La pallottola mortale bruciava ancora nel suo petto.

Avrebbe voluto vedere gli occhi del fratello mentre gli sparava. Aveva provato pietà per lui? Aveva esitato anche un solo secondo prima di ucciderlo? Era carne della sua carne, sangue del suo sangue, eppure, aveva avuto la sensazione che, dietro il vetro scuro, i suoi occhi fossero rimasti freddi ed impassibili, come sempre. Più volte aveva dichiarato che avrebbe ucciso chiunque avesse osato torcere lui un solo capello, ciononostante era lui stesso ad avere un buco nel petto che vomitava sangue incessantemente. Era altrettanto sicuro che mai avrebbe versato una singola lacrima per lui, ma in fin dei conti lo aveva saputo da sempre: suo fratello era un mostro.

Aveva indirizzato tutta la sua vita al solo scopo di fermare la sua pazzia.

Non ci era riuscito, ma tuttavia, non stava morendo invano.

Era riuscito a salvare quel ragazzo disperato, era riuscito a dargli speranza ed ora, lui stesso, era diventato la Sua speranza, il suo lascito.

Gli aveva mostrato la strada della gentilezza e dell’amore, della forza e della resistenza, era certo che la sua “D.” avrebbe fatto crollare il dominio di Do Flamingo.

Law lo avrebbe sicuramente battuto in futuro.

Per questo doveva resistere ancora un po’, soltanto un altro po’.

Se fosse morto in quel momento, il suo “incantesimo” si sarebbe spezzato rivelando a tutti quanti la presenza del ragazzo.

Stava piangendo, ne era sicuro.

“Chissà se stai piangendo perché ti ho mentito, Law. Se ti avessi detto che mio fratello mi avrebbe ucciso sicuramente, non mi avresti mai lasciato la possibilità di salvarti in questo modo. Molto probabilmente ti saresti sacrificato per me. Sei un bravo bimbo, l’ho sempre saputo.”

Sorrise.

“Non ho rimpianti sai? Sono felice di aver vissuto questi ultimi sei mesi con te. E’ stato come avere una vera famiglia per la prima volta. Non mi importa se ho buttato al vento anni di lavoro sotto copertura e non mi importa neppure adesso di morire. Aver visto il tuo sorriso, dopo essere stato trafitto da quegli occhi pieni di disperazione e tristezza, è stato il regalo più grande mai ricevuto. Per questo Law, ti prego, non smettere di sorridere!”

Aprì gli occhi per un’ultima volta. Il cielo grigio cenere versava candide lacrime. I fiocchi di neve si posavano sul suo viso, sul suo corpo ormai inerme, si mescolavano col sangue vermiglio che fuoriusciva dalle sue ferite. Non sentiva più il freddo, non sentiva più il caldo. Il clamore della città ormai non raggiungeva più le sue orecchie. La vista iniziò ad appannarsi lentamente.

“E’ passato abbastanza tempo adesso. Va bene così.”

Un ultimo sospiro si perse tra le folate di vento.

Un ultimo sorriso si dipinse sul volto sereno di Corazon Rocinate.





Note dell'autrice:
Questa è la mia prima volta in questo magnifico fandom! One Piece è  il manga che seguo da più tempo e senza alcun dubbio il mio preferito. Ho scelto di partecipare a questo contest con Cora-san perchè mi ha conquistato sin da subito e la sua morte mi ha lasciato un enorme vuoto dentro. Sebbene ci fossero altre morti illustri di cui poter trattare, il legame che sento con Cora-san ha avuto il sopravvento e scrivere questa fanfic mi è venuto naturale. Spero possiate apprezzare lo sforzo di una piccola fangirl che ha voluto dare una morte serena a uno dei suoi personaggi preferiti per soffrire un pochino meno.- Killu93