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Autore: Eevaa    23/05/2017    2 recensioni
Dopo alcuni mesi dalla grande battaglia contro Majin-Bu, gli abitanti della Terra sembrano vivere un armonioso periodo di pace. Ma, con il ritorno di Mirai Trunks, un nuovo pericolo incombe prepotentemente sulle vite dei nostri eroi e non solo.
Una particolare richiesta da parte del saiyan del futuro potrebbe sconvolgere per sempre il corso degli eventi, di cosa si tratta? Riusciranno i combattenti a far fronte ad una catastrofe apparentemente silenziosa?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Dedico questo capitolo alla cara Summer_Moon,
sperando che possa farla sorridere,
anche solo per un istante.



DRAGON BALL GA : GAME OF AGES



CAPITOLO 17 - UN MINUTO


 
Past

Gli occhi di Bulma si fecero improvvisamente lucidi e tristi, e si chiusero come conchiglie alla vista del pericolo. Vegeta continuò a guardarla insistentemente e pericolosamente. Come aveva fatto a non accorgersene prima? Come aveva fatto a non avvertire quell'aura per tutto quel tempo? Era sicuro che lei lo sapesse, lo si poteva leggere nel suo sguardo, lo si poteva vedere dal panico che l'aveva assalita quando il suo principe si era accorto di tutto.
«Rispondimi» le intimò quel burbero uomo mollando la presa dai suoi polsi per portare le grandi mani sulle guance roventi della moglie. «Peerché non mi hai detto che aspetti un bambino?» sussurrò più delicatamente Vegeta, con grande sforzo, in attesa di un verdetto da parte della donna. Ella lasciò cadere una lacrima brillante come un diamante tra le dita del marito. 
«Mi... mi dispiace» singhiozzò Bulma aggrappandosi violentemente al collo del saiyan, il quale rimase immobile respirando il suo profumo fresco e inebriante. «Non volevo darti qualcos'altro da perdere» 
Vegeta rabbrividì, sentendo sempre più forte l'aura di quel piccolo saiyan che riposava e cresceva a velocità normale all'interno del ventre della donna. Era percepibile chiaramente, ma fino in quel momento il principe non aveva mai prestato abbastanza attenzione per avvertirla. Aspettavano un bambino proprio nel momento più inopportuno e, se le cose non fossero andate come speravano (il che era davvero molto, molto auspicabile), egli non avrebbe nemmeno avuto la possibilità di venire al mondo. Non avrebbero mai avuto la fortuna di vederlo, di conoscerlo, di poterlo crescere. 
Bulma aveva ragione: già solo il pensiero di perdere lei e Trunks lo faceva letteralmente impazzire, la notizia di questo bambino lo aveva a dir poco sconvolto. Il principe dei saiyan strinse i pugni, tremando. Sospirò così forte da mettere inquietudine, digrignando i denti come un puma. 
Ripensò intensamente ad ogni singolo giorno trascorso su quel pianeta, ricordò perfettamente l'istante in cui aveva deciso di cambiare. Ne era valsa la pena, aveva costruito qualcosa di magnifico, degno di un principe, degno di una dinastia regale. Non avrebbe potuto cedere, non doveva mollare in quel momento. Lo doveva a se stesso e a tutte le persone che aveva accanto, lo doveva a Bulma e Trunks, proprio come la prima volta che aveva operato un sacrificio. Lo doveva a suo figlio, a quel saiyan che ancora doveva nascere. Avrebbe dato lui l'occasione di esistere, ad ogni costo. 
«No, Bulma» sussurrò impercettibilmente il saiyan, ricomponendosi quindi dal suo stato di rabbia e rancore. «Mi hai appena dato un'altra persona da proteggere» continuò Vegeta, poggiando entrambe le mani sul ventre della moglie. «Mi hai dato un'altra ragione per salvare questo mondo».



 
 
Future

«Mi sentite, ragazzi?» echeggiò la voce acuta di quell'uomo proveniente da chissà dove. Udire quel timbro rappresentava per tutti un vero e proprio miraggio, ancora Mirai Bulma non poteva crederci. L'emozione che le suscitava ascoltare la voce del suo migliore amico andava ben oltre la semplice felicità. 
Le tre ore di riposo erano trascorse così in fretta che gli effetti benefici erano a malapena visibili sui volti della famiglia Brief. La squadra era al completo ed si erano nuovamente radunati nel laboratorio da diversi minuti per analizzare quel libro antico, quando finalmente un richiamo inconfondibile proveniente dall'aldilà interruppe la ricerca. 
«Forte e chiaro, Mirai Goku! Dicci che hai delle buone notizie!» rispose la scienziata alzandosi dalla poltrona, imitata da Mirai Vegeta e Mirai Trunks, i quali si guardarono speranzosi. 
«Sicuramente ho delle novità: sono riuscito a recarmi sul pianeta dei Kaiohshin, grazie a Re Kaioh. Non sapete quanto mi ci è voluto per convincerlo, dovrò fare i lavori forzati nel suo pianeta per l'eternità» dichiarò Mirai Goku con tono sconsolato, prima di continuare con le informazioni importanti. «Ad ogni modo, Kaiohshin il Superiore conosce quel libro che state sfogliando e la leggenda riguardante esso, crede di poter trovare degli indizi ma deve analizzarlo. Ho convinto Baba a potermi teletrasportare lì a prendere quel libro, ma avrò solo un minuto a disposizione! Dovrete consegnarmelo e io lo riporterò qui per darlo al Kaiohshin! Tutto chiaro?»
Gli occhi di Mirai Vegeta si spalancarono quasi come se volessero scappare via dalle orbite, mentre Mirai Bulma, con uno scatto improvviso, si aggrappò alla scrivania per alzarsi velocemente. 
«Dici sul serio?» esclamò lei, trattenendo a stento le lacrime. Fino a qualche mese prima non avrebbe nemmeno immaginare di poter rivedere il suo compagno e i suoi amici deceduti per via dei cyborg e in quel momento, seppur per pochi istanti, avrebbe persino potuto riabbracciare il suo migliore amico. Poco importava se la situazione era tremendamente grama, poco importava se di lì a breve avrebbero potuto estinguersi. Si sarebbe goduta quel momento più di una morbida fetta di torta al cioccolato. 
Persino Mirai Vegeta, sotto sotto, era ben più che attratto dalla possibilità di ritrovarsi davanti il suo più acerrimo rivale. Si sarebbe trattato solo di pochi secondi, ma era assolutamente intenzionato a mostrargli tutta la forza che aveva in corpo, tutto il potere che aveva acquisito dopo la sua dipartita. Non ci pensò due volte prima di trasformarsi in Super Saiyan, sotto gli occhi allibiti ma soddisfatti di sua moglie e di suo figlio accanto a lui. 
Mirai Trunks era ansioso di conoscere quel Goku, il vero Goku della sua epoca. Era più che certo che, quand'era in vita, fosse stato straordinario quanto quello conosciuto nel passato, i racconti di sua madre erano stati più che esaustivi a riguardo. 
«Sicuro! Voi siete pronti?» domandò la voce dall'aldilà in attesa di una risposta da parte della famiglia Brief. I tre si guardarono per pochi secondi, facendosi cenno affermativo con la testa.
«Prontissimi!» confermarono all'unisono Mirai Trunks, Mirai Bulma e Mirai Vegeta. Quest'ultimo tentò di non lasciar trasparire alcuna emozione a riguardo, ma il compito fu più arduo del previsto, soprattutto durante la lunga pausa che si susseguì a quell'ultima frase.

L'attesa si fece snervante, l'amico sarebbe comparso da un momento all'altro proprio lì in mezzo a loro, ma nessuno sapeva con precisione come e quando. Non ci sarebbe stato un conto alla rovescia, non avrebbe dato loro alcun preavviso. Disposti a semicerchio nel grande laboratorio della Capsule Corporation, i tre scrutarono a lungo l'aria che li circondava in attesa di qualche segnale, segnale che sembrò non arrivare mai. 
Tutto d'un tratto, però, una folata di vento fresco invase la stanza, mostrando immediatamente la fonte di tale spostamento d'aria: un ragazzo alto, vestito d'arancione e con i capelli neri a forma di palma. Egli stava sorridendo allegro e compiaciuto, noncurante del fatto che Baba, con la sua sfera di cristallo, fosse appena atterrata rovinosamente con la faccia sul pavimento. 
«Mirai Goku! Oh, Goku!» gridò Mirai Bulma scaraventandosi prepotentemente tra le braccia dell'amico, disinteressata all'aureola dorata sopra la testa di quell'uomo dagli occhi briosi, il quale l'accolse in un abbraccio impacciato. 
«Dai, non piangere. Lo sai che poi ti cola il trucco dalla faccia» trillò Mirai Goku con un suo consueto commento fuori luogo, sollevando poi lo sguardo verso i due uomini alle spalle dell'amica. Avevano il medesimo sguardo accigliato, il che non gli lasciò alcun dubbio: uno dei due era il figlio del suo rivale.
«E così tu devi essere Mirai Trunks. Sei identico a tuo padre» mormorò Mirai Goku rivolto al ragazzo, incrociando poi finalmente gli occhi indagatori del Super Saiyan «Mirai Vegeta, alla fine ce l'hai fatta a superarmi, ora sei un Super Saiyan».
«Tsk. Avevi dubbi, Kaarot?» grugnì Mirai Vegeta, non riuscendo a nascondere un ghigno fiero e soddisfatto.
«Trenta secondi ancora!» gracchiò Baba ricomponendosi dalla brutta caduta dovuta al teletrasporto. Battè le piccole mani sui logori vestiti sgualciti, arrampicandosi poi sulla sua sfera di cristallo.
Non rimaneva molto tempo per i convenevoli, tutti i presenti erano perfettamente a conoscenza che quell'incontro sarebbe stato rapido come una stella cadente. Mirai Trunks fece qualche passo in avanti, porgendo solennemente l'antico libro a quell'uomo di cui tanto aveva sentito parlare. Mirai Goku, colui che era stato il più forte combattente dell'universo, sostava in piedi di fronte a lui con atteggiamento bambinesco, perfettamente identico al Goku dell'epoca passata. Con la mano tesa afferrò il vecchio tomo, portandoselo poi al petto.
«Grazie» pronunciò con tono più serio, preso poi nuovamente per un braccio dalla donna dietro di lui.
«Mi manchi tanto, amico mio» ammise Mirai Bulma asciugandosi una lacrima salata con il dorso della mano, non riuscendo però a smettere di sorridere rivolta al defunto saiyan. 
Mirai Goku rispose al sorriso, volgendo poi un'occhiata di complicità a Mirai Vegeta e al figlio di quella strana coppia che mai aveva avuto il sospetto che sarebbe nata. 
Mirai Bulma era la sua migliore amica da sempre, era stata una compagna di avventure e una vera e manna dal cielo. Lo aveva portato via dalla solitudine di quelle montagne facendogli conoscere non solo il mondo, ma l'intero universo nel corso degli anni. Da un semplice bambino vivace, era diventato un vero e proprio combattente, un marito e un padre. Cielo, come gli sarebbe piaciuto rivedere il suo adorato figlio, come avrebbe desiderato abbracciare quel tormento di sua moglie. Era stato solo grazie a Mirai Bulma che aveva incontrato i migliori combattenti della Terra, per merito dei quali si ritrovò abbastanza forte da affrontare il pericolo di suo fratello e successivamente degli altri saiyan e di Freezer. Mai e poi mai si sarebbe aspettato che la sua migliore amica si sarebbe innamorata di uno di quei pericolosissimi saiyan arrivati sul loro pianeta per distruggerlo, tantissimi anni prima. Non si sarebbe mai immaginato di vedere Mirai Vegeta, colui che era stato prima suo nemico e poi suo rivale, venire addomesticato fino a risultare quasi un vero e proprio terrestre. E invece quell'improbabile coppia si trovava in carne ed ossa in piedi di fronte a lui, e la controprova era quel coraggioso ragazzo dai capelli lilla, loro figlio.
Un minuto può essere lungo un'eternità quando ci si trova in attesa, oppure in ansia. Quel minuto che gli era stato concesso, però, sembrò durare meno di un sospiro. Avrebbe voluto dire molte cose, Mirai Goku, avrebbe voluto raccontare dell'aldilà, avrebbe voluto combattere contro Mirai Vegeta, avrebbe voluto scherzare insieme a Mirai Bulma, ma il tempo era oramai finito; quella piccola strega rugosa al proprio fianco glielo ricordò battendogli insistentemente un dito contro la gamba. 
«Abbiate cura di voi, amici. Farò il possibile perché il nostro mondo si salvi» proferì il saiyan portandosi due dita alla fronte. «A presto!»
Detto questo, Mirai Goku sparì improvvisamente, lasciando dietro di sé solo un mare infinito di ricordi nella mente di Mirai Bulma, la quale si lasciò lentamente cadere sulle ginocchia. Avrebbe voluto piangere, avrebbe voluto gridare. Invece sorrise. Sorrise perché, nonostante tutto, la memoria, la risata e i preziosi insegnamenti del suo migliore amico l'avrebbero accompagnata per il resto della vita. 


 


Angolo autrice:
E' in una giornata difficile che scelgo di pubblicare questo capitolo. Non voglio dilungarmi troppo a commentarlo, spero solo che vi sia piaciuto e che vi abbia fatto provare qualche emozione. 
Eevaa
  
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