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Autore: AlnyFMillen    18/05/2017    2 recensioni
Non la guarda negli occhi, sa che non lo sopporterebbe. Si avvicina: le palpebre socchiuse, lo sguardo fisso sulle piccole labbra. Cosė morbide, delicate, timide.
Le ricorda in ogni loro pių minima increspatura, la lieve distensione di quando sorride tenera, quella pių ampia di quando č euforica.
Adora il naturale incarnato amaranto, la forma a cuore del labbro superiore leggermente pių pieno del secondo, la secchezza improvvisa nelle passeggiate lungomare.
Morirebbe non una, ma mille volte pur di poter sentire per un singolo attimo il respiro scivolare placido su quella dolce curva, passare poi attraverso lo spiraglio dove la dentatura splendente si intravede appena.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sea dream


Non la guarda negli occhi, sa che non lo sopporterebbe. Si avvicina: le palpebre socchiuse, lo sguardo fisso sulle piccole labbra. Cosė morbide, delicate, timide. 
Le ricorda in ogni loro pių minima increspatura, la lieve distensione di quando sorride tenera, quella pių ampia di quando č euforica. 
Ha passato cosė tanto tempo ad osservarle che da lė potrebbe comprendere qualunque pensiero passa per la testa della loro proprietaria: come si stringono leggermente l'un l'altra in segno di disappunto, il broncio minuto spostato di poco verso destra mentre cerca di riordinare le idee, il labbro inferiore intrappolato fra i denti per indecisione.
Adora il naturale incarnato amaranto, la forma a cuore del labbro superiore leggermente pių pieno del secondo, la secchezza improvvisa nelle passeggiate lungomare. 
Morirebbe non una, ma mille volte pur di poter sentire per un singolo attimo il respiro scivolare placido su quella dolce curva, passare attraverso lo spiraglio dove la dentatura splendente si intravede appena.
Č vicino, troppo vicino. Troppo perchč possa mantenere una parvenza di controllo: il viso pericolosamente accostato all'incavo del collo di lei, le mani portate a lambire la pelle chiara degli avambracci. 
Si allontana di scatto, scosso dal solo percepire quei meravigliosi capelli solleticargli impudentemente il naso. La vede, i magnifici occhi verdi lampeggianti per la sorpresa e le guance rosse per l'imbarazzo. Mille domande: questo che legge attraverso le iridi chiare, eppure sa di non poter rispondere anche ad una sola di esse. 
Si gratta la nuca in imbarazzo, tira su un sorriso. Č indeciso, prova vergogna della propria debolezza. Voleva fosse un semplice saluto, nulla di pių. Le porge una mano, in segno di pace. Le porge una mano e si sente un perfetto idiota dopo appena tre secondi da quando quell'idea bizzarra gli ha attraversato la mente. Il palmo ben aperto rimane lė a mezz'aria, fisso verso il treno. 
Annie lo fissa, interdetta, proprio quando lui sta per inventare una scusa e riportare il braccio lungo il corpo, lė dove deve essere. E continua a darsi dell'imbecille, Finnick, mentre percepisce qualcosa - o meglio qualcuno - slanciarsi verso la direzione nella quale si trova per prendere posto fra le sue braccia. Č un piccolo tornado di ciocche scure, leggero, fragile, delicato seppur poggiato a lui completamente. Gli ci vuole qualche attimo per capire che il peso adagiato sul proprio petto non č null'altro che Annie. 
Arriva il suo turno di rimanere sorpreso. La sente mugugnare poche parole, quasi incomprensibili a contatto con la stoffa della maglia, mentre ripiega con ardore le dita affusolate, stringendo la mano destra in un pugno. 
Tentenna, indeciso: sono in pubblico, lė dove tutti possono vederli. Eppure, anche se potrebbe essere scambiata per una semplice ammiratrice, lui sa perfettamente che cosė non č, tanto quanto lo sa anche lei. 
Per questo - perchč non ce la fa a vederla logorarsi, perchč non ce la fa a continuare con tutta quella farsa - che piano, con quanta pių delicatezza ha in corpo, le cinge la vita quasi timoroso. Si impone di non andare oltre, evitando di attirarla a sč, ma sorride baciandole lievemente il capo. 
Tutto in lei ora non pare pių gridare di restare, di non lasciarla.  
"Torna", č quello che continua a sussurrargli, comprendendo come ormai sia troppo tardi per trattenerlo lė. 
"Torna", perchč č l'unica cosa che chiede.

   
 
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