(L'ho lasciato negli avvertimenti ma lo ripeto per chi, come me, non sta mai attento, SPOILER! ..più o meno esplicito.)


Stories of what we did. (it made me think of you)
 
Qual è il confine tra rassegnazione ed accettazione?
Quando potrò dire che ogni mio respiro non è soltanto un attimo di vita in più senza di te?
Quando smetterò di recriminare ad un altro colpe che invece sono mie?
Quando saprò che nei miei gesti non c'è più nulla che ti appartiene?
 
Però tu hai scelto di andare via
.
(..e scusa se a volte ti ho respinto)

I miei gesti hanno rispettato le tue parole.

(scusa anche se qualche volta ho detto cose che non pensavo)

Il tuo atteggiamento ha tradito anche la migliore delle intenzioni che avevi.

(scusa se, con te, di buone intenzioni non ne ho mai avute)
 
Questa è l’unica consolazione che mi resta almeno fin quando avrò la forza di nascondere a me stesso una verità che da solo non ho né le armi né la forza per affrontare.
 
Scusa se la tua voce la sento più forte adesso che non ci sei, e se il tuo tono mi è più familiare di prima, se ricordo meglio i tratti del tuo viso e la musica del tuo violino, che mi sembra che tutti ti somigliano.
Scusa se ci metto sempre troppo a percepire quei dettagli che a te sono sempre così chiari, e scusa se altri riceveranno quello che tu mi hai insegnato a dare.

E chiedo scusa a me stesso se provo ad andare avanti, con la mia vita incastonata nei tuoi ricordi, ma se mai dovessi non essere morto, Sherlock, se mai ti trovassi a passare per Baker Street, che sia domani o tra cent’anni, tra tutti gli indizi, le prove, i fallimenti, gli strati di polvere e i graffi sul muro, nel bagno, sul tuo letto e sulla mia poltrona, quando entrerai nel nostro appartamento e sentirai di essere finalmente a casa, quando fuori sarà una bella giornata e riuscirai a vederla per davvero, quando non ci sarà bisogno del sole ad illuminare le stanze. Ecco, in quella sensazione, tra tutte quelle cose, è lì che sono.
 
Ti amo, adesso, e ti amo forte. Per oggi e per quando mi sono convinto che non avrei mai potuto.
Ma forse già lo sai.


- Successivo alla """morte""" di Sherlock. C'è un momento, di solito lontano, in cui, quando qualcosa finisce o perdiamo qualcuno, cominciamo a pensare a quello che abbiamo fatto, avremmo potuto fare e abbiamo sbagliato. Quasi sempre la conta degli errori è sempre la più numerosa ..almeno per me. Fatemi sapere se voi più siete fortunati. Buonanotte :) -