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Autore: Juliet Dale    18/05/2017    2 recensioni
Immaginiamoci un qualsiasi club di Shakespeare in una qualsiasi scuola americana. Ora, immaginiamoci che i due fondatori abbiano litigato così male sulla corretta interpretazione di Romeo e Giulietta da voler dividere il club in due.
Che, a distanza di anni, prendano parte ai due club i fratelli minori dei fondatori.
E che si innamorino.
Riusciranno a risolvere una faida tra club durata ben quattro anni di scuola superiore?
{utilizzato un prompt da Tumblr per ispirazione :) }
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta che vidi Gilbert pensai che era probabilmente uno dei ragazzi più cessi che io avessi mai visto. 
E non esagero. Uno non può presentarsi a scuola con quel fisico allampanato e quei brufoli unti e quell'assurda ferraglia sui denti senza essere paragonato a un cesso. 
E poi quell'accento. Sentire parlare un ragazzo tedesco le cui corde vocali erano appena entrate nella pubertà con un apparecchio a baffo attaccato ai denti non era una cosa piacevole. Soprattutto perché sputava. E parlava sempre. Quindi, costanti esssse e costanti sputacchi. 
Forse era l'unica ragione per cui riuscivo a stargli vicino. Per cui riuscivo a stare vicino a qualcuno. Quando hai un carattere di merda e sei basso e grasso come un prosciutto toscano, l'unica persona con cui puoi accompagnarti è il tedesco più cesso della scuola, no? E infatti noi stavamo alla grande: io sopportavo la sua incessante parlantina e il suo tipico odore di adolescente che non usa ancora il deodorante, lui sopportava me, le mie frignate e le mie inveizioni contro ogni singola molecola del suo essere. 
Ora penso che era quella l'amicizia. Trovarsi con lui, litigare, ma fare affidamento l'uno sull'altro. 
A volte mi capitava ancora di pensarci, mentre lo guardavo dall'altra parte del corridoio: lui, la sua schiena ampia, il taglio alla moda e gli occhi rossi e penetranti sul viso affilato che faceva impazzire le ragazze come impazzivano per qualsiasi belloccio dall'aria cattiva. 
Mi mancavano i tempi in cui era tutto semplice, in cui eravamo solo due ragazzini sfigati, ma più di tutti mi mancava quando ci trovavamo al club. 
Cioè, mi mancavano! Diciamo che ogni tanto ci pensavo, tutto qui... come se a me, Romano Vargas, premio Rubacuori dell'annuario, avesse mai potuto mancare quel crucco puzzolente di Gilbert! 


Angolo autrice: 
Prologo! Corto, sintetico, non si capisce nulla, ma non so fare di meglio. 
Mi dispiace per l'autrice/autore del prompt ma non ho idea di chi sia, sta girando da una vita su Tumblr. Se mai trovi questa storia, persona, contattami e ti darò i dovuti meriti!
Eeee vabbè... spero vi piaccia. :)
   
 
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