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Autore: Violetta_    24/05/2017    3 recensioni
Un percorso dal nero al bianco.
(Dal capitolo 1)
- A quanto pare i test e le analisi che le hanno somministrato hanno dato risultati straordinari. Sarà allevata per essere un tassello fondamentale del nostro progetto -
- Mi stai dicendo che questo scricciolo diventerà un'agente? -
L'uomo fece spallucce.
- In teoria lo è già. Le è stato assegnato un nome in codice -
- Davvero? E quale? -
***
(Dal capitolo 6)
Gelò per un istante presa alla sprovvista, poi digrignò i denti ed assottigliò lo sguardo.
Alzò lentamente la testa e i suoi occhioni pervinca si incastonarono a quelli azzurro cielo del ragazzo che aveva parlato.
Eccolo la.
L'altro bugiardo.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le fanfiction alcoliche'
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Cream





"Anche il minimo battito d’ali
è in grado di provocare un uragano
dall’altra parte del mondo"




Hiroshi Agasa stava tornando a casa dopo aver mangiato un buon piatto di pasta al pomodoro nel suo ristorante preferito.
Correva tenendo saldamente l'ombrello dato che il vento minacciava di farlo volare via.

<< Mattaku! Se l'avessi saputo non sarei mai uscito... >>

Stava rovistando nella tasca destra dei suoi pantaloni alla ricerca delle chiavi quando proprio davanti la casa del suo amico Shinichi vide una strana figura.

Sembrava il lenzuolo di un fantasma.

<< Ma che...? >>

Si avvicinò titubante ma anche incuriosito e quando fu abbastanza vicino sgranò gli occhi mentre l'ombrello gli sfuggiva dalle mani volando via trascinato dal forte vento.

Era una bambina. Una dolce ed indifesa bambina.



Che ci faceva li!? Dov'erano i suoi genitori?



Si guardò intorno ma non vide nessuno in strada e le poche macchine che passavano erano in fondo al viale e sfrecciavano alla velocità della luce.

<< Shi... nichi... >>

Non capì bene quel mormorio ma non ci pensò due volte.
Si chinò avvolgendo le braccia attorno a quel corpicino coperto da quello che adesso riconosceva come un camice da laborarorio, la strinse a se e si avviò velocemente verso casa. Al sicuro.



Non poteva immaginarlo ma da quel preciso istante la sua vita sarebbe stata completamente stravolta.


*


Una volta dentro ebbe un momento di panico non sapendo cosa fare prima, per un paio di secondi si guardò intorno spaesato.
Successivamente le tolse gli abiti bagnati fradici in modo un po' impacciato e la avvolse con una coperta morbida e calda. Poi la pose sdraiata sul divano.

Passato il momento di ansia e di confusione si chinò a guardarla.
Era davvero bella, i lineamenti dolci, i capelli di un castano particolare.
Era sporca, piena di graffi, si girò a guardare i vestiti e si accorse che essi erano logori e strappati oltre che di una taglia decisamente non adatta a lei.
Tremava impercettibilmente nonostante stesse dormendo.
Quella vista fece stringere il cuore al professore.



Piccola creatura cos'hai passato per ridurti così?



*



<< Dove... sono? >>
<< Ciao piccola. Come ti senti? >>

Shiho si irrigidì portandosi istintivamente le gambe al petto e facendosi piccola piccola.
Era seduta su un divano coperta da un morbido e caldo plaid.
Alzò la testa e vide un uomo, sembrava un anziano, che le sorrideva con fare socievole e dolce.
Non avvertì nessun odore sospetto ma questo non le fece abbassare la guardia.

<< Chi sei? Dove mi trovo? >>

Il vecchietto la guardò in modo strano: era sorpreso, come se avesse intuito che quel tono e quelle parole non potevano essere frutto di una mente di sette anni.

<< Mi chiamo Hiroshi Agasa. Sono un inventore e questa è casa mia >>

La bambina si guardò intorno con aria indagatoria, sapendo esattamente quali angoli guardare e cosa analizzare.
Anche questo comportamento non era affatto tipico nè normale.

<< Come ti chiami piccola? >>

La vide irrigidirsi e decise di non insistere su quell'informazione.

<< Dov'è la tua mamma? >>

La bambina abbassò lo sguardo.

<< E' morta... molti anni fa >>

Agasa inclinò la testa di lato.

<< Mi dispiace molto >>

Dopo un momentaneo silenzio l'uomo le si avvicinò e si piegò, a fatica, sulle ginocchia.

<< Hai fame piccola? Cosa ti posso preparare? >>

La bambina lo guardò negli occhi con fare sconvolto.
Era gentile, e lei non era abituata a quel trattamento se non da sua sorella.
Analizzò il suo viso poi nuovamente la casa.

<< Tu mi sembri una brava persona... >> disse infine.

Il viso dell'uomo arrossì e rise compiaciuto.

<< Beh grazie piccola... >>
<< Io non sono abituata alle brave persone >>

Agasa assottigliò gli occhi con aria triste non sapendo che rispondere.

<< Sono stanca... >> disse col tono di voce di una donna che era arrivata al limite.

Chiuse gli occhi sdraiandosi e si addormentò immediatamente.

L'uomo le accarezzò delicatamente i capelli provando da subito un affetto incredibile per quella bizzarra e al contempo dolcissima bambina.


<< Qualsiasi cosa ti sia successa ti prometto che mi prenderò cura di te piccola... >>





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Cream: tipologie di sherry di colore rosso.
Questi vini sono piuttosto densi e dolci con aromi di cioccolato, liquirizia e frutta secca.
   
 
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