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Autore: Cricrip    25/05/2017    2 recensioni
Zosan AU
L'Alleanza di Cappello di paglia è nei guai: Rufy è scomparso. Per prepararsi all'imminente attacco di Barbanera, Law (sostituto di Rufy) decide di allearsi con Water Seven. Per sancire tale alleanza però, Water Seven pretende un matrimonio: Roronoa Zoro dovrà sposare Califa della Galley-La. Le nozze sono fissate, ma non tutti ne sono entusiasti: Zoro infatti, all'insaputa di tutti, aveva una relazione segreta con un certo membro della ciurma... e ora Sanji è costretto a guardarlo andare all'altare senza poterlo fermare.
Dal testo:
"Il cuoco non sapeva staccare i suoi occhi da Zoro. Perché quelli erano gli ultimi istanti in cui poteva farlo liberamente: finita la cerimonia, lo spadaccino sarebbe stato della donna che stava per prendere in moglie. Che persona era? Come poteva Sanji definirsi un uomo? Lui che se ne stava lì buono, buono, applaudendo perfino, mentre cercava di ignorare quella sensazione di vuoto e mancanza che si sentiva crescere dentro, non volendo altro che sprofondare?
Che genere di persona poteva mai essere, Sanji, che trovava strategicamente accettabile che l’uomo che amava se ne andasse per sempre da lui?"
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kalifa, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law | Coppie: Sanji/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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EPILOGO: IF YOU BELIEVE…
La CP9 aveva detto il vero: Barbanera aveva effettivamente sconfitto Big Mom, e presto rivolse l’attenzione verso l’Alleanza dei Mugiwara, a cui ormai Water Seven si era ormai unita a tutti gli effetti.
Marshall D. Teach ci aveva impiegato due settimane per risistemare i suoi domini e il suo esercito, poi si era mosso.
Loro si erano dati da fare: avevano preparato le armi (la tecnologia di Franky aveva dato loro una grande mano in questo), radunato l’esercito e mandato richieste d’aiuto a tutti i loro alleati.
Ora i soldati erano schierati sul confine, una landa desolata di terra di nessuno, piena di edifici distrutti, inabitata: quello sarebbe stato il campo di battaglia. L’esercito dei Mugiwara era al completo: le scaramucce di confine erano state abbandonate, e tutte le truppe erano state radunate lì, in attesa che l’esercito di Barbanera arrivasse.
Fremiti di paura e impazienza serpeggiavano fra i soldati, mentre le ore passavano.
Sanji era in cima ad uno degli edifici più alti, sulla prima linea difensiva. Fu il primo a vederli arrivare.
Dette l’allarme, e presto videro l’esercito di Barbanera cominciare a schierarsi di fronte a loro: era immenso.
Sanji guardò Zoro, in piedi sul tetto di un edificio sulla sua stessa linea: scrutava davanti a sé, con espressione seria e concentrata. Molto diversa da quella che il cuoco gli aveva visto solo poche ore prima, quando dormiva tranquillo, con le mani incrociate dietro la testa, sulle labbra un sorrisetto di irritante soddisfazione dovuto alla notte passata insieme.
Le sue mani erano sull’elsa delle spade, pronte per essere sguainate.
Quando lo spadaccino si voltò nella sua direzione e incrociò lo sguardo si Sanji, i due non si dissero niente, limitandosi a scambiarsi un cenno d’intesa: quella volta, non erano sicuri di potercela fare.
Presto la battaglia cominciò.
Tutti gli alleati dei Mugiwara combatterono senza risparmio. A loro si erano uniti anche Kidd e i capitani a lui affiliati.
La tecnologia di Franky fu decisiva: le sue mitragliatrici di precisione crearono un fuoco continuo di colpi, impenetrabile, mentre le sue trappole, accuratamente sistemate, esplodevano facendo a pezzi interi reparti dell’esercito nemico.
La battaglia si prolungò per giorni.
Poi scese in campo Barbanera stesso.
Law, Zoro e Sanji dovettero attaccarlo insieme per poterlo tenere a bada, ma non riuscivano a penetrare la sua difesa: ogni colpo sembrava sparire nel nulla.
Ad un certo punto, il cuoco si ritrovò ad intercettare un colpo che avrebbe decimato metà del loro esercito, ma, nel farlo, venne colpito in pieno e sbattuto poi a terra da un’altezza considerevole.
Sanji cercò di rialzarsi tra le macerie. Era stato un colpo davvero forte.
Si guardò un attimo intorno: gli bastò poco per rendersi conto che stavano perdendo. Erano stati costretti a cedere terreno, e gli ufficiali di Barbanera stavano facendo una strage: la loro potenza era eccezionale e i colpi erano devastanti. Il loro cecchino stava colpendo ad uno ad uno i nostri uomini appostati sugli edifici più alti, e con essi alcune delle macchine di Franky. I loro resistevano, ma per quanto ancora potevano farlo?
Sanji si rialzò imprecando, e veloce tornò a combattere insieme a Zoro e Law.
Colpi su colpi, attacchi e parate si susseguivano senza che nulla cambiasse, in quello che appariva un lento gioco di logoramento portato avanti dalle truppe nemiche… e che i Mugiwara stavano perdendo.
-Ho paura che questa volta non ce la faremo, Marimo.- riuscì a dire il cuoco, mentre insieme allo spadaccino respingeva un pugno di Barbanera, riuscendo a guadagnarsi un attimo di respiro.
-Ti vuoi arrendere, torciglio?- gli domandò Zoro con sfida.
-Non dire sciocchezze.
Stavano per tornare a combattere con rinnovata energia, quando un’improvvisa serie di colpi esplosero in faccia a Barbanera, che fu costretto ad indietreggiare.
-Chi è stato?- chiese Sanji, guardandosi intorno senza capire chi potesse essere stato. Quando trovò il responsabile, cominciò a sorridere.- Marimo guarda lassù.
-Eh?
Lo spadaccino si voltò, prendendo a scrutare il cielo verso ovest dove il cuoco stava indicando. Pian piano, delle macchioline cominciarono a essere visibili, più grandi a mano a mano che si avvicinavano, fino a che si iniziarono a vederne con esattezza i contorni: erano delle specie di macchine volanti, che somigliavano a piccoli dirigibili.
-Ma che…?
-HEEEEEEEEY!- cominciò a gridare una voce allegra, entusiasta e familiare- SIAMO TORNATI!
-Ma quello è… RUFY!- esclamò Zoro.
Il ragazzo dal cappello di paglia si trovava appollaiato sul tetto del primo dirigibile, sbracciandosi per attirare l’attenzione. Sempre sullo stesso veicolo, c’era Shanks, inconfondibile per i suoi intensi capelli rossi e la triplice cicatrice sull’occhio, che sorrideva guardando avanti.
Rufy ce l’aveva fatta.
L’assurda, pazza missione che tutti avevano bollato come impossibile era stata portata a compimento. Cappello di Paglia aveva affrontato la Grand Line, l’enorme quartiere ricoperto d’acqua protetto dai Re del Mare, ed era riuscito ad arrivare a Raftiel e a tornare con Shanks, l’ultimo imperatore.
-Sei in ritardo, capitano!- gridò Sanji, stupito e felice.
-Il solito ritardatario!- commentò Zoro, ma un sorriso incontrollato si stava facendo strada sul suo viso.
-Shishishi! Mi siete mancati ragazzi!
Non avevano mai dubitato che il loro capitano ce l’avrebbe fatta, che sarebbe tornato vivo e vincitore.
Dall’intero esercito dei Mugiwara si udirono grida e urla di gioia, sospiri di sollievo, mentre il nome di Rufy Cappello di Paglia cominciava a echeggiare ovunque, come un grido di battaglia e speranza.
Su un dirigibile appena dietro, c’erano Nami, Brook e Usopp, il quale aveva già cominciato a tempestare i nemici con colpi di precisione: era lui che era riuscito a colpire Barbanera, nonostante l’eccezionale distanza.
-Scusate il ritardo!- gridò Nami, sorridente, mentre tirava fuori il suo Climattack, pronta a combattere.
-Yohohohohoh!
La flotta dei dirigibili arrivò presto sopra di loro, prendendo a lanciare colpi dall’alto verso le truppe di Barbanera.
Nami cominciò a scagliare i suoi fulmini, mentre Usopp colpiva con precisione tutto ciò che vedeva nel suo mirino. Brook si era lanciato dal dirigibile cominciando a prendere a colpi di scherma i nemici, che cadevano a terra senza nemmeno accorgersi di essere stati colpiti.
Rufy e Shanks si gettarono di sotto appena furono in prossimità di Barbanera, col quale ingaggiarono una lotta furiosa.
Lasciando il loro capitano, il rosso e Law a vedersela con l’imperatore, Sanji e Zoro si occuparono dei subordinati più forti, che presto furono messi al tappeto.
L’intero esercito dei Mugiwara cominciò a combattere con rinnovato entusiasmo, impegnandosi fino in fondo e con tutte le forze che gli rimanevano.
Entro sera, Barbanera venne sconfitto e il suo esercito annientato.
Seguirono urla di esultanza, abbracci, ricordi condivisi del tempo passato distanti. Il tutto portò alla proclamazione da parte di Rufy della vittoria, e ovviamente la necessità primaria e irrinunciabile che a ciò doveva seguire: una festa.
Fu organizzata lì, poco distante dal campo di battaglia. Quantità enormi di cibo furono fatte portare, mentre da tutti i quartieri dell’Alleanza la gente accorreva per celebrare insieme agli altri.
Sanji non aspettava altro. Dopo mesi, finalmente riprese in mano i suoi attrezzi da cucina, ora che non c’era niente di cui preoccuparsi o qualcosa da fare urgentemente, ora che non c’erano più compagni dispersi o guerre imminenti.
Ci sarebbe stata la pace. Per un po’ almeno.
-Sanji, carne!
Il cuoco si assicurò che tutte le scorte di cibo venissero portate a lui. Sistemò la carne su enormi griglie infuocate, le quali non fecero in tempo ad essere pronte che subito quanto c’era su di loro finì nello stomaco senza fondo del suo capitano.
Law, Sanji e Zoro gli avevano parlato di quello successo a Ace, ma Rufy si era limitato ad annuire, dicendo che lo sapeva già. Tuttavia, era evidente che la ferita era più profonda di quello che stava mostrando: conoscendo il rapporto che c’era tra lui e suo fratello, il lutto che aveva dovuto affrontare doveva essere stato devastante. Ora però Rufy sorrideva, dicendo che Ace sarebbe stato fiero di tutti loro, ma che ora non era il tempo di piangere, ma di festeggiare.
E in questo, i Mugiwara erano bravissimi.
Sanji poteva vedere Usopp che straparlava della sua avventura, facendo ridere tutti e stupire Chopper, mentre Nami sembrava troppo felice per correggerlo. Brook animava la festa suonando un allegro motivetto al piano, con i saltuari complimenti “super” di Franky, che stava intanto chiacchierando allegramente con Nico Robin. Law era sparito, ma il cuoco credeva che la sua assenza avesse a che fare con l’improvvisa scomparsa di Eustass Kidd.
Zoro invece…
Hun?
Che strano, Sanji era certo di aver visto il Marimo al tavolo degli alcolici intento in una gara di bevute con alcuni carpentieri. Ma i suoi avversari ora erano riversi a terra boccheggianti, e lo spadaccino era sparito.
Prima che il cuoco potesse chiedersi dove fosse finito, un paio di braccia calde e muscolose lo avvolsero, facendogli quasi cadere dalle mani gli strumenti per cucinare che teneva in mano, per la sorpresa e l’improvviso fremito che l’aveva attraversato.
-Hey!- protestò.
Lo spadaccino lo ignorò, avvicinandosi fino a far aderire i loro corpi, affondando il mento nell’incavo del suo collo.
-Cucini di nuovo.- constatò Zoro.
Che commento insolito da parte sua pensò Sanji. Non si era mai interessato al suo lavoro…
-Sì.- rispose cauto- Perché?
Si scrollò nelle spalle.
-Niente… solo sembri di buon umore.
-Tu no?
-Molto.- Zoro lo strinse di più, facendo scivolare le sue labbra lungo l’arco del suo orecchio, come a solleticarlo. La cosa sembrò scaldare il sangue nel corpo del cuoco, che a stento contenne un sospiro di piacere. Sanji si lasciò andare sotto le mani di Zoro, che percorrevano il suo corpo limitandosi a sfiorarlo, lungo le braccia, sui fianchi, giù fino alle cosce.- Posso toccarti ora…
Le labbra dello spadaccino presero a tormentargli il collo, lasciandogli una scia di baci, provocandogli una serie di brividi sulla pelle.
Sanji aprì gli occhi che non ricordava di aver chiuso, e osservò di fronte a sé i visi sorridenti e appagati, vide Luffy parlare animatamente con Franky: come si aspettava, i due stavano andando molto d’accordo. Il cuoco non si sarebbe stupito se presto il cyborg fosse entrato a tutti gli effetti nella cerchia ristretta della “ciurma”.
-Siamo di nuovo insieme…- disse guardando i suoi compagni divertirsi e gioire della vittoria e del loro ritorno.
-Sì…- disse lo spadaccino, costringendo l’altro a voltare il capo verso di lui, catturando la sua bocca e lasciandola solo per dire poche brevi parole prima di riavventarsi su di essa di nuovo- Sì, lo siamo.
 
THE END
 
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Ed eccoci qui, è finita sul serio! Sono davvero contenta di essere riuscita ad arrivare fino in fondo, regalandovi una storia completa.
Tutto è finito per il meglio, anche troppo sdolcinato per i miei gusti, ma siamo sinceri: dopo che quello che ho fatto passare a questi due, si meritavano un finale come questo!
Spero vi sia piaciuto il finale e l’intera storia, e che non vi abbia deluso. È stata la mia prima fanfiction e devo dire che mi sono divertita molto a scriverla, a leggere i vostri commenti e i vostri consigli.
Tutto era nato da una piccola sfida con me stessa: provare a creare qualcosa che vi tenesse attaccati allo schermo, desiderosi di vedere cosa avrebbero fatto i protagonisti nonostante non si potessero toccare: insomma, farvi spasimare anche per un singolo bacio… che poi è tutto quello che vi ho concesso.
Se almeno un po’ ci sono riuscita, potrò ritenermi soddisfatta.
Grazie a tutti per essere arrivati fino in fondo! Sarò felicissima di leggere qualsiasi commento o recensione che vorrete lasciarmi: fatemi sapere se questa storia vi è piaciuta o no, consigli o qualunque commento che possa aiutarmi a migliorare😊
Alla prossima!
Ciaociao
PS: tornerò presto con una nuova storia, stavolta rossa😉
   
 
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