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Autore: keli    10/06/2009    2 recensioni
Per quanto forte possa essere, Sakura è un essere umano, e come tutti ha le sue paure e le sue debolezze, e si, potrebbe essere disposta anche a sacrificare ciò che ha di più caro per salvarsi. In un ipotetico scontro contro il Leader dell’Akatsuki, faccia a faccia con la morte, potrebbe anche far cadere le sue barriere e scappare, abbandonando i suoi compagni.
[Partecipante al contest una vita per Una vita di Hika_chan]
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pain, Sakura Haruno, Tsunade
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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- Nick Autore: oKelio
- Titolo: Sumimasen(mi dispiace)
- Personaggi: Sakura Haruno, Tsunade, Pain
- Pairing: ///
- Genere: Malinconico, Triste, Drammatico.
- Rating: Giallo
- Avvertimenti: One Shot, What If... (E se...)
- NdA: Shot un po’ amara, come del resto deve essere. Credo di non essere entrata nell’OOC, perché per quanto forte possa essere, Sakura è un essere umano, e come tutti ha le sue paure e le sue debolezze, e si, potrebbe essere disposta anche a sacrificare ciò che ha di più caro per salvarsi. In un ipotetico scontro contro il Leader dell’Akatsuki, faccia a faccia con la morte, potrebbe anche far cadere le sue barriere e scappare, abbandonando i suoi compagni.




Sumimasen(mi dispiace)


Se c’era qualcosa di giusto, in quello che stava facendo, non lo avrebbe saputo dire.
[era solo una codarda]

Stava scappando.
Stava scappando mandando al diavolo le regole ninja, mandando al diavolo i suoi buoni propositi, mandando al diavolo la sua vita.
Com’era potuto succedere? Aveva… aveva tradito la principale regola ninja… proprio lei, che le conosceva tutte a memoria, e che le praticava per prima.
[ipocrita]

“…fra i ninja chi non rispetta le regole e le leggi viene considerato feccia.... ma chi tradisce i propri compagni viene considerato feccia della peggior specie…”
Incespicò, nella frenesia del momento, perdendo l’equilibrio e cadendo a terra, fra la terra bagnata da quella pioggia incessante che non smetteva di cadere, bagnandole il viso ormai inondato di lacrime, senza riuscire a lavare il sangue che le macchiava, indelebile, il corpo.
[ipocrita, ipocrita codarda]

Rifiutò di alzarsi, lasciandosi andare, stringendo la terra fra le mani, i capelli davanti al viso, gli occhi sgranati su quell’immagine che non poteva abbandonarla, che non l’avrebbe abbandonata per tutta la vita, se sarebbe riuscita a farcela.
Chiuse di scatto gli occhi, mentre l’urlo lancinante della sua Sensei, squarciava l’aria, dietro di lei, lontano, fra gli alberi, come pochi minuti prima.

“Stavano correndo fra gli alberi, fianco a fianco, la donna e la ragazza, lo sguardo vigile, i nervi a fior di pelle.
Sapevano entrambe che era pericoloso, che forse era la missione più pericolosa, forse addirittura l’ultima, che avrebbero compiuto.
Il Quinto Hokage della Foglia, chinò il capo, puntando gli occhi ambrati in quelli della sua giovane allieva, che guardava davanti a se, assente, preoccupata sopra ogni cosa.
<< Rilassati Sakura… non serve a niente essere così tese… >>
La giovane ninja medico annuì, reticente, incrociando lo sguardo con la sua Shisho, e sorridendole, cercando di farsi e di farle forza, col suo sorriso migliore
<< Ha ragione lei, Tsunadesama… >>
Ma non sapeva che quella sarebbe stata l’ultima volta che le avrebbe sorriso.”


Un altro urlo, sta volta più forte, sta volta solo nella sua testa, perché oramai nella foresta regnava da più di mezzora la calma assoluta, e il vento soffiava tra gli alberi, portando nell’aria l’odore del sangue.
[e di un tradimento]

Incoerentemente a quello che regnava al di fuori, attorno a lei, la kuinochi dai capelli rosa si portò le mani alle orecchie, stringendo forte gli occhi, per non sentire, per non rivivere quello che era successo.
Ma era impossibile non farlo
[avrebbe rivissuto quei momenti all’infinito, come scotto per la sua pena]

“Un kunai sfrecciò veloce verso di loro, subito seguito dai suoi fratelli, in un onda d’urto pazzesca.
Le due ninja cercarono di pararli, ma erano troppi. Un kunai sfiorò alla spalla la ragazza, mentre uno prendeva alla gamba la donna, e gli altri, ondeggiando nell’aria le carte annesse, beffardi, si schiantavano contro gli alberi, esplodendo e distruggendo tutto.
Videro lampanti, tra gli alberi, gli occhi arancio del Capo dell’Organizzazione Alba, riflettersi, privi di qualsiasi emozione, nell’aria, osservandole quasi con disprezzo, in tutta l’altezza della sua Divinità, cercare di salvarsi da lui. In un movimento fulmineo gli fu davanti, e le guardò quasi con pena.
<< L’Hokage della Foglia… finalmente ci incontriamo… mi dispiace dover eliminarvi, non è certo ciò che voglio. Ma… per i nostri piani ci sei di intralcio… >>
Ed era iniziato lo scontro. Tsunade le aveva detto a cosa andavano incontro, quando l’aveva portata con se, ma ora, mentre schivava con sempre meno velocità i colpi del nemico, e sempre meno riusciva a infliggergliene, la ragazza dai capelli rosa si riscoprì a detestarla.
L’aveva portata al macello, non si sarebbero potute salvare, e Tsunadesama questo lo sapeva. Era stata un suicidio anche la sola idea di quella missione.
Vide con largo anticipo la mossa del munekin, ma non si mosse. Rimase ferma nella sua posizione, mentre quello si avventava contro la sua Shisho, rimasta a terra dopo essere stata colpita con kunai avvelenati.
<< Sakura…! >>
Vide la disperazione, nel volto della donna. Quando quella si voltò verso di lei, chiedendo aiuto, la ninja dai capelli rosa voltò lo sguardo, ignorandola, e voltandosi, sentendo le urla di una donna morente, scappando fra gli alberi, mentre il nemico era occupato a finire la sua vittima, e non l’avrebbe vista.”


Proprio nel momento del bisogno, aveva voltato le spalle alla sua Maestra, lasciandola morire da sola, per salvarsi la pelle.
Non le era stato insegnato questo. Nessuno vedendola, avrebbe mai creduto che avesse potuto lasciare morire l’Hokage senza battere ciglio, senza provare a far nulla.
[perché sei una brava attrice, Sakura, e saprai giostrare la verità a tuo piacimento, come hai sempre fatto]

Si rialzò, oscillando pericolosamente, gli occhi verdi vuoti.
Nessuno l’avrebbe accusata, nessuno che la conoscesse l’avrebbe chiamata assassina.
Alzò il viso, lasciando che la pioggia portasse via quelle lacrime che non c’erano più, che forse non c’erano mai state, nei suoi occhi.
[Konoha l’avrebbe accolta come un eroe, e tutto sarebbe tornato normale]

<< Sumimasen, Tsunadesama, ma la mia vita è più importante >>




Angolino di Keli

Non credo ci sia bisogno di spiegare nulla sta volta(XD) la scelta di Sakura può essere giustificata o meno? A voi l’ardua sentenza… si è convinta egoisticamente, che la sua vita fosse più importante di quella della sua maestra, ma forse come mi ha fatto notare la giudicessa (XD) soltanto per spirito di sopravvivenza. Beh… non sapreiXD
Detto questo ringrazio la giudicessa ancora una volta e faccio i miei complimenti a tutte le altre e alla mitica Iaia che è arrivata prima u________u(XD)
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