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Autore: nana101    24/05/2017    0 recensioni
Io sono il vostro collegamento con lui. Voi volevate bene a mio padre e sono felice che abbiate conosciuto la sua parte migliore di mio, non potevo rovinare una delle cose belle che conoscevate del passato
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, James 'Rhodey' Rhodes/War Machine, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate
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'No, no, ti prego smettila'
'Tony! Ehi svegliati Tony
!' Steve stava urlando cercando di svegliare il moro che si era addormentato durante una delle loro serate film, gli altri Avengers si erano avvicinati spaventati da quello che stavano sentendo.
'Smettila ti prego! Fa male! NO!' Si era svegliato urlando e disorientato, mentre si guardava intorno aveva visto come tutti lo stavano fissando preoccupati, Barnes gli stava stringendo il polso con il braccio metallico.
'Ehi soldato mi stai facendo male' 'Scusa' aveva immediatamente lasciato il braccio del moro quasi scottasse
'Stark, cosa stavi sognando?' Nathasha si era avvicinata al divano dove poco prima l’uomo si era addormentato poggiato a Bucky
'Cosa? Ni-niente' 'Doll, stavi urlando a qualcuno di smetterla di farti del male, non mi sembra qualcosa da niente'
'Cazzo' aveva inclinato la testa all'indietro chiudendo gli occhi e portandosi le mani tra i capelli
'Tones lo sai che se qualcosa non va puoi dircelo vero? O almeno provaci, siamo preoccupati' era stato Rhodey a parlare
'Non è niente davvero, solo uno stupido incubo'
'Tony, non è la prima volta' Tony si era voltato guardando Bucky allarmato
'Pensi che non mi sia accorto delle notti in cui non dormi? O di quando ti svegli piangendo? O di quando hai degli incubi? Non ho mai detto niente perché non volevo forzati ma ora è troppo e non riesco più a stare zitto quindi ti prego parlami, dimmi che ti sta succedendo, sono preoccupato, siamo preoccupati. Hai smesso di mangiare e ti incupisci, da quando stiamo insieme sembravi felice ma ora non lo sei, se sono io il problema, se è per quello che ho fatto dimmelo e me ne vado, non voglio che tu stia male per colpa mia' Bucky aveva gli occhi lucidi, era spaventato, spaventato che il soldato di inverno fosse riemerso e avesse fatto del male all'altro senza ricordarsene
'Cosa?! No! No! Buck non hai fatto niente! No, ti prego non andartene, ti dirò tutto, vi dirò tutto ma ti prego non lasciarmi, non farlo, ti prego!' il moro stava stringendo il braccio del soldato disperatamente
'Allora aiutaci a capire!' era stato il Capitano a parlare, non ce la faceva a vedere due dei suoi più cari amici in quelle condizioni 'Non posso' era stato quasi un sussurro
'Che significa che non puoi?!' ancora Rogers
'Significa quello' Avevano iniziato tutti ad urlare, non ce la faceva, perché non capivano? Perché non capivano che non poteva farlo? Non poteva fare questo a Bucky, non poteva fare questo a Steve
'Dannazione Stark perché devi sempre essere così difficile! Pensavo che ti fidassi di me e invece devi fare il solito gioco!' Bucky stava urlando, era stanco e si era alzato per andarsene
'È per Howard!' era calato il silenzio e Barnes si era fermato, lo stavano fissando tutti
'È per Howard. Non facevo sogni su di lui da anni e adesso non riesco a chiudere gli occhi senza che me lo ritrovi in testa.'
'Oh dio, Tones' Rhodey conosceva tutto quello che era successo con suo padre, lui era lì quando tutto stava andando a rotoli, aveva anche provato a fermare l'uomo con il risultato di aver peggiorato le cose. Si era avvicinato all'amico poggiandoli una mano sulla spalla per dargli conforto ricevendo un sorriso triste come risposta
'Che significa che è per Howard?' Rogers non capiva cosa stesse dicendo, Howard era un suo amico e sapeva che tipo di persona era, completamente diversa da Tony ma una brava persona e un suo caro amico
'Dopo che tu sei sparito Howard è cambiato, o forse è cambiato dopo il matrimonio o dopo che sono nato io, non lo so con precisione, quello che so è che non ha mai voluto un figlio ma serviva un erede per le industrie Stark quindi era necessario che io nascessi' Bucky si era seduto accanto a lui guardandolo disorientato, non riusciva a capire di cosa si trattasse.
'Di cosa stai parlando Tony?' era stato Clint a parlare, aveva paura della risposta, la sua infanzia non era stata delle migliori e nonostante le incomprensioni non avrebbe augurato a nessuno la sua stessa esperienza
'L'hai già capito vero?' aveva chiesto Tony all'arciere che ora lo guardava triste
'Sono sempre stato una delusione, non è una cosa degli ultimi anni e Howard trovava sempre il modo di ricordarmelo, di dirmi come non fossi mai abbastanza, di come dovevo smetterla di fare progetti per tutto ciò che non riguardasse le armi, di come dovevo smetterla di credere che sarei potuto diventare altro e non il CEO delle industrie Stark perché l'unico motivo per cui ero su questa terra era quello, di come Capitan America l'avrebbe aiutato a crescermi, ad educarmi' aveva rivolto uno sguardo di scuse al biondo sapendo che quello che stava per seguire l'avrebbe ferito sapendo che suo padre aveva pensato che l'avrebbe aiutato
'All'inizio erano solo insulti, poi sono diventati schiaffi, poi pugni, poi calci e poi ossa rotte o slogature. Più di una volta ho pensato di morire nel momento in cui sentivo che era una costola a rompersi o quando le mie orecchie iniziavano a fischiare per un colpo troppo forte alla testa o quando mi sollevava per la gola contro il muro e non potevo respirare'
Gli Avengers erano seduti a terra vicino a lui ascoltandolo in silenzio, Wanda e Natasha avevano iniziato a piangere mentre Clint le stringeva a sé ricordandosi quello che suo padre li aveva fatto, stava cercando di non andare in pezzi per le due amiche e per Tony, non l'aveva mai visto in quelle condizioni, sembrava così fragile in quel momento.
Rhodey aveva ancora la mano sulla sua spalla e teneva la testa bassa cercando di scacciare le immagini di quando aveva visto per la prima volta i segni viola di dita sulla gola del suo migliore amico.
Sam era l'unico in piedi, era vicino a Scott che aveva le mai sugli occhi trattenendo le lacrime mentre pensava a sua figlia, Visione come Sam cercava di confortarlo.
Steve aveva gli occhi chiusi, non poteva credere a quello che stava sentendo, non riusciva ad immaginare Howard che faceva del male ad un bambino tantomeno a suo figlio. Bucky e Bruce avevano la stessa espressione, seria come se da un momento all'altro il soldato sarebbe riemerso e Hulk avrebbe distrutto la casa alla ricerca dell'uomo ormai morto da tempo
'All'inizio cercava di non colpirmi in faccia per non lasciare segni, qualcuno se ne sarebbe accorto, dopo poco non è più stato un problema, avrebbe potuto comprare chiunque volesse. Mia madre ha sempre provato a proteggermi ma dopo poco ho fatto un patto con mio padre - si era fermato per prendere un respiro profondo e poi ricominciare - avrebbe potuto farmi tutto quello che voleva a condizione di non toccare mai mia madre, io non avrei detto niente a nessuno di quello che succedeva e lui avrebbe avuto libertà di fare qualsiasi cosa. Ha rispettato il patto.'
'Tony, non devi continuare se non vuoi' Rhodey lo guardava preoccupato sapendo quanto fosse difficile parlare di quello che era successo
'Devo farlo, devono saperlo' il suo migliore amico si era avvicinato ancora di puoi sperando di riuscire a dargli forza
'Quando avevo quattordici anni una notte è venuto in camera mia, era ubriaco come al solito, ed è entrato nel mio letto. Dio, ricordo ancora il dolore lancinante, non aveva fatto niente per prepararmi, non aveva usato niente per renderlo più semplice, continuava a ripetere che non ce n'era bisogno perché gli Stark sono forti, e resistono al dolore. Quando ha finito si è addormentato sopra di me, probabilmente era perché aveva bevuto troppo, non riuscivo a spostarmelo di dosso era troppo pesante e faceva male lui-lui e-era ancora dentro e io non sapevo che fare e mi sentivo morire, sentivo qualcosa di bagnato tra le mie gambe e la mattina mi sono accorto che era sangue. Nessuno doveva saperlo così ho buttato tutto e ho detto a Jarvis che era perché stavo usando dell'olio di motore e si era sporcato tutto' stava piangendo cercando di coprirsi gli occhi.
Bucky stava piangendo, era troppo, non riusciva a credere che qualcuno avesse fatto una cosa del genere a Tony, non riusciva a credere che la persona che lo aveva fatto una era qualcuno che lui aveva conosciuto. Bruce era corso via, sapeva che Hulk stava per fare il suo ingresso. Tutti erano in silenzio con le lacrime che gli scorrevano lungo la faccia
'Perché non hai detto niente?' Rogers aveva alzato lo sguardo per guardare il compagno di squadra
'Avevamo un patto, avrebbe fatto del male a mia madre, non potevo permetterglielo e se avessi detto qualcosa a qualcuno sarebbe stato peggio'
'Mi dispiace Tony, non avrei dovuto farlo, me l'avevi detto e io non ti ho ascoltato e sono andato da tuo padre. Mi dispiace così tanto Tones' Rhodey stava singhiozzando tenendo la mano del suo amico pensando a cosa Tony stava per dire
'Ehi no, non è colpa tua Rhodes'
'Si invece! Come fai a dirlo! È per colpa mia se lui ha fatto quello che ha fatto! È per colpa mia se hai provato ad ucciderti!' gli Avengers avevano un'espressione allarmata nonostante fosse successo molti anni prima
'Un giorno, tornato dalle vacanze all' MIT non mi ero accorto che Rhodey era in camera, condividevamo la stessa stanza del dormitorio, e mi stavo spogliando, quando mi sono accorto che era lì ero in boxer e lui aveva visto i segni, segni di graffi, di morsi, lividi e tagli, è intelligente e ha capito tutto, gli ho detto di non dire niente ma era preoccupato. Non ti incolpo Rhodes, eri solo spaventato e hai fatto quello che ritenevi giusto non sapevi cosa sarebbe successo. Quando sono tornato a casa nel fine settimana c'era solo Howard, quando sono entrato in casa mi sono sentito spingere contro il muro e poi a terra, ha iniziato a prendermi a calci, a pugni e poi mi ha spogliato e lui ha fatto lo stesso. Non era mai stato così violento, non l'aveva mai fatto a terra, sempre nel letto, non mi aveva mai legato i polsi, non era mai durato così tanto tempo ed era sempre uscito quando, quando veniva. Quando ha finito mi ha lasciato lì e per il resto del week-end ha fatto la stessa cosa, quando ne aveva voglia lasciandomi semplicemente lì a terra, legato e senza vestiti. Dopo la seconda volta non ho provato neanche più a farlo smettere, a provare a pregarlo di lasciarmi perché faceva un male infernale, lui semplicemente rideva e mi diceva che avevamo un patto e questa era la mia punizione per averlo tradito. Quando mi ha liberato era perché stavano per tornare Jarvis e mia madre da un viaggio. A quel punto sono andato in camera mia e mi sono tagliato le vene ma mia madre mi ha trovato e mi ha portato in ospedale immediatamente dopo che Jarvis aveva bloccato la fuoriuscita del sangue come poteva, Ana sua moglie era un'infermiera, Jarvis è morto dopo un mese per attacco di cuore e mio padre faceva in modo di far stare mia madre lontana da me. Tre mesi dopo c'è stato l'incidente ed ero felice di non dover mai più rivedere mio padre, poi ho pensato a mia madre e al fatto che finalmente saremmo potuti essere felici ma lei non c'era più. Dopo che sono morti ho potuto finalmente rivedere Peggy, Howard l'aveva cacciata perché aveva minacciato di fare qualcosa per aiutarmi.' Nessuno stava fiatando, troppo scossi da quello che avevano sentito fino a quando Bucky non si era alzato lasciando la mano del suo ragazzo e iniziando ad urlare
'Perché non me l'hai detto!?'
'Bucky io-'
'No! Stai zitto! Dio Tony! Quando io e te l'abbiamo fatto la prima volta tu ti sei irrigidito così tanto quando mi sono poggiato su di te e il giorno dopo mi sono svegliato ancora su di te e da quel momento hai iniziato a riavere gli incubi su tuo padre, a non dormire più, perché ti ho ricordato Howard! Ho fatto quello che tuo padre ha fatto a te, ti ho immobilizzato sotto il mio peso trattenendoti, bloccandoti per i polsi! Dio io ho baciato quella cicatrice che ti ho detto essere simile ad un morso sul tuo fianco dicendoti che era bellissima perché particolare, perché ti rendeva ancora più speciale, ho riso quando mi hai detto che tu la trovavi orrenda dicendoti di star zitto e non contraddirmi e così è stato non hai più fiatato, mi hai ignorato il giorno dopo dicendo che avevi troppo lavoro da fare e in realtà era colpa mia perché ti avevo fatto del male. IO! Io che ti ho promesso che mai ti avrei fatto del male dopo quello che ti ho fatto in Siberia! Perché me l'hai fatto fare?! Perché non mi hai detto di smetterla perché ti ricordavo tuo padre!? Perché non hai fermato me e Rogers quando ti parlavamo di quanto tuo padre fosse un uomo buono?! Perché non hai detto a Rogers di chiudere la bocca quando ti ha detto che dovresti essere più come quel figlio di puttana?! Perché?!' lo stava fissando aspettando una risposta dal moro
'Non potevo portarvelo via' era un sussurro
'Cosa?' era stato Steve a parlare
'Io sono il vostro collegamento con lui. Voi volevate bene a mio padre e sono felice che abbiate conosciuto la sua parte migliore di mio, non potevo rovinare una delle cose belle che conoscevate del passato. Bucky tu non sei come mio padre e ti prego non dirlo mai più, se non ti ho detto niente era perché non volevo che lui rovinasse anche questo, si ci sono state cose che mi hanno ricordato Howard ma sapevo, so che tu non mi faresti mai del male come lui me ne ha fatto. Ti prego Bucky devi credermi, io ti amo, ti amo più della mia stessa vita -un singhiozzo- ti prego, non andartene' non riusciva più a parlare, Bucky si era avvicinato a lui per abbracciarlo e il moro gli si era praticamente lanciato addosso per aggrapparsi a lui, per trattenerlo spaventato che potesse andarsene
'Shhh, no, non me ne vado. Ehi, no, Tony ehi, ti amo anch'io, non me ne andrò mai, ti giuro che rimango qui con te, arriverai allo sfinimento e sarai tu a prendermi a calci per andare da qualche parte e darti spazio. È tutto ok doll, è finita, nessuno ti farà più del male Tony, te lo prometto' Bucky gli diede un bacio tra i capelli reggendolo per fargli capire che lui era lì per lui
'Tony mi dispiace, da quando ci conosciamo non ho fatto altro che chiederti di Howard e ti ho detto cose che lui ti ha detto, mio dio ti ha fatto credere che io l'avrei aiutato a farti del male. Mi dispiace Tony, mi dispiace tanto.' Steve non sapeva cosa dire, era distrutto per quello che aveva sentito, ripensava a tutte le volte in cui aveva detto al suo amico di quanto lui non valesse la metà di altri uomini che aveva conosciuto e di come avesse desiderato che fosse più simile a suo padre senza rendersi conto di quanto si sbagliasse.
Tony si spostò dall'abbraccio del soldato per poter guardare gli altri che lo stavano guardando dispiaciuti, distrutti, si asciugò le lacrime e sorrise, un sorriso sincero.
'Ehi che vi prende? Cosa sono quelle facce? È morto qualcuno?' cercò di ridere senza riuscirci
'Tony...' Clint stava iniziando a parlare ma il moro lo interruppe
'Ehi, è tutto ok, mi riprenderó, è passato. Non sono più il quattordicenne o il diciassettenne che si faceva mettere i piedi in testa o si lasciava scoraggiare da un essere del genere. Sto bene e solo che non ne avevo mai parlato con nessuno, tranne che con Rhodey, ma lui non conta, non ci ho davvero parlato effettivamente, ha l'intuito di Sherlock Holmes ora che ci penso. Sono andato avanti a testa alta, penso che questo glielo devo, se non fosse stato per lui non mi sarei rialzato dopo quello che è successo in Afghanistan o con Obi o con i chitauri.'
"No.- era Sam a parlare- Tu non devi niente a quell'uomo, hai fatto tutto da solo e noi siamo stati degli stronzi con te, tu hai fatto tanto per noi e in cambio abbiamo solo sputato sentenze sul tuo conto senza conoscerti. Mi dispiace, è il mio lavoro notare questo genere di cose e non me ne sono mai accorto. Mi dispiace Tony'
Uno dopo l'altro si scusarono tutti con l'uomo per come si erano comportati nel corso degli anni e uscirono dalla stanza lasciando Tony e Bucky da soli abbracciati sul divano
'Mi dispiace' Bucky guardò l'altro in modo interrogativo non sapendo a cosa si stesse riferendo
'Mi dispiace per tutto questo, capisco che dopo quello che hai scoperto sul mio conto vorrai lasciarmi e non te ne faccio una colpa, sono consapevole di essere abbastanza repellente in questo mom-' Bucky lo zittì con un bacio
'Non osare mai più dire una cosa del genere Tony. Ti amo e non smetteró mai di farlo, potrai dire o fare qualsiasi cosa ma non cambierà mai quello che provo per te. Ti amo, per me sei perfetto non importa cosa ti è successo, non era colpa tua, tu mi hai aiutato ad andare avanti dopo l'HYDRA, mi hai perdonato per quello che ho fatto e mai devi pensare che tu non sia abbastanza per me o per qualsiasi altra persona in questo e negli altri pianeti'
'Ti amo Buck'
'Ti amo anch'io doll, fino alla fine'
'Fino alla fine'
  
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