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Autore: Sarasvati    18/05/2017    0 recensioni
[SPOILER 7x14]
Alison ed Emily presto riceveranno un dono straordinario, per quanto sia frutto di un gesto disumano.
La OS esplora i pensieri di Ali qualche tempo dopo la terribile scoperta.
[Emily x Alison]
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alison DiLaurentis, Emily Fields
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Attenzione: Spoiler 7x14
UN RAGGIO DI SOLE
 
 
Rosewood.
Qualcuno ha persino la pretesa di definirla una bella città, ma chi ha vissuto i drammi che si sono consumati qui, non può che definirla prigione.
Una prigione concretamente senza sbarre, dominata da segreti e ingiustizie che hanno ucciso in passato e continuano ad uccidere tuttora.
Quando -A si è rivelata essere mia cugina, nonché colei che fu la mia migliore amica, ho pensato davvero che ogni cosa sarebbe tornata al proprio posto.
Ho sognato una vita serena, accanto ad un uomo che mi amasse come mai nessuno ha fatto, una famiglia con dei piccoletti caotici che giocano nel giardino.
Ho desiderato una vita lontana dalla paura sperimentata a fondo negli anni del liceo.
Se ripenso a tutto ciò che ho perso, alla mia adolescenza passata a nascondermi anziché a giocare con le amiche, a parlare con loro del ragazzo più carino della squadra di football, mi si stringe il cuore.
Avevo scelto, assaporando per la prima volta dopo troppi anni la libertà di avere in pugno la mia vita, di non portare a termine la gravidanza.
Non avrei voluto questo bambino che porto in grembo, non è frutto dell’amore.
In quel momento, ai miei occhi, questa creatura altro non era che una traccia dell’orrore che ho vissuto e che avrei voluto dimenticare.
A.D.
Chiunque sia, non è stato troppo originale nell’emulare Charlotte.
Ha fatto propri i suoi stessi metodi di tortura, di terrorismo psicologico, di minaccia.
Ha persino ricalcato la sua orma nella scelta dell’acronimo.
Sono sfinita, non so per quanto tempo ancora riuscirò a reggere questo sadico e macabro gioco.
Una cosa buona l’ha fatta questo mostro: mi ha costretta a non uccidere una vita.
 
“Ali, a cosa pensi?”
 
Emily.
La sola che mi è sempre stata accanto, anche quando ero un’insopportabile ragazzina con una predisposizione naturale per la cattiveria.
Il mio appartamento è più accogliente e famigliare da quando c’è lei, è magicamente in grado di trasmettermi serenità, nonostante tutto.
Emana forza e determinazione, sebbene anche lei stia soffrendo.
Mi sfiora la pancia con la mano.
La sua pelle è immancabilmente morbida e calda, piacevole.
Non appena si siede sul divano accanto a me, vengo pervasa dal suo profumo, che al mio olfatto è ormai una droga ed istintivamente affondo il viso nel suo collo, lasciandomi inebriare dalla sua essenza.
Accarezza il mio grembo, ammirando quanto stia crescendo velocemente quella creatura che presto respirerà da sé.
È difficile pensare di avere nel proprio corpo una vita e di essere colei che la sta preparando a venire al mondo, pur non essendone la madre biologica, ma l’ho accettato, pensando che in fondo, da un atto brutale e orrendo potrebbe nascere qualcosa di straordinario.
Em china il capo e vi posa le labbra, con la dolcezza che può appartenere solamente ad una madre.
 
“Ciao piccolina.”
Un sorriso sfugge dalle mie labbra mentre la guardo.
“Piccolina? Non sei certa che sarà una bambina, Em.”
Solleva lo sguardo verso di me, senza mai perdere la luce che le squarcia gli occhi scuri.
Alza impercettibilmente le spalle, come se stesse cercando una valida spiegazione alla sua assoluta convinzione riguardo al sesso della creatura.
Non sa ancora che durante la visita di ieri, alla quale non ha potuto accompagnarmi per via del lavoro, la ginecologa mi ha confidato che quasi sicuramente in me sta crescendo una femminuccia.
È ancora assorta, intenta a formulare una frase che le dia ragione finché la mia risatina la riporta con la mente da me.
“Em, devo dirti una cosa.”
Fingo un tono drammatico, come solo io so fare: sono sempre stata una brava attrice, vedere Emily in panico mi diverte, e mi stuzzica ancor di più quando si arrabbia dopo aver scoperto l’inganno.
Non ha neppure la forza di esprimersi a parole, si limita ad un’espressione dannatamente terrificata della quale vorrei godere ancora per qualche attimo, se non fosse che di fronte a lei perdo ogni traccia di forza, così sorrido e vedo il suo volto rilassarsi ed assumere un’aria interrogativa.
“La dottoressa Evans mi ha detto che quasi certamente sarà una femmina.”
Di nuovo quella luce intensa prende possesso degli occhi di Emily ed un sorriso meraviglioso si fa largo, mi getta le braccia al collo e posa le sue labbra sulle mie, in un delicato bacio.
“Cosa aspettavi a dirmelo?”
Alzo le spalle maliziosamente, ed ora sono io a cercare le sue labbra, la sua lingua, il suo corpo.
Non troppo tempo fa, non avrei mai pensato che mi sarei trovata a fare l’amore con Emily Fields sul divano del mio appartamento.
Non era questa la vita che avevo sognato, ma è ciò che il destino mi ha riservato, e non posso che esserne grata.
Non importa se al posto di un uomo c’è una straordinaria musa dai capelli scuri e gli occhi nocciola, non importa se la piccola che porto dentro me è frutto di un orrore, è pur sempre una vita ed è prodigiosa.
 
“Come la chiameremo?”
“Vuoi già pensare ad un nome?”
Annuisce restando in silenzio, guardandomi sdraiata accanto a lei, nuda e con il corpo ancora umido sotto quel sottile lembo di stoffa che dovrebbe essere una coperta.
Pochi attimi dopo alza la testa, mi guarda con l’aria di chi ha appena avuto il colpo di genio del secolo e mi dice: “Che ne dici di Eileen? Significa raggio di sole ed un po’ lo è, non pensi? Insomma, un raggio di sole in mezzo all’oscurità, la luce sbocciata dalle tenebre…”
La contemplo con l’amore negli occhi, realizzando ancora una volta quanto io sia fortunata ad averla con me.
“È perfetto.”
Che immenso dono è la vita, nonostante tutto.   
   
 
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