest’ultima immaginò che molto probabilmente avesse sbagliato nel comportarsi in quel modo con Naruto, il quale voleva lavorare con lei.
< Mi hai sorpreso > esclamò Kiba, interrompendo il silenzio, voltandosi verso Hinata < Mi complimento con te > aggiunse sorridendo, mentre Hinata non capiva il perché il ragazzo si stesse congratulando con lei. Per quanto riguardava quel fatto, lei la pensava molto diversamente rispetto a lui, poiché considerò di aver sbagliato completamente scegliendo lui. Notando che Hinata non fosse d’accordo con quello che avesse appena detto < Sono sicuro che comportandoti in questo modo, attirerai la sua attenzione > la informò sorridendo, mentre Hinata sperava, anche se non lo avesse fatto per il motivo dettole da Kiba, che le parole di quest’ultimo fossero vere.
Nel frattempo, nella stanza principale della casa, Naruto continuava a fissare la porta del bagno, mentre Shino tinteggiava tranquillamente la sua parte di parete, voltandosi di tanto in tanto nella direzione del biondino, sorridendo ogni qualvolta vedesse il capo di quest’ultimo rivolto da tutt’altra parte. Immaginò che il comportamento della ragazza lo avesse spiazzato, in quanto Naruto credeva che Hinata si sarebbe schierata dalla sua parte, mentre la sua amica lo aveva stupito scegliendo Kiba. Aveva notato, anche se stesse preparando l’occorrente, che l’espressione sul volto di Naruto, in quel momento, fosse piena di meraviglia poiché non aveva minimamente ipotizzato quello scenario.
< Hinata mi parla sempre di te > lo informò
< Davvero? > domandò voltandosi all’istante, appena percepì quelle parole, non riuscendo a credere a quello appena detto da Shino
< Si > rispose < Mi racconta che mangi tutto quello che ti prepara > aggiunse notando diminuire la felicità sul volto di Naruto < Per questo motivo, ogni qualvolta che cucina per te è sempre felice di farlo, in quanto tu gradisci quello che lei prepara > continuò osservando un piccolo sorriso sul viso del ragazzo, contento del fatto che Hinata mettesse tutta se stessa ogni qualvolta cucinasse per lui
< Non lo sapevo > disse abbassando il capo volendo nascondere il sorriso sorto sul suo viso
< Ogni qualvolta che fa la spesa, sceglie accuratamente gli ingredienti. Questo è accaduto anche due giorni fa, quando ha selezionato accuratamente gli ingredienti per prepararti il ramen > affermò. Sentendo ciò, Naruto sollevò immediatamente il capo, notando una certa ostilità nello sguardo di Shino. Immaginò che molto probabilmente Hinata gli avesse raccontato quello che fosse accaduto.
< Per caso Hinata ti ha riferito qualcosa riguardo due giorni fa? > chiese volendo averne la certezza
< Si > rispose senza mezze misure < Quella sera è venuta a casa mia e ti assicuro che non aveva una bella cera > lo informò. Al suono di quella notizia, Naruto percepì una piccola stretta al cuore, in quanto il pensiero che Hinata fosse triste a causa sua, lo rattristiva. Rifletté sul fatto che si fosse comportato in scorretto nei suoi confronti, poiché a causa sua, Hinata era stata costretta a lasciare il loro appartamento. Per tutta la serata era stato in pensiero per lei, in quanto non sapeva dove la ragazza avesse alloggiato. Sfortunatamente per lui, non aveva potuto contattarla, in quanto non voleva farsi scoprire da Rukia.
 < Lo so che ho sbagliato > disse abbassando tristemente il capo < Sto cercando un modo per farmi perdonare > aggiunse sperando che Shino potesse aiutarlo. Sentendo ciò, Shino sospirò giungendo alla conclusione che tutto sommato Naruto non fosse poi un cattivo ragazzo, in quanto da quello che avesse appena visto, Naruto era veramente dispiaciuto per quello che fosse accaduto. Quindi decise che gli avrebbe dato un piccolo suggerimento
< Ad Hinata piacciono molto i fiori > gli suggerì per poi riportare lo sguardo sulla parete
< Grazie > disse Naruto avendo capito cosa Shino gli stesse suggerendo.
 
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< Sono distrutto! > esclamò Naruto stendendosi sul letto
< Anche io! > asserì Hinata imitando il ragazzo, il quale voltò il capo osservandola. < Cosa c’è? > chiese girando il capo verso quello del ragazzo, sentendo lo sguardo di quest’ultimo su di se. I due rimasero per pochi secondi a guardarsi negli occhi. In quel momento Hinata rimase esterrefatta dalla bellezza degli occhi di Naruto. Pensò che non si sarebbe mai stancata di ammirarli.
< Hai la punta del naso sporca di pittura > rispose sorridendo percependo l’imbarazzo sul volto di Hinata, diventato completamente rosso
< Non ridere > lo ammonì dandogli un piccolo schiaffo sulla gamba
< Ahia > disse massaggiandosi la parte lesa
< Lo so che non ti sei fatto niente > affermò alzandosi dal letto, mostrandogli la lingua per poi dirigendosi in bagno per lavarsi. In quel momento Naruto posò la mano sul petto, notando il suo cuore battere veloce. Quando Hinata si era voltata verso di lui, aveva pensato che avesse degli occhi bellissimi. Osservare quest’ultimi gli fecero scomparire qualsiasi traccia di stanchezza. In più l’aveva trovata adorabile quando era diventata rossa per le sue parole. Decise che l’indomani sarebbe andato a comprare quello che Shino gli aveva consigliato, sperando che con quello Hinata lo avrebbe perdonato.
La mattina seguente, Hinata fu la prima ad uscire, poiché aveva lezione all’università alla prima ora, mentre Naruto rimase ancora nel letto, poiché lui quel giorno aveva lezione al pomeriggio. Nonostante le numerose suppliche da parte di Naruto, anche la sera precedente Hinata volle dormire nel futon. Il ragazzo pensò che se avrebbe continuato così, il fisico di Hinata non avrebbe retto, in quanto era molto scomodo dormire nel sacco a pelo. Non voleva che si ammalasse per colpa sua. Quindi dopo aver fatto una bella doccia, uscì di casa con una sola destinazione in mente, sperando che ad Hinata sarebbe piaciuta come idea.

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Appena terminate le lezioni, Hinata sistemò i quaderni nella borsa per poi correre velocemente fuori dall’aula, in quanto voleva arrivare rapidamente a casa. In questo modo si sarebbe portata avanti con i lavori, ma prima di recarsi in mansarda, sarebbe andata a posare la borsa nel suo appartamento, ma soprattutto si sarebbe cambiata altrimenti avrebbe sporcato i vestiti buoni.
Aprì velocemente la porta, chiudendola nello stesso modo per poi lanciare la borsa sul letto e dare un’occhiata in giro, in quanto da quando aveva messo piede in casa aveva percepito un buon odore. Quando il suo sguardo si posò sul tavolo al centro della stanza, spalancò la bocca dalla stupore vedendo al centro del tavolo un grande bouquet di rose rosse. Si avvicinò per osservarle e respirare il meraviglioso profumo che emanassero.
< Sono davvero belle > disse tra se, cominciando a chiedersi il perché nel suo appartamento ci fossero delle rose. In quel momento, notò un piccolo bigliettino sul tavolo con scritto “X Hinata”. Lo aprì all’istante curiosa di sapere chi le avesse mandato quel splendido bouquet
                             
                            “So perfettamente di essermi

                             comportato come un’idiota
                           qualche giorno fa. Spero che
                         grazie a questi fiori mi perdonerai.
                                                               Naruto”
 
Hinato lo rilesse più e più volte, proprio come il messaggio che qualche sera fa le mandò Naruto, non riuscendo a credere a quello che stesse leggendo. Non poteva credere che il ragazzo avesse fatto una cosa del genere per lei. In quel momento aveva il cuore colmo di felicità. Si avvicinò nuovamente ai fiori per respirare ancora la dolce fragranze che emanassero. Il solo pensare che Naruto avesse fatto una cosa come quella per lei, le riempì il cuore di felicità, quindi decise che quella sera avrebbe ricambiato anche lei, preparandogli qualcosa che fosse di suo gradimento.
 
Note autore:
Ecco il dodicesimo capitolo. È venuto leggermente più corto rispetto ai precedenti. Mi scuso per questo, ma scriverlo è stato davvero dura. Spero che sia di vostro gradimento. Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Ringrazio tayly06, starfire5 e ele1direction per aver commentato il capitolo precedente; MichelaTheStrange per aver aggiunto la storia tra le seguite; Naruhinax per aver aggiunto la storia tra le preferite.
Alla prossima.
   
 
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