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Autore: Lilireinhart    24/05/2017    4 recensioni
La storia parla della vita del piccolo Christian dopo la perdita della madre biologica. Inizialmente diffidente e chiuso nei confronti delle persone che lo circondano, comincerà ad aprirsi con la sua nuova famiglia e capirà che al mondo esistono delle brave persone.
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Christian Grey, Elliot Grey, Grace Trevelyan Grey, Mia Grey
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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«Non toccarmi!»
«Stai tranquillo piccolo non ti agitare, voglio solo portarti al sicuro da questo posto. Sono un paramedico puoi fidarti di me.»
«Ti ho detto di non toccarmi!»
«E va bene non ti tocco, peró devi venire con noi in ambulanza.»
«Voglio la mia mamma, perché dorme così tanto?»
«Beh ecco..»
«La mia mamma dorme molto, perché non si sveglia?»
«Piccolo.. Tua mamma non c'è più.»
Tua mamma non c'è più.
Tua mamma non c'è più.
Mamma. Mamma. Perché?
Sento un dolore che si espande nel mio petto, come fiamme incandescenti che mi bruciano dentro. Sento gli occhi che si inumidiscono e la testa comincia a farmi male.
Mamma. Mamma. Che è successo mamma?
Mi manca il respiro e il cuore batte senza sosta; mi chiedo se possa resistere ancora molto.
Ad un certo punto la mia testa esplode, cado in ginocchio sul pavimento e scoppio in un pianto lento e doloroso. Piango in silenzio, senza emettere alcun suono. Sto tremando, sto tremando e piangendo. Piango dalla disperazione. Piango per la mia mamma che dorme. Dopo pochi istanti sento la stanza che inizia a girare senza sosta, poi il buio. Mi accascio sul pavimento e l'ultimo suono che riesco a udire è la voce dell'uomo di pochi istanti fa che mi chiama, poi cala il silenzio.
 
Mi sveglio all'improvviso udendo uno strano suono elettronico, mi ricorda quello dei macchinari che si trovano in ospedale.
Apro gli occhi di scatto e mi guardo attorno cercando di capire dove sono. Giro la testa di lato e capisco che il suono di poco fa proviene veramente da uno strumento ospedaliero e finalmente capisco dove mi trovo. Sono solo in una grande stanza d'ospedale, con un tavolo di legno davanti a me sul quale è appoggiato un grande televisore spento. La luce del sole filtra attraverso le finestre quasi accecandomi e l'odore di disinfettante sparso per tutta la stanza mi da il voltastomaco. Mi fa male la testa e non capisco cosa ci faccio in un posto del genere, poi dopo qualche istante di confusione mi torna alla mente ciò che è successo.
“Tua mamma non c'è più.”
Ora ricordo, la mamma era stesa sul pavimento e dormiva, dormiva da qualche giorno ormai e io non sapevo che fare, avevo tanta fame e senza di lei non avevo nessuno che mi cucinasse da mangiare così dovetti aspettare, aspettare qualcuno che venisse ad aiutarmi. Purtroppo venne lui. Il mio peggior incubo.
L'uomo che mi maltrattava tutte le volte che veniva a casa mia, l'uomo che non vedeva l'ora di fumare una sigaretta solo per poterla spegnere sul mio fragile corpo per potermi deturpare più di quanto non avesse già fatto altre volte.
Corsi a nascondermi sotto il tavolo della cucina per far si che non mi trovasse, ma questa volta fu diverso. Appena entrò in casa corse verso il corpo di mia mamma, poi iniziò a imprecare ad alta voce tanto che i vicini allarmati corsero da noi per capire cosa stava accadendo. Furono loro a chiamare l'ambulanza che arrivò dopo qualche minuto.
I miei ricordi vengono interrotti nel momento in cui una donna dai capelli castani entra nella stanza. Indossa una camicetta rosa coperta da un lungo camice bianco. Si avvicina a me con passo leggero e mi dona un sorriso a trentadue denti. Il suo profumo è buono, sa di latte e di vaniglia e mi infonde un senso di serenità. Mi sento tranquillo, è una sensazione strana ma piacevole, però non la conosco quindi è meglio starle alla larga. Ho imparato sulla mia pelle a non fidarmi mai di nessuno, solo della mia mamma.
“Tua mamma non c'è più”
La mia mamma.
«Ciao piccolino, sono la dottoressa Trevelyan-Grey, ma puoi chiamarmi semplicemente Grace.»
 
*angolo autrice*
Ciao a tutti, questa è la prima storia che scrivo su questo sito per questo ho deciso di pubblicarla per sapere se possa piacere oppure no, accetto tutte le critiche purché siano costruttive. Questi giorni sono molto impegnata con la scuola e ho trovato solo pochi attimi liberi per scrivere questo primo capitolo che spero possa piacervi, cercherò di aggiornare il prima possibile, intanto fatemi sapere cosa ne pensate :)
~Lil
   
 
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