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Autore: Kairy_94    09/06/2009    3 recensioni
La storia di un esorcista chiamata Chris...i suoi dolori...le sue pene e angoscie!
Genere: Drammatico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Altro personaggio , Miranda Lotto, Nuovo personaggio, Yu Kanda
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Lavi ,Lavi! Maledizione, aspettami” Urlai mentre correvo dietro a quel buono a nulla di Lavi.
“Eh … Chris, sei troppo lenta! Vedi di muoverti altrimenti ti lascio qui!” Esclamò Lavi con un tono divertito e apparentemente severo.
“Uffa, sei proprio cattivo! E la cosa che mi fa arrabbiare di più è che non riesco mai ad arrabbiarmi con te! Ti odio ma non posso non amarti, buono a nulla che non sei altro” Esclamai con tono arrabbiato e seccato dal suo comportamento.
All’improvviso lui si fermò di botto e mi afferrò, baciandomi.
“Aaaah …. Lo sai che ti odio quando fai cosi?!” Dissi con aria contrita e con il viso tutto rosso.
“Ahahah … si Chris, ti amo anch’io”
“Non scherzare e cammina, dobbiamo trovare quell’Akuma, Lavi!è il nostro compito,in fondo siamo esorcisti”

“Akuma” …. esseri creati dal Conte Del Millennio e dalla disgrazia umana. Ubbidiscono solo al loro padre, il Conte, e portano distruzione dovunque vadano, uccidendo molto persone per evolversi e diventare più spietati e potenti.
Esseri spregevoli che devono essere eliminati. Sono poche le persone al mondo che possono eseguire questo compito, e queste persone sono chiamate “Esorcisti”.
Persone uniche al mondo che combattono grazie all’innocence, una sostanza donatagli da Dio per distruggere queste creature.
A quel tempo non avevo la minima idea che la mia vita sarebbe completamente cambiata dopo l’incontro con un uomo dai lunghi capelli rossi. Per capire la mia storia è meglio iniziare tutto dal principio.
Il mio nome è Chris. Chris Allen.
Che dire della mia vita? Vivevo felicemente in una città di pochi abitanti, dove tutti si conoscevano. La città si chiamava Suncity ed era situata in un piccolo stato dell’America. Ero felice, abitavo insieme a mia madre, mio padre,mia sorella gemella Layla, mio fratello gemello Lucas e mio fratello maggiore Jack, e avevo anche un cane che si chiamava Toby. Ero felice, soprattutto perché avevo 2 amici fantastici.
Spike, un ragazzo a dir poco bellissimo che divenne oltre che un amico (occhi azzurri,capelli biondi ed era super simpatico. Ero innamorata pazza di lui e dopo varie peripezie alla fine ci Mettemmo insieme!Inoltre io e lui condividevamo una grande passione, il canto! Cantavamo sempre insieme e io adoravo la sua voce), e Cooper (io la chiamavo sempre Coop, anche lei era speciale,le volevo tanto bene perché era esattamente come me! Andavamo d’accordo su tutto e non litigavamo mai, ormai ho perso il conto di quanti casini abbiamo combinato insieme! Ci divertivamo moltissimo, soprattutto a non rispettare le regole).
Che dire … la mia vita era perfetta!
Un brutto giorno iniziò a girare per la città un brutto virus. Mia madre sfortunatamente si ammalò per colpa del virus, e le speranze che si riprendesse erano pochissime … infatti dopo 1 anno interrotto di sofferenza mia madre morì. Avevo solo 7 anni e sembrava che il mondo mi stesse per crollare addosso. Io e mia sorella, Layla ,stavamo malissimo e non facevamo altro che piangere.
Oramai avevamo perso l’affetto di nostra madre, ma dovevamo essere forti… non potevamo essere tristi, altrimenti un mostro, di cui si parlava in giro, sarebbe arrivat ,prendendosi l’anima di nostra madre e uccidendoci. Era solo una leggenda ma noi ci credevamo, visto che era successo ad un'altra donna. Nostro padre diceva che erano solo scemenze ma noi eravamo sicure che non lo fossero, cosi cercammo di resistere al dolore. Passarono 3 anni da allora, tutto era tranquillo (anche se dopo la morte di una persona amata niente può tornare tranquillo), io e i miei amici ci divertivamo, anche mia sorella giocava molto spesso con noi, ma a volte la tenevo in disparte visto che è stata sempre di salute cagionevole, ed ogni tanto non riusciva a reggersi in piedi.
Un giorno, mentre stavamo giocando, arrivò un collega di mio padre a casa (mio padre lavorava in una specie di cantiere edile).
Aveva uno sguardo triste ed era molto giù di morale. Dopo alcuni minuti si decise a dirci tutto e con tono afflitto ci disse che nostro padre era morto. Mentre era in cantiere una mini scocca aveva fatto crollare una trave che era andata a finire addosso a nostro padre. In quel momento mi sentivo mancare l’aria, stavo malissimo e mi sentii quasi morire. Guardai il viso di mia sorella ed era letteralmente sconvolta, per non parlare del viso di mio fratello maggiore... era accaduta la stessa cosa di 3 anni fa.
Avevamo perso un'altra persona a noi cara.
Eravamo rimasti solo io, mia sorella e i miei 2 fratelli. In quel momento sembrava che non avremmo più trovato la felicità, ed infatti fu ciò che accade.  Addirittura mio fratello maggiore decise di mandare mio fratello Lucas in un college molto lontano da casa. Come sempre passò del tempo, anche se non potevamo superare il dolore della morte dei nostri genitori tiravamo avanti cercando di rimanere uniti. Erano passati 3 anni da quel giorno e più o meno vivevamo sereni. Il tempo aveva lenito il dolore, anche se non poteva cancellarlo. I giorni si susseguivano e succedevano tante cose: io adoravo sempre più cantare con Spike fino a quando un giorno non gli confessai il mio amore per lui. Con grande stupore anche lui provava la medesima cosa per me e ci fidanzammo.
Stavamo bene insieme, io amavo lui e lui amava me. Mi trattava benissimo ed eravamo felici, anche se ogni giorno dovevamo subire le critiche di persone estranee che non capivano nulla. Purtroppo io avevo solo 13 anni e Spike ne aveva 18, per questo ogni sconosciuto che incontravamo criticava la nostra relazione, ma poco importava: non abbiamo mai dato nessun peso a queste cose.
Il tempo passava e tutto andava per il meglio… fino a quando un’altra tragedia si scagliò contro mia famigli. Anche mio fratello maggiore perse la vita e in più la mia migliore amica si trasferì. Fu un colpo al cuore terribile, avevo perso un altro famigliare e la mia migliore amica se n’era andata. Ormai le uniche persone care che mi erano rimaste erano Spike e mia sorella.
E' vero, avevo anche un altro fratello, ma lui era lontano e non poteva uscire da quel college, dove sarebbe rimasto fino all'età di 18 anni. La mia vita era parzialmente distrutta, non sapevo più che fare, ero nel pallone! Tutto … tutto quanto era andato perduto ed io non potevo fare nulla per riportare le cose come erano. Io, che non avevo mai creduto al destino, alla sfortuna, alle maledizioni ,iniziai a pensare che tutto questo era successo per colpa di una maledizione che aveva colpito la mia famiglia ed iniziai a pensare che presto il destino dei miei famigliari sarebbe toccato anche a me o, ancora peggio, che sarei rimasta completamente sola. Purtroppo ciò che avevo predetto si avverò in poco tempo e successe una cosa che non mi sarei mai aspettata...
  
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