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Autore: Florafairy7    19/05/2017    2 recensioni
[ Sequel di "Profumo di un Fiore d'Inverno"]
Tante novità aspettano le Winx in questo nuovo anno! Dopo aver salvato per l'ennesima volta la Dimensione Magica dalla strega Yana, le sei fate possono concludere il loro percorso di studi ad Alfea. Ognuna di loro seguirà la sua strada tra dubbi e difficoltà entrando nel mondo adulto, ma resteranno divise per poco: una nuova minaccia incombe sulla Dimensione Magica e ci sarà bisogno di loro per combatterla.
{In collaborazione con Ariel99}
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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BRUTTE NOTIZIE TENUTE NASCOSTE

"Brandon, dico sul serio, non devi assolutamente preoccuparti." Diceva Sky mentre aiutava il suo migliore amico a sistemarsi in una camera del palazzo reale. "Sei il mio scudiero ed hai sempre fatto un ottimo lavoro per me e per Eraklyon, non sarai etichettato per ciò che ha fatto tuo fratello."

"Lo spero davvero, anche perché significherebbe buttare all'aria ciò che sto cercando di costruire da sempre..." Lo scudiero si accorse di star entrando in un qualcosa di troppo emozionale così si schiarì la voce e cambiò discorso. "... ehi, ehm... so che Tecna doveva arrivare anche lei oggi, vero?"

"Sì, sì. Quando Alexander ha saputo di lei non ha voluto sentir ragioni, la voleva qui per continuare i suoi studi, Tecna ha un curriculum davvero eccellente, non mi meraviglia... e magari questa ricerca che finanziamo da un po' darà davvero i suoi frutti."

"È per quella specie di... crepa, vero?" Chiese Brandon terminando di sistemare le ultime cose.

"Sì, l'hanno chiamata fessura, ma fa lo stesso... su, andiamo da mio padre adesso."

Così i due amici lasciarono la stanza per raggiungere il sovrano di Eraklyon.

Nel frattempo Flora era nella sua nuova camera e disfaceva le sue valigie cercando di renderla più personale, anche se la sua vecchia camera le mancava parecchio. Doveva ammettere però che quella era piuttosto bella, era grande e molto luminosa grazie alla grande finestra. Da quel lato c'era un guardaroba, dall'altro una ballerina mentre al centro della stanza c'era il suo letto. Assorta tra i suoi pensieri, Flora fu scossa dallo squillo del cellulare, dunque rispose alla sua migliore amica: un ologramma di Aisha uscì dallo schermo del telefono.

"Ehi!" Salutò la fata dei fluidi con un sorriso, Flora sedette sul letto.

"Ehi! Che bello vederti! Già mi manchi!"

"Manchi anche a me, mi ero immaginata il rientro su Andros un po' diverso!"

"Che succede?"

"Beh, neanche il tempo di arrivare che sono già ricoperta di impegni! Devo incontrare il primo ministro, oggi pomeriggio c'è la parata sul lungomare..."

"E Nex come se la cava?" Chiese Flora.

"Da quando siamo arrivati è con il capitano delle guardie... spero vada tutto bene, sai che è una testa calda..."

"Certo che andrà bene, quando si tratta di fare qualcosa per te Nex si impegna parecchio."
Aisha arrossì con un sorrisetto soddisfatto, poi chiese:

"A te com'è andata con Jackson? Gli hai parlato?"
Il sorriso di Flora si spense e la fata rispose:

"Non è andata come speravo... a quanto pare o lo sposo o devo dargli il mio cuore della natura..."

"E tu non puoi fare nessuna delle due cose..."

"Esatto... non so cosa fare, Aisha."

"Beh... spiegagli che potrai aiutare il pianeta senza doverlo sposare per forza..."
Flora sospirò, abbattuta:

"L'ho fatto, ma a quanto pare Jackson e suo padre hanno paura che non mantenga la mia promessa."

"Allora questo è un bel pasticcio... Flora, ora devo andare, ci sentiamo stasera, okay?" Disse Aisha che sembrava d'un tratto andare di fretta; Flora aveva sentito la voce di qualcuno, forse l'avevano mandata a chiamare.

"Okay, a stasera!" Salutò la sua amica e dopo un'istante Aisha era svanita.

Nel frattempo Musa era nel cortile del palazzo con Polaris e gli dava da mangiare uno speciale foraggio che aveva creato apposta per lui.

"È un drago di ghiaccio?" Chiese una voce dietro di lei e Musa si girò, vide un ragazzo che era lì in piedi di fronte a lei con due balle di fieno fra le mani.

"Sì, un vero drago di ghiaccio." Rispose la fata con un sorriso, il ragazzo sembrò ancora più stupefatto.

"P-posso?" Chiese facendo un cenno verso Polaris, Musa annuì così il ragazzo lasciò cadere le balle di fieno e si avvicinò. Musa si scostò di poco mentre il ragazzo accarezzò il muso di Polaris.

"Wow, com'è tranquillo." Disse lui accarezzando il drago, Musa sorrise:

"Sì, beh, mi ci è voluto un po' ma alla fine sono riuscita a renderlo docile... non mi aspettavo di riuscire a farlo..." Aggiunse poi ripensando ad una persona del suo passato, ma scacciò via quel pensiero immediatamente.

"Da dove viene? Insomma, non ci sono creature come queste su Sakoma da quando ero bambino!"

"Beh... è una lunga storia."

Il ragazzo la guardò e sorrise alzando un lato della bocca.

"Devo arrivare fino alle scuderie, direi che ho abbastanza tempo, ti va di raccontarmela?"

Su un altro pianeta, invece, non c'era tempo per le storie: Tecna di Zenith era arrivata al palazzo di Eraklyon.
La ragazza fu accolta da due guardie che la scortarono fino alla torre est del palazzo, dove c'era il laboratorio del dottor Alexander. La ragazza aveva avanzato silenziosa per tutto il tragitto, senza menzionare la sua stretta amicizia col principe Sky o con il suo scudiero, o l'importante posizione di suo padre sul suo pianeta natale. La guardia bussò alla porta e fu una delle assistenti del dottore che aprì.

"Oh, benvenuta, dottoressa." Salutò la giovane donna, Tecna sorrise facendo un cenno, "Ehm... grazie, potete andare." Disse poi la ragazza alle guardie, i due uomini andarono via e Tecna fu invitata ad entrare in laboratorio.

"Molto piacere, io sono Judy." Si presentò la giovane dai capelli color mogano, porgendo la mano a Tecna, la fata gliela strinse guardandosi attorno, allora disse:

"Accidenti, avete un gran bel laboratorio, fornito di tutto! È un divisore cellulare quello?"

"Sì, sì, lo è... e poi, il dottor Alexander ci tiene ad avere sempre gli strumenti più innovativi e i sovrani ci finanziano la ricerca." Rispose Judy con un sorriso anche se sembrava piuttosto nervosa e imbarazzata.

"Sì, lo so... il dottor Alexander?"

"Sta per arrivare, al mattino non è sempre molto puntuale, ma io mi occupo di sistemare tutto prima che arrivi." Spiegò Judy giocherellando con le mani in maniera impacciata.

"Bene, ed io cosa dovrei fare nel frattempo? Insomma, mi sembra una mancanza di rispetto da parte del dottore..." Disse Tecna, spazientita, appoggiando le mani sui fianchi. Judy si affrettò a dire:

"P-può cominciare a dare un'occhiata ai nostri appunti e..."

"... sì, sarebbe un'idea." Concesse Tecna che era chiaramente indispettita, Judy allora accorse a raccattare i fogli sparsi sul grande tavolo da lavoro al centro della sala mentre Tecna si guardò intorno e poi si avvicinò all'enorme e tecnologico telescopio. Lo osservò con attenzione, ogni minimo particolare, quando la voce squillante di Judy per poco non la fece saltare.

"Ecco gli appunti!"

"Sì..." Sospirò Tecna, "... Grazie." Così lo prese e cominciò a leggere mentre Judy la guardava attentamente come aspettando una sua reazione. Tecna sembrò piuttosto interessata perché si avvicinò al tavolo mentre leggeva e si sedette.

"Caspita, direi che..." Stava dicendo la fata della tecnologia quando fu interrotta dal dottor Alexander che entrò con un altro paio di assistenti al seguito.

"Ecco il dottore!" Esclamò Judy, come se Tecna non l'avesse notato. Il dottore, con un sorriso, si avvicinò al tavolo e si rivolse a Tecna:

"Dottoressa, è davvero un piacere averla qui con noi!"

"Potrei dire lo stesso..." Borbottò Tecna guardandolo dall'alto in basso. Il dottor Alexander era tutto ciò che andava contro lo stereotipo dello scienziato nerd: era alto, in forma, aveva i capelli biondo sporco che portava spettinati e portava gli occhiali che gli conferivano l'aria da intellettuale. Sì, il dottor Alexander era un tipetto attraente, e le sue assistenti se n'erano accorte, ma quello bastò a Tecna per farsi dispiacere quel tipo.

"Allora, ha letto gli appunti?" Chiese a Tecna, poi aggiunse: "Judy, un caffè per favore."

"Sì, dottore." Mormorò Judy eseguendo l'ordine, Tecna la seguì con lo sguardo, piuttosto indignata, e si rivolse al dottore:

"Sì, ho letto i suoi appunti e devo dire che mi hanno colpita, non tanto per il fenomeno in sé, questo era già stupefacente di suo, ma mi ha colpito il rapporto tra la velocità di espansione e l'espansione stessa..."

"Il rapporto tra delta ed epsilon? Dottoressa, credo che questo sia uno dei punti meno rilevanti, se posso permettermi. Io piuttosto mi soffermerei sull'area e sul raggio di espansione piuttosto che sulla velocità. Oh, grazie, Judy." Concluse prendendo il suo caffè, Tecna però ribatté, sorprendendo le assistenti del dottore:

"Dottore, credo che ci sia un motivo ben preciso se lei mi ha chiesto di intervenire nella sua ricerca, quindi direi che sia il caso di dar valore alle mie supposizioni. Siamo in un laboratorio, il posto perfetto per sperimentare, che ne dice, diamo un'occhiata a quel rapporto o passiamo il resto della giornata a bere caffè?" E per poco al dottore non cadde la tazza di mano.

Nel mentre, su Sakoma, Musa passeggiava con lo stalliere raccontandogli la storia di Polaris.

"Wow, è davvero incredibile! Direi che sei la cosa migliore che sia capitata a quel drago!"

"Grazie..." Sorrise Musa, "... beh, spero che ti sia piaciuta la storia." Aggiunse, erano ormai arrivati alle scuderie.

"Sì, e parecchio... comunque io sono Sebastian." Si presentò il ragazzo, poi si pulì la mano sui pantaloni e la porse a Musa, la ragazza gliela strinse:

"Io sono Musa."

"Musa... perché questo nome non mi è nuovo?" Chiese Sebastian, arricciando le labbra.

"Forse l'hai sentito in radio... sono una cantante. Hai presente... quando vorrai, io ci sarò, ed al tuo fianco io resterò, perché lo sai, non mi perderai... insomma, sì..."

"Sì, sì, l'ho sentita! Caspita, anche una cantante... certo che sei la ragazza dai mille talenti!" Esclamò Sebastian, Musa sorrise:

"Non esageriamo..."

"Sì, beh," Replicò Sebastian cominciando a distribuire il fieno ai cavalli nei box, "hai una voce davvero bella, e se passano le tue canzoni in radio allora sarai anche famosa... sai, in questi tre mesi ho cercato di rimettermi al passo con il resto della Dimensione Magica e direi che conoscere una cantante famosa sia un buon passo!"

Musa ridacchiò mentre dava un'occhiata in giro per la scuderia, poi chiese, alzando un po' la voce per farsi sentire:

"Allora, Sebastian, il principe viene qui spesso? Nel senso... va a cavallo?"

"Sì!" Rispose Sebastian con la voce rotta dallo sforzo, poi prese un respiro e si affacciò per vedere Musa, "Il principe Jackson è un ottimo cavaliere ed ogni giorno dedica del tempo a Spartan, il suo cavallo, è quello bianco, vedi?"

"Oh..." Annuì Musa guardando il cavallo, poi Sebastian chiese:

"Allora, la tua amica sposerà il principe? A palazzo non si parla d'altro."

"Sì, beh, questi sarebbero gli accordi, ma Flora vorrebbe trovare un modo per evitare il matrimonio, sai, ha già un ragazzo..."

"Ahia... e lui come l'ha presa?"

"Bene, come sempre..." Rispose Musa raggiungendo Sebastian, "... Helia, il suo ragazzo, è la persona più buona di questo mondo, ed è sempre pronto a capire Flora quando lei ne ha bisogno, è davvero perfetto." Abbassò lo sguardo, Sebastian sorrise ed esclamò:

"Mmm... credo sia difficile trovare qualcuno più perfetto di me!"
Musa rise, poi disse:

"Devo andare, Flora si chiederà dove sono finita... ehm... ci vediamo!" E così andò via, non sentì neanche il saluto dello stalliere.

Quella sera, su Eraklyon, Brandon si rese conto che era la prima sera, dopo anni, che non sarebbe stato in compagnia del suo migliore amico ed era tornato ad essere una persona comune, o meglio, era il suo amico che era tornato ad essere la persona più importante di quel pianeta. Certo, era lo scudiero della persona più importante di quel pianeta, la vita del principe stava in mano sua, ma ora, mentre era disteso sul suo letto nella camera che si trovava ai piani bassi, dove alloggiava la servitù, pensava che gli mancava Fonterossa, che gli mancava il suo migliore amico, e che Sakoma era fin troppo lontana. Non andò neanche a cena, ed anche se non voleva ammetterlo, non l'aveva superata.
Il giorno dopo, in mattinata, si preparò e raggiunse il cortile dove c'erano i suoi nuovi commilitoni. Dopo Fonterossa era entrato nella guardia reale e quel giorno ci teneva a dare il massimo perché non era visto molto bene, molti credevano che era stato aiutato perché era lo scudiero di Sky e sembrava che nessuno sapesse quello che aveva fatto in quegli anni per proteggere la Dimensione Magica. La giornata fu lunga ed estenuante e non fu trattato nel migliore dei modi proprio per essere messo alla prova.
Quando finì e stava lasciando il cortile, sentì la voce del maggiore e si fermò nascondendosi dietro una colonna per poter sentire.

"Quando si è giovani si ha sempre tanta voglia di fare, siamo solo agli inizi, si dovrà vedere col tempo." Disse il maggiore Sisley al suo suddetto e amico.

"Perché ho l'impressione che gli renderai la vita un inferno?" Chiese l'altro ridacchiando, Sisley rise mentre Brandon riposò la testa contro la colonna chiedendosi se ce l'avrebbe fatta a sopportare tutto quello. A differenza delle altre guardie, e delle altre persone che vivevano in quel palazzo, servitori compresi, Brandon, oggettivamente, non aveva assolutamente niente a che fare con quel mondo. E per quanto potesse impegnarsi, sapeva che persone come Sisley non lo consideravano e non l'avrebbero mai considerato come qualcuno a cui portare rispetto. Si scosse da quei pensieri e andò.
Non aveva visto Sky per tutta la mattina, e non l'avrebbe visto nel pomeriggio, lui doveva incontrare un certo lord della Camera dei Lord di cui Brandon non ricordava il nome. Quel pomeriggio era libero e lui aveva già trovato qualcosa da fare, quindi andò in cucina per trovare qualcosa da mangiare e poi andò a prendere la sua windrider. Mentre camminava per i corridoi del castello qualcuno lo fermò:

"Brandon!"

"Maddalena..." Salutò Brandon, visibilmente annoiato.

"Come stai? Di' un po', è vero che è finita tra te e la principessa di Solaria?" Chiese la domestica con un tono di voce fin troppo acuto.

"E ti interessa saperlo perché...?"

"... perché sono una persona sempre pronta ad ascoltare e non ho tanta voglia di tornare a lavoro."

Brandon sospirò e rispose:

"Beh, sì, è vero... contenta?"

"Molto!" Replicò Maddalena ma poi si rese conto di aver sbagliato nello scegliere le parole, "Cioè, no, voglio dire, se hai bisogno di una spalla su cui piangere..." Rettificò arricciando col dito una ciocca di capelli castani.

"Lo terrò a mente. Ci vediamo." Salutò Brandon andando via ma sentì lo sguardo della domestica su di sé.

Nel frattempo Flora, su Sakoma, non aveva incontrato né il re né il principe per tutto il giorno, si era limitata ad andare a pranzare quando fu chiamata e dopo che le domestiche rifiutarono il suo aiuto a sparecchiare era tornata in camera sua ed aveva infilato il naso nei libri. Libri che aveva preso dalla biblioteca di Alfea, con l'aiuto di Avalon, e che aveva promesso di restituire, e libri che lo stesso Avalon le aveva fatto avere, e poi non mancava il diario di suo padre.

"Perché ora non hai niente da dire?!" Esclamò, esasperata, chiudendo il diario di Nikolai. Rimase seduta a guardare quella pila di libri che aveva davanti.

"Troverò ciò che mi serve, fosse l'ultima cosa che faccio!" Disse ancora, determinata, e si rimise a lavoro.

Quando Brandon arrivò su Linphea Miele, che era con delle sue amiche, lo vide e gli andò incontro.

"Brandon!"

"Ehi, piccoletta!" Sorrise lo scudiero.

"Queste sono le mie amiche, Rosie e Lilian, di' tu alla mamma che vado al ruscello con loro!" Disse Miele andando già via, seguita dalle sue amiche, "Oh, e non andar via senza salutare!"

"Non lo farò, e sta' attenta!" Si raccomandò Brandon mentre Miele correva via.
La casa fiorita lo stava aspettando, così bussò ed Alyssa lo accolse con un dolce sorriso, lo portò con sé nella serra dicendo:

"Ma come posso fare con voi ragazzi? Nemmeno una chiamata, e sono almeno due settimane che non ti fai vedere!"

"Lo so, mi dispiace, ma ho avuto da fare a Fonterossa, erano gli ultimi giorni..." Replicò il ragazzo mentre Alyssa si metteva al lavoro.

"Appunto, io voglio sapere! Allora, com'è andata? E il mantello? Te l'ho riaggiustato per bene, non è vero? Avrai fatto sicuramente un figurone!"

Brandon ridacchiò e rispose:

"Sì, era perfetto, e se posso dirlo ero probabilmente il più bello su quel palco!"
Alyssa rise, poi chiese degli esami e Brandon le raccontò com'era andata, e poi volle sapere di Eraklyon, di Sky e del suo nuovo incarico. La donna poi si tolse i guanti e disse:

"Ora andiamo dentro, metto su l'acqua per il tè."

Alyssa fece come aveva detto e preparò il tè, così lo mise a tavola e sedette con il ragazzo.

"Allora, adesso parliamo di cose serie... hai parlato con Flora?"

Brandon sospirò, abbassando lo sguardo, l'ex ninfa storse la bocca.

"È un sì o un no?"

"È un più o meno... l'ho vista l'altro giorno ad Alfea, e ieri, a Fonterossa, Helia è partito per Unamuno, ma... Alyssa, non c'è storia, insomma, ormai è andata com'è andata, direi che è anche inutile tornarci su."

"Oh, tesoro, ma i tuoi occhi dicono esattamente il contrario."

"Perché fai così?" Chiese Brandon, contrariato.

"Perché so che ci tieni e sarebbe un errore terribile lasciar perdere senza lottare!"

"Lottare? Flora ha fatto la sua scelta, me l'ha detto chiaro e tondo: lei ama Helia."

"Beh, questo è un bel problema..." Rifletté Alyssa tenendosi il mento, Brandon sorrise divertito:

"Solo perché ti sto più simpatico?"

"Beh..." Stava dicendo Alyssa, ma fu interrotta dalla sfera di cristallo che cominciò a brontolare, la donna fece gesto a Brandon e lui la prese e gliela porse, così Alyssa si sistemò in fretta i capelli e con un gesto della mano diradò la nebbiolina nella sfera.

"Sì?"

Nella sfera apparse l'immagine di Flora che salutò sua madre:

"Mamma!"

"Oh, fiorellino mio! Che bello sentirti finalmente!" Replicò Alyssa con un sorriso, poi alzò lo sguardo per gettare un'occhiata allo scudiero e le parve un po' nervoso.

"Sì, mamma, scusa, avrei voluto chiamarti ieri... senti, Miele e papà sono lì con te?"

"Miele è al ruscello con delle sue amiche, tuo padre è uscito, non c'è nessuno qui, sono da sola, proprio da sola!"

"Oh, bene, perché ho bisogno di chiederti un consiglio..."

Brandon poggiò i gomiti sul tavolo come per prestare più attenzione, Alyssa guardò Flora e disse:

"Ma certo, tesoro mio, dimmi."

"Vedi, la situazione qui è piuttosto complicata... il fatto è che ho parlato con Jackson e con suo padre e non vogliono accettare le mie condizioni, a quanto pare devo sposare Jackson o dovrò cedere il mio cuore della natura." Spiegò Flora, tristemente. Alyssa trasalì:

"Flora, ma... ma quel ciondolo è importante per te, per la tua magia... tu... non puoi!"

"Lo so, mamma, è questo il punto, ma non voglio sposare quel principe... mamma, cosa devo fare?"

"Tesoro, ora vai dritta da lui e gli spieghi che non puoi separarti dal cuore della natura ma che ti prenderai cura di Sakoma!" Rispose Alyssa, decisa, premendo un dito sul tavolo.

"Credi che non l'abbia fatto? Mi hanno detto che il matrimonio sarà un accordo, una garanzia per assicurarsi che non lascerò Sakoma."

"Okay... niente panico, piccola, risolveremo questa faccenda..."

"Mamma, credo che a questo punto l'unico modo per risolverla sia accettare la proposta di Jackson..."

Alyssa notò Brandon sgranare gli occhi, rispose a sua figlia:

"Cosa?! No, Flora, dev'esserci un altro modo... e poi, c'è Helia, cosa dirai a lui?"

"Non lo so, mamma, non lo so davvero! Ma le scelte sono due: o sposare Jackson o perdere il cuore della natura, ed io ho davvero bisogno di questo ciondolo... con Helia... non so davvero cosa fare, ora è su Unamuno, ha promesso di scrivere ed io non ho il coraggio di mandargli una lettera con un messaggio simile, aspetterò che torni per parlarci..."

"Tesoro, non credi sia il caso di pensarci meglio?"

"Ci ho pensato, mamma, e sono due giorni che cerco una soluzione, neanche tu sei riuscita a trovarla e credo che... insomma, come posso cedere il cuore della natura? Non posso, e allora dovrò accettare le condizioni del re... vorrei solo che Nikolai ci avesse riflettuto su prima di donare qualcosa che poteva essere vitale per me!"

"Flora, lui non sapeva che..."

"... lo so, mamma, ma ho bisogno di qualcuno con cui prendermela!... Ascolta, sto lavorando ad una cosa importante quindi ora è meglio che torni sui libri... grazie per la chiacchierata..."

"Flora..." Ma Alyssa non poté dire altro perché Flora chiuse il collegamento.
Guardò Brandon, che era seduto di fronte a lei.

"Dobbiamo trovare una soluzione." Disse Alyssa, risoluta. Brandon, nervoso, picchiettava il piede a terra, poi si alzò di scatto e replicò:

"Beh, che sposi il principe!"

Alyssa, contrariata ma calma, contestò:

"Ma, Brandon, non..."

"... tanto lei fa sempre la scelta giusta! Che cosa posso dirle?! Di certo non può cedere il cuore della natura, allora cosa fare? Se fosse per me..." Cercò di calmarsi ma non ci riuscì, "... se fosse per me potrei farlo! Potrei riuscire a cambiare le cose! Ma non posso neanche azzardarmi ad intromettermi, no?! Beh, se la sbrigherà Helia quando tornerà da Unamuno, sono affari suoi in fondo..." Concluse poi abbassando la voce e fermandosi accanto alla finestra a guardare di fuori.

Alyssa sospirò, comprensiva e addolorata per la spiacevole situazione.

Nel frattempo Musa camminava per il palazzo per andare in camera di Flora, quando arrivò vide che il principe era lì ed esitava sul bussare alla porta.

"Jackson!" Esclamò Musa, quasi spontaneamente, lui si voltò e la fata si corresse subito: "Cioè, vostra altezza."

Jackson sorrise e la rassicurò:

"Tranquilla, Jackson va bene, e puoi darmi del tu se vuoi."

"Oh, va bene." Sorrise Musa, poi fece un cenno verso la porta:

"Hai bisogno di parlare con Flora?"

"Sì, in realtà volevo chiederle scusa per ieri, mi rendo conto che magari oggi le cose sono un po' diverse, insomma, non vorrei farla sembrare una giustificazione, ma sono di un'altra epoca!"

Musa ridacchiò e disse:

"Sì, beh, direi che le cose sono un po' cambiate negli ultimi vent'anni, soprattutto per noi donne, abbiamo acquistato molti diritti e siamo molto più indipendenti."

"Buon per voi, ma questo mi fa pensare che per farmi perdonare da Flora mi ci vorrà più impegno del previsto..."

Musa si avvicinò a lui per superarlo ed andar via, gli posò una mano sulla spalla e gli disse:

"Tranquillo, Flora è la ragazza più dolce e comprensiva che conosca, basta solo parlarle col cuore."
Musa alzò lo sguardo ed incontrò gli occhi azzurri del principe, lui sorrise:

"Grazie per il consiglio."

Così Musa andò via e Jackson bussò alla porta di Flora. Negli stessi istanti, Flora era in camera leggendo un volume sui legami magici, d'un tratto bussarono alla porta e la ragazza quasi saltò dalla sedia, quindi chiuse immediatamente il libro e lo nascose nel cassetto della ballerina, così andò ad aprire.

"Oh..." Disse vedendo che era Jackson che aveva bussato.

"Mi dispiace, ti ho delusa?" Chiese il principe con un sorrisetto.
Flora ridacchiò, estremamente imbarazzata.

"No... no, è che credevo fosse la mia amica Musa."

"Oh, capisco... ehm, ti disturbo?"

"No... no, stavo solo... ehm... stavo solo... avete bisogno di qualcosa?" Chiese Flora, cambiando argomento.

"Vieni, facciamo una passeggiata." La invitò Jackson, ma il tono che usò fece capire che non si aspettava un rifiuto, così Flora lo seguì.
S'incamminarono per i corridoi del palazzo che a quell'ora erano deserti a parte le guardie, la servitù era tutta impegnata al secondo piano dato che era quasi ora di cena, e i passi dei due ragazzi riecheggiavano nel grande ambiente.
Jackson camminava tenendo le mani conserte dietro la schiena, Flora, di fianco a lui, guardava dall'altra parte, imbarazzata.

"Ascolta, prima di altre cose, ci terrei davvero che mi dessi del tu." Disse Jackson.

"Ci penserò... preferisco dare del tu ai miei amici."
Jackson sorrise, divertito dallo spirito della ragazza, e replicò:

"Capisco se sei arrabbiata, ed offesa... ma ci tenevo a porgerti le mie scuse."
Flora a quel punto parve più interessata e lo guardò, lui continuò:

"Mi dispiace di essere stato tanto rude e di essermi alterato, vorrei solo il meglio per il mio pianeta, sono l'erede al trono e nei miei interessi c'è solo il bene di Sakoma."

"Lo capisco, davvero! Ed è mia intenzione proteggere questo pianeta. Ha accolto Nikolai ed ha accolto me quando ne abbiamo avuto bisogno, ma per me un matrimonio vuol dire di più di un accordo e..."

"... cosa vuol dire per te?" Chiese il principe interrompendola.

"Beh," Flora sorrise, "vuol dire amarsi per la vita, impegnarsi ad esserci l'uno per l'altro non per interesse magico o altro, ma perché ci si ama davvero, perché si è disposti e si desidera passare il resto della vita con una persona perché quella persona è tutto il tuo mondo." Notò l'espressione di Jackson ed alzò un sopracciglio, "Cosa c'è? Vi sembro forse sciocca?"

"No," Sorrise il principe,"al contrario, sembri così... speranzosa e piena di vita."

"Sono una romantica, ecco tutto."

"Va bene, allora renderemo le cose romantiche. Anche se nella mia cultura, ed al mio tempo, un matrimonio era molto meno di quello che credi tu, renderò quest'unione sincera e romantica al punto giusto!"

"Cosa?! No, Jackson, non funziona così, non..."

"Dammi solo una possibilità, dammi un mese di tempo, una scadenza, la festa di fidanzamento. Se non ti avrò convinta allora annullerò tutto, ma farò tutto ciò che è in mio potere per farti cambiare idea."

"Ma..."

"Ti sto chiedendo un mese per provare a conquistarti, puoi concedermelo?" Chiese lui unendo le mani in preghiera, abbassò la testa e la guardò, supplicante.
Flora era piuttosto spaesata, ma in fondo stava guadagnando tempo e non aveva nulla da perdere.

"Va bene, va... va bene. Ma se le cose non vanno come sperato annullerai tutto e staremo alle mie condizioni: niente matrimonio e mi tengo il cuore della natura."

"Come desideri! Oh, e credo di essere già a buon punto se siamo già diventati amici! Ti aspetto a cena, keimerina." Salutò andando via soddisfatto, Flora rimase ferma, scuotendo la testa per l'intraprendenza del principe.

Quella sera stessa Flora aggiornò le sue amiche su quanto le era capitato, erano tutte in una specie di conferenza interplanetaria mentre Musa era lì con lei nella sua camera.

"Quindi fra un mese c'è la festa di fidanzamento?" Chiese Stella, dopo aver ascoltato le notizie di Flora.

"Sì, Stella, ma non ci sarà mai davvero!" Rispose Tecna.

"Andiamo, Jackson è così carino!" Replicò la principessa di Solaria.

"Ma non basta, Stella!" La rimbeccò Aisha.

"Ma in tutto questo Helia sa qualcosa?" Chiese Bloom, Flora scosse la testa e rispose:

"Helia è partito convinto che una volta arrivata su Sakoma avrei messo le cose in chiaro con il re, quindi diciamo che lui è quello più sereno fra noi... ma ora, raccontate: come va sui vostri pianeti?"

"Essere reggente di Solaria è meraviglioso!" Rispose Stella, "la mamma si sta ancora riprendendo e tocca a me andare ad eventi di beneficenza, tenere discorsi ed incontrare persone famose! Adoro essere tornata a casa ed aver smesso di spezzarmi unghie a furia di combattere streghe, questo è ciò per cui sono nata! Vedeste quanto mi sta bene il diadema! Oh, e il prossimo venerdì ho un incontro con Delfina Von Kamp per un'intervista!"

"Wow, Stella, ma è fantastico!" Esclamò Flora, "Bloom, Aisha, per voi è lo stesso?"

"Più o meno," Rispose Bloom, "io sono impegnata nelle trattative con Eraklyon in vista del matrimonio con Sky!"

Tutte le ragazze gridarono eccitate battendo le mani.

"Lo so! È meraviglioso! E la prossima settimana" lo sottolineò per mettere a confronto con la notizia di Stella, "daremo la festa di fidanzamento!!"
Ci fu un altro assordante grido da parte delle ragazze.

"Perché non l'hai detto prima?!" Chiese Musa.

"Perché l'abbiamo deciso solo oggi!" Rispose Bloom, eccitata.

"Bloom, è meraviglioso! Non vediamo l'ora!!" Esclamò Stella.

Dopo aver dato altri dettagli a proposito della festa, Aisha raccontò di come il suo essere principessa ereditaria fosse diverso da quello di Stella, lei doveva incontrare uomini di altri regni per stringere accordi, doveva incontrare il suo popolo, ascoltare i suoi bisogni e provvedere a delle soluzioni, Stella però fece notare:

"Beh, questo vuol dire che gli abitanti di Solaria stanno molto meglio di quelli di Andros se non devono chiedermi aiuto!"

Tecna invece raccontò della sua ricerca e dell'odioso dottor Alexander, spiegò che i suoi dubbi erano fondati, a detta sua, e doveva solo trovare la prova per zittire quell' arrogante pieno di sé.

Il giorno seguente Brandon e Sky finalmente s'incontrarono, in quanto suo scudiero era compito di Brandon occuparsi della preparazione militare del principe.

"Vostra maestà." Brandon fece un inchino prendendolo in giro, Sky rise.

"Idiota."

"Linguaggio, vostra altezza." Disse Brandon porgendogli la spada e mettendosi in guardia, i due amici allora cominciarono l'allenamento proprio come avevano sempre fatto.

"Hai saputo la novità?" Chiese Sky con un sorriso.

"Quale novità?"

"Sei il peggior migliore amico di sempre!" Lo rimproverò il principe, "La prossima settimana c'è la festa di fidanzamento con Bloom!"

"Cosa?! Sky, è davvero fantastico! Sono davvero felice per voi!" Esclamò Brandon con un gran sorriso.

"Grazie, amico."

Nel frattempo Tecna era in laboratorio, il dottor Alexander non c'era e lei era lì con Judy e con Diana, Lana e Tiana, le tre assistenti del dottore che stavano facendo le ricerche al posto suo dopo che era uscito e non era più tornato. Le tre si somigliavano non solo nel nome ma anche esteticamente, avevano tutte i capelli molto scuri, neri, e gli occhi piccoli, a mandorla.
Judy preferì aiutare Tecna, aveva trovato un'alleata in lei contro le sue tre colleghe che, neanche a farlo apposta, sembravano le antagoniste di una favola, anche se a differenza delle sorellastre della famosa principessa erano molto intelligenti, ed era lì che si basava la loro perfidia.

"Lasci stare, dottoressa." Disse Lana, seduta al tavolo con le altre, "È raro che il dottore si sbagli e stando ai calcoli che sto compiendo non si sbaglia neanche stavolta."

"Vedremo." Replicò Tecna, senza alzare gli occhi dai suoi appunti, "Neanch'io mi sbaglio mai."

"Il dottore ha anni di esperienza." Aggiunse Tiana.

"Buon per lui, ma ho una buona esperienza anch'io." Replicò ancora la fata.

"Sì, ma sa, dottoressa, il dottore si sta occupando di questo fenomeno da mesi ormai." Disse Diana.

"Sapete, non mi ci è voluto tanto per liberarmi di tre sorelle fastidiose quanto voi." Disse Tecna senza guardarle.

"Ma noi non siamo sorelle!" Contestò Diana, Tecna, tenendo gli occhi sui suoi appunti, ribatté:

"Sì, ma siete fastidiose."

Judy rise, Tecna si lasciò scappare un sorrisetto, poi le disse:

"Judy, per favore, potresti portarmi i negativi delle immagini di ieri sera?"

"Sì, subito, dottoressa." Annuì Judy così andò all'armadietto per fare ciò che le era stato chiesto.

"Dicono che il principe abbia fissato la data della festa." Disse Diana alle sue amiche, Tiana aggiunse:

"Sì, l'ho sentito anch'io... ma credo che non ami davvero la principessa, insomma, Domino è ricchissimo, sarà questione d'interessi, come succede sempre. E poi, la principessa di Domino non è ereditaria, lo è sua sorella maggiore, quindi aveva bisogno di un trono su cui sedersi!"

Tecna non amava il pettegolezzo, ma quando si trattava delle sue amiche non poteva starsene zitta, così s'intromise:

"Vi posso assicurare che Sky ama Bloom alla follia e di certo lei non ha bisogno del suo trono!"

Le tre le guardarono, scettiche, e Tecna continuò:

"Quando si sono messi insieme Bloom neanche sapeva che Sky fosse il principe di Eraklyon e Domino era congelata, quindi la prossima volta informatevi prima di dare dell'arrivista a qualcuno!"

"Ne è davvero sicura? Io non credo..." Disse Lana, Tecna rispose:

"Certo che ne sono sicura, sono i miei migliori amici!"

Le tre si guardarono, poi scoppiarono in una fragorosa risata, Tecna alzò un sopracciglio mentre Diana disse:

"Migliori amici? Dottoressa, se vuole cercare di avere più prestigio le consiglio di..." Fu interrotta da qualcuno che bussò alla porta, Lana andò ad aprire per accogliere il dottore.
La ragazza trasalì: non era il dottore.

"Vostra altezza." Disse, con una reverenza. All'abbassarsi della ragazza Sky poté vedere Tecna ed esclamò:

"Tecna!" Così entrò, superando Lana, e Brandon lo seguì.

"Sky! Brandon! Che bello vedervi!" Esclamò Tecna, poi gettò un'occhiata compiaciuta alle tre.

"Scusaci se non siamo venuti prima a salutarti, c'erano tante cose da fare." Si giustificò il principe.

"Tranquilli! Ragazzi, lei è Judy, mi sta aiutando molto qui, e loro sono... le assistenti del dottore."

Diana, Tiana e Lana fecero un cenno, Brandon e Sky sorrisero educatamente, poi Brandon chiese:

"Allora, come vanno le cose qui?"

"Beh, mi conoscete, ovviamente dovevo mettere in discussione ciò che il dottore sostiene da mesi, quindi stiamo facendo delle ulteriori ricerche per vedere chi ha ragione."

"Non vorrei essere di parte, ma punto dieci galeoni su di te!" Scherzò Brandon, i suoi amici risero, poi Tecna disse:

"Sky, ho sentito Bloom ieri sera, sono davvero felice per voi, le mie congratulazioni!"

"Grazie, Tecna.... beh, vi lasciamo al vostro lavoro, eravamo venuti per un saluto ma non vogliamo rallentarvi, ci vediamo." Salutò il principe.

"Ciao, Tecna." Salutò Brandon.

"Ci vediamo, ragazzi!" Salutò la loro amica.
I due ragazzi andarono via sotto lo sguardo allibito delle tre assistenti mentre Judy porse i negativi a Tecna dicendo:

"Ecco a lei, dottoressa... e ben fatto!" Aggiunse sottovoce, Tecna ridacchiò.

Quella sera, su Sakoma, Flora era chiusa in camera sua leggendo il diario di Nikolai, stanca di cercare risposte e di risolvere il suo rompicapo, almeno per quella sera.

"Va bene, piccola, ascolta, non devi essere triste se le cose non vanno come vuoi tu. Tanto le cose non andranno mai esattamente come vorrai, perché è la vita che è così. Quindi non ti resta che accettarlo, ma, ascolta, ora viene il bello: devi sapere che nel tuo cuore c'è una forza straordinaria, e non scuotere la testa! È solo che non te ne sei ancora accorta! Il mondo è così complicato, la vita così imprevedibile, come credi che riusciremmo a sopravvivere? Ognuno di noi ha il suo straordinario, devi solo trovarlo. Perciò non abbatterti se le cose vanno male, in un modo o nell'altro ne uscirai...non disperare, se ti disperi il mio cuore si spezza, e tu non vuoi spezzare il cuore del tuo papà, vero? Dai, sii buona, rimboccati le maniche e fa' del tuo meglio, in fondo sei mia figlia, devi per forza essere la migliore! Sono certo che riuscirai a risolvere le cose senza perdere il sorriso!"

"Ne sono certa anch'io, papà." Disse Flora, con un sospiro, chiudendo il diario. Negli ultimi tempi aveva cominciato ad usare quella parola, solo quand'era da sola con lui e non la usava per riferirsi a lui se parlava con altri, ma stavano cominciando a trovare un'armonia. Di sera, quando erano da soli, si parlavano col cuore, e si conoscevano.

In quei giorni Flora sentì le altre Winx e a quanto pareva Bloom non aveva voluto nessuno, neanche Stella, su Eraklyon per l'organizzazione della festa. Disse che doveva essere perfetta e doveva essere una sorpresa, avrebbe dovuto sorprendere e meravigliare le sue amiche. Tecna promise di starsene in laboratorio e non entrare nella sala da ballo del palazzo (perché mai avrebbe dovuto, poi? Si chiese) in modo da non rovinarsi la sorpresa.
Proprio Tecna, in quei giorni, riuscì ad avvalorare la sua teoria servendosi degli scatti fatti alla fessura e ai calcoli compiuti da lei stessa, a differenza del dottore.

"Allora, dottore, che ne pensa?"

"Beh..." Sospirò il dottore che si tolse gli occhiali,"... penso che probabilmente ho considerato la cosa in maniera un po' superficiale e sarebbe meglio ritornarci su..."

"Dottore, si rende conto che l'espansione della fessura è... insomma, guardi questi risultati! Il re dev'essere messo al corrente!" Replicò Tecna.

"Beh, non oggi, né domani! Domani ci sarà la festa del principe e non mi prendo la responsabilità di rovinarla!"

"Dovrebbe!"

"Perché non lo fa lei?" S'intromise Diana, "Se è tanto amica del principe, perché non ci parla lei se ci tiene tanto?"

Il dottore guardò Tecna, soddisfatto, la fata strinse le labbra, con rabbia, e disse:

"Bene! Col rischio di essere la peggiore amica di sempre, lo dirò io a Sky!"
Così Tecna, come una furia, raccolse i suoi documenti e lasciò il laboratorio.
La giovane scienziata lasciò la torre per dirigersi all'ala ovest dove si svolgeva la vita della nobiltà del palazzo, e mentre camminava mormorava parole davvero poco carine rivolte al dottor Alexander.
Chiese alla servitù del principe Sky e le dissero che poteva trovarlo nelle scuderie, quindi Tecna lo raggiunse.
Quando arrivò, Sky stava sellando il suo cavallo e intorno a lui c'erano un paio di stallieri, probabilmente quello era il loro lavoro ma il principe aveva preferito fare da sé.

"Ehm... perdonatemi se disturbo..." Borbottò Tecna.

"Tecna! Ehi... ehm... qui ho quasi finito, potete lasciarci." Disse Sky agli stallieri, questi annuirono e si allontanarono. Tecna si avvicinò al principe, ma non troppo: non amava molto gli animali.
"Tecna, che succede?" Chiese Sky, la sua amica sospirò e rispose:

"Sky, devo dirti una cosa importante che probabilmente rovinerà la tua festa di fidanzamento..."

"Bloom mi ammazza..." Sospirò il principe, con aria afflitta, "... dai, raccontami di cosa si tratta."

Così sedettero su dei cubi di fieno, Tecna gli porse i suoi appuntì e spiegò:

"Vedi, ho analizzato con cura il rapporto tra la velocità di espansione della fessura e l'espansione stessa, Sky, i valori sono troppo elevati! Sembra che... che l'universo si stia squarciando in due!"

"Non esageriamo..."

"No, non esagero, Sky! Guarda tu stesso! E poi, guarda questa scia magica intorno! C'è... c'è qualcosa che non va con questa fessura e temo che se la sottovalutiamo potrebbe accadere qualcosa di brutto."

"Okay, va bene, sai che mi fido di te. Ci occuperemo della fessura, coinvolgerò mio padre e coinvolgeremo anche le società scientifiche degli altri pianeti se lo ritieni opportuno, ma lo faremo dopodomani."

"Ma... Sky..."

"... Tecna, per favore, è un giorno importante per me e Bloom. Ti prometto che me ne occuperò."

Tecna sospirò, rassegnata. Sapeva che il principe non avrebbe permesso a niente, neanche alla minaccia più terribile e misteriosa, di mettersi tra la sua ragazza e la loro felicità.

"Va bene."

"E domani fa' finta di niente, per favore, voglio che vi divertiate e che vi godiate la festa, poi ne parleremo con gli altri."

Tecna, anche se un po' contrariata, annuì.

Quello stesso pomeriggio la fata della musica era con il principe Jackson, lui le mostrava gli spazi che poteva concederle per la sua attività, facevano parte delle proprietà della corona e lui e suo padre avevano deciso di aiutare Musa.

"Il progetto è brillante e proprio ora che Sakoma cerca di reinserirsi nell'economia della Dimensione Magica è davvero perfetto!" Disse Jackson, contento, mentre passeggiava con Musa.

"Dici davvero?"

"Assolutamente!"

Musa sorrise, poi disse:

"Beh, direi che qui è assolutamente perfetto! Ci metterò un paddock, e lì una casetta per mettere foraggio adatto ad ogni specie di animale fatato, oh, e poi i giochi e... wow, non sembrava possibile ma il mio progetto sta davvero prendendo forma!"

"La volontà è tutto, Musa. Oh, e non badare a spese per l'allestimento, sarà un mio regalo!"

Musa rimase senza parole, le brillarono gli occhi e non poté fare a meno di abbracciare Jackson. Imbarazzata, si allontanò da lui e si scusò:

"Mi dispiace, mi sono fatta prendere dall'emozione!"

"Tranquilla." Sorrise Jackson, "Beh, puoi iniziare quando vuoi, ti basterà parlare col capo mastro... oh, e direi che Polaris potrebbe già trasferirsi qui, sai, nel giardino davanti al palazzo è un po' intimidatorio per quello che passano!"

Musa rise e annuì.

"Va bene, e grazie ancora."

"Di nulla... ora scusami, ma devo proprio andare, devo incontrare mio zio."

"Va... va bene, a dopo!" Salutò Musa agitando la mano mentre il principe tornava verso il palazzo.

Coucou miei dolci germogli di lullabea! Rieccomi dopo un'eternità! Vi chiedo scusa! Ciancio alle bande passiamo al capitolo: so che non c'è stata molta azione e sembra quasi un resoconto di vita quotidiana ma siamo ancora agli inizi e ci tenevo a seguire i nostri ragazzi in questo tuffo ne vuoto che si chiama crescere...
Quindi abbiamo Brandon che è un po' giù dato che la situazione è cambiata da com'era a Fonterossa, Tecna che, cosa volete da me, è la personificazione del Girlpower XD la vedo come una versione femminile di Sherlock e la cosa mi spaventa un po'... Musa si sta sistemando e sta cominciando a fare amicizia su questo nuovo pianeta, Nex che è su Andros con Aisha  e le principesse che si danno da fare per i loro regni... eppure la nostra Tecna ha trovato qualcosa che non va, come qualcuno di voi aveva intuito c'entra la fessura... e Flora? Cosa sta studiando Flora? Credete davvero che ve lo dica così? Per chi mi avete presa? Per un'autrice buona?! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Perdonatami ma ora vi lascio, devo proprio andare, ma cercherò di essere più rapida ad aggiornare il prossimo capitolo! Aspetto le vostre recensioni! E' primavera e i germogli non si nascondono sotto al terriccio!
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

   
 
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