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Autore: lele06    25/05/2017    2 recensioni
Salve a tutti. Sono tornato con una nuova storia , nella quale Naruto ed Hinata dovranno condividere un piccolo monolocale.
Tratto dal testo:
. Quando aprì la porta, fu meravigliato di vedere di fronte a lui, una ragazza bellissima, il cui volto divenne subito rosso alla sua vista
< Chi sei? > domandò non riuscendo a ricordare chi fosse
< S-sono la tua nuova vicina di casa > rispose balbettando distogliendo lo sguardo da lui < S-scusa potresti vestirti > chiese balbettando nuovamente con il viso in fiamme. Sentendo ciò il ragazzo abbassò lo sguardo, rimanendo sconvolto da ciò che vide. L’asciugamano che prima teneva legato alla vita, adesso si trovava ai suoi piedi. Imbarazzato si coprì il suo uccello chiudendo la porta
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                                                       CAPITOLO 13
 
< Shino > esclamò, appena udì il ragazzo accettare la sua chiamata < Devo chiederti un piccolo favore > lo informò sperando che al ragazzo non desse fastidio aiutarla
< Certo > disse lui, mentre Hinata sorrise felice per poi comunicargli cosa gli dovesse portare, quando avrebbe terminato il suo turno. Appena chiuse la telefonata, Hinata poggiò sul tavolo il telefonino, guardando nuovamente il bouquet che Naruto le avesse regalato. Non riusciva ancora a credere che il ragazzo avesse fatto una cosa come quella per scusarsi. Doveva ammettere però che quel suo gesto, l’aveva resa molto felice. Pensò che li avrebbe dovuti mettere nell’acqua, altrimenti se li avesse rimasti in quel modo non sarebbero durati molto. Volendoli conservare al più al lungo possibile, andò in cucina dove prese dalla busta dell’immondizia una bottiglia di acqua. Riempì la parte inferiore della bottiglia, dopo averla tagliata poco prima, per poi ritornare nella stanza principale, dove posizionò il bouquet nella bottiglia sistemandola al centro della tavola. Indietreggiò di poco, osservando soddisfatta ciò che avesse fatto. Pensò che in quel modo i fiori sarebbero potuti durare qualche giorno in più. Pensò che l’ultima cosa da fare fosse quella di bruciare le lenzuola del letto, queste ultime, le stesse della sera che Naruto portò a casa la sua amica. Quella volta il ragazzo, dopo aver fatto attività fisica con l’amica, non aveva cambiato le lenzuola. Per questo, Hinata rifletté sul fatto che avrebbe dovuto bruciarle, in quanto anche se le avrebbe lavate non sarebbe riuscita a riusarle di nuovo.  Prima di occuparsi del letto, andò velocemente in cucina, dove aprì l’anta di un mobile dal quale estrasse uno scatolo dal quale prese due guanti in lattice, in quanto non voleva toccare niente che avesse maneggiato quella ragazza. Una volta fatto ciò, ritornò nella sala principale dove si avvicinò con aria minacciosa al letto per poi tirare in modo violento le coperte da questo, buttandole sul pavimento.
Dopo aver sistemato il letto con lenzuola pulite, decise di dar una bella sistemata all’appartamento, in quanto erano trascorsi due giorni che non lo puliva. Nonostante la sua intenzione iniziale era quella di tinteggiare la mansarda, aveva optato di mettere in ordine l’appartamento suo e di Naruto, decidendo che quella sera si sarebbe fermata di più dei ragazzi. In questo modo avrebbe potuto recuperare quello che non avesse fatto il pomeriggio. In più non poteva salire su, in quanto aspettava Shino che gli doveva consegnare le cose che gli aveva chiesto di portarle dal supermercato. Sperava solo che non la facesse attendere troppo.   
 
Appena chiusero il minimarket in cui Naruto lavorava, il ragazzo salutò il suo capo e Rukia per poi incamminarsi velocemente verso casa.
< Naruto > urlò Rukia interrompendo la sua corsa < Aspetta un attimo > continuò muovendosi velocemente per raggiungerlo
< È successo qualcosa? > chiese voltandosi, non capendo il perché la ragazza lo avesse fermato
< Veramente, mi chiedevo se potessimo avere un replay di quello accaduto qualche giorno fa > rispose stringendo le bracca per mettere in risalto l’enorme scollatura della maglia. Pensò che con quella mossa, avrebbe convinto il ragazzo, il quale le sembrò avere un comportamento diverso di quando andavano al liceo insieme. A quei tempi, era sempre Naruto a chiederle di farlo, mentre questa volta, dopo quell’occasione il ragazzo non si era fatto più avanti. Questo suo comportamento le sembrò strano, quindi decise di dover capire il perché. Sentendo ciò, Naruto sospirò in quanto gli era sembrato molto strano che fino a quel momento Rukia non gli avesse chiesto di fare il bis. Sfortunatamente per lei, questa volta non ci sarebbe stato nessun replay.
< Mi dispiace, ma sono molto impegnato in questo momento > la informò, notando l’espressione sorpresa della ragazza, la quale rimase letteralmente esterrefatta da quelle parole, poiché non si aspettava minimamente ciò da Naruto. Neanche la sua scollatura aveva funzionato.
< Ok > disse abbassando tristemente il capo, mentre Naruto riprese il cammino verso casa, lasciando Rukia ferma lì. Durante il tragitto, sperò che la ragazza non gli proponesse più di fare quello che avessero fatto qualche giorno prima, in quanto a lui quella situazione non stava più bene, poiché voleva avere una relazione seria e non più la cosiddetta “botta e via”. Ora l’unica cosa che gli importasse davvero di vedere, era sapere se ad Hinata fosse piaciuta la sua sorpresa. Immaginò che molto probabilmente gli avrebbe mostrato un bellissimo sorriso, proprio come quando gli comunicava che il cibo da lei preparato era ottimo. Un sorriso che gli riscaldava il cuore. Pensare ciò, gli fece venir ancora più voglia di osservarlo. Di conseguenza decise di correre per arrivare il più velocemente possibile al loro appartamento, sperando che lei si trovasse già lì al suo arrivo. Sfortunatamente per lui, quando entrò in mansarda, rimase alquanto deluso dal non trovarla. Erano presenti solo Kiba e Shino, mentre di Hinata nessuna traccia.
< Se cerchi Hinata, lei non è qui > lo informò Kiba notando il suo arrivo e di come il ragazzo si stesse guardando intorno cercando la ragazza
< Dov’è? > domandò credendo che i due sapessero dove si trovasse
< Chi lo sa > rispose mentendo Kiba, sollevando di poco le spalle.
< Stai mentendo > affermò Naruto avvicinandosi con aria minacciosa, non capendo il perché i due non volessero dirgli dove si trovasse Hinata. Questo loro comportamento, lo stava iniziando ad infastidire.
< È meglio che tu non lo sappia > disse Shino voltandosi verso il ragazzo, il quale rimase alquanto sorpreso da quelle parole, in quanto non si aspettata una cosa del genere dal ragazzo, il quale la sera prima gli aveva dato un consiglio su cosa regalare alla ragazza per farsi perdonare.
< Perché? > chiese volendo conoscere il motivo di ciò
< È stata Hinata a dirci così > rispose Shino, notando un certo stupore sul volto di Naruto, il quale non aveva immaginato una cosa del genere. < Non ti preoccupare, vedrai che tra un po' sarà qui > lo informò volendolo tranquillizza rare, ma quelle parole non arrivarono al suo orecchio, in quanto stava pensando che molto probabilmente Hinata fosse ancora arrabbiata con lui. A questo pensiero, sentì il cuore dolergli. Quindi decise che sarebbe andato alla ricerca della ragazza ed appena l’avrebbe trovata, si sarebbe messo in ginocchio chiedendo il suo perdono. Si voltò verso la porta, mentre Kiba e Shino lo osservarono finché quest’ultimo non capì cosa avesse intenzione di fare Naruto. Istintivamente si alzò correndo vicino la porta d’ingresso, in moda da non permettere al biondino di lasciare la mansarda.
< Spostati > gli ordinò scandendo bene le parole, cercando di farle intuire al ragazzo di fronte a lui
< Non se ne parla proprio > affermò incrociando le braccia al petto e scuotendo il capo, disobbedendo a quello che avesse appena detto Naruto. Kiba osservava i due divertito dall’atteggiamento del suo fidanzato, in quanto era la prima volta per lui che lo guardava con un atteggiamento da macho. Doveva dire che era sexy da morire.
< Perché ti comporti così? > chiese avvicinandosi verso Shino.
< Lo sto facendo perché è stata Hinata a dirmelo > rispose < Se aspetti qui, vedrai che riceverai una bella sorpresa > aggiunse incuriosendo Naruto con quelle ultime parole, ma nonostante questo il biondino voleva vedere la ragazza per scusarsi in modo adeguato. Rifletté sul fatto che sarebbe stato meglio se si fosse scusato fin dall’inizio.
< Ti ripeto di spostarti > affermò con tono di voce minaccioso, il quale mise in allerta Kiba. Infatti quest’ultimo raggiunse il suo fidanzato, posizionandosi al suo fianco guardando dritto negli occhi Naruto con sguardo intimidatorio. I due rimasero in quella situazione per cinque minuti e proprio quando Naruto stava per dargli un bel pungo, sentirono bussare alla porta. Quando l’aprirono rimasero sorpresi nel vedere di fronte a loro Hinata con in mano un grande pentolone.
< Finalmente sei salita > esclamò Shino contento nel vedere la sua amica prima che fosse accaduto qualcosa tra Naruto ed il suo fidanzato, in quanto era certo che se Hinata non avesse bussato in quel preciso momento, i due avrebbero cominciato a pestarsi. Tirò un sospiro di sollievo intuendo cosa la ragazza avesse preparato. Nonostante la pentola fosse coperta dal coperchio, riusciva a sentire il buon odore provenire dalla pentola. Riuscì persino ad intuire cosa la ragazza avesse preparato. Sperò che grazie a questo, Naruto si sarebbe calmato. Si voltò verso il ragazzo per osservare l’espressione che avesse sul volto, sorridendo nel notare un’espressione da ebete patentato stampata sul viso del biondino, il quale non era più infuriato con Kiba, ma era sollevato nel vedere Hinata.
< Scusate per il ritardo > affermò < Se andate a prendere i piatti al piano di sotto, possiamo anche cominciare a mangiare > aggiunse vedendo correre Naruto e Kiba al piano di sotto
< Non capisco il perché quei due non si sopportino > osservò Schino, non riuscendo ad intuire il motivo del perché i due non andassero d’accordo.
< Non saprei > disse Hinata alzando di poco le spalle per poi entrare in casa < Scusa se ti ho fatto terminare il turno prima oggi > aggiunse una volta poggiata la pentola in cucina
< Di niente > affermò sorridendo < Se ti serve un favore basta chiedere > continuò avvicinandosi ad Hinata per poi abbracciandola.
< Scommetto che se Kiba ci vedesse così, sarebbe geloso > fece notare Hinata ancora stretta a Shino, il quale sorrise alle sue parole, poiché nonostante Kiba sapesse che fosse omossessuale ogni qualvolta lo vedeva abbracciare una ragazza mostrava segni di gelosia.
< Sono d’accordo con te > affermò ridendo coinvolgendo anche Hinata, la quale immaginò che Kiba si comportasse in quel comodo semplicemente perché tenesse davvero al suo amico.
< Cosa state facendo voi due? >. Sentendo quella domanda i due si allontanarono, voltandosi lentamente verso la porta, osservando lo sguardo furente di Kiba e Naruto, il quale non poteva credeva di aver assistito a quella scena. Vedere i due abbracciati, lo aveva rattristato ed allo stesso tempo aveva sentito il suo cuore stringersi.
< Veramente …. > iniziò Shino cercando di spiegare ciò che stesse accadendo. Purtroppo Kiba appena sentì quella parola superò il suo fidanzato recandosi in cucina dove posò le ciotole di fianco alla pentola, per poi ritornare nella camera principale ed avvicinandosi con aria minacciosa verso Shino. Quest’ultimo pensò che molto probabilmente Kiba avesse frainteso la situazione. Kiba afferrò il braccio di Shino, sorprendendo quest’ultimo, il quale si aspettava come minimo una scenata di gelosia, tirandolo verso di se per poi abbracciarlo
< Lui è mio > affermò, abbracciando Shino leggermente imbarazzato da ciò, scandendo bene le parole guardando dritta negli occhi Hinata, la quale stava facendo una fatica incredibile per non ridere.
< Capito > disse Hinata
< Aspettate un momento! > esclamò Naruto non capendo quello che stesse accadendo. Sentendo ciò Shino sospirò, decidendo di mostrare anche al ragazzo il piccolo segreto che avesse mostrato ad Hinata.
< Naruto > lo chiamò attirando la sua attenzione < Guarda attentamente > aggiunse girandosi fissando dritto negli occhi Kiba, il quale aveva capito perfettamente cosa Shino avesse intenzione di fare. Nonostante ne fosse al corrente, decise di non interferire, quindi diede un dolce bacio al suo fidanzato per poi guardare l’espressione esterrefatta di Naruto, il quale non si aspettava minimamente quello. Anzi credeva che a Kiba piacesse Hinata. Osservando ciò, pensò che si sbagliasse. Sentì il cuore più leggero sapendo che Kiba non fosse interessato alla sua coinquilina
< Ok, adesso possiamo mangiare > affermò Shino recandosi in cucina, seguito da Hinata, la quale non aveva ancora intuito il motivo del perché Shino avesse mostrato quello anche a Naruto.
< Non credevo che tra te e Shino ci fosse quel tipo di relazione > fece notare Naruto, leggermente imbarazzato da quell’argomento
< Nessuno sa della nostra relazione > affermò < Anzi, solo tre persone ne sono a conoscenza > aggiunse correggendosi
< Chi sono? > domandò
< Mia sorella, Hinata e tu > rispose Kiba indicando Naruto < Non mi chiedere il motivo del perché Shino abbia voluto mostrare anche a te questa cosa. Non saprei proprio cosa risponderti > aggiunse intuendo che Naruto gli stesse chiedendo il perché gli abbiano mostrato ciò
< Ok > disse iniziando a credere che molto probabilmente Kiba avesse qualche potere, visto che avesse predetto la sua domanda
< Posso chiederti una cosa? > domandò Kiba sentendo una certa curiosità in lui
< Certo > rispose Naruto
< Quando hai visto me e Shino baciarci, per caso hai sentito il cuore più leggero? > chiese, mentre Naruto si spaventò da quelle parole, poiché era vero che avesse sentito il cuore più leggere sapendo che nessuno dei due fosse interessato ad Hinata.
< Si > rispose, osservando nascere sul volto di Kiba un gran sorriso < Per caso hai dei poteri paranormali? > domandò volendo accertarsi di questa cosa
< No > rispose sorridendo a quella domanda infantile < è semplice intuito > aggiunse sorridendo, lasciando Naruto immerso nei suoi pensieri, raggiungendo Shino ed Hinata in cucina per aiutarli a portare le ciotole nella stanza principale, contento per Hinata. Quando lui e Naruto avevano visto Shino ed Hinata abbracciati, Kiba si era voltato verso Naruto, spaventandosi dall’espressione di quest’ultimo. Per farlo calmare, aveva deciso di mostrargli che sia lui che Shino non avessero nessun interesse per Hinata, nonostante questa fosse una bellissima ragazza.
                                      
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< Tutto squisito > esclamò Kiba poggiando la ciotola sul pavimento
< Voglio assolutamente la ricetta > disse Shino voltandosi verso Hinata
< Certo > sorridendo. Si sentì sollevata dal fatto che anche a loro due fosse piaciuto il suo ramen, ma stava aspettando con ansia il verdetto di Naruto, il quale non aveva parlato per l’intera cena. Questo suo atteggiamento le sembrò strano, poiché il ragazzo, ogni qualvolta mangiassero, parlava in continuazione senza darle un attimo di tregua. Quel suo silenzio la stava preoccupando.
< Davvero buono > affermo soddisfatto Naruto stendendosi sul pavimento osservando il soffitto ripensando alla domanda di Kiba di poco prima. Rifletté sul fatto che avesse ragione a dire che si fosse sentito sollevato dal sapere che i due non provassero niente per Hinata.
 “Cosa vuol dire questa sensazione?” si domandò tra se e se non riuscendo a capire quel senso di conforto da quella notizia. Pensò che molto probabilmente fosse dovuto al fatto che Hinata non corresse nessun pericolo. Considerò che il suo sollievo fosse dovuto a questo e niente di più. Portò lo sguardo verso Hinata, intenta a parlare con Shino, sentendo il suo cuore aumentare leggermente di battito. Scosse la testa per mandare via quest’emozione che stesse provando in quel momento
< Che ne dite di lavorare, ora > propose alzandosi, pensando che grazie a questo, sarebbe potuto distrarsi
< Si, credo che hai ragione > concordò Kiba, nello stupore generale in quanto era la prima volta che il ragazzo fosse d’accordo con il biondino, sollevandosi venendo imitato anche da Shino ed Hinata, la quale collocò le ciotole dentro la pentola.
< Come ci organizziamo? > chiese Shino guardando il suo fidanzato, il quale pensò che le coppie della sera precedente non andassero bene, di conseguenza decise di cambiarle
< Io e te ci occupiamo della cucina, mentre Hinata e Naruto del piccolo ingresso > rispose considerando il fatto che con queste nuove coppie, Hinata e Naruto potevano stare insieme e di conseguenza potevano parlare tranquillamente, senza essere disturbati.
< Perfetto > disse Shino soddisfatto della scelta del suo fidanzato, credendo che Kiba avesse avuto una bellissima idea.
 
Dopo essersi divisi, Naruto ed Hinata lavorarono in silenzio totale. Di tanto in tanto, la ragazza si voltava ad osservare l’Uzumaki, il quale anche lui si girava a guardare la figura della Hyuga, la quale a causa di quell’atmosfera stava sentendo nascere in lei una certa agitazione. Prese un piccolo respiro per calmarsi
< Grazie > disse a voce bassa aumentando la stretta al manico del pennello. Sentendo ciò, Naruto si voltò verso la ragazza, intuendo perfettamente a cosa lei si riferisse. Fu sollevato dal sapere che alla ragazza fosse piaciuta la sua idea. Lo aveva intuito dal fatto che Hinata gli preparò il ramen, ovvero il suo piatto preferito
< Mi fa piacere che siano stati di tuo gradimento > gli comunicò, sforzandosi di usare un tono basso di voce non volendo far sentire a Kiba e Shino ciò che lui ed Hinata stessero discutendo
< È impossibile non innamorarsi di quei fiori > osservò voltandosi verso di lui, guardandolo dritto negli occhi, sentendo il suo cuore accelerare < Li ho sistemati nell’acqua, sperando che durino più a lungo possibile > aggiunse desiderando che ciò accadesse. Naruto rimase sorpreso dalle parole della ragazza, in quanto non riusciva a credere che per lei, quel semplice bouquet fosse così importante. Quel suo atteggiamento, lo toccò
< Se si seccheranno, te ne regalerò un altro > affermò senza pensare
< Davvero? > domandò Hinata meravigliata da ciò, non riuscendo a credere alle sue orecchie
< Si > rispose sentendo un leggero calore al petto, osservando il volto sorridente di Hinata, contenta per quella semplice parola. In quel momento Naruto pensò di dover stare molto attento a come avrebbe speso i soldi del suo lavoro part-time, in quanto se non stava attento non poteva mantenere la promessa fatta ad Hinata.
< Invece di un intero bouquet, mi va bene anche una semplice rosa > lo informò non volendo che il ragazzo sperperasse tutto il suo stipendio per comprare i fiori per lei
< Sei sicura? > chiese, anche se quelle parole lo tranquillizzarono un pochino
< Sicurissima > rispose sorridendo, riflettendo sul fatto che anche una sola rosa ricevuta da Naruto, avrebbe migliorato la sua giornata. Osservandola riprendere il lavoro, il ragazzo pensò che Hinata fosse davvero una ragazza da sposare. Si bloccò a quel pensiero in quanto non era da lui farne. Nonostante avesse deciso di instaurare una relazione seria con una ragazza, non aveva mai preso in considerazione la sua coinquilina, poiché non voleva rovinare il rapporto che avessero istaurato. Scosse la testa, credendo che per il momento dovesse solo pensare al lavoro.

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  < Grazie per il vostro aiuto! > esclamò Kiba soddisfatto di aver terminato la tinteggiatura della mansarda. Non sapeva ancora se volesse dare una seconda mano di pittura. Questo lo avrebbe deciso solo l’indomani dopo aver controllato come fossero venute le pareti.
< L’ho fatto con piacere > disse facendo sorridere Shino e Kiba con quelle parole, venendo abbracciata dai due, i quali ricevettero un’occhiataccia da parte di Naruto leggermente infastidito dal comportamento dei due ragazzi.
< A domani > li salutarono dopo essersi allontanati da Hinata ed osservare tornare normale l’espressione sul volto di Naruto. Questa piccola cosa fece nascere sul loro volto un piccolo sorriso, in quanto credevano che quel suo atteggiamento fosse una cosa del tutto positiva.
< Certo che non hanno nessun senso del pudore quei due > disse a voce bassa Naruto appena i ragazzi scesero le scale
< Cosa? > chiese Hinata voltandosi verso di lui, allarmandolo da quello, in quanto credeva che la ragazza non lo avesse sentito
< Niente di importante > rispose agitandosi sperando che Hinata lo credesse
< Ok > disse avviandosi verso le scale, portando la pentola con all’interno le ciotole, mentre Naruto tirò un sospiro di sollievo, poiché se Hinata avesse sentito quello che avesse detto, doveva spiegargli il motivo di quelle parole. Il problema era che neanche lui conoscesse l’origine di ciò.
Arrivati al loro pianerottolo, trovarono una persona davanti la loro porta.
< Choji > ipotizzò Hinata non riconoscendo la persona, in quanto non vedesse il suo viso. Sentendo la voce di qualcuno, il ragazzo davanti la porta si voltò mostrandosi
< Sono contento di vedervi > disse sorridendo
< Io no > affermò Naruto scherzando, ricevendo una piccolo gomitata nello stomaco da parte di Hinata, la quale trovò le sue parole alquanto indelicate < Per caso sei venuto per riscuotere la tua ricompensa? > chiese allarmatosi da ciò, poiché il ragazzo avesse mangiato da loro soltanto una sera.
< Non ti preoccupare, non sono qui per questo > rispose Choji tranquillizzando Naruto, il quale pensò che grazie a questo avrebbe potuto comprare un altro bouquet ad Hinata, appena si sarebbe seccato quello che le aveva regalato quel giorno
< Per caso non ti senti bene? > domandò Hinata leggermente allarmata, in quanto pensava che il ragazzo fosse lì per cenare
< Sono in formissima > rispose sorridendo < Sono qui per salutarvi, poiché mi trasferisco > aggiunse
< Cosa > urlarono i due all’unisono increduli davanti a quella notizia inaspettata
< Io e la mia fidanzata abbiamo deciso di andare a vivere insieme > li informò < In questo modo è più facile trascorrere del tempo insieme > continuò, mentre i due pensassero che il ragazzo avesse ragione su quella questione.
< Sai per caso se Akashi ha già affittato il tuo appartamento? > chiese Hinata, in quanto nell’eventualità non lo avesse fatto, aveva pensato di poter chiedere al suo padrone di casa di potersi trasferire lì per il momento. Almeno fino a quando il suo non fosse riparato
< Sfortunatamente si > rispose < Mi dispiace > aggiunse osservando l’espressione triste sul volto della ragazza < Il nuovo coinquilino si è già trasferito > continuò informandoli di quel piccolo dettaglio. Sentendo ciò, Naruto ed Hinata si guardarono decidendo, senza dire neanche una parola, di andare a conoscere il nuovo coinquilino.
Dopo aver salutato Choji ed aver sistemato la pentola nel lavandino, i due uscirono velocemente dall’appartamento per dirigersi al piano superiore per conoscere la persona che avesse preso il posto di Choji. Giunti alla porta dell’ex appartamento del loro amico, Naruto busso aspettando pazientemente che qualcuno aprisse la porta. Notando che nessuno andasse ad aprire, il ragazzo bussò nuovamente, questa volta mettendoci più forza
< Non esagerare > disse Hinata
< Non ci posso far niente se è sordo > osservò Naruto incolpando il nuovo coinquilino. Dopo pochi secondi, la porta si aprì mostrando loro la figura della persona che prese il posto di Choji. Si trattava di un ragazza dai capelli ed occhi di color arancione
< Salve > disse sorridendo
< Ciao > affermò Naruto < Noi siamo Naruto ed … > aggiunse venendo interrotto dal ragazzo, il quale finì la frase del biondino sorprendendolo < … Hinata >. La ragazza non poteva credere a ciò.
< Vi conoscete? > domandò Naruto voltandosi verso Hinata, la quale fece di “si” con il capo sorprendendo il biondino, il quale non capiva come i due si conoscessero
< Siamo stati compagni di liceo > lo informò sorridendo < Inoltre sono il suo ex fidanzato > continuò guardando la ragazza, la quale distolse lo sguardo.
< È stato un piacere conoscerti, ci vediamo > disse Naruto notando che Hinata fosse disorientata da quello che fosse accaduto
< Tu puoi anche andare > affermò il ragazzo < Ma Hinata resta qui > aggiunse cercando di afferrare la mano della ragazza, la quale l’allontanò velocemente non permettendo al suo ex di afferrarla.
< Lei viene via con me > gli comunicò mettendosi tra i due, mostrando uno sguardo irritato dal comportamento che il ragazzo stesse riservando ad Hinata, la quale si sentì sollevata dalla presenza di Naruto lì in quel momento.
< Chi sei tu? > chiese curioso di conoscere cosa fosse il ragazzo per Hinata
< Un suo amico > rispose
< Allora puoi anche andartene > osservò facendo segno con la mano. Questo comportamento irritò non poco Naruto, il quale si stava trattenendo dal prendere a pugni il ragazzo. Si stava contenendo soltanto perché Hinata fosse lì con lui, altrimenti sarebbe saltato addosso al ragazzo e lo avrebbe pestato a sangue.
< Non abbiamo niente di cui discutere, Ichigo > gli comunicò Hinata guardandolo dritto negli occhi, mentre il ragazzo strinse i pugni a causa delle parole della ragazza, in quanto lui voleva solamente che lei sentisse le sue spiegazioni.
< Non è vero > urlò con sguardo pieno di rabbia che spaventò Hinata, la quale fece qualche passo indietro, impaurita dal comportamento del suo ex. Capendo ciò, Naruto si posizionò davanti alla ragazza dando origine ad uno scudo.
< Togliti dalle palle > affermò scandendo bene le parole, in modo che fossero recepite da Naruto, il quale nonostante il suggerimento di Ichiho, non si mosse di un solo passo. Anzi gli mostrò un’espressione davvero furente che fece spaventare Hinata, la quale era abituata a vedere sempre uno splendido sorriso sul suo volto. Non poteva credere che Naruto potesse fare anche quel tipo di espressione.
< Neanche per sogno > disse cominciando a pensare che dovessero andarsene da lì, prima che sarebbe accaduto qualcosa di rischioso.
< Ti ripeto per la milionesima volta > cominciò per poi prendere un piccolo respiro < Che te ne devi andare > urlò pieno di rabbia, sferrando un gancio destro verso Naruto, il quale lo schifò facilmente per poi contraccambiare con la stessa monete. L’unica differenza era che mentre l’ex di Hinata avesse puntato al suo viso, lui aveva optato per il suo stomaca. Fu una scelta azzeccata, in quanto Ichigo crollò dolorante a terra, non riuscendo a credere che quel ragazzo lo avesse steso così facilmente. Quando lo aveva visto, aveva ipotizzato che fosse una mezza calzetta nel combattimento ed invece doveva ammettere che sapesse il fatto suo.
< Se ti avvicini nuovamente ad Hinata > disse abbassando lo sguardo per guardarlo negli occhi < Sei un uomo finito > aggiunse per poi afferrare Hinata e poggiarla sulla sua spalla, come se fosse un sacco di patate < Un’ultima cosa > voltandosi verso il ragazzo steso ancora a terra < Lei è mia > aggiunse raggiungendo le scale per giungere il loro appartamento.

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Nonostante avesse Hinata su una spalla, Naruto riuscì ad aprire la porta dell’appartamento per poi chiederla con il piede.
< Puoi mettermi anche giù > lo informò Hinata, sentendosi leggermente a disagio in quella posizione. Inoltre le ultime parole dette da Naruto le ronzavano ancora in testa. Non aveva capito a cosa si fosse riferito il ragazzo con quel “lei è mia”. Le aveva fatto piacere sentire ciò, infatti al suono di quelle parole il suo cuore, come un ebete, aveva cominciato a battere velocemente, nonostante non sapesse cosa Naruto volesse dire con ciò.
< Certo > disse Naruto poggiando delicatamente i suoi piedi sul pavimento
< Sicuramente avrai la spalla tutta indolenzita in questo momento > ipotizzò Hinata, poiché il ragazzo aveva percorso due rampe di scale con lei sulla spalla.
< Per niente > disse Naruto < Anzi sei molto leggera. Credevo che fossi più pesante > aggiunse sorridendo, mentre Hinata, leggermente infastidita da ciò, gonfiò le guance per poi incrociare le braccia al petto
< Cosa hai detto? > domandò sperando che il ragazzo avrebbe corretto le sue parole. Naruto sentendo ciò, si diede del baka da solo, in quanto sapeva perfettamente che non bisognava fare osservazioni sul peso di una ragazza. Purtroppo per lui, ogni qualvolta aprisse bocca non rifletteva mai. Diceva sempre la prima cosa che pensasse. Questo, purtroppo per lui, era un suo piccolo difetto.
< Io ... > cominciò sentendo crescere in lui l’agitazione, non riuscendo a trovare le parole giuste per scusarsi
< È meglio che corri a lavarti > gli suggerì Hinata cercando di mantenere ancora il broncio, poiché quando aveva visto Naruto agitarsi, stava quasi per ridere in quanto la sua espressione era troppa buffa.
< Agli ordini > disse recandosi velocemente in bagno, mentre Hinata aprì l’armadio dal quale prese il sacco a pelo che sistemò sul pavimento per poi recarsi in cucina per lavare la pentola e le ciotole che avessero usato per mangiato.
 
< Il bagno è libero > urlò Naruto uscendo dal bagno, notando con stupore il futon presente nella stanza. Guardandolo sperava che quella sera, Hinata gli consentisse di dormire lì, mentre lei avrebbe usato il letto.
< Hai fatto presto > fece notare la ragazza raggiungendolo nella camera principale
< Come sempre > disse sorridendo, poiché non impiegava molto tempo sotto la doccia. Doveva ammettere che anche Hinata, nonostante fosse una donna, non stava troppo tempo in bagno. Era molto veloce nel lavarsi, a differenza di altre ragazze che impiegavano anno.
< Ok, allora adesso è il mio turno > avviandosi verso il bagno, mentre Naruto pensò che quel momento fosse l’ideale per sistemarsi nel sacco a pelo. In questo modo, Hinata sarebbe stata costretta ad usare il letto. Si piazzò nel futon cercando di trovare la giusta posizione. Doveva ammettere che il letto fosse molto più comodo. Non lo aveva usato soltanto per qualche giorno, ma a causa di questo aveva perso l’abitudine a stare al suo interno. Pensò che forse avrebbero potuto comprare un materasso più grande, proprio come avevano fatto Sasuke e Sakura. In questo modo lo avrebbero potuto usare entrambi e dormire insieme, uno accanto all’altro. Spalancò gli occhi riflettendo per bene su quello che avesse pensato. Non poteva credere di aver considerato quell’evenienza. Scosse il capo cercando di far scomparire quella stupida idea dalla sua testa.
Intanto in bagno, Hinata stava pensando che l’arrivo del suo ex fosse stato un avvenimento grave, in quanto da adesso in poi sicuramente l’avrebbe tormentata. Questa cosa la impauriva, ma nonostante questo non voleva lasciare quel posto. Non solo perché lì ci fosse Naruto, ma anche perché aveva trovato altri amici. Doveva cercare di mettere in chiaro la situazione con Ichigo. L’unico problema era che aveva paura ad affrontarlo da sola. Quando si arrabbiava il suo ex, diventava una persona molta violenta e sfortunatamente, lei era a corrente di ciò in quanto molte volte era stata la balia delle sue sfuriate. Scosse il capo non volendo ricordare quell’orribile periodo. Pensò che la cosa più importante da fare, era quella di chiarire la situazione con il suo ex, sperando che quest’ultimo accettasse le sue condizioni, auspicandosi che non si sarebbe infuriato quando le avrebbe sentite.
Uscita dal bagno, notò che Naruto si fosse già sistemato nel futon. Sorrise osservandolo, immaginando il ragazzo collocarsi velocemente nel sacco a pelo appena lei avesse chiusa la porta del bagno. In questo modo lei avrebbe per forza dovuto usare il letto. Si avvicinò vero Naruto, per controllare che dormisse, in quanto voleva fare una cosa che non sarebbe mai riuscita a fare se il ragazzo fosse sveglio
< Dorme > disse tra se e se contenta che il ragazzo dormisse già. Poggiò le sue ginocchia sul pavimento per poi baciare dolcemente la fronte del ragazzo
< Grazie > disse a voce bassa < Sono contenta di essermi innamorata di un ragazzo come te > aggiunse con il volto in fiamme. Pensò che se Naruto fosse stato sveglio, non sarebbe stata in grado di dire quelle parole. Si alzò lentamente, cercando di fare meno rumore possibile, posizionandosi nel letto sentendo il suo cuore molto più leggero. Doveva ammettere che l’aver detto quelle parole, l’avevano rasserenata. Non sentendo più nessun rumore, Naruto aprì gli occhi, chiusi precedentemente quando percepì che Hinata stesse uscendo dal bagno. Aveva ipotizzato che se la ragazzo si fosse accorta che lui non stesse dormendo, avrebbe potuto dirgli che toccava a lei dormire nel sacco a pelo. Quindi aveva deciso di far finta di dormire, ma non si aspettava che Hinata dicesse quelle parole. Queste lo avevano spiazzato, poiché non era a conoscenza che Hinata provasse qualcosa per lui. Sia quando gli aveva baciato la fronte e sia quando gli aveva comunicato i suo sentimenti, il suo cuore aumentò di battito. Anche in quel momento, il suo organo batteva all’impazzata. Poggiò la mano sul petto, volendo accertarsi di questo, in quanto pensava che fosse tutto frutto di un sogno. Sfortunatamente per lui, era tutto vero, infatti il battito del suo cuore era ancora accelerato
< Cosa vuol dire questo? > si domandò tra se e se

Note autore:
 Ecco il tredicesimo capitolo. Nonostante sia più corto del precedente (mi scuso per questo. Non ho ancora capito il motivo del perché siano sempre più brevi) spero che sia stato di vostro gradimento.
Vorrei ringraziare starfire5, tayly06 e ele1direction per aver commentato il capitolo precedente; kureiji13 per aver aggiunto la storia tra le preferite; missredlights per averla aggiunta tra le seguite.
Alla prossima.
   
 
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