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Autore: AllisonHermioneEverdeen    23/05/2017    1 recensioni
[ seguito di " Life Unexpected " ]
A Charlie piace la sua vita a Malibu, tra un consiglio a Pepper su come sopportare suo padre e una telefonata al Capitano per la ricerca di Bucky. Finalmente pensa di aver raddrizzato la sua vita.
Ma se ti chiami Charlotte Stark, i guai ti vengono a cercare! La tranquillità che ha finalmente ottenuto dopo i fatti di Washington si rivela essere solo la pace prima della tempesta.
E i conti in sospeso che ha lasciato in un vecchio edificio abbandonato dei confini di Washington torneranno a perseguitarla.
[ aggiunto capitolo undici al posto dell'avviso! ]
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Not an ordinary life'
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Capitolo diciotto



- Charlie! -
L'abbraccio le mozzò il fiato, ma sarebbe morta per soffocamento piuttosto che scioglierlo. Suo padre era lì, stava bene, e la stava stringendo come se temesse di vederla scomparire da un momento all'altro.
- Stai bene? Dove sei stata? Sei sparita per settimane! - appena sciolto l'abbraccio cominciò a farle il terzo grado.
- Io... ehm... a Porto Rico sono successe molte cose, ma ne avremmo modo di parlare in un altro momento, - rispose tesa - Piuttosto, tu cosa ci fai in un ristorante nel Tennesse? -
- Cerco informazioni su Mandarino, - rispose Tony facendo un cenno alla donna bionda di fronte a lui.
- Charlie, Gordon se n'è andato, abbiamo mezz'ora -. Jack li raggiunse.
- Questo chi è? - chiese subito Stark squadrando il ragazzo, diffidente.
- Lui è un mio amico, - rispose Charlie, sperando che il padre non avrebbe confuso "amico" con... "amiiicooo". Ma questi non fece in tempo a rispondere: una donna li raggiunse e subito sbattè Tony sul tavolo mettendogli le manette.
- Ehi! - protestò Charlie - Che sta facendo? -
- Che succede qui? - arrivò subito lo sceriffo.
- Sceriffo, vero? -. La donna gli si avvicinò buttando a terra Tony. Charlie lo raggiunse subito. Stark le fece cenno di guardare nella tasca del giubbotto, ma prima che la ragazza potesse fare qualcosa Jack la strattonò per un braccio indicandole la mano della donna: sembrava quasi stesse per andare a fuoco!
- Homeland Security - si presentò questa - Siamo a posto? -. Jack e Charlie si scambiarono uno sguardo: col cavolo che quella lavorava per la Homeland Security!
- No, non siamo "a posto"! - ribattè lo sceriffo - Ho bisogno di più informazioni -
- Beh... - si avvicinò a lui la donna - Non volevo arrivare a questo, ma a volte le buone maniere non bastano -. E gli diede un pugno con la mano infuocata. Lo sceriffo gridò di dolore. Charlie e Jack non doverono neanche scambiarsi uno sguardo: Jack spiegò le sue ali nere, nascoste nella schiena, e Charlie si teletrasportò davanti all'uomo e diede un pugno in faccia alla donna, poi scomparve con lo sceriffo teletrasportandolo al sicuro. Quando tornò all'interno del ristorante, Jack stava combattendo contro la donna, ma mentre Charlie correva dal padre, il ragazzo gridò di dolore: la donna gli aveva dato un pugno sull'ala destra, dove alcune piume si erano bruciate.
- Jack! - gridò Charlie, terrorizzata. Aiutò suo padre ad alzarsi, poi corse contro la donna, pronta ad affrontarla. Schivò un pugno, riuscì ad assestarle un calcio niente male, scomparve appena in tempo per evitare il contrattacco e riapparve alle spalle della donna, colpendola con un pugno sulla nuca. Però non ebbe l'effetto sperato: la pelle della donna sembrava di fuoco, Charlie nel colpirla si scottò e ritirò subito la mano con un grido di dolore. La donna non perse tempo: la afferrò e scaraventò contro le vetrate, mandandola in strada.
- Charlie! - gridarono Jack e Tony insieme, per poi precipitarsi ad aiutarla. Tony, però, dovette fermarsi a metà strada: Miss Fiamme cercava lui, non sua figlia, quindi non poteva precipitarsi ad aiutare Charlie. Al contrario, doveva correre nella direzione opposta, spegnere il carattere di fuoco di quella pazzoide e solo allora andare dalla figlia.
Jack, quindi, si ritrovò al fianco di Charlie da solo.
- Tutto bene? - chiese preoccupato. La ragazza si sollavò da terra con un lamento: aveva qualche graffio dovuto ai vetri e la botta sulla schiena le aveva mozzato il fiato per qualche secondo, ma era viva, e adesso anche arrabbiata nera!
- Dov'è mio padre? - chiese immediatamente.
- Sta distraendo la donna: sono appena entrati in quella casa-. Charlie non se lo fece ripetere due volte: si mise in piedi (un po' barcollante, ma si sarebbe ristabilita presto) e cominciò a correre verso la casa.
- Charlie, aspetta! - provò a fermarla Jack - Quella donna è pericolosa! -
- Ha rovinato la mia rimpatriata! - ribattè la ragazza - Perciò adesso rovinerò la sua faccia! -. E Jack capì che non sarebbe riuscito a fermarla.

Nella casa, Stark non se la stava cavando tanto bene: prima di tutto aveva appena scoperto che non era solo una la persona che cercava di ucciderlo, ma due, e poi stava cominciando a pensare che combattere con le manette non fosse proprio "il top" per riuscire a sconfiggere una psicopatica dal carattere bollente.

A metà strada verso il negozio, Charlie dovette lanciarsi dietro un'auto per evitare delle pallottole. Jack la raggiunse subito.
- Ci penso io, - disse - tu vai! -. La ragazza non se lo fece ripetere due volte: scomparve sotto gli occhi del ragazzo e riapparve nella casa dove la donna e suo padre stavano combattendo: lei aveva le mani infuocate sul viso di Stark e si stava preparando ad ucciderlo.
Charlie si teletrasportò accanto ai due e diede un pugno in faccia alla donna, ignorando il bruciore delle dita a contatto con la pelle di quella donna. Doveva ammettere di essere abbastanza compaciuta dello scricchiolio del naso della psicopatica, che barcollò all'indietro, stordita.
- Togli le tue luride manacce da mio padre, strega! - esclamò Charlie. A Tony spuntò un mezzo sorriso sul volto: quella sì che era sua figlia!
La ragazza si sbrigò a raggiungerlo e liberarlo dalle manette con le chiavi che Stark aveva rubato alla donna.
- Come la battiamo? - chiese Charlie. Tony adocchiò una tanica di benzina vicino all'entrata.
- Le piace il fuoco, - disse - le facciamo un bel regalo? -. Charlie seguì il suo sguardo e capì al volo. Sorrise e si teletrasportò accanto alla tanica, l'aprì e ne versò il contenuto sul pavimento. Intanto Tony era balzato dall'altra parte del bancone e aveva arraffato un accendino. Un attimo dopo Charlie si era teletrasportata accanto a lui, che sobbalzò per la sorpresa.
- Poi mi spiegherai queste tue nuove... caratteristiche, - affermò. Charlie gli sorrise e scomparve di nuovo, stavolta portandosi dietro l'accendino.
Il fuoco attecchì subito, perciò la ragazza si teletrasportò accanto al padre, lo afferrò e un attimo dopo i due erano in strada.
- Credi che il fuoco basterà? - chiese Charlie.
- Direi di si: ho aperto le valvole del gas della cucina - rispose noncurante Tony. Charlie scoppiò a ridere mentre la casa esplodeva. Per fortuna erano riparati dietro un'auto ed erano distanti dall'esplosione!
Quando della casa era rimasto solo un vago ricordo, padre e figlia si alzarono da terra. Charlie l'avrebbe volentieri abbracciato per poi riempirlo di domande, ma in quel momento Jack fu scaraventato accanto a loro. Il ragazzo si rialzò da terra a fatica e ritirò le ali.
- E' troppo forte! - esclamò. Charlie e Tony si voltarono: un uomo (quello che aveva sparato a Charlie) sorrideva come un pazzo. Stava ai piedi della struttura che sorreggeva il bacino d'acqua della città. Allungò una mano e l'acciaio cominciò a fondersi sotto le sue dita.
- Non so voi, - disse Charlie - Ma io direi di darsela a gambe -
- Mai stato tanto d'accordo! - affermò Tony. - Andiamo! - esclamò Jack. I tre girarono i tacchi e corsero dalla parte opposta di quel pazzoide. Purtroppo si trovarono davanti ad un cancello; prima che uno dei tre potesse fare qualcosa, la struttura che sorreggeva il bacino cedette e l'acqua indondò tutto, investendoli con un'onda terrificante. Charlie non capiva più niente: sopra, sotto, sopra, sotto...
Finalmente riuscì a riemergere dall'acqua, trovandosi sdraiata sull'erba di un giardino. Tossì e si mise in piedi, tremando come una foglia. Guardandosi intorno, vide che suo padre era bloccato dalle macerie a pochi metri di lei.
- Papà... - biascicò.
- Charlie! Come stai? - chiese subito Tony. Ma la ragazza non ebbe modo di rispondere: qualcuno la afferrò da dietro e un attimo dopo una mano incandescente le sfiorava la gola.
- Ehilà, Stark! - disse l'uomo che la tratteneva - Questa è la tua amata figlioletta? Ma che momento commovente! -.
- Lasciala andare, bastardo magmatico! - esclamò Tony. Sua figlia non si toccava, punto.
- Oh, adesso che me l'hai ordinato lo farò di sicuro! - ribattè beffardo l'uomo. Charlie si sarebbe smaterializzata, ma non riusciva a concentrarsi con quella mano incandescente e pochi centimetri dalla gola.
- Cosa diamine vuoi? - chiese allora Tony. Charlie cercò di comunicargli con lo sguardo che NON DOVEVA ASSOLUTAMENTE cadere nei ricatti dell'uomo.
- Ucciderti, - rispose semplicemente questi - Ma prima posso sempre divertirmi uccidendo tua figlia -. Charlie vide un movimento con la coda dell'occhio e sorrise.
- Sai cos'altro è divertente? - chiese.
- Cosa? - fece l'uomo vagamente seccato.
- La tua faccia dopo che il mio amico ti avrà steso -. BAM!
Adesso Charlie era libera e l'uomo steso a terra, la bocca semiaperta e la pelle tornata normale: Jack l'aveva colpito anche più forte del necessario!
- Grazie! - lo abbracciò Charlie.
- Dovere, - rispose alla stretta il ragazzo, sorridendo.
- Hem, hem, hem -. I due ragazzi si staccarono imbarazzati sotto lo sguardo di Tony.
- Primo, - disse questo - Non puoi toccare mia figlia senza un permesso scritto firmato da me -. Charlie guardò Jack, imbarazzata. - Secondo, - continuò imperterrito Stark - Non che non ti sia grato per aver salvato Charlie, ma potresti liberarmi? Mi si sta addormentando la gamba -.

ANGOLO MALATA DI MENTE (che è così in ritardo che pensa vi siate dimenticati di lei)
Lo so, lo so: è cambiato Papa, capitale, ciclo stagionale e modo di contare il tempo, ma sono tornata.
Spero davvero che non siate scomparsi tutti, anche se credo sia poco probabile...
Questo capitolo è più lungo degli altri, e finalmente il nostro Tony Stark è tornato!
Giuro che aggiornerò il prima possibile per farmi perdonare!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

   
 
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