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Autore: Elisir86    19/05/2017    1 recensioni
Infine si accorse che quell'immagine che lo stava fissando con occhi sgranati non era la sua.
Certo il viso era simile al suo -forse con qualche chilo in più- ma i capelli erano di un castano scuro e gli occhi erano di un tenue verde...
...un colore che non vedeva da secoli.
Si portò una mano al petto e il riflesso eseguì lo stesso movimento e forse -ma solo perché ancora non aveva metabolizzato tutte le stranezze- quello fu il momento più spaventoso della sua vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: 2p!Hetalia, Austria/Roderich Edelstein, Danimarca, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo VI

Morten

 

Erano dieci minuti buoni che Danimarca fissava, in silenzio, le tre Nazioni nordiche. Dieci minuti in cui Svezia aveva grugnito qualcosa d'incomprensibile, Islanda aveva mantenuto apparentemente un'espressione annoiata e Finlandia si era ritrovato a fissare a sua volta in viso pallido di Dan.

Da canto suo Morten, non aveva spiaccicato parola -nemmeno un ciao- e non ne aveva nessuna intenzione di sprecare aria per quei tre che non sembravano nemmeno essere come al solito.

Svezia non stava parlando a vanvera e i suoi occhi non si erano posati nemmeno una volta su Islanda con quello sguardo languido che tanto lo faceva vomitare!

Spostò lo sguardo sulle mani delicate e pallide di Finlandia: perfettamente lisce, senza nemmeno l'ombra di una cicatrice. Eppure lui conosceva ogni centimetro di quella pelle e ci avrebbe scommesso la vita che sui palmi e i dorsi c'erano vari segni di tagli procurategli dalla mania di usare lame affilate.

Gli occhi si spostarono involontariamente sul più giovane che se ne stava apatico, senza la minima espressione sul volto, a mangiare con i capelli platinati che gli ricadevano sulla fronte. Ma soprattutto sulla sua testa stava un disgustoso animale!

Una leggera morfia gli deformò il viso, non sapeva perché quei tre sembrassero così diversi dalla sera precedente ma la cosa gli dava molto fastidio, come se qualcosa di grande fosse capitato tutt'intorno a lui senza che se ne accorgesse.

Corrugò un attimo la fronte mentre tornava ad osservare Taisto, aveva accarezzato, baciato e posseduto quel corpo parecchie volte da ricordarsi ogni minimo particolare anche se i loro momenti intimi erano attimi rubati alla routine dei meeting nascosti nel buio degli sgabuzzini o -se volevano fare con più calma- nella stanza dell'albergo.

Sapeva della sua voglia sulla natica sinistra, impossibile non notare quella macchiolina marrone a forma di un triangolo con la punta storta su una pelle così pallida. E quante volte aveva baciato la lunga cicatrice che gli lacerava il fianco che lui stesso gli aveva procurato?!

“Perché mi guardi così?” Finlandia esprimeva calma e ciò fecce corrucciare la fronte del più grande che incrociando le braccia s'imputò a fissarlo, “Dan, sul serio, stai iniziando a preoccuparmi...”

Morten inclinò appena la testa, gli occhi blu fissi su quelli violacei del giovane, Fin impensierito era strano quanto l'aria apatica di Islanda -insomma quello aveva sempre una faccia contorta in qualche ghigno sadico- o la mancata parlantina di Svezia.

Non guardare mia moglie!” la voce bassa lo fece incupire ancor di più, aveva usato lo svedese -e insomma lui era pur sempre un nordico e le loro lingue le conosceva tutte! Parlava perfino polacco e russo!- sottolineando l'ultima parola che fece arrossire Finlandia fino alle punte delle orecchie.

Cosa aveva appena pronunciato Bernard ? Da quando dava della donna, soprattutto sua, a Taisto?

Moglie...” assaporò quella parola come se non l'avesse mai pronunciata alzando lo sguardo sul soffitto della stanza “Moglie...” ripeté tornando ad osservare davanti a se, più precisamente il viso di Svezia.

Lo squadrò come non aveva mai fatto prima: i capelli corti, la fronte ampia, gli zigomi pronunciati, gli occhi azzurri insolitamente freddi, il naso sottile e lungo, le labbra sottili che formavano un linea dritta e il mento marcato.

Svezia fisicamente non era diverso dalla sera precedente, era lui ma in contemporanea non lo era, come se qualcosa di alieno si fosse impossessato di quel corpo.

Lo vide alzare un sopracciglio aspettandosi qualcosa da parte sua ma se sperava in una sua scenata di gelosia si sbagliava, lui non era così bambino.

“Buongiorno...” una voce maschile s'insinuò nei suoi pensieri e con freddezza spostò lo sguardo sui nuovi arrivati, gli seccò la gola quando vide il più basso dei due. Stava dietro alla schiena di Estonia con le mani arpionate all'elegante giacca, gli occhi bassi e il viso pallido eppure Ruslan non era tipo da nascondersi così come Egor non era in buoni rapporti con Finlandia.

Ciononostante eccoli lì, uno pacato e sorridente -e senza una tuta lercia- e l'altro tutto tremante.

Morten non aveva mai legato con nessuno, non gli piaceva mischiarsi con la gente e tanto meno farsi gli affari degli altri, ma conosceva le altre Nazioni. Oh se le conosceva!

Egor, ad esempio, non era cordiale soprattutto con loro che erano i suoi “vicini di casa”. E vederlo chiacchierare con il sorriso sulle labbra con Taisto gli aveva fatto salire la colazione lungo l'esofago.

Lettonia poi, da quando tremava come una foglia? Mai -e lui di secoli ne aveva sulle spalle- lo aveva visto in quello stato, poi che ricercasse la protezione proprio di Estonia era il colmo!

Aggrottò la fronte, forse -ma non era totalmente sicuro- stava avendo un incubo -non poteva chiamarlo diversamente- dove tutti era buoni, carini e circondati da migliaia di fiorellini e cuoricini volanti. Ebbe un conato di vomito a solo immaginarlo.

Ed ecco che dietro a quelle due misere Nazioni comparire quella che più in assoluto non riusciva a sopportare: Norvegia.

Nor con i suoi capelli accuratamente pettinati, con il fermaglio a forma di croce a tenergli una parte di frangetta, il viso pallido e la sua mania di stargli sempre appiccicato!

“Buongiorno.” mormorò l'ultimo nordico sedendosi lontano da lui accanto a Islanda che aveva ruotato gli occhi infastidito.

Si, Morten puntò lo sguardo sulla figura di Norvegia, decisamente c'era qualcosa che non andava!

“Perché mi fissi?” gli occhi di Lokki non si erano alzati dalla colazione ma era sicuro che parlasse con lui, pensare che di solito gli si sedeva sulle gambe -con suo enorme disappunto- e tentava d'imboccarlo come un marmocchio!

La risposta fu lo stridio della sedia e una mano che artigliava il colletto della camicia di Norvegia.

I primi due bottoni saltarono sul tavolo sotto lo sguardo attonito delle altre Nazioni e quello spaventato di Lettonia, la mano di Danimarca strattonò ancor di più il tessuto leggero scoprendo il collo pallido del giovane norvegese “Ehi! Ma che fai?!” le altre proteste di Lokki rimasero silenziose. Non che lo stesse ascoltando.

Con due dita gli sfiorò il collo salendo fino allo zigomo che si era tinto di un delicato rosa segno che si stava imbarazzando, ghignò contro la pelle respirando il profumo insolitamente leggero “Dov'è?” sussurrò all'orecchio. Lo sentì fremere ed era sicuro che quel trattamento lo eccitasse “Come hai fatto farla sparire?”

“Cosa?” ancora la voce atona di Lokki gli fece corrucciare la fronte, Morten si allontanò di scatto come se si fosse scottato, aveva fatto un passo indietro e fissava il collo scoperto del norvegese come se si aspettasse che da un momento o l'altro potesse crescere un fungo.

Quello che vedeva non gli piaceva affatto, quella pelle liscia voleva significare solo una cosa: era nei guai.

 

 



 

 

Note:

Devo sottolineare che questo capitolo è stato difficile da gestire, evitare di scrivere il punto di vista dei nordici non è stato affatto semplice. Anche perché diciamocelo, volete sapere che passava per la mente di Norvegia nel momento in cui Danimarca l'ha sfiorato XD

A parte gli scherzi, oggi vi ho dato il 2p del nostro bel “Re del Nord” che a dirla tutta ha già capito cosa gli sta capitando anche se non sa esattamente come comportarsi al riguardo.

 

Morten Kohler: Danimarca

Taisto Vainamoinen: Finlandia

Ruslan Galante: Lettonia

Egor Von Bock: Estonia

Lokki Bondevik: Norvegia

Bernard Oxenstierna: Svezia

 

A presto

Elisir

  
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