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Autore: Mugi_Sasuko    23/05/2017    1 recensioni
Nessuno sa dell'infortunio alla spalla di Sousuke e nessuno sa dell'asma di Aiichirou. L'uno viene a scoprire dei problemi dell'altro e viceversa. Come faranno a gestire questi loro problemi cercando di mantenerli segreti a Rin, Momo e il resto della squadra di nuoto?
Genere: Angst, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Nitori Aiichirou, Sosuke Yamazaki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Yamazaki senpai... Cos'è successo alla tua spalla?”

La domanda di Nitori lo fece gelare all'istante, causandogli uno sforzo enorme nel voltarsi e nel vedere il suo kohai ancora disteso a letto, nella posizione in cui lo aveva messo, ma con la testa, e di conseguenza lo sguardo, rivolti su di lui e sulla sua spalla coperta dal tutore. Si sistemò la maglietta, volendo inizialmente raccontargli una balla del tipo che aveva sbattuto da qualche parte, ma sapeva che quel ragazzino dagli occhi enormi e vispi non era stupido, quindi decise di dirgli la verità.
Si sedette ai piedi del letto su cui era disteso lo studente più giovane, sospirando e poggiando i gomiti alle proprie ginocchia, fissando il pavimento della stanza, cercando di organizzare il discorso a cui stava per dare voce nella sua mente.

“Tutto è iniziato quando Rin era ancora in Australia.” Iniziò il moro dopo diversi secondi di silenzio, tenendo il proprio tono di voce basso, “io nuotavo sempre, allenandomi sempre di più e migliorando in fretta, al punto che neanche i miei compagni di squadra riuscivano ad eguagliare o infrangere i miei record. Grazie a questi miglioramenti riuscii a vincere molte gare, entrando a far parte della Top 10 dei nuotatori a farfalla. Durante le gare, però, sentivo che qualcosa non andava con la mia spalla, ma non gli volli dare troppo peso, anzi, continuai ad allenarmi senza sosta fino a quando la mia spalla cedette totalmente e i miei record crollarono. In quel momento capii che il mio sogno, quello di diventare un nuotatore professionista, non si sarebbe mai più avverato.” Riprese fiato, il moro, riportando alla mente proprio quei giorni, in cui davanti a sé vide solo il buio, un muro insormontabile di una strada senza uscita, la presenza di un immenso labirinto senza via di fuga. Spostò quindi il suo sguardo su Nitori, che lo guardava in silenzio, aspettando pazientemente che continuasse a raccontargli tutto.
“Venni a sapere che Rin sarebbe tornato in Giappone, quindi iniziai a seguire delle terapie giornaliere per cercare di migliorare la situazione, anche se so che non guarirà mai. Sto pagando il prezzo della mia ostinazione nel voler migliorare e nel voler essere il migliore. In realtà avevo pensato di abbandonare il nuoto, ma vedere Rin nuotare insieme ai ragazzi dell'Iwatobi ha fatto nascere un nuovo sogno, probabilmente l'ultimo da nuotatore: nuotare di nuovo insieme a lui, nella stessa squadra.”
Era tornato a fissare il pavimento, l'atleta più grande, toccandosi la spalla infortunata inconsciamente.
“Rin non sa nulla di tutto ciò, nessuno sa nulla. Sarebbe dovuto essere un segreto che avrei dovuto portare con me fino alla fine del liceo, che avrebbe decretato il mio ritiro dal nuoto, per cui, per favore, non dire nulla di tutto ciò né a Rin, né a nessun altro. Non voglio mi guardino con compassione e-”
Si interruppe sentendo un leggero singhiozzo e alzando lo sguardo verso il proprio compagno di squadra, che teneva le braccia poggiate sugli occhi, per nascondere le lacrime.

“Mi dispiace senpai... Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutto questo da solo... Ora capisco perché eri così ostinato nel volermi aiutare e guidare nelle mie sessioni straordinarie di nuoto, perché criticavi il mio modo di nuotare, basato sulla forza e sullo sforzo piuttosto che sulla tecnica... Non dirò nulla a nessuno, ma permettimi di aiutarti con le tue terapie.” Sussurrò il piccolo atleta, allontanando le braccia dal proprio viso e guardando Sousuke, che ricambiava lo sguardo, sorpreso dall'averlo visto piangere per ciò che gli era successo.
Sospirò, Sousuke, accettando la sua proposta, tornando poi serio e guardando il ragazzino negli occhi.
“So che anche tu mi stai nascondendo qualcosa e vorrei me ne parlassi. Sono il tuo tutor e ho la necessità di sapere le tue condizioni fisiche. Le tue occhiaie sono molto più profonde del solito e i tuoi muscoli sono troppo tesi.”
Adesso era il turno di Nitori di sospirare, portandosi seduto, seppur a fatica, sentendo ogni singolo muscolo del proprio corpo dolorante. Sousuke lo sostenne, aiutandolo a sedersi e a poggiare la schiena al cuscino che aveva posizionato contro il muro, nel tentativo di alleviargli appena il dolore.

“Il motivo per cui sono collassato, prima, è perché mi sono allenato troppo. Ieri sera ho nuotato fino a notte fonda e stamattina ho fatto lo stesso, saltando la colazione e andando poi direttamente a lezione. E poi c'è stato l'allenamento di oggi pomeriggio.” Ai confessò, mordendosi il labbro inferiore, incerto se proseguire o meno. Confessare di avere problemi respiratori l'avrebbe probabilmente portato all'espulsione dalla squadra e dal club. Il che avrebbe significato anche dover abbandonare il suo obbiettivo di nuotare con Rin. Decise quindi di mantenere ancora segreta la propria asma, per il momento.

Sousuke scosse la testa, guardando il ragazzino e sospirando. “Lo immaginavo.” Disse solo, prima di alzarsi e prendere il tubetto di pomata dalla scrivania di Nitori, tornando poi al proprio posto sul letto. “Riesci a metterti disteso sulla pancia? Ti farò dei massaggi per sciogliere i muscoli, o ti sarà estremamente doloroso muoverti.”
Alla risposta affermativa da parte di Aiichiro, il moro lo aiutò a sistemarsi, posizionandosi poi a cavalcioni sui suoi glutei e spargendo la crema sulla schiena e le spalle del più giovane, eseguendo movimenti circolari e decisi, rubando qualche sospiro e qualche gemito di dolore dalle labbra del nuotatore a rana, che piano piano si rilassava sotto il tocco e i massaggi del più grande che con grande soddisfazione sentiva i muscoli delle spalle sciogliersi e il corpo del giovane rilassarsi contro il materasso.

Terminati i massaggi, lo aiutò a mettersi una T-shirt e un paio di pantaloncini, prima di farlo coricare nuovamente.

“Vado a poggiare i medicinali in camera, torno tra poco. Per un paio di giorni chiederò a Rin di esonerarti dagli allenamenti, devi riprenderti per bene, o rischierai un collasso peggiore di quello di oggi. Lui ha detto che passerà tra un po' a controllare la situazione. Non preoccuparti, non gli dirò nulla, so quanto questo torneo sia importante per te.”

Lo rassicurò, lasciando quindi la stanza. 

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Non lapidatemi, ho avuto un blocco dello scrittore enorme-- E sono solo al terzo capitolo, aiuto! Mi dispiace per il leggero ritardo nell'uscita di questo capitolo, ma spero comunque sia di vostro gradimento. Per raccontare il passato di Sousuke mi sono basata sulla sua wikia inglese!
Un saluto, Mugi_Sasuko

Spero di riuscire a riprendere il ritmo e i tempi che mi sono prefissata con i prossimi capitoli. Nel frattempo godetevi questo e fatemi sapere cosa ne pensate!

 

  
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