Fanfic su attori > Jake Gyllenhaal
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Autore: GPM    24/05/2017    0 recensioni
Giulia, una ragazza italiana di ventuno anni, dopo un anno passato a lasciare l'università e facendo lavori che non le piacciono, decide di mettersi in viaggio verso gli Stati Uniti d'America, per godersi una meritata vacanza in compagnia dell'amica Isabelle;
Le ragazze si troveranno a contatto con diversi artisti e celebrità di Hollywood che faranno capire loro che nonostante soldi e fama la vita non è proprio così idilliaca.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mi vestii velocemente, dedita a non trascurare nessun dettaglio. Chiamai un taxi per andare da Jake ma prima mi fermai in una pasticceria di L.A e presi una torta al cioccolato con le fragole sopra e due caffè a portar via.
Rientrata in auto, cercai di seguire l'andamento della vettura per non far cadere quelle delizie ma il tassista sembrava prendere le buche dell'asfalto di proposito; Fortunatamente arrivai a destinazione sana e salva. Pensai che fosse un evento da festeggiare vista la mia continua sbadataggine e ridacchiai tra me e me.
Pagai il tassista e mi diressi verso il vialetto della casa di Jake.
Non avevo mai visto niente di più imponente, certo in effetti anche un trilocale mi sarebbe sembrato enorme, visto che in Italia abitavo in un tristissimo monolocale, che si ha moltissimi lati negativi ma non batterà mai l'unico lato positivo: L'Indipendenza!
C'era un bel cancello di legno color noce, mi fermai e suonai il citofono, guardai verso l'enorme telecamera che mi stava puntando e feci una smorfia, sicura che Jake si stesse facendo due risate all'interno.
Il cancello si aprì, ed iniziai a camminare verso un grande prato verde, con delle bellissime rose agli angoli, color tea, le mie rose preferite.
Lui, era fermo sull'arco della porta a vetro scorrevole, che mi fissava mentre cercavo di non far cadere nulla, mi avvicinai a lui e mi salutò con un bacio sulla guancia e disse "Bè finalmente ce l'hai fatta ragazzina, sono trenta minuti che ti aspetto"

"Mi spiace ma volevo farmi perdonare per il malinteso di ieri e ti ho portato questa" ribattei mentre indicavo la torta.
La prese in mano ed aprii la confezione verde mela ed i suoi occhi blu si illuminarono come quelli di un bambino

"Non ci posso credere, come facevi a sapere che era la mia preferita!" urlò

"Bè sai sei la mia cotta, non troppo segreta, sin dal 2005 quindi qualcosina l'ho imparata su di te" risi mentre cercavo di non arrossire troppo in volto.

"Ma non mi dire.. e quindi sono la tua crush da ben dodici anni? Sono lusingato ragazzina"

"Eh si, mio caro, e non nascondo che nel mio armadio ho ancora dei vecchi poster" dissi, tanto oramai peggior figuraccia di così.
Mi accarezzò una guancia, e mi invitò ad entrare;
La casa era enorme, un salotto immenso si palesava davanti a me, con una libreria ancora più grande, un sogno ad occhi aperti.
C'erano tanti di quei libri che pensai fosse impossibile leggerne così tanti in una sola vita, eppure il signor occhi blu mi giurò di averli letti tutti quanti.
Ci sedemmo dall'altro lato fuori della casa, dove c'era un tavolo bianco e delle sedie che facevano da sfondo ad una piscina.
"Sono contento che tu sia qui ragazzina" mi disse regalandomi un sorriso mentre le sue fossette si facevano più vivide.

"Bè anche io sono felice nonnino" ribattei ridendo

Mentre si abbuffava di quella delizia al cioccolato, gli si sporcarono le guance e scoppiai in una risata fragorosa.

"Che c'è? Perchè ridi di me?" domandò

"Non sapevo avessi l'abitudine di mangiare con tutta la faccia" riuscii a rispondere mentre mi sbellicavo dalle risate.

"Ah, ma tu sei peggio di mia sorella Maggie, anche lei mi dice sempre che sono un disastro quando mangio ma ti dico una cosa.. Per le cose importanti vale la pena sporcarsi un pò"

"E la torta al cioccolato è una di queste cose così importanti?" chiesi

"Assolutamente si" concluse mentre finiva di ingozzarsi.

Presi una delle mie winston blue dalla borsa, dopo quel pezzetto di torta ci voleva.

"Fumi?" chiese

"Si, ho diminuito drasticamente ma qualcuna ancora rimane" dissi

"Anche io fumavo tempo fa"

"Lo so" ribattei sorridendogli.

"Ah, ma allora sei proprio una ragazzina so tutto io eh?" ribattè

"Eh, si per un bel periodo quando si trattava di te andavo su di giri come un idiota e sficcanasavo dappertutto" ammisi cercando di non rivelare troppo.

"Mmh, e hai avuto anche qualche fantasia in particolare su di me?" chiese malizioso.

"Bè naturalmente!" sbottai  

Oops, non avrei dovuto dirlo, ma le parole mi uscirono come un getto d'acqua.

Arrossii completamente, sperando fosse diventato improvvisamente sordo, da non accorgersi della scemenza che avevo appena confessato.

"E posso sapere quali sono state queste fantasie signorina Giulia?" disse mentre si avvicinava con la sedia accanto a me.

Le mie speranze erano andate in fumo, aveva sentito perfettamente e così decisi di rivelarne qualcuna..
 
"C'era una fantasia in particolare che ricorreva spesso nei miei pensieri, magari mentre stavo lavorando, o facendo qualcosa di terribilmente noioso.. sai no, per spezzare la routine. Io ero seduta in un locale a bere come una spugna, e tu ti avvicinavi a me, e mi invitavi a ballare, e d'un tratto iniziavi a baciarmi con molta passione mi portavi in un luogo un pò più appartato e.." non riuscii a finire la frase e non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi per l'imbarazzo della situazione.

"E..? continua ti prego sono curioso di sapere come finisce" disse serioso.

"E.. niente.. dai è troppo imbarazzante non riesco a dirlo" scoppiai in una risata nervosa.

"Coraggio, io sono qui e giuro che non riderò" disse mentre mi sorrideva.

"No, Jake, non posso è troppo privato.." ammisi.

"Troppo privato? ma se abbiamo fatto l'amore insieme.." disse dolcemente.

Lo guardai in quei suoi occhioni e rimasi come ipnotizzata che non riuscii a dire niente.

"D'accordo ragazzina, se non vuoi dirmelo ti dovrò costringere con le maniere forti" disse.

"Cosa?!"

Fu una frazione di secondo, mi prese in braccio e mi gettò in acqua, risalii, e lui era lì nella piscina che stava cercando di farmi il solletico..

"Non mi avrai mai!" dissi scherzando.

"Ah, si eh.. e se facessi così" mi chiuse nell'angolo della piscina, mi guardava con fare davvero serio, si avvicinò sempre di più e mi baciò con forza. Il mio corpo era statico, non riuscivo a muovermi, mi baciò il collo e poi iniziò a togliermi il vestito che ormai era diventato fradicio. Iniziò a toccarmi il seno, mentre continuava a baciarmi ed il mio cervello andò in tilt. Ero in estasi.

"Jake!" urlò una voce. "Jake ci sei?!"

"Oh cavolo, ma chi diavolo è!" strillai

"Merda, è mia sorella" disse lui.

Mi aiutò ad uscire dall'acqua e a rimettere il vestito che fradicio com'era non si infilava.

"Ah sei qui! Finalmente riesco a venire a trovarti e non ti fai trovare!" rise la donna. Era lei, la bellissima sorella di Jake, Maggie Gyllenhaal in tutto il suo splendore.

Accanto a lei vi erano due piccoli visini che sorridevano e che corsero incontro a Jake.

"Zio Jake! Ci sei mancato tantissimo" squittì la piccola Ramona

Jake la prese in braccio e la salutò con un grande abbraccio

"Ciao piccola peste, anche voi mi siete mancate molto" disse Jake

"Zio, ma perchè sei tutto bagnato? E chi è quella ragazza?" chiese la piccola indicandomi mentre strizzavo via l'acqua dal vestito

Ecco qua.. quello che ci voleva.. occhi puntati su di me.

Jake, mi venne incontro con la piccola ancora in braccio "Vedi, Ramona, lei è Giulia, è un'amica molto speciale dello zio" disse cercando di non ridere.

Aspetta un momento? Amica speciale? Che cosa vuol dire? Certo, non ne avevamo mai parlato, dopotutto non era neanche una settimana che uscivamo insieme, anzi devo dire che c'è stato un solo vero appuntamento, finito poi col saltarci addosso.

"Ciao, Giulia molto piacere io sono Maggie la sorella di Jake" disse mentre mi porgeva la mano

"Ciao, Maggie, non sai che piacere conoscerti, sono una tua grandissima fan da anni ed è veramente un onore" dissi cercando di non risultare troppo strana
"E, ciao anche a te Ramona, piacere di conoscerti" dissi allo scricciolo in braccio a Jake.
La piccola mi sorrise e si nascose nell'incavo tra la spalla ed il collo di Jake.

"Allora, voi due, che stavate combinando? Perchè siete zuppi?" chiese Maggie.

"Bè, sorellona, stavamo discutendo ed improvvisamente Giulia è caduta in acqua e per cercare di tirarla su la burlona ha tirato dentro anche me" disse lui.

"Ma cosa dici? se mi hai buttato tu in acqua" dissi ridendo.

"Tranquilla, Giulia, c'era da aspettarselo, ormai non credo più a niente di quello che dice questo scemo" rispose Maggie con un sorriso

"Bene! ero passata a farti un saluto fratellino, che ne dici di stare a cena insieme stasera? Lascio Ramona e Gloria con la tata, ovviamente sei invitata anche tu Giulia, se non hai impegni" chiese

"Ehm si, facciamo da Madeo? lo sai che adoro quel ristorante!" disse Jake

"Andata! a più tardi imbranato, piacere d'averti conosciuta Giulia! Spero di vederti stasera!" disse mentre se ne andava.

"Grazie Maggie, il piacere è stato mio!" risposi

Jake si avvicinò a me.. "Allora ragazzina.. dove eravamo rimasti?"


   
 
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